domenica 16 ottobre 2011

Installazioni artistiche metropolitane a due ruote

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualita' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka che, data la sua perdurante assenza dal blog (causa disponibilita' di tempo libero "subottimale"), si ritrovera' pubblicati una serie di post di dubbia serieta'... =) 


Visto che pare periodo di biciclette (Mattia qui e SirDic qua), non ci tiriamo certo indietro e siamo a proporvi alcuni spunti sull'arte del parcheggio della bicicletta: una delizia per gli occhi e un ottimo spaccato antropologico metropolitano.

Shin Osaka sotto alla stazione JR (immagini di repertorio, cliccare per ingrandire)

Ogni tanto il vento causa un pregevole effetto domino
E chi ripiega dall'altro lato della strada:

Arriva presto che trovi posto..


...arriva tardi che lo trovi lo stesso.

In altri ambiti urbani, il mezzo a due ruote puo' essere utilizzato per assolvere a funzioni sociali di pregio, quali il preservare l'ambiente circostante dall sporcizia...
Tokyo - Akihabara

マナーからルールへ... appunto. +1 per il seggiolino di sicurezza coperto di ruggine.

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12 commenti:

  1. Interessante, specie l'ultima foto. Ho visto anch'io qualcosa del genere, ma mai il cestino così pieno!

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  2. Penso che le facciano col cestello proprio per questo motivo :)...
    Ma poi è colpa loro, hanno solo da mettere qunche cassonetto dell'immndizia in più. Uno può pure tenere in mano la roba per mezzora ma ad un certo punto basta, o fiume o bicicletta.

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  3. a me capita spessissimo di vedere biciclette abbandonate in giro ,buttate pe terra,e non capisco se sono state 'parcheggiate' temporeanamente o se qualche furbone le ha prese in prestito,o meglio rubate e poi mollate làXD visto che qui prendere in prestito biciclette all'insaputa del proprietario e poi lasciarle in giro è una pratica abbastanza diffusa(ok anche in italia le bici spariscono,ma almeno se le tengono!!!) ...un pò come gli ombrelli che quando si rompono vengono abbandonati dove capita(specialmente nei pressi delle stazioni o vicino alle fermate degli autobus!)....

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  4. Da Italicus:

    Non costringerai a annientarsi ciò che esiste.
    (Parmenide rimaneggiato).

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  5. Che bello il disordine giappo.
    Vicino a casa mia c`e` una macchina parcheggiata in modo strano ve la fotografo e posto domani.

    P.s.
    Sto mettendo in sicurezza e pulendo la casa per l` imminente arrivo di angelus!!!!

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  6. Ma come fanno in mezzo a quel casino a recuperare ogniuno la propria 2 ruote?

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  7. Da Italicus:

    La metodologia per il recupero è varia:
    1) C'è chi prende una bicicletta a casaccio.
    2) c'è chi chiama l'incaricato al sorveglio e smistamento delle biciclette,rivolgendoglisi gentilmente.
    3)Idem come sopra ma, "rivolgendoglisi rudemente".
    4) C'è chi si mette a tirare da parte tutte le biciclette che ostruiscono il passaggio per prendersi la propria.
    5) C'è chi cammina sopra le biciclette non sue vandalizzando la proprietà altrui dalla rabbia per non poter accedere comodamente alla propria bicicletta.

    Come possiamo evincere dalle brevi mie spiegazioni,sempre che ci crediate,ci sono comportamenti e comportamenti,reazioni e reazioni, e il tutto ci porta ,spesso,a comprendere meglio la verità su tanti piccoli - e futili secondo diverse opinioni- fatti quotidiani della vita di un Paese.

    Aggiungerei anche nel panorama comportamentale una distinzione nel trattamento discriminato delle biciclette a seconda dei loro proprietari.E parlo dei parcheggi all'interno dei condomini.

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  8. Si legge a malapena, ma è interessante l'indicazione n. 3 del cartello :D

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  9. Da Italicus:

    SirDic, ancora più interessante è questo:
    http://www.city.chiyoda.lg.jp/service/00067/d0006790.html
    Si può capire meglio la sintonia del messaggio.

    Bisognerebbe farsi spiegare com'è attuabile la stabilizzazione di regole comportamentali passando dalla maniera ,che sappiamo essere quella che è sotto i nostri occhi,per raggiungere una regola,ed infine la maniera come regola stessa. Ora, se uno non sa da che parte deve "cominciare" è gioco forza- senza pretendere polpettoni maieutici- presentare un valido esempio,da imitare a modello per poi convenzionalmente essere condiviso dalla comunità. Notoriamente si vede già che il modello è stato adottato all'unanimità e si è raggiunti la regola. Ed ecco,infine,che tutti seguono la regola! Il discorso porta ad un circolo vizioso,ma sotto il piano sillogistico non può essere facilmente abbattuto.

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  10. Tokyo come Chernobyl

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/31/la-verita-su-fukushima-il-governo-latita-i-giapponesi-fanno-da-soli-e-partono-dal-web/167498/

    Scappate.

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  11. @anonimo
    al di la' del commento OT in questo post, risposta breve qui

    (http://unico-lab.blogspot.com/2011/10/ridurre-le-nuove-emissioni.html?showComment=1320083232837#comment-351960547)

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