lunedì 16 dicembre 2013

La vignetta della settimana 6 - JR ediscion...

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualità' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka. E purtroppo per voi sono ancora vivo... :D

Qualora vi foste posti l'interrogativo, ecco la risposta a tutti i vostri dubbi. 

Vi ricordiamo che "coprire di sputi" il personale ferroviario e' reato.

Amen

venerdì 13 dicembre 2013

Angelo ballerino

Ecco il primo balletto di Angelo in un evento scolastico.
(Sfiga nera avevo appena comprato una videocamera nuova della Sony che si è rotta subito. Ho dovuto filmare con le fotocamere il risultato non è ottimo)




martedì 10 dicembre 2013

GM Porcocane non ci credo ancora

Ciao
Le mie latitanze dal blog hanno raggiunto il limite storico credo.
Le ragioni le sapete, sono preso con la ricerca di una casa (proprio ieri ho perso l` opportunità perfetta per una casa di 110mq con giardino e due posti macchina completamente finanziata dalla banca perché mia moglie ci voleva pensare ancora un po).
Sono preso con i piccoli che ci fanno dannare e non dormire, se prima riuscivo a postare la sera ogni cento anni ora non ci riesco perché Angelo e` abituato a dormire con la mamma ma visto che quest` ultima deve allattare da solo non vuole dormire e perciò dorme con me)
Se a pranzo o nei micro ritagli riuscivo a scrive qualcosa ora non ho tempo neanche in questo caso. Il perché e` semplice ho lezioni di giapponese 3 volte alle settimana in azienda e sono pieno di compiti da fare.

Il mio capo da molto tempo mi aveva dato questa opportunità di studiare a spese dell` azienda ma avevo sempre rimandato per ragioni di scarso tempo sul lavoro.

Ora la cosa e` diventata obbligatoria e anche se faticoso non mi dispiace, parlo giapponese ma solo a livello teppista e mafioso oppure femminile, non ho mai studiato tutto ciò che so deriva dalla vita quotidiana.

E diventato necessario perché un mese e mezzo fa il mio capo mi ha chiamato in ufficio e mi ha informato che da gennaio non sarò più Manager IT.

Da gennaio divento GENERAL MANAGER e dirigerò sia IT ma dovrò anche gestire la Logistica.
La mia carriera avanza gonfie vele piu del previsto.

Ora dovrò difendermi dagli attacchi di alcuni colleghi e dovrò gestire le reazioni negative a questa novità dei miei subalterni.

Li capisco ho solo 37 anni, già qualcuno si era lamentato che dopo solo sei mesi fossi passato da ingegnere a contratto a tempo determinato a manager a tempo indeterminato. Ora cosa penseranno molti visto che in solo tre anni sono diventato GM?

Secondo me non guarderanno i miei meriti ma penseranno che dipenda solo dal passaporto.
Io da un lato ho una fifa boia ma ringrazio il mio capo qui, in Italia, il presidente in Giappone e il propreitario in Italia che ritengo abbia le capacita per gestire questo lavoro.
Cercherò di non deluderli.

Forza!!!!

lunedì 11 novembre 2013

Piccoli Samurai crescono

Nota: La mia latitanza continua e allunga le pause sul blog.
Perdonatemi ma veramente con l` arrivo del secondo pargolo non ho un secondo libero.
Mi sembra mio dovere assistere la povera mogliettina che e` ridotta ad un vegetale perche non dorme per allattare il neonato.

Per il piacere degli occhi ecco le foto scattate nello studio dove abbiamo noleggiato i vestiti per Angelo e Massimo in occassione del Shichi-Go-San di Angelo e Omiyamairi di Massimo.

Sono dei piccoli modelli.









 


lunedì 30 settembre 2013

Angelo frequenta cattive compagnie

Come tutte le domeniche ultimamente, ho portato Angelo a nuotare due orette al Nissan stadium.
Avessi saputo cosa sarebbe successo dopo avrei evitato come la peste di andarci ieri.

Quello che e` successo e` inaccettabile. In questo momento ringrazio dio di avere un secondo bambino.
Con lui non commetterò gli errori che di educazione che ho fatto con Angelo.

Angelo ha deciso di diventare amico con la gang di motociclisti che odio di più. Si e` schierato con il nemico:



giovedì 26 settembre 2013

Bambini e scherzi della statistica

Intanto ringrazio tutti per gli auguri e i commenti su Massimo dello scorso post.

Come sapete da un post passato:
http://giappopazzie.blogspot.jp/2009/07/coincidenze-e-incontri-incredibili-il.html

Io sono afflitto da una malattia terribile chiamata Coincidite.
Mi succedono le cose piu strane e incredibili.
Anche i miei piccoli fanno parte di questa categoria.

