sabato 13 marzo 2010

Fate dei bambini VS la realta'

Il governo giapponese ci maciulla le parti basse con richieste di figliare, come già sapete il Giappone e' in crisi demografica.

Un povero giapponese se vuole figliare lo può fare nessuno glielo vieta ma poi deve scontrarsi con un Welfare schifoso.


Già abbiamo parlato del problema maternità ove molte donne sono costrette a lasciare il lavoro se figliano ma facciamo finta che questo problema non ci sia, la moglie va in maternità prende uno stipendio ridotto per tre mesi e poi se si e' messa d'accordo con la ditta rimane a casa altri 9 mesi ma senza stipendio.

In quel periodo se vuole veramente tornare a lavorare deve trovare una soluzione per mettere d'accordo il lavoro e la famiglie.

L' asilo (幼稚園 youchien) non e' un opzione valida visto che chiude alle 2pm e la madre non può cambiare temporaneamente la sua posizione in Part time.


L' unica soluzione valida e' L' asilo nido (保育所 Hoikusyo), anche questo ha dei problemi di orari visto che chiude alle 6pm ma permette fino alle 8 un parcheggio del bimbo a tariffa di 15minuti.

La retta generalmente costa 70mila yen a Takarazuka più gli extra parcheggio ma di questo ve ne parlerò bene quando avrò tempo di spiegarvi le carceri infantili.


Ok 70mila sono una bella bottarella ma dai lo si può fare iscriviamo il pargolo?

Facile a dirsi ma difficile a farsi.


Per accedere a un asilo nido una famiglia deve al momento della registrazione all' anagrafe fare richiesta per 2 asili massimo.

Al momento di tale richiesta deve presentare un certificazione redatta dalla propria ditta ove si dichiara che la persona in questione e' sotto contratto. (non preoccupatevi la certificazione può essere fatta anche un mese prima perciò per la richiesta sono a posto).


Già qui vi potete immaginare quanta gente che sfortunatamente ha perso il lavoro vicino all' arrivo del pargolo si ritrovi preclusa la possibilità di un Asilo nido. Ma va be penserete voi, farà richiesta quando ha trovato un nuovo lavoro e non vi sbagliate la cosa e' fattibile ma poi vedremo la realtà dei fatti.


Facciamo finta che al momento della prima registrazione tutti e due i coniugi possa dimostrare il loro stato di impiego ma qui arriva un altra chicca burocratica, al momento del vero accesso alla scuola la famiglia deve ripresentare nuovamente i certificati aggiornati in quel periodo per confermare il loro stato lavorativo.

Facciamo finta che tutto sia ok, ma un altra chicca maggiore arriva subito, la mamma deve certificare con una lettera la data di ritorno al lavoro che deve essere massimo in mese dall' inizio della carcerazione infantile. Questo e' già difficile perché ora siamo in crisi e spesso la mamma non può realmente tornare al lavoro, poi tutto dipende dal periodo scelto, se la ditta e' incasinata di lavoro come a ottobre-Novembre le possibilità sono maggiori ma se uno tenta di farlo d' estate dove il volume di lavoro e' ridotto potrebbe trovarsi preclusa la possibilità di tonare al lavoro. Ma facciamo finta che la mamma ritorni in un periodo ottimo e impegnativo, la ditta approverà il ritorno al lavoro ma ....per un mese o due visto la tenera eta il bimbo sarà internato part time per abituarsi alla scuola e li iniziano le rogne perché'  e' veramente difficile avere l' orario ridotto a lavoro ma facciamo finta che la famiglia di uno dei coniugi sia disponibile per pigliarsi il pargolo nel pomeriggio.


A tutti questi se ne aggiungono altri molto più importanti.

Facciamo che tutti i certificati siano corretti e disponibili, per accedere ad un asilo nido bisogna aspettare che ci sia un posto disponibile, infatti in quasi tutti la lista di attesa può anche essere di 10 bambini sovra numero. Il tutto dipende dal periodo in cui si vuole iniziare, per esempio ottobre e gennaio sono i peggiori, se uno entra in luglio ce l' ha può fare ma a luglio le ditte hanno poco lavoro e potrebbe essere difficile ritornare in ufficio ed avere la certificazione.



