sabato 8 ottobre 2011

Post Tecnico No.5: misteri e complotti?

Ai potenziali lettori: questo post fa parte di una serie di scritti che raccolgono delle considerazioni tecniche postate in sul blog unico-lab, in merito a svariati aspetti dell'incidente della centrale di Fukushima 1. La pubblicazione su giappopazzie viene fatta solo per comodita' di rielaborazione e per avere un backup delle quattro riflessioni raffazzonate che l'autore ha messo assieme in questo periodo e che, tutto sommato, vale la pena di rendere di pubblico dominio.

Grazie per la comprensione.
mamoru
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Premessa
Quelli che seguono sono solo un paio di esempi della miriade di cazzate (anche piu' gravi) che compaiono da 6 mesi a questa parte su Internet.
Se non stessimo parlando di cose serie che stanno avendo un forte impatto emotivo sulle persone non mi sprecherei nemmeno a commentare, ma ogni tanto quando qualcuno sbrocca e si lascia trasportare dall'onda del grande gombloddo invocando misteri e trame, e' bene ricordargli che ci potrebbe essere una spiegazione logica.

Questo per dire che dietro al mistero molte volte c'e' l'ignoranza tecnico/scientifica ed i complotti sono una giustificazione veloce alle proprie paure ed alle proprie lacune.
Sottolineo che ogni uomo ha il sacrosanto diritto di preoccuparsi, ma solo per le cose sensate lasciando perdere le paure irrazionali, gli sciacalli che ci marciano sopra e le persone che, per scarsa preparazione, fomentano paura ed insicurezza.

Sia chiaro e' piu' che lecito porsi delle domande, ma come diceva Guzzanti:


"... La risposta e' dentro di te... e pero' e' sbagliata."


Analisi-1

Qui ci e' cascato "Le blog de Fukushima" che, tra svariate cose di cui non mi occupero' direttamente qui, ci informa che Tepco avrebbe rilasciato dati incongruenti sul combustibile caricato nei 3 reattori incidentati della centrale Fukushima 1 e presenta al lettore una tabella con la comparazione delle quantita' di combustibile secondo tre "fonti" :

1- Ambasciata di francia in Giappone (1999)
2- Dati ufficiali Tepco (2010)
3- Calcoli di Tepco pubblicati in un comunicato stampa di agosto 2011



Presentata cosi' la questione sembra plausibile a prima vista, con cifre assolutamente diverse tra loro. Tuttavia e' lecito chiedersi se questi (Tepco) possano essere cosi' cretini da raddoppiare il combustibile che ci sta in un reattore nucleare o di fare la figura di quelli che danno numeri a caso.

Iniziamo dalle fonti: quella dell'ambasciata la prendo per buona, in fondo non ho voglia/tempo di controllare e il mio francese fa schifo (da troppo tempo ormai).
La roba Tepco invece ce l'ho archiviata anche io e so dove trovarla velocemente in caso di necessita'.

Una prima cosa interessante e' che i dati francesi, rispetto ai cosiddetti dati i Tepco 2010  mantengono un rapporto abbastanza costante:

69/78 = 0.88
94/105.4 = 0.89
94/102.5 =0.91

Consideriamo poi che "i dati ufficiali Tepco" 2010 sono in realta' quelli presi dalla tabella di PR con la descrizione generica della centrale  e sono valori senza decimali (verosimilmente arrotondati al massimo valore caricabile in reattore), mentre quelli francesi paiono dati di carica effettivi (e probabilmente relativi ad una dato periodo).

L'apparente differenza con la fonte francese si spiega cosi’:
- i giapponesi danno la massa di Uranio metallico nel combustibile
- i francesi considerano il totale di diossido di uranio che, guarda caso, 1 tonnellata di UO2 equivale a 0.88 tonnellate di U.

