giovedì 30 agosto 2012

Vaffanculo China telecom

Vi dico solo Che mo li ammazzo sti mafiosi di merda cinesi. Cazzo un viaggio di lavoro buttato nel cesso. Ve ne parlo quando torno in Giappone. Datemi la buonanotte che tanto anche oggi faccio le tre di notte con sti cretini.

martedì 7 agosto 2012

Convention, business e pubblica morale (NSFW)

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualita' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka, sperando che dopo questo post ci sia ancora un blog su cui postare ..

Attenzione

Visto l'argomento pruriginoso del post si e' cercato di rendere alcune immagini disponibili solo dopo la pressione di un bottone: siate pertanto consci che quando lo pigerete avrete buona probabilita' che dietro di voi ci siano (in ordine sparso) la moglie, i figli, i colleghi di ufficio, il vostro capo, la suocera... Ci solleviamo pertanto da ogni responsabilita' per eventuali danni materiali e/o mentali a cui potreste andare in contro. :D

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Un'altra cosa estremamente affascinante del Giappone e' la capacita' del mercato interno di servire un numero notevole di nicchie, nonche' l'imprenditorialita' che nasce dalle cose apparentemente piu' improbabili.

Mi e' venuto in mente di pubblicare questo post proprio perche' tra qualche giorno (10-11-12 agosto)  ci sara' il C82... infatti i fatti di seguito narrati risalgono alla fine dello scorso anno, quando ci siamo fermati a Tokyo qualche giorno, giusto in tempo per una cena al volo con Luca da Osaka, un saluto volante a Mu e una due giorni (su tre) massacrante al C81 (Comiket 81).

Il Comic Market (abbreviato Comiket), per chi non lo sapesse, e' una grande mostra mercato di manga, novelle, fanzine, musica e di quelle produzioni multimediali che vanno sotto la categoria del doujin (同人, che penso si possa approssimare con "autoprodotto") si svolge due volte all'anno (il "natsu komi" 夏コ a inizio agosto e il "fuyu komi" 冬コミ a fine dicembre) su tre giorni, presso il Tokyo Big Sight. L'affluenza e' stata parecchio alta: 150000 e 170000 visitatori, solo per il primo e secondo giorno ai quali abbiamo partecipato. Tanto per darvi un'idea, prima dell'apertura al pubblico la coda dei visitatori in attesa (in fila per 4, rigorosamente guidati dallo staff) si snodava per quasi 1,5 km.



Visualizzazione ingrandita della mappa


Ormai vicini all'ingresso e una mezz'ora prima eravamo gli ultimi della coda..
la fila viene splittata in 2: a sinistra per i booths aziendali dell'ala ovest










L'evento si divide grossomodo in 2 grandi aree espositive, la est 東 (che conta 2 grossi settori) prevalentemente occupata dai tavoli dei vari circoli doujin


Panoramica ala ovest (primo settore)

e la ovest 西 che accoglie circoli doujin al piano basso, mentre al piano superore e terrazza ci sono gli stand commerciali.





Entrambe le zone hanno una annessa area esterna dedicata al cosplay e una buona parte del materiale in vendita comprende parodie (di cui un discreto numero R-18) di serie animate/manga famose, nonche' piccoli romanzi/novelle, musica autoprodotta, pubblicazioni di circoli di appassionati di SF, serie tv e roba varia tra cui potete trovare perle come questa.



Dedicata a  chi ha abbstanza anni da ricordarsi cosa e'

Inutile dire che girare il Comiket in un giorno e' quantomeno improponibile ed il pubblico infatti si premunisce di dotarsi del catalogo ufficiale o di stamparsi una mappa con appuntata le locazioni di proprio interesse, oltre al fatto che la partecipazione dei singoli circoli non e' detto che si protragga per tutti e tre i giorni (considerate che in alcuni casi fa tutto una singola persona che magari deve pure assentarsi dal lavoro per poterci essere).

