martedì 18 agosto 2009

Burocrazia in Giappone - Licenza di caccia

Molti elogiano la burocrazia giapponese comparandola con il disastro che e' quella italiana.
Certo la situazione e' migliore che in Italia, non ci sono grosse code agli sportelli, lo staff e' li mica sparisce per un caffè.

Al contrario dell' Italia lo staff cerca di fare il proprio lavoro in modo professionale, da informazioni corrette e complete per espletare tutte le procedure richieste da un documento.
Generalmente lo staff e' in soprannumero e ciò permette un servizio veloce e efficiente, ma state sicuri che se lo staff non e' in numero sufficiente lavorerà sodo per soddisfare i clienti.
Questa in generale e' situazione giapponese ma non pensiate che sia un paradiso.

In uno dei prossimi post vi parlerò degli inghippi burocratici che anche qua rendono difficile la vita di un utente che sia giapponese e soprattutto che sia straniero.
Anche qui come in Italia dipende a quale istituzione ti devi rivolgere secondo me la peggiore e' la polizia.

Sono molto fortunato e tra le mie conoscenze vi e' forse l' unico Italiano che va a caccia in Giappone il che e' una manna dal cielo perché mi permette di avere carne di cinghiale, cervo ecc, per i miei piatti più raffinati. Ragazzi mi piace cucinare cose particolari, se riuscirò a catturare un anonimo commentatore ci faro un bel ragù.

Questo caro amico possiamo chiamarlo F, e' arrivato in queste lande 30 anni fa', dopo vari lavori di vario tipo dal muratore al venditore ha potuto aprire il suo ristorante.
Nei tempi passati riusci a produrre una delle cucine più rinomato del paese ma poverino perse tutto nel terremoto di Kobe anche se ora si e' risistemato in un Business diverso.

Il suo ristorante era famoso per i piatti prelibati e ricercati, giustamente per dare una cucina diversa bisogna rifornirsi di materie prime particolari e di prima scelta.
La selvaggina e' un ottima materia per piatti prelibati, in montagna e' facile trovarla ma in città e' una rarità.

Nota:
Per evitare critiche da animalisti incalliti specifico che sono contrario alla caccia sportiva ma se le prede che si catturano non sono a rischio e finiscono su un piatto non ci vedo niente di male. Fidatevi qui i cinghiali sono come le mosche ti finiscono sul parabrezza con una facilita estrema, di notte poi nella mia zona si danno alla pazza gioia e a volte le combinano grosse proprio ieri un cane e' stato ucciso da un gruppo di cinghiali vicino a casa mia.

Questo simpaticissimo ristoratore per avere la materia prima si fece la licenza di caccia più di 25 anni fa e stermino tutta la fauna locale (scherzo F come farei senza di te).
Rinnovo il permesso più volte e ora caccia in modo molto limitato e solo per appetito personale o di amici.

Tralasciamo i limiti e le regole che uno deve rispettare per avere tale licenza e soprattutto il numero di cartucce che può avere un cacciatore straniero in casa e il numero di cartucce che può avere un giapponese, ma diciamo che le limitazioni sono un po strane verso noi alieni.

Il nostro caro F arrivato a un certa eta diciamo negli anta avanzati deve rinnovare il suo permesso.
La legge dice che deve rinnovare tale permesso da un mese prima del suo compleanno a massimo una settimana dal suo compleanno.
F e' un po incasinato e riesce a fare richiesta solo a due settimane prima del suo compleanno.
Ma li iniziano i problemi, i poliziotti rispondono che e' troppo tardi e che non può rinnovare il permesso.
F sbotta e tira fuori la legge.
I poliziotti non sono mai felici che un straniero o chi che sia si dimostri più furbo e preparato di loro sono quasi sempre abituati a persone che si sottomettono a novanta gradi davanti al distintivo e li lasciano fare qualunque cosa senza vasellina.