La tabella sottostante suffraga tale rapporto approssimativo (ricavato dai pesi atomici)

Esempio di composizione tipica di combustibile per reattori BWR e PWR
Ratio BWR = (175-23)/ 175 = 0.86

Quindi parlano della stessa cosa e della medesima quantita’: un mistero risolto

L’ultima riga della tabella e’ invece concettualmente sbagliata (e di brutto).
E' infatti presa da questa relazione sullo stato di raffreddamento dei reattori (loro linkano l'originale giapponese e una pagina tradotta in francese) e la riporto qui sotto in giapponese e inglese:




Il sito, nel fare la considerazione sui valori sballati di combustibile (parliamo di quasi il doppio) ha preso in considerazione le 120t (R1) e le 164t (R2,R3) riportate sotto la voce 全燃料量 (quantita' di combustibile totale) ignorando il significato del calcolo che ne segue, ossia il tempo necessario al riscaldamento delle barre di combustibile da 300°C fino alla temperatura di 1200°C (alla quale si innesca la reazione H2O Zirconio).
Ripeto: delle barre di combustibile, di tutta la barra.

Per questo calcolo si ricorre ad una semplice relazione di termodinamica


P = (m * Cp * ΔT) / t

dove 
P e' la potenza termica in gioco in kW
m e' la massa del materiale a cui si trasmette il calore in kg
ΔT e' il salto di temperatura (1200-300=900) in °C
t e' il tempo in s
Cp e' la capacita' termica massica in kJ/kg°C

da questa relazione Tepco ha derivato  l'incognita tempo t: tempo necessario, in ipotetica assenza di raffreddamento, al riscaldamento dell'intero assembly di combustibile da 300 a 1200°C a causa del calore di decadimento del combustibile nella condizione peggiorativa di perdite di calore nulle.


L'inghippo e' proprio questo: un reattore nucleare non e' una lavatrice dove si butta dentro un misurino di detersivo e via; e' necessario che i pellet di combustibile siano supportati e contenuti in un insieme di barre collegate da una apposita struttura.

Il contenuto di tale struttura, ossia il combustibile utile (UO2) trasmuta durante la fissione generando calore che diverra' poi energia elettrica, mentre l'involucro in Zircalloy non si altera durante il normale funzionamento (adesso qui arrivano i fisici e mi cazziano).

E' pertanto chiaro che questi confondono la massa dell’assembly completo (barra in Zircalloy+ pellet in UO2) con quella del solo combustibile. Ed e' altrettanto logico che cento tonnellate di pellet siano supportate da almeno una cinquantina di struttura (ad esempio io non ci farei troppo affidamento ad incartarle con la pellicola di alluminio...) .

Per chi non lo avesse ancora notato, abbiamo un certo rapporto tra il valore della massa di combustibile dichiarata da Tepco nei dati di impianto e quella dell'assembly derivata dal documento con il calcolo dei tempi di surriscaldamento delle barre prive di raffreddamento:

69/120=1.74
94/164=1.74

In pratica l'assembly ha una massa totale pari a circa 1.74 volte quella dell'Uranio nel combustibile.

Da un documento Tepco del maggio 2010 e' possibile risalire al tipo di assembly utilizzati con il R3 (MOX e 9x9 tipo A), inoltre vengono indicati 2 fornitori di combustibile: Belgonucleaire e FBFC international (Areva). Tuttavia non ho trovato dati utili dalle suddette aziende e qui sotto trovate le dimensioni di un assembly 9x9 per reattori BWR di una azienda giapponese che presupponiamo essere grossomodo standard.



Andando a riprendere i dati di base di Fukushima 1 abbiamo:
- R1               : 400 assembly da 4.35m
- R2, R3, R4 : 548 assembly da 4,47m

Dimensionalmente compatibili con l'illustrazione.

Facendo due conti abbiamo che:

massa assembly R1 = 300kg * 400 = 120000 kg =  120t
massa assembly R3 = 300kg * 548 = 164400 kg = ~164t

Visto che sono uno pedante e malfidente ho verificato la verosimiglianza dei dati soprariportati confrontandoli con la quantita' di combustibile esausto rimossa mediante cask dai reattori di Fukushima 1 nel 2006 (qui sotto uno shot del passaggio di nostro interesse).