Il lato negativo e' il sovraffollamento generale con le code interminabili in corrispondenza dei circoli piu' gettonati (ai giapponesi stare in fila deve piacere un sacco, in pratica si finiva per passare da una coda all'altra), il derivante mal di piedi cronico, ma soprattutto la cafonaggine e maleducazione estrema dell'otaku giapponese medio: questi personaggi, quando si muovono in branco sono assai pericolosi in quanto rischiate che vi travolgano e calpestino senza troppi complimenti, poiche' in quel momento voi siete solo un ostacolo fisico che si frappone tra loro e lo stand al quale si stanno recando...a quel punto pero' scatta la rappresaglia violenta.



Passando all'area cosplay della zona est (un parchetto all'esterno del centro fieristico che confina con la strada e il marciapiede), c'e' stato un evento un poco strano che ha attirato la mia attenzione, visto oltre alle solite attention whores, alle selfproclaimed netto-idol e a quelli che fanno cross-cosplay [1] c'era questa ragazza in una zona in disparte: era arrivata col suo trolley e si e' piazzata sopra il drappo a terra, raccogliendo una piccola folla di fotografi attorno a se'. 



disperato tentativo di push-up
Inizialmente ha cominciato a posare piuttosto normalmente, poi e' partita la parziale esposizione della mercanzia per i gentili avventori: in maniera piuttosto discreta la signorina ha cominciato ad allargare la scollatura chinandosi in avanti, per poi passare ad alzarsi la sottana grossomodo sopra l'anca esponendo cosi' la biancheria agli scatti dei fotografi, alcuni dei quali ormai sdraiati a terra alla ricerca del low angle migliore. A conclusione tanti inchini e ringraziamenti, nonche' distribuzione di biglietti da visita (vedremo poi perche').





Lungi da me moraleggiare, ma penso di capire i timori degli organizzatori che in questi anni hanno cominciato a dare un giro di vite ai regolamenti sul cosplay e a controllare meglio gli espositori (ad alcune opere viene imposto l'immediato ritiro dalla vendita): il problema infatti era quello di arginare la vendita di materiale porno smaccatamente hardcore ad opera di alcuni cricoli di cosplayer e scongiurare il rischio di chiusura dell'evento in caso di intervento delle autorita', per aver contravvenuto all' art.175 del codice penale giapponese (vendita distribuzione, pubblicazione e possesso ai fini di vendita di materiale osceno[2]) essendo una manifestazione aperta al pubblico e senza limiti di eta. Non si puo' quindi biasimare l'organizzazione, visto che si sono dati una regolamentazione per contrastare l'esibizionismo pubblico e per pararsi legalmente...

Come conseguenza (e comprende anche la signorina qui sopra ) i circoli hanno iniziato a spostarsi verso eventi piu' indie che consentissero la vendita dei loro CD e DVD, magari tenendo il Comiket per apparizioni promozionali o mettendoci lo stand fino al ritiro dei prodotti imposto dallo staff in modo da poter promuovere orgogliosamente il loro prodotto come "vietato dal comiket".

Tra gli eventi indie di rilievo c'e' il "COSHOLIC" che si svolge piu' volte l'anno in giornata singola al Bellesalle Messe (ベルサール汐留), un centro conferenze in zona Shimbashi / Shiodome. 
Poco sorprendentemente sfruttano un paio di volte l'anno la concomitanza col Comiket e difatti il Cosholic 04 fu tenuto parallelamente ad al secondo giorno del C81, cosi' come il Cosholic 06 si terra' il secondo giorno del C82, ma sfalsato come orari per consentire la partecipazione ad entrambi gli eventi (11 agosto dalle 15 alle 20).

La peculiarita' di eventi come Cosholic e' che sono monotematici (sarebbe meglio dire monomaniacali) e piu' precisamente si definiscono come 成人向同人ROMイベント traducibile a braccio in "mostra mercato di materiale digitale autoprodotto indirizzata ad un pubblico adulto".
A differenza del comiket qui bisogna cacciare 2000 yen a testa e mostrare un documento che attesti di avere compiuto almeno 18 anni, al che lo staff vi mette un braccialetto di carta che potete usare per entrare e uscire. L'ambiente e' ordini di grandezza piu' piccolo del Comiket, si tratta di uno stanzone attrezzato con tavoli per gli espositori (~99% ragazze) ed uno spazio fotografico lungo le pareti della sala, al secondo piano di un palazzone vetrato (se non hanno cambiato entrate nell'atrio, girate subito a destra, scala mobile e siete arrivati).