Angelo e` nato il giorno della morte del mio nonno materno.
Ci piace pensare che il nonnino abbia abbandonato il lavoro di angelo custode per il sottoscritto e abbia preso l` incarico con Angelo.

Massimo invece e` nato il giorno del compleanno di mia mamma.

Porco cane possibile che sti bimbi arrivino sempre in date particolari quali sono le probabilita di tale evento?
Contiamo le date importanti per il sotto scritto:
1) il mio compleanno
2) il compleanno di mio fratello
3) il compleanno di mio padre
4) il compleanno di mia madre
5) la morte del mio nonno materno
6) la morte della nonna materna
7) la morte della nonna paterna
8) la morte del nonno paterno
9) Il compleanno del Nonno paterno
10) Il compleanno della nonna paterna
11) Il compleanno della nonna materna
12) il compleanno del nonno materno

12 contro 365 quindi = 3%


Ok non e` cosi improbabile ma santo dio due volte su due mi sembra improbabile.
12/365 X 12/365= 0.11%

Ce ne pensate

domenica 22 settembre 2013

E` nato Massimo il mio secondogenito

Ciao a Tutti.
Una delle tante ragioni percui sono assente e` questa.
Oggi e` nato Massimo il mio secondo bambino. Alle ore 17:03.
3130gr di pura malvagita e bellezza.
Ora mi taglio i marroni cosi non rischio il terzo.

Sono felicissimo e devo ringraziare pubblicamente Mamoru e Kuma per aver mollato i loro impegni e programmi per correre all` ospedale.

Infatti in nonni erano ad Osaka, gia nei giorni passati avevamo avuto dei falsi allarmi percui abbiamo atteso troppo per richiedere la presenza della nonna.

A travaglio iniziato mi sono reso conto che non avrei potuto assistere al parto e non avrei potuto vedere il bambino immediatemente. L` ospedale dove siamo non permette ai bambini di incontrare il neonato e non ha un servizio di babysitting.

Quindi ho chiamato Mamoru e Kuma che hanno mollato tutto e  sono corsi all` ospedale a tenermi Angelo.
Sono arrivati giusto in tempo per permettermi di entrare in sala parto quando ormai la testa stava spuntando. Mentre io mi godevo il parto, mia moglie soffriva come un cane, i poveri due si sono improvvisati rugbisti per tenere bada Angelo nei corridoi dell` ospedale.

Grazie un milione di volte ragazzi per il vostro aiuto.

Ecco alcune foto e un mini video dello strillatore.

Appena uscito dalla battaglia con la mamma. Notare come e` incazzato e i maroni sono gonfini non per motivi fisiologici ma per lo sbattimento di nascere.


Qui e` in grembo della mamma come vederete nel mini video sa gia a cosa servono le mamme.
Le vedding machine gratuite di madre natura.

Qui e` gia depositato nel nido e si prepara a sedurre qualche infante femmina ma ha gia una tresca con un infermiera.

Qui il mini video. La fame si fa sentire dai primi minuti, qualcuno lo nutra o sono cazzi amari.


Angelo urla che vuole giocarci ma dovra aspettare una settimana per incontrarlo dal vivo senza vetri divisori.

mercoledì 11 settembre 2013

Storie che non sai come vanno a finire

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualità' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka, pertanto esonerato da qualunque paternita' dello sbrocco sottostante.

E' una mattina come tante altre.

Mi reco alla vicina stazione a prendere il treno con le solite cantilene di merdosissimi insetti a fare da sottofondo alla camminata... che poi ci saranno quelli che ti dicono che sono romantiche, fanno compagnia e ti aiutano a non alienarti nella vita di citta'.

Ecco. A costoro dico: svegliatevi la mattina e trovatevi il romantico insetto (che qua e' grosso come mezzo pugno) attaccato al soffitto della stanza e poi mi dite cosa ne pensate. E credo che anche il vicinato giapponese concordi e condivida con me la fobia paranoica per gli insetti: lo deduco dal fatto che il supermercato all'angolo ha almeno due scaffali e mezzo (su una dozzina) dedicati ad insetticidi, trappole, polveri, spray anti acari etc.
Gia', quelle belle bombolette di insetticida pressurizzate col GPL che quando spruzzi ti sembra di stare in una stazione di servizio.
Ma questa e' un'altra storia.

Dicevo, mi incammino verso la stazione ed eccomi al simpatico cantiere che alle 7 di matttina fa un casino che lo sento a 500m di distanza in mezzo alle case  con le finestre chiuse. A quel punto incontro i soliti salary man che si trascinano stancamente e le solite mamme in sella a biciclette che paiono dei camper da tanto sono caricate con seggiolini multipli per figli, cestini anteriore e posteriore per la spesa, portaombrello, borsa etc. e dall'altro lato il solito vecchio col van parcheggiato a bordo strada, che mi pare faccia un servizio di trasporto disabili: mentre si tira avidamente una sigaretta, passa il piumino delle polveri su tutta la carrozzeria del veicolo. E mi immagino che quel piumino non sia mai stato (ne' mai verra') lavato e sara' carico delle peggio cose, come nella migliore tradizione di finte pulizie nipponiche.
Al ribrezzo che mi scatena tale pensiero mi volto e tiro diritto.