96 assembly BWR da Fukushima-1 circa 16t di U (in 3 vessel da trasporto NFT 32B)

Per chi fosse interessato:

Il cask NFT 32B per gli assembly esausti (Nuclear Fuel Transport ltd)


Tornando a noi e ricapitolando: se 96 assembly fanno 16t di uranio totale allora abbiamo

16/96 = 0.167t = 167 kg

di U per ogni assembly ossia:

167 * 1.74 = 290 kg
 
di massa totale dell'assembly, che riconferma l'ordine di grandezza di quanto sopra (i ~300kg dichiarati dal produttore).

Il tutto risulta essere compatibile con quanto calcolato e dichiarato da Tepco: altro mistero risolto.


Conclusione-1

Come si e' potuto vedere c'era una risposta razionale, bastava cercarla facendo una analisi tecnica sensata. Per questo ed altri motivi abbiamo continuato a dissentire dalle posizioni estreme di certo giornalismo: perche' ci sono persone che non hanno gli strumenti tecnici e le conoscenze per poter fare analisi di questo tipo, ma ancora peggio non riconoscono i propri limiti e non si rendono conto di quando devono chiedere la collaborazione altrui preferendo sparare a vanvera.
Anziche' tapparsi la bocca (questo vale soprattutto per quei soloni che da noti giornali di tiratura nazionale lanciano anatemi senza cognizione di causa).

Analisi-2
 
A questo proposito mi torna in mente che qualche settimana fa venne rilanciata, mediante il solito tam tam via social network, la notizia del recente ritrovamento di Iodio 131 nei fanghi di depurazione in giro per tutto il Giappone (con tanto di tabella con i dati pubblicata su ZakZak).
Un certo blog titolo' addirittura di una possibile ripresa di reazioni nucleari nella centrale di Fukushima-1, visto che (secondo loro) "non esiste un'altra fonte di I-131 se non le centrali nucleari." (su segnalazione di toto specifico che qui va inteso come "rilascio da incidente nucleare").

Peccato che esista un'altra fonte di I-131, dato il suo utilizzo come radiofarmaco negli ospedali: le urine dei pazienti.

Se pensate che scherzi confrontate il tasso di I-131 nei fanghi di depurazione di Tokyo nel periodo '83-'94 con quello in giro per il veneto negli ultimi anni.

A Tokyo:

Le quantita' rilevate in giro per il Giappone erano di questo ordine di grandezza
(la colonna I-131 va moltiplicata x1000 per avere Bq/kg).

In veneto:





Tralasciando volutamente il depuratore di Campalto (VE) che raggiunse i 1119Bq/kg nei fanghi del 2008.  (Fonte ARPA Veneto)

Conclusione-2
Perche' scatenare il panico e lanciarsi in improbabili ipotesi senza consultare nessuno fidandosi delle proprie certezze basate sul nulla?
La realta' e' estremamente complessa e molto spesso va oltre il nostro orticello.

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16 commenti:

  1. Da Italicus:

    Grazie Mamoru per aver presentato questo tuo articolo,accessibile ai tecnici e meno alla gente comune come me, ma sempre utile per alimentare la domanda che poni alla fine del testo:La realta' e' estremamente complessa e molto spesso va oltre il nostro orticello.

    E aggiungo io,non per far luce ma da persona che stenta a voler credere e pender subito dalle labbra di un chicchessia, pur rendendomi conto che i miei ragionamenti non portano a dati costruttivi ma soltanto emotivi:" Se c'è così in gioco tanto pericolo(e per pericolo intendo anche quello celato perfino nell'informazione dei reali dati tecnici di produzione,peraltro mai del tutto appurati poiché la gente comune ne è preclusa dall'accertamento diretto)ma perché non ci rinunciamo del tutto a sto' nucleare?
    E vado fuori dal seminato lo so!
    Voglio credere che ci saranno pure commissioni preposte alla conduzione regolata di simili impianti,ma non posso fare a meno di pensare che sempre per tale conduzione,profittevole, sia in Giappone sia vuoi ogni dove, si pensi ad un maggior profitto possibile,il tarlo rode in questi dubbi si sa.Ormai si vive in questa condizione e sarebbe meglio tagliarla la testa a questo toro,una volta per tutte!