Se dopo l' inserimento uno dei coniugi perde il lavoro ha massimo tre mesi per trovarne un altro o il pargolo verrà espulso dalla scuola, questa espulsione in caso di reintegro richiederà ancora di entrare nelle liste di attesa e pregare per un posto in un asilo.


Con il passare degli anni diventa più difficile entrare in un asilo nido, perché se a 0 anni si deve solo sperare che non ci siano troppi nati a 1 o 2 o 3 anni si deve pregare che qualche studente delle classi precedenti traslochi lasciando un slot libero.


Che ne pensate? Visto che ci sono pochi nascituri ma e' difficilissimo entrare in un asilo nido quante possibilità ci saranno se i giapponesi fanno più figli?


Misteri di questo paese.....

P.s. per fortuna ho dei suoceri d' oro e un aiuto lo daranno loro ma cribbio che casino.

Note
Asilo (幼稚園 youchien) dai 3 ai 6 anni orario 8.30-14:00
Asilo nido (保育所 Hoikusyo) dai 2 mesi ai 6 anni orario 8:00-18:00(tariffa oraria dalle 18:00, limite massimo 19:30 ma alcuni tengono aperto fino alle 21)

29 commenti:

  1. Prima impressione: circolo vizioso.

    Mi pare si voglia forzare uno dei coniugi a stare a casa e badare al figlio. Quasi un retaggio degli anni del boom economico, tuttavia visto che che l'economia non ne vuol piu' sapere di tirare coi ritmi di allora e la societa' e' un pelo mutata, sarebbe anche il caso di cambiare.

    Noi la questione figlio l'abbiamo stralciata all'unanimita' dei votanti, quindi mi fermo qui.

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  2. è una me$£§
    ah vecchi ricordi... la mia tesi sul mercato del lavoro & olccupazione femminile in giappone
    in pratica anche se non scritto, si obbliga la madre a starsene a casa a badare al bambino
    al massimo quando è un po' più grande che giusto può andare e tornare da scuola da solo, la donna può rientrare nel "mercato" con lavori del ca§§o tipo arubaito
    è un retaggio troppo forte, dubito tantissimo che potrà mai cambiare
    comunque 'sta storia degli asili nido è anche una me£$#
    in italia ci sono liste di attesa strapiene per i nidi, ma almeno non ci sono tutti questi cavilli sul lavoro dei genitori
    no anche perché con tutti gli immigrati, se stai a cavillare sul lavoro stai fresco...
    ma ti pare che il bambino viene espulso??? l'importante è che paghi la retta, puoi pagarla anche se non lavori e che cavolo!!
    bruttissimo sistema, hai ragione

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  3. Non ho capito la differenza tra l'asilo nido e... l'asilo nido. Forse il primo che citi (fino alle 2) è quello statale?
    Ho un'amica neo mamma rientrata al lavoro senza problemi, tiene la bimba al nido fino alle 17 e si alterna al recupero con il marito. Ne ho una seconda in fase di inserimento pargolo/rientro al lavoro, vediamo come si evolve la cosa.

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  4. Ma se le mamme uscite fuori dal lavoro dopo la nascita di un figlio si consorziassero e aprissero degli asili nido privati, no, eh?

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  5. Xmamoru
    Prima impressione corretta.

    XS
    Infatti si pretende che una stia a casa e che la gente abbi stbilita.
    Il giochino del albaito e' esatto.

    XKazu
    correzione e spiegazione effettuata.
    Asilo (幼稚園 youchien) dai 3 ai 6 anni orario 8.30-14:00
    Asilo nido (保育所 Hoikusyo) dai 2 mesi ai 6 anni orario 8:00-18:00(tariffa oraria dalle 18:00, limite massimo 19:30 ma alcuni tengono aperto fino alle 21)
    L'asilo nido puo essere privato o comunale, aspetta il post sulle prigioni infantili ne parlero.
    scusa ma che lavoro fa per finire alle 17?
    qui prima delle 17;30 o 18 l' ufficio non lo molli, poi devi calcolare il tempo per andare a casa.

