giovedì 9 settembre 2010
Passaporti!! La pistola fumante dei rapimenti da parte dei giapponesi.
Avevamo parlato molto del maledetto problema dei rapimenti di minori da parte del coniuge giapponese.
Come già detto il Giappone non ha firmato gli accordi internazionali per arginare questo problema e continua ogni santa volta a dire che stanno analizzando il problema (dopo dicono che l` Italia e` lenta?).
Ora perché torno su questo argomento? Semplice in questi giorni sono andato a fare i passaporti del Diavoletto e ho avuto conferma di una cosa che sapevo già ma ora ne ho la conferma per diretta esperienza. Noi stranieri non siamo nessuno.
Come si fa a fare il passaporto italiano ad un minore Italo-Giapponese?
Servono:
1) apposita richiesta disponibile presso l’Ufficio firmata da entrambi i genitori o da uno di essi con atto di assenso (scarica qui) dell'altro genitore.
2)Se un genitore non e’ ne’ cittadino italiano ne’ comunitario, non risultando applicabile la normativa italiana relativa alla autocertificazione (Legge 127/1997, Legge 191/1998 e DPR 445/2000), e’ necessario seguire una delle seguenti possibilità’:
a) Il genitore non italiano si reca personalmente presso l'Ufficio Consolare, munito di documento di riconoscimento, per firmare l'atto di assenso in presenza del funzionario consolare;
b) Il genitore non italiano redige l’"atto di assenso" presso un notaio giapponese; in quest'ultimo caso, tuttavia, occorrerà che la firma del notaio sia legalizzata prima presso il locale Ufficio Affari Legali, poi con l’apostille del Gaimusho, il Ministero degli Affari Esteri giapponese (contattabile al seguente numero: 06-6941-4700).
3) due foto uguali e recenti del minore, di cui una firmata dai genitori e con l'indicazione nel retro del nome del minore (clicca qui per conoscere il tipo di fotografia richiesta o rivolgiti al Consolato per maggiori informazioni);
4) 9.450 yen, da pagare in contanti.
Fonte: Sito del consolato di Osaka
Come potete notare noi essendo firmatari dell` accordo sui rapimenti siamo costretti ad avere il consenso della moglie, e vi giuro conosco molte coppie ove la moglie rifiuta di far fare il passaporto italiano.
Ora come funziona per i passaporti giapponesi?
Ecco cosa serve:
(1) Modulo di richiesta
(2) Il vecchio passaporto se scaduto
(3) Una foto non più vecchia di 6 mesi
(4) Il registro di famiglia giapponese (Koseki Tohon or Koseki Shohon) non più vecchio di 6 mesi (mistero il perché di questo)
(5)Il passaporto straniero o il certificato di nascita per chi ha due nazionalità
Fonte: Consolato Giapponese di Vancouver
Come notate subito loro non devono avere nessun assenso da parte del coniuge straniero, certo che non si impegnano nemmeno un pochino ad arginare il problema.
Leggendo meglio (e` l` unico che ho trovato in inglese ma la ragione la spiegherò alla fine) cosa si legge? (traduzione fatta alla pene di segugio)
1. Recentemente il numero di matrimoni multi razziali e` cresciuto e vi sono stati casi dove uno dei genitori a seguito di difficoltà coniugali e con differente nazionalità dal coniuge abbia preso la prole con se e sia ritornato nel paese di origine. Questi casi hanno fatto scaturire una discussione sulla affidamento dei figli.
(da notare che in questa parte non si accenna minimamente che il problema e` la controparte giapponese, loro vanno con un generico coniuge straniero. hehe furbacchioni)
Domanda. In cosa consiste il problema del Affidamento dei figli?
Risposta: Secondo le leggi USA e Canadesi (miei cari giapponesi non solo da loro ma anche in molti altri paesi europei) prendere possesso di un figlio senza il consenso del coniuge e` un crimine molto grave (rapimento del proprio figlio) questo quando i coniugi hanno affidamento in comune (Specifichiamo che questo non esiste nella legge giapponese) .