L'elenco degli stand della quinta edizione
L'elenco degli stand della sesta edizione




Qui, dicevo, si concentra la parte piu' in vista del cosplay R-18 giapponese (l'evento e' aperto anche al genere R-15 e per tutte le eta', ma questi sono in netta minoranza) e l'ambiente e' molto svaccato a cominciare dalle standiste che mediamente promuovono le proprie opere indossando poco di piu' dell'intimo, poi dipende dal genere e personaggio interpretato, ma si spazia dal bikini, al fundoshi et sim.


Cosholic 03 (dal sito ufficiale)


Salvo eccezioni ogni circolo e' costituito da una cosplayer che presidia il proprio banchetto con i dvd in vendita (foto, video o entrambi) ad un prezzo variabile dai 500 ai 2500 yen e prima di un eventuale acquisto vi porge con una serieta' allucinante il proprio portfolio fotografico, manco fosse il catalogo di Christie's. Adesso, fate conto che la signorina vi da questo libretto sorridendo e rimane li a fissarvi con postura da commessa di depato, mentre voi lo aprite e ci trovate una pacca di foto della signorina medesima che (bene che vada) e' mezza nuda, in posizioni discutibili e magari armeggia con attrezzi di variegata oscenita'.

Domanda: riuscireste a stare seri in una situazione del genere???




Ovviamente vale la regola guardare, ma non toccare piu' tutta una serie di altre atteggiamenti (di buon senso) da tenere durante gli scatti fotografici negli spazi appositi della sala: da quello che ho capito ci dovrebbe essere una trafila da fare per registrarsi come fotografo e poter scattarenelle aree preposte con le cosplayer che alla fine della sessione si fanno consegnare la macchina e controllano gli scatti, cancellando quelli non graditi.


Una considerazione poi la merita l'estrema varieta' di offerta, in pratica ogni feticismo possibile ed immaginabile e' coperto:

mizugi (costumi da bagno)



fundoshi + debu fechi (amore per le cicciotte)


kuro gyaru kei (abbronzature tamarre)



wet and messy



digitale terrestre ...(e' considerabile feticcio?)



boh??




In teoria ci sarebbe il bondage SM con le corde e altre cosucce, ma direi che non e' il caso di postarle.

Come avrete capito essere un topmodel non pare essere un prerequisito (anzi, diciamo pure che qualcuna ha dei lineamenti da uomo...) e se c'e' una offerta del genere, e' perche' esiste la domanda e c'e' qualcuno disposto a pagare... e qui mi viene il dubbio dato dalla mia indole taccagna e all'attaccamento al sudicio denaro: 

quanto possono guadagnare le signorine con la vendita dei dvd?

Ovviamente dipende dai costi sostenuti e dal volume di vendite, ho provato a fare una valutazione spannometrica raccogliendo un po' di dati su internet, quindi prendetela con le molle, ma probabilmente l'ordine di grandezza e' quello.
Tra i costi sicuramente sostenuti abbiamo:

1- costumi e parrucche
Voce estremamente variabile  che dipende dal personaggio interpretato e dalla qualita' del materiale.
Per le parrucche diciamo da 4,000 a 8,000 yen
Per i costumi e accessori da 8,000 a 40,000+ yen

In alternativa l'affitto, ma non ho una idea precisa del costo.

2- costo location per scatti 
Affitto del set fotografico
6 ore da 21,000 a 29,000+ yen

In alternativa love hotel da 4,000 a 10,000 yen per opzione stay (tutta la notte)

Fotografo o altra cosplayer con cui collaborare (possibilmente gratis).