Subito i poliziotti chiesero i documenti richiesti un po scocciatamente li accettarono perché il caro F aveva preparato tutti in modo impeccabile.
Dopo un paio di giorni la polizia lo contatta e richiede altre foto degli armadi dove tiene le armi. F le fornisce immediatamente.
Dopo alcuni giorni la polizia vuole le planimetrie della casa aggiornate. F le fornisce.
Passano ancora altri giorni e la polizia chiede altri documenti, foto ecc. F fornisce il tutto ma incomincia a rompersi.
Passano altri 10 giorni e intanto la migliore stagione sta passando e F non può cacciare. La polizia richiede il numero di viti che compongono l' armadio per i Fucili e il peso della catena e del lucchetto compreso i diametri degli anelli.
Qui F si incazza alla grande. Che cazzo volete da me gli domanda, cristo gli armadi e i lucchetti sono stati acquistati su ordine della polizia da delle liste di prodotti omologati e approvati da voi. Se uno non compra uno di questi armadi si scorda la licenza a che cribbio vi servono tutte queste informazioni.
Ora F si impunta da bravo Italiano ma ciò non porta al agoniata licenza, la polizia diventa più insistente e pone sempre più domande e tritura i maroni del povero F.
Intanto F chiama il presidente dell' associazione cacciatori in Giappone che gli spiega il mistero di tutte queste richieste.

Caro F il governo vuole togliere più armi possibili dai cittadini anziani tu essendo xxxanta sei nella lista di quelli da decapitare al più presto, se poi aggiungiamo che sei straniero sei il primo della lista per loro.
Il presidente fa una lettera a qualche funzionario alto locato elencando tutte le strane richieste della polizia, il funzionario si scusa e promette chiarimenti e sollecitazioni.
La polizia dopo alcuni giorni chiama F per un terzo grado di qualche ora, viene interrogato sulle sue abitudini, situazione famigliare, vizzi ecc.
F sopravvive molto bene alla tortura e ritorna a casa.

Qui devo chiarire una cosa, il nostro sospetto e' che il funzionario abbia cazziato l' agente anziano perché non era riuscito a far desistere l' utente nel rinnovo senza valutare che il tizio non e' un giapponese sempre pronto a desistere ma un Italiano che non molla.

Come ultimo grado di bastardaggine acuta la polizia inizio a girare fra i vicini facendo domande su F e chiedendo ai vicini se vi erano episodi criminosi, violenze domestiche, alcolismo ecc.
Nel classico stile di polizia giapponese, i poliziotti usarono tutte le larmi disponibili come i registri tenuti illegalmente delle piccole marachelle fatte da ogni giovane e usando opportunamente queste informazioni per cercare di avere una testimonianza utile per incriminare F.

Molte famiglie si incazzarono per questa invasione della privacy e chiamarono la moglie di F, F scoppio come una bomba e chiamo il posto di polizia strillando come un aquila con il solo risultato di venire chiamato per un interrogatorio durato molte ore.
Alla fine dopo molte altre peripezie il nostro amico riusci ad avere il rinnovo.

Ora mi domando vi sembra efficiente e chiaro un sistema cosi? Non e' che l'efficienza degli uffici statali giapponesi e' uno strato superficiale che nasconde gli stessi giochi e misteri di quella italiana?