Esempio:
Se un genitore giapponese che vive in Canada porta il proprio figlio in Giappone senza il consenso del genitore canadese ciò viola la legge canadese anche se il genitore giapponese e` realmente il genitore (minchia che volpi, non sarà perché poi neanche lo fate incontrare il piccolo al genitore canadese sul suolo Giapponese) se poi il genitore rientra in Canada rischia di essere incriminato per questo crimine, (ci sono stati casi in cui un genitore e` stato accusato di questo crimine) (Mo me girano, ma la vogliono far sembrare una ripicca?Oppure e` un indicazione velata del tipo rapite pure il piccolo ma poi non dovete tornare più?)
E` necessario essere al corrente di queste leggi quando un cittadino giapponese sposa un non giapponese e decide di portare i figli in Giappone.
(in poche parole non tornate in Canada)
Ed ecco il punto focale del problema:
2. Riguardo alla richiesta di un passaporto giapponese per minori, il Giappone rilascia il passaporto a seguito di una richiesta firmata da un un custode legale sul modulo di applicazione. Ma se uno dei genitori esprime il suo disaccordo per il rilascio del passaporto all'ambasciata o al consolato giapponese questi ultimi provvederanno a chiedere una lettera di assenso (in poche parole se il genitore sa che la moglie vuole scappare in Giappone e si vuole fare il passaporto deve dirlo all` ambasciata che non lo emetterà senza il consenso ma se sto poveraccio non sospetta nulla e non esprime il suo disaccordo cosa succede?P.s. non ho frizzato la pagina ma un mese fa il testo era diverso, diceva che in caso di disaccordo il consolato avrebbe provveduto a controllare verbalmente la cosa con il genitore straniero. In poche parole garantiva per la moglie in fuga? coda di paglia? Ora mettono la lettera di assenso ma solo se uno esprime il suo dissenso? che furbacchioni)
Fonte: Consolato Giapponese di Vancouver
Ora vi spiego perché sul sito del consolato di Vancouver c`e` tutta sta roba mentre su quello italiano no.
Ci sono vari modi per arginare il problema e uno dei paesi che ha trovato una soluzione intelligente e` stato il Canada. Questo bel paese e` molto colpito dai rapimenti di bambini da parte dei giapponesi perché molte ragazze giapponesi vanno in Canada per studio e sposano un canadese.
In seguito dopo aver figliato scoppiano e scappano nel sol levante con i figli, il caro governo canadese (spero che il governo italiano proceda in una simile direzione) ha trovato un modo intelligente per creare problemi a queste persone.
La madre giapponese sa di essere ricercata per rapimento nei vari paesi dove c`e` estradizione con il Canada (la maggiorparte dei paesi ricchi) e sa che il Giappone non la spedirà mai in Canada perché per loro il diritto paterno non esiste. La cara mammina se ne sta con il culo ben ancorato al suolo giapponese e non mette più fuori il naso. (esclusi i rapimenti ci sono centinaia di casi di criminali giapponesi rientrati in patria ma per i quali il Giappone nega l` estradizione, ce ne sono anche di Italiani naturalizzati giapponesi forse:-)).
Quindi la cara mammina e` intoccabile, ma dove si nasconde e vive di solito una donna che se ne scappa con i figli? Quasi sicuramente si parassita a casa dei genitori. Bene essendo lei una criminale ricercata all` estero e avendo un bambino rapito, i genitori dandole ospitalità e protezione non si posso considerare complici? Il Canada inscrive i genitori nella lista dei complici perciò anche loro non posso più uscire dal Giappone e magari il paparino con un po di fortuna esce per motivi di lavoro poi viene arrestato. (bella idea no?)
Ora sapete come funziona con i passaporti qui sempre occhio al piccolo e taggatelo con un GPS.
30 commenti:
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da bista92
RispondiEliminada quando ho letto il post del 1° viaggio intercontinentale del piccolo ero certo di qualche problema burocratico magari sui passaporti e infatti aspetto un post del genere anche se non mi aspettavo che usavi come esempio il bel canada
Tutto ciò è terribile (altro che GPS, ci vuole il chip sottocutaneo come per i cani), ma l'idea di incriminare pure il giappoparentado è una genialata e dovrebbe essere applicata anche in altri paesi, secondo me ^^ altro che ripicca se torni in Canada!
RispondiEliminaTerra Nova
goditi la mogliettina, goditi il piccolino, goditi il Giappone, non farti venire strane idee...
RispondiEliminaPer restare in tema...
RispondiEliminaSenti ma in giappone si trova la ricotta ???