    XL'economa domestica
    ehehe lo avevo pensato anche io ma uno deve prendere una botta di abilitazioni,licenze e permessi.

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  6. Dovranno cambiare per forza altrimenti la società come è implode.
    Cambiamento 1) Meno tempo a scuola a fare un cazzo per ragazzini e adolescenti (costa un fottio e non serve)
    2) Via le Juku, ché li rendono di fatto meno competitivi sul mercato del lavoro internazionale
    3) Piu' lavoro per le donne, ché sono una forza sotto-utilizzata. O si cambia o si muore...

    Esiliogiapponese

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  7. Ho la vaga impressione che la vita in Giappone sia difficile. Allora ci dobbiamo lamentare tanto dell'Italia? Si perchè la critica migliora purchè sia costruttiva

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  8. Ciao Luca,
    da queste parti la pupetta italo/jappa è nata da un mese ;) , verso giugno/luglio la little family giungerà in Osaka per "presentarla" ai nonni.
    Passiamo al commento,
    in Italia la situazione è pressoche simile, per gli asilo nido comunali ci sono le graduatorie (Per la frequenza al nido, comunale o privato convenzionato, la quota contributiva richiesta varia a seconda del valore dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare (ISEE) e della fascia oraria prescelta per la fruizione del servizio) e da qui le lunghe liste di attesa...ma a quanto pare al contrario del Japan qui chi ha un reddito basso ha buone possibilità d'ingresso...e indovina un pò chi riempie la stragrande maggioranza di posti nei nidi?
    Ogni Comune "decide" la retta d'asilo, ed in base al reddito/fascia non è difficile arrivare sui 600€ (ma un reddito "alto" molto spesso è sinonimo di fuori graduatoria) fermo restando che chi ha meno paga di conseguenza meno.
    Altro discorso i nidi privati la parola privato dice tutto ovvero valuti i Maestri, la struttura, gli orari, i MONEY quindi si sceglie..ma attenzione anche da queste parti potresti incappare in quei nidi che tu chiami "carceri" vedi il nido cip ciop di Pistoia..
    ..vogliamo poi discutere del rapporto mamme/maternità/lavoro..schokante! ancora di più se la futura mamma partorirà in scadenza di contratto (parlo per esperienza vissuta di mia moglie).

    P.s.
    La mamma androide sta "combattendo" per il riconoscimento della pupa in Giappone..che delirio...ahahahah
    Se vuoi fare due chiacchiere su come ho vissuto la nascita della piccola ital/jap e affini scrivimi pure via mail..;)

    Buon week
    Massimiliano

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  9. ..uh è uscito anonimo :S

    Massimiliano

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  10. Come qui in Italia che tutti i politici si sciaccquano la bocca con la parola "famiglia" ma alla fine o sei fortunato con i nonni o fortunato con l'asilo, o sei ricco e quindi puoi permetterti la babysitter o l'asilo privato, altrimenti come mè non figli e fai prima anche se la cosa è molto triste. Certo che anche i giapponesi il tasso di crescita zero se lo vanno proprio a cercare, almeno stessero zitti...........