    Eternamente contro il Nucleare!
    Comunque,in tutti questi anni di vita qui, non ho ragione di pensare che in Giappone si tendi a speculare sulle vite umane più che negli altri paesi,proprio no. Ora che la sfortuna si è abbattuta sul Giappone sotto forma di doppio cataclisma terremoto-maremoto, le Potenze Occidentali (quelle che si sono accaparrate le scorte nucleari ,civili e belliche) sotto sotto ,invidiose livide, questa disgrazia è come una manna per mandare avanti quello stupido giochino puerile che canzoneggia bambinescamente così:Noi siamo più bravi perché siamo più scaltri.

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  2. mamoru, posso essere pedante? lo iodio-131 arriva solo dalla fissione nucleare, anche quello usato per i pazienti. In genere sono reattori che di mestiere fanno gli isotopi per la medicina e non necessariamente i reattori 1, 2 e 3 di Fukushima.

    Bell'articolo

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  3. @italicus
    i tuoi commenti ogni tanto finiscono automaticamente nello spam, se riesci a farti un account blogger forse la cosa migliora. Altrimenti porta pazienza che dobbiamo sbloccarli a mano.

    @toto
    grazie per la precisazione, infatti era meglio scrivere "generato da incidente nucleare", che poi e' il senso che si dava al ritrovamento.
    Comunque dimostri ancora una volta che non si finisce mai di imparare.

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  4. @italicus
    Quello che poni e'un problema ad ampio spettro e temo che nessuno abbia una risposta completa.

    Ad es. il Giappone ha fatto scorte di LPG e carbone per le centrali termoelettriche al fine di supplire al vuoto di produzione nucleare, anche questo avra' una serie di risvolti negativi.

    Parallelamente molte delle c.d. energie rinnovabili (ahime') non hanno ancora la capacita' di generazione(1) per sostenere una societa' tecnologica come la nostra: e' il motivo per il quale si deve puntare sulla ricerca e si devono investire risorse laddove ci sono concrete possibilita', senza farsi illusioni di trovare energia abbondante e gratuita che non portano da nessuna parte.

    Cosi' come il calo della domanda energetica non e'/sara' necessariamente scevro da effetti collaterali (perdita di posti di lavoro etc.) al di la' delle considerazioni etiche/di principio.

    Ormai ci siamo abituati ad un livello di comfort decisamente elevato e la qualita' della vita ne ha tratto un deciso giovamento, per tutta la popolazione (vedi mortalita' infantile, aspettativa di vita massima, lotta alle malattie, tecnologie di supporto agli handicappati etc). Poi mettiamoci anche che la pagnotta in tavola ormai ce l'abbiamo tutti i giorni ed e' difficile disabituarsi..

    Da un altro punto di vista, la stessa democrazia puo' essere considerata un sistema reso possibile (anche) dalla disponibilita' energetica diffusa, che porta con se' la circolazione di idee e informazioni nonche' la possibilita' capillare di creare ricchezza e lavoro togliendola al monopolio di pochi.

    Tornando al nucleare: pur essendone immersi naturalmente, la radioattivita' ha sempre causato il panico nella popolazione, anche se i pericoli reali sono oggettivamente piu' vicini a noi di quando possiamo pensare (vedi ad es. questo incidente industriale ), solo che ignorandoli viviamo tranquilli.

    Poi sai, a volte la giurisprudenza prende dei twist strani e ti trovi che una centrale nucleare deve essere circondata da centraline di rilevazione della radioattivita' ambientale tarate su determinati valori minimi di allarme, mentre una centrale a carbone (che puo' scaricare in aria i radioisotopi presenti nel combustibile) no.