Fra un po' devo partire e vorrei sapere quali cibi è possibile trovare e quali invece no...
articolo un po datato, però in merito a italiani naturalizzati giapponesi...
RispondiEliminahttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/11/12/zorzi-in-italia-non-torno-giudici-sono.html
Sostanzialmente d'accordo sull'approccio canadese, chi fa di queste cose va messo nella lista internazionale dei ricercati.
RispondiEliminaIl problema dal lato giappone e' duplice: nonostante l'attuale governo abbia piu' volte aperto la speranza di sottoscrivere il trattato dell'Aja, il vero casino sara' la fase due, ossia l'enforcing. Come molti lettori sapranno, l'applicazione della legge giapponese (a maggior ragione di una norma che spoglia il cittadino giapponese di interessi ormai consolidati a fronte di un diritto internazionale) non e' sempre cosi' integerrima come ce la si immagina ed in questo caso posso solo pensare ai casini che emergeranno per cambiare qualche norma locale (stanno gia' mettendo le mani avanti adesso con la storia del diritto di famiglia che in Giappone e' diverso blablabla...) in ogni caso speriamo che le cose migliorino.
Perche' anche in caso di divorzio regolare la prassi e' quella che uno dei coniugi SPARISCE col figlio affidatogli: cambia telefono, residenza e nome, facendo il possibile per non vedere/farsi trovare dall'ex-coniuge.
@anonimo3
Su delfo-chan ci aveva scritto un pezzo Pio d'Emilia e, se non ricordo male, erano stati portati in tribunale in giappone dal ns illustrissimo(ironia). Inn quella sede avevano fatto emergere la dichiarazione falsa resa dal nostro (ex) compatriota in sede di naturalizzazione, in merito al suo status criminale del tempo (ovviamente dal lato Giapponese chiusero tutti e 2 gli occhi sul dettaglio che era ricercato "solo" per banda armata e strage).
Situazione spinosa. Ma mi è venuta una curiosità: come stanno messi i genitori giapponesi in caso di divorzio (mi riferisco alle coppie in cui entrambi gli ex coniugi sono giapponesi)? Ho la sensazione che in questo caso genitori giapponesi non affidatari e genitori stranieri siano più o meno sulla stessa barca, per i motivi seguenti:
RispondiEliminatu, Luca, nel post dici che in Giappone non esiste l'affidamento congiunto, ergo in caso di divorzio il figlio è affidato a un solo genitore (e il mio istinto mi dice che nel 90% e più dei casi è lasciato alla madre, giusto?), e Mamoru parla di genitori affidatari che spariscono nel nulla coi figli in caso di "divorzio regolare" (non capisco bene cosa intenda con questa espressione, forse divorzio tra cittadini giapponesi in Giappone, senza quindi legislazioni di altri Stati in gioco?).
Ora, con queste informazioni la mia mente ha fatto qualche collegamento e ne ha dedotto che in Giappone
- o non ci sono leggi che garantiscono al genitore non affidatario di poter vedere e sentire regolarmente i propri figli
- o queste leggi ci sono ma non vengono applicate come si deve o non vengono applicate proprio
- comunque all'atto pratico tutto è lasciato al buon senso/sete di vendetta del genitore affidatario.
Deduco bene?
Nel caso in cui le mie deduzioni fossero giuste, anche se il Giappone firmasse l'accordo dell'Aia, poi applicarlo sarebbe lo stesso un gran casino, come dice Mamoru: bisognerebbe cambiare tutto il diritto di famiglia giapponese, che evidentemente così com'è (sempre se le mie deduzioni sono corrette) non assicura nemmeno ai propri cittadini divorziati non affidatari il diritto ad avere un rapporto coi loro figli. E se non assicura tale diritto ai propri cittadini, figuriamoci a quelli stranieri!
Il mio ragionamento è sensato o ho lavorato troppo di fantasia?
Si sapevo che la situazione in Giappone sotto questo profilo è veramente scandalosa (come per tante altre cose, tipo la solita storia dello Yasukuni ogni anno) e sicuramente continuano a dire "stiamo vaglianod la questione" per dire esattamente "NO"
RispondiEliminaDel resto sapevo che nel linguaggio molto formale, per dire no si dice proprio "prenderò in esame la cosa" !! (reminiscenze dell'ultimo anno di giapponese)
In ogni caso ottima cosa ha fatto il Canada, applicando penali anche sui complici.