3- supporti di memorizzazione (CD/DVD)
Masterizzazione e stampa serigrafia dvd, case, copertine. 
Per farseli in casa:
100 dvd-r diciamo 18 yen/cad
dvd-case 47 yen/cad
stampa cover + dvd boh???? 
Facciamo 100 yen/dvd anche se mi pare caro, magari appaltando ad una ditta specializzata si risparmia.

4- Costo partecipazione all'evento
stand con nr.1 tavolo al cosholic da 2,500 a 4,500 (R-18)
trasporti materiale da vendere 2,000 yen

Per un dvd R-18 avremmo una spesa iniziale da 39,500 a 83,500 yen + 20,000 per stampare 200 dvd. Arrotondiamo ad un investimento di 130,000 yen (1300 euro ca.) e per rientrare avremo diverse opzioni in base al prezzo di vendita deciso:

130,000/1,500 = 87 copie da vendere
130,000/2,000 = 65 copie da vendere
130,000/2,500 = 52 copie da vendere

che non mi pare un obiettivo tanto irrealizzabile, in pratica con 200 copie vendute c'e' il rischio di trovarsi con almeno 169,500 yen attaccati alle mani...in nero... e con la possibilita' di rivendere un costume high grade in auction sul web (a trovare qualche feticista c'e' la probabilita' di trovarselo pure rivalutato).


Ma questo vale per le copie fisiche vendute alla convention, ma la cosa non finisce qui perche' c'e' dietro un intero mondo di affari con due principali ramificazioni:
a) le vendite online di copie digitali
b) gli studi fotografici che organizzano sessioni private con le cosplayers

Per le vendite online ci sono almeno 4 portali web dedicati alla vendita del sopracitato materiale doujin tra cui il cosplay in tutte le sue categorie. Uno di questi portali chiede ai circoli una commissione per copia venduta con un minimo di 300 yen, secondo la tavola sinottica qui sotto.















In pratica per guadagnare 1,000 yen si dovra' vendere il dvd sul sito a 1,500: i 500 yen li incassano loro, visto che metteno a disposizione la piattaforma per l'e-commerce, la banda per il download etc.
Questo permette ai vari circoli di avere in vendita sempre tutta la libreria titoli prodotti, con la possibilita' di tagliare i prezzi fino a 500 yen per copia guadagnandoci ancora 200 yen puliti.

L'altra voce di possibile guadagno sono gli eventi fotografici (撮影会) che danno modo di prendere appuntamento con una modella e fotografarla per un certo tempo all'interno di uno studio professionale che offre varie ambientazioni. Lo studio Photoplus collegato al Cosholic riporta la seguente tabella:


A seconda della "famiglia" di costumi richiesti dal cliente (piano A,B,C o D limitatamente alla disponibilita' della modella) viene rimodulata la tariffa oraria: si va dai 7000 yen/ora per gonna/bloomer/tenuta da ginnastica ai 10,000 yen per il tanga-style fino a 12,000 per il costume da bagno a V...minimo 2/3 ore secondo la stanza/set richiesto. Ammettendo un 50/50 tra lo studio e la modella, direi che prendere da 3,500 a 6,000 yen all'ora non e' un cattivo guadagno...diciamo 5 volte il minimo salariale orario?

E chiudiamo qui l'argomento che per adesso l'abbiamo snocciolato a sufficienza anche se ci sarebbero un altro paio di cose da aggiungere!


おまけ angolo bonus



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[1] esempio: corpo snello e asciutto, parrucca argentea con capelli a meta' schiena, gonna fino alle caviglie, tacco da 10. Peccato che l'immagine generale risultasse un poco disturbata dal fatto che stesse usando l'orinatoio a fianco del mio....

[2] che poi sarebbe quello che ha causato l'adozione del famoso mosaico nel porno giapponese. Non c'e' nessuna norma che lo impone, bensi' e' una sorta autoregolamentazione del settore per evitare l'oscenita' (mah!).