Diritto verso i vecchi rompipalle del parcheggio del department store: una squadriglia di 4/5 rimbambiti a cui hanno affidato un lavoro finto tanto per fargli fare qualcosa e che si mettono platealmente a smistare il traffico in entrata ed in uscita dal parcheggio dell'edificio fermando i pedoni sul marciapiede e mettendosi in mezzo alla strada con le loro palette luminose e le pettorine illuminate a led, ripetendo in continuazione le solite finte scuse, ringraziamenti ed inchini.
Poi arrivera' sera, loro andranno a casa e le macchine continueranno ad entrare e uscire come se nulla fosse e senza il benche' minimo problema anche senza di loro.

E tutte le volte penso: 1 milione di posti di lavoro. 

Comunque tanto mi basta per evitarli stando sul marciapiede opposto; in fondo posso attraversare piu' avanti al secondo incrocio, mentre il primo passaggio pedonale mi tocca farmelo lo stesso e, indipendentemente dalla direzione di attraversamento, presenta il solito inconveniente di quelli che passano col rosso: normalmente dementi alla guida di quelle scatolette che si ostinano a chiamare "automobili leggere"* e meno male che tutti i semafori dell'incrocio sono ritardati di quel paio di secondi che aiutano ad evitare gli incidenti.
Tuttavia, come pedoni, e' sempre meglio guardare prima di attraversare, anche col semaforo pedonale verde, dato che se non c'e' l'imbecille in macchina che passa col rosso c'e' immancabilmente quello in bicicletta che ha fretta.
Ma anche questa e' un'altra storia.

Proseguendo sul marciapiede arrivo all'incrocio piu' grande, quello dove si inizia a vedere il piccolo fiume di gente che va e viene dalla stazione: ci sono quelli in fila che prendono i bus, i vecchi con problemi di deambulazione che bloccano mezzo marciapiede, gli studenti che vanno a scuola a piedi e in bici (sul marciapiede ovviamente) e la carne da macello da ufficio che si muove tristemente senza espressione alcuna verso un'altra giornata di noia e fancazzismo che li costringera' a fermarsi fino a tarda ora.

Finalmente attraverso e vedo anche la finta guardia giurata del centro commerciale, un altro vecchio in divisa che tutte le mattine toglie le catene che transennano il porticato durante l'orario di chiusura, per poi rimetterle la sera.
E cosi' fa tutti i giorni: metti le catene, togli le catene... il tutto mentre l'altra vecchia spazza il marciapiede antistante dalle foglie.

E tutte le volte penso: un paese di vecchi.
Meno male che tra meno di 100 anni i giapponesi saranno tutti estinti e nessuno ci pensera' piu'.
Ma anche questa e' un'altra storia.

Continuo sul marciapiede e incrementa il flusso di persone che escono dalla stazione, ci sono i piccoli delle elementari, quelli delle medie e le superiori. Per le ragazze si capisce che classe fanno dalla lunghezza della gonna: proporzione inversa.
Queste che ridacchiano (le uniche in mezzo ad un mare di inespressivita' e silenzio) probabilemente sono alla fine delle medie: ecco, brave ridete che tanto tra qualche hanno vi sarete prostituite per 10,000 yen (tutte e due assieme) al vecchio dietro di voi, quello col riporto unto fatto con un ciuffo di 30 cm che va da una parte all'altra del capo; il quale magari ha pure la moglie arpia che non gliela da' dal 1986 e che rischiera' la galera pur di portarvi in un sordido love hotel da 2800 Yen per 3 ore e farsi pure un bel filmatino ricordo.

Filmato che finira' su internet, al che verrete sputtanate entrambe su 2channel dai simpatici netizen nipponici, nonche' perculate dai compagni di classe e quando ve ne accorgerete non vi restera' che una immensa vergogna, per voi e la vostra famiglia e deciderete di suicidarvi, come del resto fanno i vostri connazionali al ritmo di 1 ogni 15 minuti.
Ma anche questa e' un'altra storia.

Cosi' passo davanti al Koban e guardo le solite noiose statistiche cittadine: almeno oggi c'e' scappato il morto, finalmente qualcosa di interessante.

Ecco la stazione, ci siamo quasi.

Stamattina non c'e' la svendita della forneria, infatti non vedo il commesso col ridicolo cappello da chef fatto di carta col suo demente banchetto.
Roba che il mese scorso con il caldo e l'umidita' soffocanti era una maschera di sudore, sudore che finiva irrimediabilmente sui croissant esposti che ovviamente nessuno voleva.