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  11. Pur amando la mia attuale ragazza, leggendo queste cose, tue e di tutti gli altri che commentano, sono sempre più convinto che stare insieme sarà un inferno, qui in Italia o in Giappone... e che il riscontro "dell'altro" nell'altra nazione sia un incubo... ma anche io... non potevo trovare una ragazza nel mio stesso condominio?! :-)

    @Anonimo/Massimiliano: cosa intendi con "riconoscimento"? Ho già paura delle procedure burocratiche italiane... figuriamoci se comincio a pensare a quelle giapponesi... (;__;)

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  12. @ Marco
    se l'evento nascita avviene in italia le procedure per il "riconoscimento" è abbastanza semplice ovvero un semplice "si è nostro figlio legittimo" se siete sposati o "si è il nostro figlio naturale", se convivete, davanti all'addetto Ufficiale dell'anagrafe (in ospedale o entro 3 giorni al comune di residenza) ed il gioco "cittadinanza italiana" è fatto prenderà il tuo cognome e bon..
    Poi tramite Ambasciata Jappa la tua "consorte" dovrà fornire una serie di documenti con una serie di traduzioni (non si sbattono a tradurre l'atto di nascita integrale), praticamente in un solo giorno non risolvi nulla..tanto che abbiamo optato di spedire la stessa documentazione direttamente al comune di Osaka ( il tempo limite per prendere la cittadinanza giapponese è di 3 mesi ).

    p.s.:il mio cyborg suggerisce che da sposati la procedura sarà leggermente più semplice..:D seeeeee

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  13. La questione asilo tocca anche l'Italia. E' vero che è meno burocratizzata, ma l'accesso è forse più difficile, per via del sovrannumero di richieste.

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  14. Senti luca ma in giappone si mangia il coccodrillo ?
    Ho trovato questo http://www.ecplaza.net/tradeleads/seller/5982978/crocodile_meatcrocodile.html e dice Crocodile Meat is consumed in many countries such as Australia, China, Korea, Taiwan, Hong Kong, Japan, and South East Asia. It can also be found in specialty restaurants in some parts of the United States.

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  15. @ZeroSen: grazie per le info. Noi contiamo di sposarci anche se prima faremo un anetto di prova (lei arriverà qui a fine Agosto) tanto per capire se le piace davvero l'Italia e l'italiano (si, la lingua... ma anche io ovviamente!), ;-) Non penso che lei prenderà la cittadinanza, però se mi dici che da sposati è più facile... speriamo! Cittadinanza giapponese? Se non ho capito male gli eventuali figli "misti" devono decidere ai 18 anni quale cittadinanza tenere,giusto? Che casino... :-( Sono sempre più preoccupato...

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  16. Xesilio
    1) concordo oltre a costare un fottio e non servire a nulla non sviluppano le capacita interpersonali.
    2)Sotto casa mia ci sono 9 Juku, ma io mi domando pago un fottio per la scuola e poi devo pagare un fottio per i Juku ma che sistema e'?
    3)Speriamo che succeda le donne secondo me sono piu normali e lavorano meglio degli uomini perche fra loro fanno meno gerarchia e sprecano meno tempo in convenvoli e inchini.
    insomma piu sostanza.

    Xbrunodentista
    Guarda una cosa che mi fa incazzare di chi si lamenta del bel paese e' ignoranza.
    In Italia ci sono problemi diversi ma alla fine non e' meglio o peggio da nessuna parte.
    Certo secondo me sul welfare l' italia stravince, mentre il Giappone ha un migliore mercato del lavoro, quando abitavo a roma al massimo trovavo lavoro in un call center a progetto qui qualcosa si muove.

    XZerozen
    Becchiamoci se puoi a luglio cosi li facciamo combattere in un arena!!!!!
    lo so che in Italia pure ci sono delle graduatorie ma una volta entrati si e' in barca qui rischi se perdi il lavoro di trovarti abbandonato su un isola.
    A padova i comunali sono pieni ma per i privati basta che paghi e sei dentro.
    Qui comunale e privato costano simili circa 70mila yen per noi (dipende dal reddito, e noi siamo nel massimale porca paletta)
    Qui non danno priorita se uno ha un reddito basso un punto in piu per l' Italia.
    Scherzo sulle prigioni qui non sono male.
    conosco la storia del cip ciop se fossi uno dei genitori le insegnati dovranno pregare per un ergastolo perche appena escono sono morte.
    Conosco la storia dei tre mesi se non lo registriamo poi e' un casino.
    Ovunque le ditte fanno quello che vogliono, ma certo in italia lo spauracchio sindacati e' maggiore.
    Poi ci sono donne come la sorella della moglie di mio fratello che rifiutano di lavorare, Questa parente lavorava in una ditta chimica, le proposero un trasferimento in ufficio per un po di tempo, ma invece lei si e' presa l' aspettativa e poi se ne andata.