Aspetta e spera che anche l'Italia faccia una cosa simile...
X bista92
RispondiEliminaLo sai che il blog si basa solo su esperienze personali, certo che saltava fuori.
XTerra Nova
Direi che l`azione canadese non risolve il problema ma almeno fa desistere alcune persone.
Se tutti facessero cosi forse i casi diminuirebbero.
XAnonimo
Niente strane idee ma solo informazione su cosa si rischia.
Si la trovi in alcuni supermercati come Grandmarche e Yamaya, ma adesso si trova anche quella fatta in hokkaido ma sono tutte carissime.
XAnonimo
Non ho visto il link, nu saccio nulla di questa persona, non vedo non sento e non parlo.
Xmamoru
Infatti il problema e` alla base del sistema giapponese, ma almeno se firmassero questo dannato accordo il piccolo dovra rientrare nel paese di origine (dove aveva la residenza prima).
Qui non la legge concede le visite ma poi ci sono mille modi per non permetterle e la polizia non fa quasi nulla.
Non parliamo di zorzi prego (sai perche i gionali non parlano piu di lui) dobbiamo dimenticarci di lui.
Non esiste, capisci? loro hanno detto cosi, gli amici degli amici garantiscono
XValentina
Il tuo ragionamento e` giusto, infatti qui non c`e` la custodia congiunta, e non esistono (esistono ma non sono chiare) leggi che definiscano i diritti dell` altro coniuge.
Il problema e` che generalmente si da figlio alla madre ma noi stranieri siamo in una casellina a parte nel registro di famiglia, in caso di divorzio la custodia va al capo famiglia nel registro di famiglia.
Se uno e` giapponese ha qualche possibilita ma se uno e` straniero nisba.
Infatti qui divorzi ce ne sono tanti e di solito fra giapponesi la moglie sceglie di chiederlo quando il piccolo e` in tenera eta cosi da assicurarsi la custodia per necessita del piccolo.
Ma nel caso degli stranieri le cose sono diverse, se da un lato per le coppie giapponesi l` affidamento va quasi sempre alla madre nel caso delle coppie miste anche se la madre e` straniera nel 90% dei casi se il marito si impunta danno l`affidamento a lui.
Il problema dei passaporti e` che non necessitando di una firma la controparte giapponese puo portarsi via il piccolo in un paese dove:
-Non si riconoscono praticamente le visite.
-Se non ha la custodia non puoi rimanere almeno che non trovi uno sponsor o hai un PR visa.
Non firmeranno mai gli accordi internazionali perche questi ultimi dicono che il piccolo deve essere rimpariato nel paese dove originalmente era residente.
XS
Il no (stiamo valutando) e` parte integrante della societa giappo.
Da Italicus:
RispondiEliminaLuca, alla fin fine il problema maggiore è l'informazione.Chi intende recarsi a vivere all'Estero di sua decisione o per forza di cose DEVE essere informato perlomeno di queste cose serie.
E' quasi impossibile prevedere o immaginarsi quali leggi possano esserci in altri posti.Se poi aggiungiamo che spesso non si conosce nemmeno tanto bene le leggi del nostro Paese,figuriamoci quelle degli altri!
Nelle Ambasciate devono essere affisse e bene manifesti dove sono in vista queste particolarità! Si devono distribuire decalcomanie da applicare ognidove.Ci vuole l'informazione! Bisogna martellare la gente con la verità!
Il cittadino deve essere avvisato in partenza!
Poi, che in Giappone facciano in una maniera e in Italia in un'altra è altro conto.
Non si può pretendere che il Giappone segua tutti i discorsi e temi sociali che coinvolgono altri Paesi con sviluppi ben diversi perché è un popolo rimasto isolato praticamente da sempre.
Dico io,chi glielo fa fare?
Hanno cominciato a mettere la testa fuori dall'uscio proprio qualche decennio fa e non si può pretendere troppo.Capiamoli!Per una buona volta sono dalla loro parte.Li capisco o li compatisco,fa poca differenza per me,ma la situazione deve diventare di dominio pubblico,perlomeno tra coloro che intendessero trasferirsi in Giappone.
Prima del "Il dado è tratto" bisognerebbe informarsi bene su tutto ciò che potrebbe succedere nel bene e nel male. Soltanto così è possibile evitare buona parte dei problemi.