In compenso c'e' il solito comizio: chi sara' stamattina? Partito democratico? i verdi che e' un po' che non si sentono? Liberal democratici?
Ah stamattina c'e' il partito comunista col tipo che farfuglia, nella completa indifferenza generale, sull'articolo 9 della costituzione.
Ma anche questa e' un'altra storia.

E c'e' pure quello delle lenti a contatto con gli immancabili sconti che nessuno vuole e mi chiedo sempre quanto possa fatturare mensilmente un posto del genere.
Ma in fondo chissenefrega, sono nell'androne della stazione.

Apparentemente tutto come al solito: la stazione taglia l'abitato trasversalmente e hanno messo dei birilli di plastica e dei cartelli dato che alcuni prendono una comoda scorciatoia passando dentro la stazione in bicicletta.

Normale e' anche la fiumana di gente inespressiva e con lo sguardo perso nel vuoto: gente che sa a cosa sta andando in contro da li a pochi minuti.

A questo punto esce un altro gruppo di bambini col cappellino, sono dei primi anni delle elementari a giudicare dal fatto che le cartelle (randoseru in pelle umana dato che costano 40/60,000 yen...) sono grandi il 50% del loro corpo... A questo aggiungiamo eventuale altro bagaglio che gli caricano addosso i genitori, il cellulare e il buzzer di emergenza.
Piccoli palombari.

Dietro al gruppo c'e' un bambino con la medesima ridicola divisa a braga corta verde padania e cappellino: il piccolo, che pare un po' piu' smorto degli altri, si trascina stancamente ed e' solo. Sono a pochi metri e sto cambiando direzione per incanalarmi a sinistra con gli altri pendolari quando il piccolo si ferma di botto in mezzo alla stazione, ovviamente iniziano a schivarlo quelli che sopraggiungono dietro di lui come formiche impazzite.

Tempo un secondo e con la medesima inespressivita' il piccolo apre la bocca a mo' di marionetta e senza neanche chinarsi in avanti comincia a vomitare.
A questo punto mi vedo tutta la scena di questo bimbo che pare una fontana a getto continuo: cosi' come riesce a trasportare un volume di roba piu' grande del suo corpo, sta riuscendo a vomitare una quantita' tale che fa impressione. Per terra c'e' ormai una grossa pozza giallastra nella quale si vedono chiazze color sangue e il bimbo non accenna a smettere. Tutto attorno continua come se nulla fosse.

Intanto l'ho quasi sorpassato, anche se per un attimo il mio passo ha indugiato, ma l'estrema indifferenza e apatia degli altri mi ha dato coraggio: non e' un mio problema.

Giro l'angolo e sono ai gate di ingresso della JR, ma continuo a pensare al bambino dannazione: se quello fosse stato sangue? se poi fosse svenuto? magari si sta rantolando nel vomito in mezzo all'indifferenza dei pendolari... magari ha provato ad azionare il buzzer di emergenza per chiamare aiuto come gli ha insegnato la mamma, ma (come avviene nel 30% dei casi) le batterie erano scariche.

Troppe menate: a prendere il treno e basta!

Rapido per Tokyo in arrivo, indietreggiare dalla linea gialla.

Arriva il treno e c'e' la solita scena pietosa di persone stipate dentro il vagone con smorfie di disagio per l'estremo contatto fisico a cui il sovraccarico dei mezzi di trasporto di Tokyo durante la rush hour li costringe. Roba da carro bestiame.

A quel punto il vagone si ferma ed un accenno di ghigno compare sul bordo delle mie labbra. Le porte si aprono, una persona scende ed il vagone continua a sembrare pieno zeppo.

Mi dico :
"Bene. Applichiamo la tattica imparata a mie spese dai gentili giapponesi."

Quindi guardo gli occupanti, sorrido, metto un piede nel vagone con contemporanea rotazione di 180° in modo da dargli la schiena ed indietreggio di un passo: visto che ci siamo stati?

E non pensiate che sia spietato, dato che le 10 persone che sono salite dopo di me hanno fatto indietreggiare tutti di un altro mezzo metro, morale: gente con la faccia schiacciata contro la porta opposta ed il solito che rimane schiacciato tra le porte e cerca disperatamene di portare l'arto maciullato all'interno del vagone**.

Adesso mi posso godere finalmente l'aria condizionata che esce dalle solite bocchette con due dita di polvere incrostata sopra: l'importante e' non pensarci e non pensare al botulino***.

Piuttosto riesco a sentire il viso della signorina dietro di me compresso sulla mia schiena sudata: una sensazione non sgradevole, ma la signorina e' sfortunata perche' io cambio alla prossima, mentre lei restera' sul carro bestiame, magari fino a Tokyo, con qualcuno che le stara' schiacciato addosso con la mano sul culo. Pazienza.