[3] comunque mi stanno sulle palle quelle che fanno il  becco di papera con le labbra

[4] a quanto pare lasciera' la scena a questo Comiket dopo quasi 10 anni di onorato servizio

domenica 5 agosto 2012

Love Hotel: istruzioni per l'uso

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualita' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka che, tanto per cambiare affoga nel lavoro, ma se lo vorra' potra' portarci il proprio contributo ed esperienza di marmellatologo dato l'argomento del post.


Una cosa apprezzabile del Giappone e' la disponibilita' di servizi con un range di prestazioni e prezzi estremamente diversificato, tra questi godono di una certa fama i cosiddetti Love Hotel, solitamente contraddistinti da edifici piuttosto appariscenti (ed a volte parecchio pacchiani).

Osaka: esempio di love hotel (foto di repertorio)

Dall'altro lato (strada)

Come molti sapranno si tratta alberghi ad ore dove e' possibile appartarsi con il proprio partner, in cerca di momenti di intimita' e il servizio viene erogato sulla base di un tariffario ad ore (REST - 休憩 kyuukei) oppure a foreit per tutta la notte (STAY - 宿泊 shukuhaku) in un orario che grossomodo va dalle 20/21 alle 9/10 del mattino seguente. Dipendentemente dalle zone, rischiate che le stanze migliori (per non dire tutte le stanze di un particolare hotel) risultino occupate gia' attorno alle 22.00.

Normalmente cio' che contraddistingue tali strutture e' l'assenza di contatto con il personale, una volta entrati nell'atrio ci si trova di fronte ad uno o piu' tabelloni che mostrano brevemente la tipologia di camera (dipendentemente dal love hotel alcune possono essere a tema oopure offrire servizi lussuosi o stravaganti tipo la piscina in stanza o attrezzature SM), il costo ed il suo stato attuale (libera o occupata).


Appena entrati potete pagare qui
Scelta la stanza che piu' ci aggrada basta premere il tasto con il relativo numero (scegliendo tra stay e rest) e recarsi alla stessa, ricordando che il primo numero corrisponde al piano (quindi 1xx al piano terra, 2xx al primo piano italiano etc.). Lungo tutto il percorso (per chi ci fa caso) sara' facile notare delle telecamere di sorveglianza applicate a soffitto o nell'ascensore quindi non e' che siete proprio soli come si potrebbe pensare una volta entrati.

Arrivati in camera potete entrare senza bisogno di chiave in quanto la porta non e' ancora bloccata, ma appena la chiuderete dietro di voi dovrete effettuare il pagamento all'apposita macchinetta, altrimenti il sistema di autolock non vi permettera' di uscire.

Teoricamente alcune macchinette accettano anche carte di credito, ma quando ho provato non hanno funzionato e mi e' toccato contattare la reception. Per tagliare la testa al toro ed evitare seccature e' meglio premunirsi di contante.
Per il piano STAY viene solitamente richiesto il pagamento anticipato appena entrati in stanza, altrimenti potrebbero chiamarvi e chiedervi perche' non avete provveduto.


Una volta siamo entrati in un hotel e stavamo scegliendo la stanza guardando i pannelli, a quel punto se ne e' uscita una signorina da dietro il bancone vuoto della pseudo reception ed e'riuscita a convincere la mia signora che era meglio una stanza piu economica di quella che avevo addocchiato io (poi ho capito che come scusa aveva pure citato che era troppo grande per sole due persone, ma potrei aver capito male io ed e' questione di gusti personali...).

Curiosita':
a differenza di un normale hotel, in un love hotel ai turisti non venivano chiesti ne' i documenti, ne' la compilazione di transito con l'indicazione del luogo di provenienza e di destinazione: dal punto di vista legale queste strutture non erano considerate veri e propri alberghi e pertanto non soggette a tale regolamentazione. Fino a qualche anno fa si stimavano circa 3/4000 love hotel che operavano illecitamente senza essersi registrati presso la polizia: un esercizio di questo tipo e' infatti soggetto ad una serie di restrizioni di legge come ad esempio la distanza di almeno 200m dalle scuole.
In tempi recenti, a causa di incidenti di pubblica indecenza e prostituzione minorile, la polizia ha cominciato a mettere nel mirino gli operatori non licenziati.