E' anche vero che i problemi dei connazionali giustificano le presenze dei missionari e tutto il seguito che ne viene(avvocati,studi legali,traduttori qualificati...),ma una possibilità di mettersi i palmi delle mani a protezione delle chiappe diamogliela a questa povera gente no?
Io promuoverei l'informazione prima di tutto.
sarò cinica, ma "stiamo valutando" vuol dire no.
RispondiEliminaun po' come quando dici a una persona "si...vedremo..." o "guarda ho bisogno di una pausa di riflessione..."
Da Italicus:
RispondiEliminaIl Giapponese tipico sotto sotto è rimasto ancora all'idea di conservare il proprio territorio ,la propria terra,le proprie tradizioni, e va volentieri a veder che c'è fuori .D'altro canto però non accetta molto di buon grado estranei che si stabiliscono nel tessuto sociale giapponese né vuole applicare leggi ideate da altri,a meno che non ci sia costretto per mezzo di durissime sanzioni economiche mirate a negargli il diritto di costruire e commerciare prodotti che sono il frutto dell'ingegno occidentale e lo si costringa a stare per tutta la vita nel suo arcipelago,privo di collegamente con l'esterno.
Tutto questo non è possibile e non deve essere ammesso.
Sta allora a noi svegliarsi e capire che siamo come le pedine, da muovere nello scacchiere,e che servono quando al tavolo delle trattative(bilaterali tra due Paesi) si viene usate per rappresagliare(in rappresaglia o in ostaggio) ora questo tetto di importazione ora questo dazio troppo elevato.
In Giappone c'è una forte convinzione e fiducia in quello che risulta essere come il prodotto delle loro teste.
Se in Giappone si fa in una data maniera una data cosa,e di conseguenza parliamo anche di leggi,questo è considerato il risultato del massimo pensiero possibilie attuato dal pensante aborigeno,e ne viene che tutto il resto non è perfetto. Nel grande escamotage culturale si instilla tutto ciò. Qualcuno ci dovrà spiegare il perchè di una leggge relativamente recente(quella che fissa il limite minimo della prostituzione a 18 anni. Prima era 12 con incertezze per i 14 anni)pigliata quasi per il colletto ma digerita subito grazie alle altrettante ambigue normative,e relativo via alle cospicue importazioni, sul Viagra attuate in concomitanza con la legge sulla prosituzione infantile.
Da Italcus: (seguito dell'inserto precedente)
RispondiEliminaLe collaborazioni - generalmente quasi sempre di carattere commerciale- sono mosse,secondo le parti che sono al tavolo delle trattative, oltre che da "scrupologia congenita" anche e soprattutto da quanto è in giuoco tra le parti stesse,in termini di quattrini.
Dialogo-tipo al tavolo delle trattative bilaterali(con tanto di imamginazione..):
"io c'ho qualche migliaio di vostri connazionali che nel mio Paese mendicano per vedere il proprio figlio. Come la mettiamo? Ci fate immettere nel vostro mercato questi prodotti tecnologici?"
"Mah, si potrebbe aprire una nicchia nel settore degli elettrodomestici...Che cosa ci proponete?"
"Ci sarebbero i nostri washlet,per esempio.."
"Mah,veramente noi ci laviamo il culo già da migliaia di anni e sensa bisogno dell'energia elettrica.Come faremo a sposare il discorso ecologia e risparmio energetico con il fatto dei washlet funzionanti a corrente elettrica?"
" Orbene,guardate ,pallini, che se non ci fate immettere nel vostro mercato i nostri washlet noi inaspriremo ancor di più le nostre Leggi. fatevi i conti!"
" Ma voi per adeguarvi avete dovuto nell'anno duemila irrigidire le "normative" sulla prostituzione..e quindi,ci chiediamo se non potreste,per continuare il processo di adeguamento,visto che vi siete messi in testa di prendere le redini tecnologiche del Mondo,adattarvi al nostro modello sociale che è stato raggiunto non per grazia ricevuta come voi, ma attraverso lotte sociali ,etiche,religiose.."
" Ah,la prostituzione! Ma quello dovevamo farlo perché altrimenti saremmo stati bollati come pedofili e a noi la nostra immagine preme. E poi, fatta la legge fatto l'inganno,no?"
" Beh! Che c'avete copiato anche questo!!?"