Poi chissa' se il bambino e' stato ricoverato o cosa.
Storie di cui non sapremo il finale o di cui forse non me ne frega nulla.

Ed e' a questo punto che capisco di stare iniziando a diventare come lui.


(Tratto da "Giornate di ordinario delirio"- mamoru - 2013)
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* nel senso che paiono fatte con la tecnica dell'origami; roba da 0 stelle al crash test

** le porte di treni e ascensori giapponesi sono fatte per chiudere, se ci sono ostacoli e' un problema vostro non della porta. I sensori di sicurezza ci sono, ma prima vi maciullano e poi aprono: cosiddetta funzione pedagogica.

*** negli ascensori e' pure peggio, uno di quelli che prendo e' pure tappezzato di moquette sulle pareti: lo chiamano "la tana delle tigri", per via delle dimensioni degli acari.

sabato 20 luglio 2013

Il terzo strato - ossia "come non aprire un conto corrente in Giappone e altre cose"

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualita' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka, attualmente tornato dalla trasferta in Italia per la gioia di grandi e piccini.



Attenzione

L'argomento trattato parte da alcune esperienze dirette e mi pare il caso di fare alcune precisazioni per evitare fraintendimenti:
- trattasi di esperienze ed opinioni personali
- le questioni descritte hanno valenza nel periodo di scrittura del post, cio' significa che le cose possono anche cambiare col tempo
- non prendete tutto come oro colato ossia, come diceva Giulio Cesare:
 "diffidate delle citazioni latine che trovate su Internet"

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Ora poniamo il caso che qualcuno, per comodita' o per semplici fatti propri, volesse aprire un conto corrente in una banca giapponese.

Bene, uno pensa: vado in banca gli butto sul tavolo un equivalente di X mila euri giapponesi e mi aprono il conto.

Bene: think again!

L'idea che mi sono fatto del paese e' quello di una cipolla, ossia di un insieme di strati che possono essere aggiunti (e/o tolti) a discrezione dei singoli, secondo il tempo atmosferico, il tasso di umidita' dell'aria o con un lancio di un dado a 16 facce.

Il primo strato (quello piu' esile) e' la legge, abbastanza vago da essere allungato e accorciato dalla polizia in modo da mettere al gabbio secondo le necessita'. Un set di regole di base a cui ubbidire almeno formalmente.

Il secondo strato e' quello della consuetudine: mio nonno faceva cosi', mio padre pure, io faccio cosi' perche' lo facevano loro e mio figlio continuera' la tradizione altrimenti sono mazzate sui denti. Se anche sono consuetuidini del cazzo, normalmente non si discutono, si continuano a praticare.

Il terzo strato (il piu' temibile) e' quello che potremmo scientificamente chiamare "il girone dei cazzi vari", meglio conosciuto come quell'insieme di situazioni surreali con le quali prima o poi ogni straniero in Giappone si trova a doversi misurare.

La gerarchia degli strati e' terzo > primo / secondo.

Ora, per aprire un conto il primo strato vi dice di essere residenti: avete il vostro permesso di soggiorno (Zairyu Card) valido, vi siete registrati all'anagrafe del comune di residenza etc.

Il secondo strato vi dice che per firmare il conto vi chiederanno un hanko, ossia un sigillo di medievale memoria, che verra' registrato dalla banca come sorta di firma da usare per le operazioni allo sportello, tra cui l'apertura del conto stesso.
Alcune banche (applicando il terzo strato di cui discuteremo in seguito) in alcuni casi se ne sbattono della tradizione e lasciano usare la firma.


Nota culturale

Un privato puo' usare piu' hanko per diverse funzioni: banca, contratti, timbrini in fronte alle fanciulle etc. E' chiaro che si tende a tenere separate tali funzioni, ma nessuno vi impedira' di fare i timbrini alle fanciulle con la vostra firma bancaria: AFFARI VOSTRI.

Il sigillo bancario puo' essere anche non registrato formalmente (depositato in comune), l'importante e' che ce l'abbia la vostra banca a database, un po' come la firma del titolare nelle banche italiane.

Sull'hanko viene inciso il vostro nome nella forma che piu' vi aggrada: kanji, romaji, katakana. Il pattern esatto lo decide quello del negozio, normalmente gli si dice come lo si vuole (tipo di carattere orientamento orizzontale, verticale etc), in che materiale (avorio, legno, plastica) e se volete la custodia (oppure ve la comprate in un 100 yen shop). Si va da 1,500 yen a 7/10,000 yen  e oltre per quelli piu' raffinati.