    X4S
    Qui l' asilo nido comunale e privato costano uguali ma hanno lo stesso problema di liste di attesa.
    il problema qui non e' risolvere le cose, in Giappone si discute tanto ma non si fa nulla (non sembra il bel paese?)

    XMarco
    Se la tua ragazza puo sopravvivere ai casini italiani e tu hai un lavoro io voto per l' Italia come pianta stabile.
    La mia:
    -Non riesce a sopportare i ritmi lenti italiani
    -E' figlia unica ( la sorella ci ha lasciato) e giustamente io valuto che in Italia c'e' mio fratello e i miei non sono soli mentre qui se ce ne andiamo i genitori di mia moglie sono soli.
    Poi devo ammetterlo senza la lingua e' piu facile lavoricchiare in Giappone che in Italia.

    XGiuseppe
    Pero da quello che so per esempio a Padova se vai in uno privato nessun problema.

    XAnonimo
    Scusami ma siamo fuori argomento, come detto un giorno parlero delle abitudini alimentari, ma il coccodrillo non fa parte della dieta.
    Ti faccio un esempio pratico per capire.
    Gli Italiani mangiano gli oseeti?

    XMarco
    A diciotto anni scelgono quella giapponese e si tengono sotto banco quella italiana.
    :-)

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  17. Lavora in un'azienda di financial trading, ha ottenuto l'orario ridotto ma vedo che fa comunque le corse. Comunque la situazione dovrà necessariamente mutare, ha ragione Esilio o si cambia o si muore.

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. Vorrei fare una precisazione sulla situazione degli asili in Italia. In città forse la situazione non è male, ma in provincia è un dramma. 30 anni fa, quando le mamme lavoratrici erano poche, nel mio comune non c'era un asilo nido e l'unica scuola materna (3-6 anni) era privata e cattolica. Oggi tutte le donne lavorano e la popolazione è aumentata per via dell'immigrazione, ma la situazione non è cambiata. Un solo asilo (privato e cattolico), zero asili nido. E non vivo in un villaggio sperduto, ma nella produttiva e popolosa Brianza, dove tutti (indipendentemente dall'età, dal sesso o dallo status sociale) lavorano, lavorano, lavorano.

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  20. Ok Luca quando organizzerò la partenza ti farò un fischio.

    @marco:
    gia pensi alla cittadinanza di un eventuale pargolo?
    La vita per una Jappa in italia ? Dipende dalla Jappa..eheheh se è 100% è tosta..;) se è al 50% ci si può ragionare :D

    per ogni eventuale chiacchierata lascio la mia mail
    underbrush@libero.it

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  21. @Luca

    Pensavo che il discorso riguardasse solo gli asili pubblici, non anche i privati. O_O Brutta situazione.

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  22. Per trovare un nido per mio figlio ci ho messo quasi un anno, al comunale ero tipo 120 in lista d'attesa, oltre ad essere in varie liste d'attesa anche nei privati. Sono stata fortunata ad incappare nell'apertura di un nido privato in un paese vicino a dove abito io e ad iscriverlo prima che chiudessero le liste. Ora sono già in lizza per la materna (notare che mio figlio ha 23 mesi...)e dopo aver escluso le scuole che chiudono alle 16.30, quelle che non hanno già una lista d'attesa al 2020 e quelle che ti chiedono la tangente me n'è rimasto solo uno... speriamo che me lo prendano li! Cmq anche qui in Italia, ti dicono di far figli ma poi ti abbandonano più o meno alla tua triste sorte, soprattutto se come me non hai una famiglia che ti possa aiutare, non puoi abbandonare il lavoro e non puoi permetterti una baby sitter. Ma d'altro canto tutti gli sforzi sono super appagati quando vedo lo sguardo del mio piccolo... e ne vale la pena!