martedì 11 agosto 2009

Giappone - Stranieri ricercati legge stile Farwest

Una cosa su cui i politici giapponesi e quelli italiani sono molto simili sono le tecniche per distogliere le attenzioni del popolo dalla situazione reale.
Molti di voi sanno che adesso chi entra in Giappone si trova dover dare le impronte digitali e farsi scattare una foto. Il tutto sulla falsa riga americana.
Pochi sanno che questa procedura non e' riservata solo ai turisti ma anche a chi vive qui, non capirò mai perché devo ripeterla ogni volta che rientro, i miei dati ce li hanno perché prenderli più volte?
Un altra stranezza del sistema giapponese e' la carta di identità.
I giapponesi non ne hanno una e non esiste proprio. Non e' richiesto come in Italia un documento identificativo e qui nasce il mistero di come un poliziotto possa sapere chi e' la persona appena fermata.
Invece nell' altra direzione noi stranieri siamo obbligati a portare Il Gaikokujin Torokusho cioè la famigerata carta di identità per stranieri.
Questa esiste da molti anni e se un poliziotto ti trova senza possono essere cavoli amari.
Ma negli ultimi anni il governo giapponese ha dovuto affrontare scandali, crisi economiche e sopratutto l' esponenziale aumento della criminalità' (non dovuta a stranieri mettiamolo in chiaro, su questo argomento il Giappone sta da dio rispetto all' Italia, non che tutti i problemi di criminalità in in Italia sia dovuti agli immigrati ma un parte dei problemi nostrani deriva anche dagli stranieri).
Mettiamo in chiaro che le cose sono molto diverse rispetto all' Italia, ogni settimana ci sono notizie di omicidi molto violenti perpetrati da pazzoidi e scoppiati.
Ma il governo giapponese come tutti i governi cerca di distogliere l' attenzione dalla situazione reale e che cosa fa? Semplice controlli a tappeto sugli stranieri.
Quindi via alle impronte digitali per gli stranieri, la motivazione? Il pericolo terrorismo, tutti sappiamo che il Giappone e' uno dei bersagli numero uno di Bin Laden. (per chi non lo capisse sono sarcastico non dico che il rischio sia zero ma sicuramente molto minore che in altri paesi). Anche se ci fossero dei rischi la polizia giapponese non e' rinomata per capacita di indagine e efficienza ma questo sarà un argomento di cui parlerò in un futuro.
Nella storia giapponese non vi sono mai stati casi di terrorismo straniero pero di casi di terrorismo giapponese ce ne sono a centinaia. Basti ricordare il gas nervino nella metropolitana di Tokyo o l' armata rossa giapponese.
Scusate mi devo correggere ci sono dei casi di stranieri criminali di guerra o terroristi che sono stati protetti dal governo giapponese e non rimpatriati.
Una delle ultime mitiche mosse del governo e' questa:
http://2nippon.blog16.fc2.com/blog-entry-11.html
Semplicemente se uno sospetta che uno straniero risieda qui illegalmente può denunciarlo alla polizia, se poi dopo accertamenti si scoprisse che questo straniero e' senza permesso di soggiorno la persona che ha fatto la segnalazione riceverà un compenso di 50.000yen.
Mettiamo subito in chiaro che in Giappone il sistema ricompense e' largamente usato, spesso si vedono nelle stazioni i classici fogli wanted (ricercato) con le foto dei vari criminali giapponesi latitanti.
Questo sistema e' utilizzato in vari campi per esempio se uno pensa che un attività sia gestita dalla Yakuza può fare denuncia e ricevere una ricompensa.
Pero il giapponese che e' disposto a denunciare uno straniero non lo e' altrettanto con uno Yakuza. Le ragioni le potete capire da soli.
Non critico questo sistema può anche essere funzionale ma penso che pochi denuncino un qualcosa solo per amor di patria ma quasi tutti lo facciano per soldi.
Va be dai facciamo finta che l' avidità non conti, il problema successivo e' la poca discrezione della polizia giapponese.
Mettiamola cosi.
Uno mi denuncia.
Io sono legalmente residente ma la pula viene a casa mia per controllare se tutto e' ok.
I miei vicini vedono la polizia davanti alla mia porta, se li faccio entrare (cosa non obbligatoria) i vicini vedranno entrare i poliziotti in casa mia.
Se rifiuto di farli entrare mi chiederanno di seguirli al posto di polizia, rifiutare anche questo tipo di opzione li farà imbestialire e imbastardire, e questo non e' una cosa ideale.
Se poi li seguirò in Koban rischierò di essere bloccato li per ore o magari giorni tutto dipende dal poliziotto bastardo di turno.
Quindi riepilogando i vicini noteranno questa situazione anomala e sparleranno di me.
Salterò un giorno di lavoro il che significa perdita di soldi e tempo.
Risultato:
La polizia troverà che sono completamente legale ma ormai in quartiere tutti mi vedranno come un criminale.
Che ne pensate in Italia sarebbe possibile far passare delle leggi cosi?