Ci sono anche quelli di produzione di massa con i nomi scritti sopra che vedete in vendita nelle teche in qualsiasi reparto di cancelleria, quelli vanno giusto bene per i cassieri dei negozi quando timbrano gli scontrini. Il concetto e' che il pattern deve essere piu' custom possibile. Anche qui potete usarne uno gia' fatto e prodotto in soli 30.000 esemplari: AFFARI VOSTRI.

Una parentesi a parte la merita il Jitsuin, un hanko speciale, nel senso che e' piu' grande, piu' complesso e piu' cattivo degli altri. Il Jitsuin va registrato in comune, il quale lo mette nei propri archivi e rilascia un certificato di registrazione: col jistuin ci comprate le case e altra roba seria. Il jitsuin e' la vostra vita, siete voi e va custodito scrupolosamente e non scherzo se vi dico che potete trovarvi sfrattati e divorziati a vostra insaputa...
***

Soddisfatto anche lo strato della tradizione uno e' portato a pensare che sia tutto a posto. 

Per scrupolo aggiuntivo si trova conferma sui siti dei principali istituti bancari nipponici sul cosa serve effettivamente per aprire un conto semplice:
- documento di identita' (permesso di soggiorno per gli stranieri)
- hanko
- soldi (!)

I tre semplici passi pubblicizzati da molti: facile, no?


Col cazzo...

A seguire riepilogo come e' andata in alcune filiali, tanto per non fare nomi.

Mitsui
Preso il numerino all'accoglienza e dopo aver atteso la chiamata allo sportello, un'altra signorina chiede lo scopo della visita: 
"apertura conto corrente"
"nuovo cliente?"
"si"
"quanto vuole depositare"
" XXX,000 yen poi ho altra valuta estera da cambiare"
(lo scrive su un pezzo di carta)
"va bene, potrei avere il permesso di soggiorno per cortesia?"
"prego"
"attenda un momento per favore"

sparisce per 15 minuti e poi la vergine ritorna allo sportello.

"mi dispiace ma non puo' aprire il conto, lei non e' residente"
"eh?"
"no dicevo, non e' residente"
"me lo scrive perche' mi pare di aver capito male?"
"非居住者"
"ah..no, scusi sono registrato all'anagrafe come residente"
"si ma devono passare 6 mesi"
"6 mesi di che"
"non puo' aprire il conto se non dopo sei mesi di residenza"
"io quei soldi li vorrei depositare qui da voi, vorrei capire il problema?"
"li potrebbe lasciare qui, ma per sei mesi non potrebbe fare alcuna operazione"
(questa spero di averla capita male io)
"scusi, ma quale legge e'?"
silenzio e sgardo perso nel vuoto
"scusi, ma e' una regola della banca?"
silenzio e sgardo perso nel vuoto
"grazie e arrivederci"

Mitsubishi UFJ
Bloccato dalla vergine all'ingresso: "e' necessario che venga con l'hanko."
Si ok, ma io volevo solo delle informazioni...

Mizuho
Anche qui bloccato al banco informazioni, arriva a dare man forte un individuo della banca al quale vengono fornite tutte le informazioni e mostrati i documenti come in Mitsui.
"Perche' vuole aprire un conto corrente?"
"Saranno anche cazzi miei, gli fanno schifo i soldi a questi??" 
(pensiero balenato all'istante)
 ...
dopo le solite inutili spiegazioni del perche' una persona normale necessita di un conto corrente, alle tante arriva il terzo strato:
"si puo' fare, ma deve aspettare 6 mesi"
"grazie e arrivederci"

Tomin (Tokyo tomin ginko)
Banca locale relativamente piccola, se non ricordo male fu uno dei cavalli di battaglia  zoppi di Shintaro Ishihara anni fa quando ebbe alcuni problemini, ma sorvoliamo.

Qui non ci sarebbero grossi problemi ad aprire un conto, la vergine allo sportello spiega gentilmente che l'hanko e' obbligatorio in quanto policy aziendale, inoltre a domanda risponde che non ci sono limitazioni dato che non sono giapponese. Per sicurezza glielo chiedo due volte.

Qui pare che non ci siano veramente problemi di sorta, ma non proseguiamo oltre data la dimensione dell'istituto. Ho le mie riserve sul fatto che la pratica potesse andare in porto realmente.

Shinsei Ginko
Casualmente la preferita dai non giapponesi: in 30 minuti fate il conto corrente e avete il bancomat (la prima cosa da scegliere, la piu' importante, e' il colore: alcuni potrebbero essere non disponibili presso sede e se proprio lo volete aspettate 1 o 2 settimane).

Come in tutte le banche giapponesi il PIN di 4 cifre lo scegliete voi (Shinsei ve lo fa inserire in filiale mediante un tastierino allo sportello, Mizuho ve lo fa scrivere sul contratto, ma a voi NON ne rimane alcuna copia, quindi tenete a mente per bene i codici).