N.B Si veda che la morale è quella di aprire bene gli occhi,se non addirittura spalancarli,previe dicerie da salotto.
ciao Luca
RispondiEliminanotizia Offtopic:
ti ho mandato un messaggio su yahoo. ho trovato una proposta di lavoro e te l'ho girata
in bocca al lupo
Aru
x italicus
RispondiEliminati sei perso nel post.
Da Italicus:
RispondiEliminaAll'anonimo...." Senilità",forse è tutto qui il problema.
Vedrò di adeguarmi alle necessità degli utenti.
Ma va la' che son sempre interessanti le tue esternazioni! =)
RispondiEliminaDa Italicus:
RispondiEliminaMamoru,esternazioni,le mie, che sembrerebbero eufemizzare espiazioni,mi verrebbe di aggiungere.
No,è che ci sto mettendo troppo del mio,e bisognerebbe cercare di stare sul binario,lo so.
Ligi e attinenti al tema;Parlare soltanto se si hanno prove alla mano,magari fare nomi,citare fatti reali,ma ,come avevo detto tempo fa,sono in pensione e forse forse butto giù qualche scritto più per esercitare la mano e la favella che non per chiarire quello che ci sarebbe da chiarire.
Per questo,per chiarire e metter tutti al corrente, ci pensa il nostro indaffarato Luca e ,naturalmente tu ,Mamoru. Io faccio da contorno e mi va bene così. Suvvia,che ci vuole a sopportarmi un po'?
ma io vorrei sapere una cosa, vabbe ke hai un bambino ma se io stavo senza lavoro, la mia ragazza(giapponese) dopo 1 mese me dava un calcio alle palle, ora la cosa ke me chiedo e` o so io ke ho il lanternino per cercarmi una giapponese quadrata e rompicoglioni o avete tutti un bucio de ... a ave ragazze tranquille a quanto pare...scusa i miei toni ma io sono un tipo ke dice le cose in modo diretto...ciao!
RispondiEliminaMadonna mia oggi ho iniziato a leggere sto blog e non riesco più a smettere... (sono già le 3 di mattina, e prima delle 5 non penso che mi staccherò... :( )
RispondiEliminaPerò una domanda, quando eri nel tuo "periodo di libertinaggio" mi spieghi come facevi col visto?
X Italicus
RispondiEliminaL` informazione prima di tutto ma qui scattano i ma, ti ricordi che per anni sul sito della nostra ambasciata scrivevano che per guidare bastava la patente internazionale?
Non erano capaci di dare un informazione cosi semplice pensa te sul discorso dei rapimenti di bambini.
Ottima la discussione immaginaria la vedo anche io cosi.
XS
Il stiamo valutando vuol dire no e non mi scocciare per essere corretti.
XAnonimo
Semplicemente non ti amano e` la loro libido o il loro interesse per le marche stranieri che le fanno stare con te.
Primo viene l` amore se una ti ama non ti tira un calcio nelle balle solo perche hai perso il lavoro.
Secondo dipende anche da quanto ti impegni a trovare lavoro, certo se stai a casa a giocare con l` xbox o la play un calcio nelle balle te lo meriti..
Terzo la tua amata sa benissimo se ti conosce come sono andate le cose sul lavoro (la mia lo sa e le girano contro i miei colleghi a loro tirerebbe un bel calcio nelle balle)
Quarto la casa e comprata con i miei soldi ed e` a nome mio (il mio timbro non sa dove e`) al massimo sono io che la butto fuori (ma aime la amo)
Ps le tue ragazze sembrano tutte come la mia ex giapponese, per poco non la sposavo ma per fortuna mi ha dato un calcio nelle balle subito dopo che siamo sbarcati qui in giappone dopo quattro anni in Italia.
XAnonimo
Grazie.
Avevo un visto da ingegnere informatico percio potevo stare senza problemi.
Da Italicus:
RispondiEliminaLa patente internazionale? I divorzi,dei quali gli espatriati si trovano con le mani legate e la coda tra le gambe? Fatti risaputi fino alla noia,ma non a sufficenza,non fino agli orecchi del comune cittadino,o perlomeno di coloro che mettono il naso proprio sulla finestra Giappone.
Ne sono a conoscenza,in quanto pure io vittima.
Ma che bell'organizzazione però!Quanta professionalità da ambo le parti!E noi che si sta nel mezzo! Pedine! Ricordiamocelo bene: Pedine!