P.s.
Anna visto che non hai ancora risposto al mio commento ti stuzzico un po' qui.
Conoscevi questa legge e sai che e' largamente applicata?

giovedì 6 agosto 2009

Patente di Guida in Giappone


La patente in Giappone e' un costosissimo accessorio che resterà a casa del proprietario per non essere quasi mai usato.
Mi domando sempre perché i giapponesi spendano circa 2500 euro o più per un pezzo di plastica che non useranno, mia moglie per esempio ha la patente di livello Gold cioè' una patente dorata perché non ha mai fatto infrazioni o incidenti ma la realtà' e' che non ha mai guidato e non sa guidare.
Qualche mese fa cercai di darle lezioni e vi giuro in Italia ho insegnato a molte delle mie ex che erano disastrose. Alla fine ho appurato esistono persone che non posso guidare, ma come cribbio ha avuta la patente mia moglie?

Semplice l' ha comprata, io ritengo per opinione personale che la patente in Giappone si compri e basta. Ora vi spiego il perché'.
Arrivato in Giappone nei primi anni guidavo con la patente italiana internazionale (ho guidato due anni cosi) ma in realtà rischiavo la galera perché' la patente internazionale non era valida in Giappone. Fino a qualche anno fa molti italiani venivano qui per turismo e guidavano una macchina illegalmente perché' sul sito della nostra ambasciata e alla motorizzazione dicevano che bastava la patente internazionale.
Ma in realtà non era possibile, l' Italia e il Giappone avevano firmato convenzione di del 1949. Ma dopo l' Italia firmo' anche la convenzione del 1968 ma quest' ultima non e' stata firmata dal Giappone. Risultato in Italia stampavano solo la patente internazionale con i dati della convenzione del 1968 che non era valida in Giappone, allo stesso tempo le nostre istituzioni davano informazioni sbagliate e facevano rischiare dei guai ai loro cittadini in Viaggio. Ora le cose si sono risolte basta una traduzione ma ci sono voluti 30anni per mettersi d'accordo?
Io scoprii l'inghippo alla scadenza della mia patente italiana, chiamai l' ambasciata e mi dissero che non potevo guidare con quella patente ma che potevo rinnovarla comunque dopo una visita medica da un dottore scelto dal consolato ma a Osaka non ve ne erano dovevo andare a Tokyo per la visita.
Cosa 300 euro per rinnovare la patente che non posso usare (300 sono i soldi del treno poi bolli e tasse varie sarei arrivato a 400euro).
Bene dissi andate a ca..re la converto con una giapponese.
La cosa fu semplicissima:
-traduzione della JAF (l' ACI giapponese)
-Compilazione di qualche modulo

Arrivato al centro patenti di Akashi:
-Visita Oculistica e dell' udito
-Piccola conversazione con lo staff per confermare che avessi guidato almeno sei mesi nel mio paese
-Classiche domande del tipo, Hai spappolato qualcuno nel tuo paese? ecc.
-Visione di un video sull' educazione stradale

Fatto questo la mia patente mi venne consegnata immediatamente ma la patente giapponese non mi permetteva di guidare la moto. Bene pensai facciamoci sta dannata patente, scusi signor sbirro cosa devo fare?
Sbirro: Deve andare a una scuola.
Non posso farlo privatamente senza scuola?
Sbirro: Si ma l'esame e' molto difficile.
Senta ho guidato la moto per anni in Italia me la faccio come la farei in Italia quindi privatamente.
In cosa consiste?
Sbirro: l' esame si svolge in pista su un percorso simulato.
Vai che e' una cazzata lo passo subito.
Quindi mi comprai una moto e decisi di fare l' esame privatamente senza scuola.
Feci portare la moto al centro esami nazionale da un amico e detti l' esame. Ma non passai.
Dopo un po di tempo ci riprovai ma non passai, in tutti e due i casi non avevo sbagliato nulla ma loro si attaccavano a questioni millesimali del tipo "ha acceso la freccia troppo tardi, ha fatto lo slalom troppo velocemente ecc."
Ma ne ero sicuro non avevo sbagliato nulla ho anni e anni di esperienza sul groppone perciò incominciarono a girarmi.
La terza volta il mio amico filmo il tutto ed ebbi un bel alterco con polizia perché io insistevo che dicevano cazzate, ma loro non vollero visionare il video.
Poi scoprii una chicca, se vuoi passare l'esame da privato lo devi ripetere al massimo 7 o 8 volte alla polizia non piace che la gente lo passi privatamente vogliono che tu vada in una scuola.
Bastardi burocrati ma non potevo più rischiare e rompere le scatole ad amici per farmi portare la moto al centro esami quindi decisi di andare a una scuola.
Ecco un foto presa da Google della scuola:

Il tipo di patenti sono:

Heavy motorcycle
(大型自動二輪車)
Ordinary motorcycle
(普通自動二輪車)
Moped (50cc)
(原動機付自転車)

Scelsi la patente fino a 400 e la scuola mi costo 600 euro circa.
Prima di iniziare ti buttano a terra un moto della cilindrata per cui vuoi prendere la patente e devi dimostrare di saperla tirare su. Se una femminuccia non ce la fa niente lezioni di guida e niente patente.
Il corso consiste in 13 lezioni reali e 7 al simulatore. Si ho detto simulatore, visto che le guide si fanno in pista e l' esame pure uno non ha la possibilità di conoscere i rischi reali della guida per cui via con il simulatore.
Il simulatore e' un videogioco vero e' proprio ci si siede su una finta moto e tutti i comandi sono come su una moto normale. Il simulatore cerca in tutti i modi di ucciderti per mostrarti i rischi della guida reale. Ecco una foto di un simulatore:

Ed ecco come si cambia il sedile per simulare uno scooter:


Le lezioni reali si svolgono su pista seguendo percorsi come questi:



Nel caso delle moto il percorso e' composto da qualche semaforo, un 8, una S, stop and run, qualche curva e rettilineo, qualche incrocio uno slalom, un dosso, una frenata di emergenza e una trave.
Devo ammettere che la trave mi dava noia visto che in Italia all'esame non c'è' vi spiego cosa e':
Semplicemente e' una trave sulla quale bisogna passare il più lentamente possibile, e' lunga 15metri e larga poco più del battistrada della ruota di una moto. Nel mio caso per il 400 doveva essere conclusa con un tempo minimo di 10 secondi se la finivi prima nisba, se uscivi dalla trave nisba, se traballavi troppo nisba.
Per uno che a sempre guidato moto farla con un maledetto scooter la cosa risultava impegnativa, la mancanza del serbatoio in mezzo alle gambe mi rompeva non poco.
Le lezioni si evolvano in percorsi più completi fino all' esecuzione di tutte le prove.
Una sola lezione reale fu una novità la frenata su un pozzetto di ispezione bagnato, questi maledetti sono ovunque e sono viscidissimi per ciò uno deve imparare a frenarci sopra.
Fatto tutte le lezione reali e virtuali si ha accesso al test.
Anche quest' ultimo si svolge nella scuola e non su strada, e curiosità' chi ti esamina? Nessun ispettore nessun poliziotto ad esaminarti sono gli istruttori che ti hanno preparato. Risultato esame passato al primo colpo.
Questo e' il sistema giapponese per fare la patente paghi, fai la scuola e hai la tua agoniata carta plastificata ma non sai guidare.
Provate a chiedere a un giapponese perché spegne le luci quando e' fermo a un semaforo rosso, lui primo non lo sa secondo non sa che e' contro la legge.
Chiedete a un giapponese dove devono correre le biciclette e vi risponderà generalmente sul marciapiede, e questa e' uniformazione errata, le bici non devono correre sul marciapiede almeno che non ci sia un apposito cartello.
Tutto sto casino per un pezzo di carta inutile, sono poco furbi dovrebbero fare come in Bolivia, Infili i soldi dentro il modulo e ti sganciano la patente subito, scusate non vedo la differenza forse con il sistema giapponese si produce più CO2 ma la capacita di guida e' inferiore a quella di un Boliviano che se l' e' comprata con una bustarella.