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  23. Comunque la situazione e' quella non si puo' cambiare se non cambia la mentalita' maschilista dei governanti.

    Prima le donne quasi non lavoravano e non c'era problema. Ma se si lavori entrambi per scelta o necessita, dovrebbero dare delle possibilita non penalizzanti.
    Sia non licenziare le mamme e dare orari certi e permessi (anche facendo pagare le ore di permesso, ma non come punizione)
    Sia fare in modo le ditte abbiano asili aziendali e comunali in numero sufficente.

    Comunque in giappone (mi sembra....) c'e' il problema che non esistono baby sitter (e' un lavoro quasi vietato) e anche i suoceri non baby sittano come in italia o in altri paesi occidentali

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  24. XKazu
    Speriamo che ce la faccia, proprio oggi in TV uno special sulla situazione asili a Tokyo.
    Una domanda hai sentito bene la scossa o i giornali esagerano?

    XLou
    Almeno avete i nonni, e una volta entrato non ti sbattono fuori giusto?
    Comunque ecco che i due paesi si assomigliano sempre di piu.
    Che schifo.

    XZeroSen
    Aspetto tue notizie.

    XGiuseppe
    magari lo fosse privati e pubblici nessuna differenza.

    XMonica
    ecco una cosa che ancora differisce con l' italia, la situazione da te descritta e' simile ma come lo porti il bimbo fino al paese vicino? In macchina vero?
    Qui l' altro problema e' la macchina o l' asilo e vicino a una stazione o nisba.
    Poi dobbiamo stare nel comune di residenza anche per i privati o in quello lavorativo.
    Direi che mettere il bimbo vicino a lavoro e' un rischio, se poi lo perdi?
    Guarda sto aspettando lo sguardo di mio figlio con impazienza.

    XAlessandro
    Ecco un altra cosa in cui speravo essere assunto direttamente mi faceva accedere all' asilo aziendale ma nisba.
    Le baby sitter ci sono ma costano un casino (la suocera spese 30man 30anni fa per un mese di baby sitter per esigenze famigliari).
    Poi i giapponesi hanno paura delle baby sitter e degli estranei in casa.
    I miei suoceri aiuteranno ma non potranno mai essere come mia nonna (20km a tratta con due bambini in bici per 6 anni ogni giorno)

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  25. In America ogni studentessa delle superiori e' una potenziale baby sitter, in giappone invece se non sei super specializzato con master in pedagogia non puoi assistere un pupo.
    Immagino costi tanto per le mega assicurazioni contro tutto che si deve cautelare una baby sitter.

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  26. @Luca in che senso "sottobanco"? Io e te dobbiamo parlare... mi sa che se ti contatto per mail poi non ti mollo più! :-D

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  27. @ZeroSen (e scusate il doppio messaggio, l'ho visto dopo...): in realtà quello dei figli e della cittadinanza è un discorso che è saltato fuori per caso con la prof., durante il mio corso di giapponese.
    Per quanto riguarda la futura "sciura", be', alla fine è lei che vuole venire qui. Io ho il mio lavoro stabile (lead SW engineer "quasi-certificato" nel R&D di in una multinazionale franco-americana) e anche una casa, quindi niente affitto. Per quanto riguarda il lavoro qui, lei è aperta a tutto...
    Mi sa che devo contattare anche te! ;-)

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  28. XAlex
    Non ci avevo mai pensato, forse hai ragione.

    XMarco
    Scrivimi pure via email.
    il discorso non e' molto complesso, diciamo per farla semplicissima che l' italia per ragioni burocratiche accetta la rinuncia ma in realta se ne frega di questa stupidaggine della singola nazionalita'.

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  29. Luca, ti ho scritto sull'indirizzo di Yahoo. Fai pure con calma, non c'è fretta.

    RispondiElimina

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