Dopo averci accompagnati alla stanza ed avermi visto inserire la carta nella macchinetta e vedermela rifiutata, la signorina della reception si e' offerta di provare lei (con la faccia compassionevole tipo "povero gaijin ignorante adesso ci penso io"). A quel punto ha messo la carta come avevo fatto io, cioe' come indicato dalle istruzioni, ovviamente se l'e' vista rifiutata, poi l'ha messa al contrario e presa dal panico, l'ha provata in tutte le possibili direzioni di inserimento.
 
Visti i risultati sono sempre piu' convinto di evitare posti troppo economici e di puntare su stanze dai 10,000 a notte in su, quantomento per scartare a priori quelle stanze usate come scannatoio da due soldi da chi fa nanpa e/o non si fa troppo riguardo verso le strutture.
Perche' gia' me lo immagino il tamarro di turno con abbronzatura cafona, catenazzo d'oro, capello tinto a chiazze bionde in mutande leopardate che seduto a bordo letto spegne la cicca sul pavimento...

Morale: "pagate domani mattina direttamente in reception".


A questo punto siete in camera: evitate di toccare la maniglia della porta, perche' altrimenti c'e' il rischio che 1 secondo dopo vi telefonino in stanza e vi cazzino (indovinate come lo so) perche' "la porta e' dotata di autolock, non va toccata etc".

Adesso vado a presentarvi due tipologie di stanza, su due distinte fasce di prezzo in due differenti hotel: la prima sui 12,000 yen a notte, la seconda sui 6,000.

 La prima stanza era molto spaziosa e offriva:

Karaoke integrato nella tv con impianto audio Bose
ampio letto con console di comando
e preservativi offerti dalla casa
bagno interno con vasca idromassaggio


Sauna finlandese

Piccolo filmato che da una panoramica della stanza:



Consiglio:
Alcuni hotel offrono la possibilita' di ordinare la cena dalla stanza, mediante il menu' interattivo sul televisore o per telefono, ovviamente i prezzi sono quelli che sono.
Il frigo bar offre qualche snack/bibita (ho trovato anche microscopici gelatini oppure tranci di pesce in scatola), ma di solito e' poca roba e il costo e' chiaramente ricaricato (ogni acquisto effettuato verra' automaticamente caricato sul totale da saldare prima di uscire dalla stanza).
Infine ricordatevi che potete sempre passare ad un vicino combini per prendere da mangiare e da bere e portarvelo in stanza per consumarlo comodamente.

Il telecomando, oltre a controllare il televisore pilotava anche le luci della stanza (offrendo 5 combinazioni preimpostate) e permetteva di interagire con il sistema interattivo dell'hotel che permetteva di utilizzare il karaoke, di fare ordinazioni etc.
Attenzione perche' puo' capitarvi di trovare sulla tv tre o quattro canali di porno 24h gentilmente offerti dalla casa, e possono avere tematiche di gusto abbastanza opinabile: siete avvisati.



Altro metodo di controllo e' la plancia sulla testata del letto che e' la dotazione standard di qualunque love hotel che si rispetti.

Permette di controllate illuminazione e radio direttamente a bordo del letto

Una dimostrazione dell'utilizzo:


Uno scatto dettagliato del menu' che compare nel filmato:

A noleggio per tutti i gusti...
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Passando alla seconda stanza questa era decisamente piu' sobria (e vecchia), senza nessun servizio particolare, a parte l'idromassaggioin bagno (di cui non ho le foto).

Slot integrata nel mobile tv...come farne a meno!

Arredo un poco scarno
In particolar modo il mobilio era decisamente piu' consumato e la moquette mostrava intere zone con bruciature di sigaretta, evidentemente molti dei precedenti avventori evevano deciso di spegnere a terra i mozziconi lasciando una bella zona di cerchi scuri sul pavimento... menzione d'onore merita poi il buco nella parete in carton gesso alla sinistra del letto che mi sto ancora domandando in che situazione si possa essere formato.
Misteri!


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