    (1) con eccezioni tipo l'idroelettrico in Brasile o altre nazioni la cui conformazione ne consente un impiego massivo.
    In Giappone mi viene sempre in mente la diga di Yanba, dopo 30 anni di lavori e cittadine intere traslocate per inondare il bacino e' ancora ferma e volevano pure cancellare il progetto.

    PS volevo dirti che ho ricevuto le tue mail: di nuovo porta pazienza che prima o poi trovero' il tempo.

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  5. Ottimo articolo, un po' di informazione fa sempre bene. Purtroppo se non la si cerca, quelle che arrivano sui canali standard (tv, giornali...) sono sempre e solo cazzate per tirare l'aqua verso il proprio mulino.
    Pensare di far ragionare le persone con la propria testa, mai.

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  6. Da Italicus>

    Messaggio ricevuto. Non sono permaloso,anzi,consapevole che rompo ,sì. Portate pazienza voi. Lodi per gli appunti prezioni che proponi! Sai,quando non mi riesce sul piano tecnico mi rifaccio su quello dialettico.Ed è un mio viziaccio,lo so.

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  7. CLAP! CLAP! CLAP!

    Bravo, mamoru, ottimo articolo. Un po' di debunking ci vuole, di tanto in tanto, anche se e' evidente che "le masse" se ne fregano, ed una volta letta la stupidaggine/menzogna continuano a crederci, indipendentemente da tutte le correzioni che uno possa fare.

    Roberto/peakoil2010

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  8. Da Aprile non leggo piu' giornali, non vedo telegiornali e non apro nessuna news su internet.

    Quello che ho capito in questi anni e che la notizia e' falsa e' sempre frutto della fantasia (spesso bacata dell'autore) e piu' si e' famosi e di peso piu' si scrivono fessere. Infatti i giornali piu' letti hanno il 50% di notizie inventate di sana pianta solo per divulgare le idee politiche o le credenze dell'editore.

    Io faccio sempre l'esempio del riscaldamento globale: una non notizia e' diventata una religione venerata da milioni di persone dove tutti i governi devono versare miliardi per questa religione basata su una teoria fasulla (il co2 fa alzare la temperatura, per fare un paragone e' come se un accendino acceso per 10 secondi facesse aumentare la temperatura di 3 gradi una citta' come tokyo)

    Quindi visto che vado in giappone ogni tanto: se qualcuno mi chiede della contaminazione io dico )(esagerando) non c'e' stato nessun problmea e solo un invenzione dei giornali fatta in computer grafica. Tanto nessuno e' morto nessuno e' contaminato , mentre nello stesso tempo (dal 3 aprile) sono morte 40 milioni di persone per le cause piu' svariate, ma non certo per il nucleare

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  9. complimentoni a Mamoru per l'articolo,avendolo già seguito su unico lab so di cosa è capace,tanto di cappello a lui,Toto e il resto del gruppo,ottimi e preparatissimi

    Tarkus

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  10. Ecco una notizia che sta girando oggi in Italia:

    http://ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/nucleare/2011/10/17/visualizza_new.html_671379071.html

    Praticamente tutti credono che Tokyo sia radioattiva....

    TyUan

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  11. Da Italicus:

    Sì, proprio ieri guardando la televisione ho saputo della notizia. Dalle parti di Adachi-Ku,nei pressi di una scuola,nel terreno sottostante un tubo di grondaia,cioè acqua pluviale,è stata compiuta tale rilevazione.E la cosa si assomma ad altre già successe. Mi auguro che si faccia luce sul caso e che si prendano le dovute misure per la sicurezza della popolazione. Tempo fa fu rilevata una quantità di radiazione anomala in una risaia ritenuta essere ad una debita distanza da non risentire delle radiazioni.Ora, in tutto questo bailamme di notizie,contro-notizie, c'è da aspettarsi sia una manovra di depistazione(per confondere e far cadere di credibilità le future rilevazioni anche veritiere)sia una reale situazione che sta sfuggendo di mano. Il numero di casi confermati e accertati come tali,però,per il momento non salta fuori.Cioè,abbiamo sì queste notizie alla televisione(evviva!) ma poi non trovo successive conferme ufficiali del fatto. Non mi sono particolarmente sorpreso quando nel prima menzionato cortometraggio televisivo facevano vedere l'assistente incaricata(bidella o indsegnante che fosse) impartire ai bambini il consiglio di stare discosti dall'area radioattiva all'atto di entrare nell'area della scuola. Insomma,se ci fosse stato veramente un pericolo enorme avrebbero chiuso suddetta scuola,no? Bisogna fare attenzione,secondo me, ai numeri in gioco. Il limite che fa scattare un'evacuazione della popolazione è ben difficile da stabilire.
    Ora è il momento buono per chiuderle tutte queste fabbriche di bombe.
    Devo ammettere che un controllo degli effetti che seguono un disastro occorso ad un impianto nucleare trovano responsi ,tra le varie genti,pressoché uguali.Confido sempre in quei pochi e buoni valori umani. La fiducia/speranza ci devono abbandonare,mai!

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  12. Da Italicus:

    Correggo: NON ci devono abbandonare,mai!

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  13. @italicus
    di notizie come quella bisognera' aspettarsene di simili nei giorni a venire, soprattutto ora che la stampa ha capito il trucco.

    Non a caso ne abbiamo discusso recentemente anche su unico-lab: se ci fai caso, si parla sempre di posti in cui c'e' un accumulo di fanghiglia, tipo tombini, grondaie etc.

    Il fenomeno e' analogo a quello dello iodio nei fanghi di depurazione di cui parlavo sopra, ossia un effetto filtrante a concentrazione.

    E questo a mio parere e' un bene.

    Significa che il materiale radioattivo ricaduto su una certa area e' relativamente poco. Durante le piogge questa area "si lava" e le particelle scorrono via con l'acqua per andare ad accumularsi nei rigagnoli stagnanti: cio' semplifica enormemente la loro rimozione e individuazione, ma da' luogo ai cosiddetti "microspot", come quelli individuati.

    E' come mettere un cucchiaio di sale in una pentola o un un bicchiere, nel bicchiere la concentrazione e' maggiore.

    Una cosa che mi preoccupa e' la quantita' di gente inesperta o dotata di materiale scarso (tipo i geiger economici sballati immessi sul mercato di cui si parlo' un mese e mezzo fa) che si riversera' in giro a fare pseudo misure, coi risultati tipo Funabashi e Setagawa.

    Con gli strumenti digitali e' faciile illudersi che misura = lettura sul display.

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  14. Da Italicus:
    Sì,infatti,Mamoru, a complicare e turbare le opinioni della gente comune ci si mette anche questo "fai le tue rilevazioni da te",e non credo molto nella competenza tecnico-scientifica di queste persone,seppur di buona volontà. Confido ,e ci voglio credere,unicamente negli organi che stanno più a monte della gente comune.
    Comunque,tutto questo è indice di misura del malcontento popolare,fatto da non sottovalutare.

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  15. Ciao,
    dopo tanto girare tra notizie allarmanti, finalmente trovo un blog dove mi pare che ci siano persone obiettive e preparate!
    Il fatto è che devo andare a Tokyo a capodanno e le notizie degli ultimi giorni mi avevano fatto  allarmare al punto da mettere in discussione il mio tanto sognato viaggio.
    Dovrò stare in Giappone soltanto 6 giorni… vorrei un parere onesto da chi ci vive ed ha la possibilità di essere informato quotidianamente dai media giapponesi.
    Insomma si corrono rischi oppure no? Oltre al discorso radiazioni nell'aria, hot spots etc, c'è una ragionevole sicurezza ad esempio sul cibo che andrei a mangiare?
    Grazie a chi vorrà rispondermi.
    Davide

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  16. L'ultimo comunicato dell'ambasciata di Tokyo contiene indicazioni utili ed un riassunto della situazione ben fatto. Lo trovi anche
    su unico lab.

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