Il conto si puo' aprire con Hanko oppure con la vostra firma a penna, non so quanto debba essere fedele a quella depositata, in Italia ho visto che ce l'hanno a terminale e la controllano la fedlta' della grafia se non siete un cliente che passa in sede spesso.



Conclusione
Dopo una serie di approfondimenti la regola dei sei mesi, in realta', non esiste.
Va semplicemente a discrezione del direttore di filiale se infischiarsene o meno; se interviene la vostra azienda/coniuge giapponese, come per magia potreste non avere tutti questi problemi di residenza, non residenza, sei mesi, cazzi e mazzi.

Semplicemente viene messo tutto da parte, srotolato il tappeto rosso e via: grandi amiconi.

Come nel caso di Er Kuma (nome di fantasia) che dopo una settimana in Giappone aveva il conto in una delle sopracitate grandi banche giapponesi (no Shinsei), con la sola firma e senza hanko.

Il tutto lo possiamo archiviare tra le paranoie giapponesi, quelle che, attraverso il terzo strato, si materializzano in ostacoli aggiuntivi rispetto alle regole formalizzate o al comune buon senso.

Come quella volta che volendo vendere due modellini da 50 euro, mi chiesero il documento alla cassa (dove era appeso l'elenco dei documenti accettati tra cui patente, tessera da studente, passaporto, gaikokujin  torokushomeisho etc).
Bene gli porgo il passaporto e mi sento rispondere:

"il passaporto e' una richiesta che vale solo per i cittadini giapponesi"
 

Perche' ovviamente i cittadini giapponesi IN GIAPPONE girano SEMPRE con il passaporto in tasca...

Morale: li mando a cagare vado da softmap dove mi chiedono se preferisco essere pagato in contanti oppure punti sulla tessera. doh!

Benvenuti nel paese del terzo strato.



In breve (e vale sempre il disclaimer a inizio post)

Grazie ad alcune testimonianze raccolte e ad esperienze di prima mano possiamo fare il punto della situazione dell'infernale "girone dei bancari" (tipo Mizuho, Mitsui & C. i pezzi grossi del comparto):
  • se avete un visto di sei mesi siete sostanzialmente morti...
  • se non siete residenti da almeno sei mesi potreste vedervi rifiutata l'apertura di un conto corrente, anche se accompagnati dal datore di lavoro
  • se non siete residenti da almeno sei mesi, di default il bancomat non ve lo danno e la carta di credito toglietevela dalla testa (almeno se parliamo delle principali banche giapponesi)
  • senza bancomat potete comunque fare operazioni in qualunque nella filiale in cui avete aperto il conto con il libretto e l'hanko
  • per l'internet banking vale il discorso del bancomat
  • ovviamente essendo tutto discrezionale quanto sopra non vale un emerito nulla...
Per Shinsei Ginko:
  • procuratevi un numero di telefono cellulare (una SIM b-mobile va benissimo, a morte Softbank e i-phone)
  • registrate la residenza in comune che ve la annotano dietro la Zairyu Card, la trascrizione in katakana del vostro nome usata in comune converra' adottarla anche per la banca giusto per evitare di avere piu' di una trascrizione fonetica e fare casino
  • andate nella filiale Shinsei che vi sta piu' comoda con zairyu  card + nr. di telefono ed eventualmente hanko (non obbligatorio)
  • scegliete il colore del bancomat che piu' vi aggrada (se non siete masochisti possibilmente tra quelli disponibili in quel momento presso la filiale)
  • vi faranno compilare al terminale i soliti dati anagrafici, controllateli e occhio alla trascrizione in katakana del vostro nome
  • i soldi non servono, il conto lo aprite a 0 yen e poi li potete versare mediante un qualunque ATM che vi rilascia il saldo del conto a fine operazione (controllate sempre se pagate commissioni e se ci sono limiti orari di utilizzo o altro, l'ATM di solito vi fa presente se c'e' la commissione prima di fare le operazioni)  o mediante trasferimento bancario
  • occhio che il conto in valuta estera di Shinsei e' un prodotto speculativo pensato per operazioni sul mercato Forex e non e' coperto dall'assicurazione sui conti correnti, inoltre non potete ne' versare ne' ritirare contante in valuta estera 

  •  " E se sono in una zona del Giappone dove non c'e' Shinsei?"
    Ecco, ti attacchi al tram e vai da Citi Bank o ti inventi qualcosa d'altro.
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venerdì 5 luglio 2013

Volare in buisness class

Quando vengo per lavoro fortunatamente uso la buisness class. Prediligo come linea la swiss. Le ragioni sono tre:
-ottimo cibo
-uno dei più funzionali aeroporti del mondo
-sosta breve per andare a Venezia.