Da Italicus:
RispondiEliminaLuca,purtroppo conosciamo le metodologie d'informazione e ne paghiamo le conseguenze...NOI!
"Avevo un visto da ingegnere informatico percio potevo stare senza problemi. "
RispondiEliminaLuca scusa mi ricollego a sta cosa. Una volta ottenuto un visto in pratica anche non esercitando un lavoro si può restare fino alla sua scadenza? Oppure avevi anche un lavoro (in questo caso complimenti per il fisico).
Chiedo "in pratica" perché informandosi direttamente all'ufficio immigrazione ovviamente ti dicono "no, anche col visto senza lavoro solo 3 mesi", però sai...
Gracias
Giusto una considerazione senza pretesa di risposta.
RispondiEliminaVolevo solo sottolineare che a complicare le cose c'e' la nuova legge del 2009 parzialmente in vigore, che impone di comunicare il cambio dello status di residenza (tra cui lo status lavorativo, coniugale etc) entro 14gg dalla variazione pena relative sanzioni (soliti 20 man mi pare). Bisogna vedere se cambiera' veramente qualcosa nell'enforcing visto che ora sovraintende direttamente il moj all'attivita' locale degli uffici immigrazione.
Anche io sapevo che, a lato pratico, molti non aggiornavano mai lo status se non fino alla fine del visto.
XItalicus
RispondiEliminaSperiamo che le cose cambino oppure dobbiamo metterci le mutande di ferro.
XTonari
Avevo un lavoro ma la ditta ha chiuso, ho cercato lavoro ma quei tempi parlavo zero giapponese. Percio non ho semplicemente comunicato la mia disoccupazione mica sono scemo no.
Guarda i controlli sono zero alto che paese super controllato, visto preso basta te lo tiene e nessuno ti dice nulla.
Io lavorai un mese in quella ditta.
Xmamoru
Infatti nessuno comunica mica siamo scemi no.
Certo, ma e' bene tenere a mente che:
RispondiElimina1- dal 2009 le nuove leggi stanno entrando in vigore
2- la pratica e' illegale ed e' passibile di ammende e se si incazzano ti fanno saltare il visto (a regime potranno revocare anche lo spouse visa sotto condizioni discrezionali)
3- hanno cambiato regime amministrativo e adesso il moj controlla piu' strettamente alla luce delle passate inadempienze dei comuni (ce la faranno?), se si mettono a fare controlli incrociati son dolori.
Sono d'accordo che magari non verra' mai comminato nulla (come per la multa per non aver con se' la ARC o per chi gira in biciletta ubriaco) ...tuttavia e' meglio sapere prima che si sta commettendo un illecito e che questi hanno il coltello dalla parte del manico.
Non voglio certo drammatizzare, ma e' meglio sgombrare il campo dagli equivoci, tipo chi evade i contributi sanitari credendo che l'assistenza sanitaria giapponese sia "facoltativa" e poi cade dal fico quando gli chiedono gli arretrati di tasse non pagate: la sottoscrizione dell'assistenza sanitaria statale e' obbligatoria, e' obbligatorio contribuire al suo mantenimento ed ogni tentativo di aggirare i pagamenti e' reato.
Poi ognuno faccia le sue scelte, ma in maniera consapevole: scelgo di stare alle regole oppure no, in questo caso devo conoscere le conseguenze e cosa rischio.
Anche perche' la legge di Murphy e' sempre in agguato.
Tutto IMHO ovviamente. =)
Xmamoru quoto il commento al 100%.
RispondiEliminaEro ignorante in materia e ho rischiato ma fino a qualche anno fa non erano molto fiscali.
Un po come le uscite in Korea con visto turistico e ritorno in Giappone.
una volta fino a 4 volte non scassavano molto adesso alla seconda ti fanno il terzo grado.
So di persone trattenute dall'immigrazione ed "avvisate", gia' al primo tentativo (non era la Korea, ma un altro paese "della zona").
RispondiEliminaMamoru quando uno ha sfiga ha sfiga.
RispondiEliminaIo per esempio sono passato 4 volte.
pero alla quinta non volevano farmi passare ma avevo una ragione su cui non si puo discutere, ero in realta andato in Korea solo per estendere il visto turistico ma in quei tre giorni il papa della mia ex era morto di cancro e la stessa sera dovevo andare alla veglia funebre.