Per il resto a livello di sedili la ritengo una delle migliori.
L' unico difetto? Impianto video anzianotto ma non male.
Certo a volte vengo con l' ANA che hai dei monitor enormi e touch screen ma cambiare Francoforte mi sta sul cazzo. Transfer lunghissimi e lounge così così .
Voi con chi preferite volare in buisness? Ed in economica?
Quale gateway preferite?

Il problema di volare in buisness è che poi quando vengo in economica con la famiglia mi sento morire. Mi rendo conto dell' enorme divario di servizio.

La cosa buona è che ormai mi conoscono. Spesso le stewards mi chiamano per nome anche quando volò in economica. Mi portano pure un espresso se lo chiedo.

Ecco alcune foto:
Antipasto San Daniele e melone

La porta principale, polenta con funghi e spinaci

Piatto di formaggi
Dolce e caffè 

Appena svegliato la colazione.


Con le gambe sto bello largo 

in posizione letto ho 2 metri di spazio

Dopo carico alcuni video


giovedì 27 giugno 2013

Polizza sulla Vita



Avvertenza post scritto con il culo.
Quando ero in Italia se sentivo parlare di polizze vita facevo gli scongiuri, da un lato le consideravo delle inculate, ho amici che hanno avuto difficolta a riscuotere il premio.
Dall` altra le vedevo come una cosa strana, grottesca.

Ora vivendo in Giappone e essendo padre mi rendo conto che i rischi di lasciare mio figlio senza nulla sono pazzeschi.
Tirassi le cuoia come minchia campano mia moglie e il piccolo….i (minchia mi sta sfuggendo un segreto).

Anche se va nella scuola pubblica tra cibo e istruzione, trasporti e altro il si aggira sui 200mila euro per coprire tutte le spese fino all` universita`.

Minchia se domani mi schianto?
Cavolo e se domani il matto di turno mi accoltella?
Un ictus?
Mi suicido?

Minchia che faccio, fotto la vita dei miei cari?

Certo le case sono apposto, se compro una casa nuova e faccio il mutuo nel caso crepassi il mutuo si estingue con l` assicurazione in caso del mutuo.

Ma per i soldini serve un assicurazione. Visto che non ho esperienza vi elenco cosa mi hanno proposto ditemi cosa ne pensate.

Sezione vita
-Premi morte 20.000.000
-Premio anche in caso di suicidio dopo due anni dal stipula del contratto (ecco perche si ammazzano i giappini, stanchi di essere dei falliti, sistemano la famiglia altro che ONORE)
-300.000yen a mia moglie ogni mese fino a 65 anni di eta.

Sezione invalidita
-Premio 10.000.000
-Premio mensile 150.000yen fino a 65 anni.

Sezione Cancro
-Premio di 2.000.000yen prima diagnosi, premio 1.000.000yen seconda diagnosi
-Rimborso trattamenti fino a 600.000 al mese.

Fondo, i soldi che verso in parte finiscono di un fondo personale.
Nei primi dieci anni se disdico e ritiro ci prendo pochissimo e perdo tantissimo.
Dopo i 65 non pago piu nulla di assicurazione e sono coperto fino a che non ritiro il malloppo.
Il malloppo cresce di interessi.

Inoltre posso smettere di pagare se non ce la faccio in tal caso il versato (80%) diventa la mia assicurazione sulla vita.

Specifico che l` assicurazione che mi ha proposto questo piano non e` un assicurazione che trovi sui giornali o negli sportelli informativi.
Non faccio pubblicità alla ditta ma posso dire che la clientela e` particolare.
Mi e` stata introdotta dal direttore dell` Osama club della Mizuho Bank (Osama uguale RE, per appartenere a questo club devi avere asset per almeno 30milioni di euro.). I clienti di questo club sono tutti clienti di questa assicurazione.

Come vi sembra l` offerta?

Datemi la vostra opinione che devo decidere a breve.

P.s.
Pero pensateci un giapponese che a perso il lavoro e non riesce piu ad rialzarsi avendo la stessa copertura si suicida, per la moglie e i figli arrivano:
-20.000.000 yen
-10.000.000 yen dall` assicurazione della ditta (nel mio caso c`e`)
-300.000 yen al mese per un pacco di anni
-Mutuo cancellato e casa pagata alla moglie

Cazzo conviene o no il suicidio se sei nella merda? Solo in giappone e` possibile!!!!

Premio:
-2380yen assicurazione cancro
-10800yen assicurazione per la retribuzione mensile (300.000 al mese per mia moglie) questi sono a fondo perduto.
-21350yen Assicurazione vita, questa e` la parte che viene accumulata.

Mangiata a Milano 2013




Dall` 8 al 12 luglio sono a Milano.
Chi e` disponibile mi contatti alla solita email lucahimeji@yahoo.it

Come al solito sono sparito dalla circolazione.
No ho un secondo libero tra Giappone, Cina e Famiglia.
Grandi novita in arrivo.