lunedì 8 giugno 2009
Motociclette, bulli e pupe.
Io penso che il Giappone abbia molto da insegnare all' Italia nell' ambito legalità e ordine non perché sia immune ai problemi tipici che affliggono l' Italia ma semplicemente perché il Giappone e' un mago nel nascondere i propri problemi sotto valanghe di buone notizie e statistiche strampalate.
Nei prossimi post mostrerò dei lati nascosti del nostro amato Giappone.
Oggi vi parlerò dei Motociclisti giapponesi, molti pensano che le leggi giapponesi siano rigide e intransigenti per chi infrange il codice della strada ma vedremo come funziona in realtà.
1) Il casco, in Giappone come in Italia e' obbligatorio.
Ma i giapponesi rispetteranno questa regola?
Dobbiamo premettere alcuni punti:
- I caschi giapponesi per il mercato interno non potrebbero essere mai omologati in Italia semplicemente perché qualunque cosa copra la testa viene considerata un caso.
Ecco alcuni esempi di caschi molto in voga sul mercato giapponese:
Li vendo anche in pelle come negli anni 60 e in Giappone sono omologati:
come potete notare tutti non hanno alcuna protezione sulla parte bassa della nuca e sulle orecchie.
-Inoltre quasi tutti i caschi anche i più costosi non hanno la fast clip sul cinturino bisogna proprio legarli come hai tempi dei nostri nonni.
Il giapponese medio compra queste tazze per il Ramen che al primo impatto si frantumano come vetro. Inoltre hanno il vizio di non allacciarlo perciò il casco nel 90% casi volerà via dimostrandosi inutile al momento dell' impatto con asfalto.
Un altro metodo molto usato dai giovani e' quello di portare il caso sul coppino e non sulla testa, questo in caso di caduta produrra un distaccamento delle vertebre e paralisi completa.
Ho cercato una foto online ma non riesco a trovarla, se riuscirò ne scatterò una ma sono sempre alla guida perciò non vi prometto nulla.
Infatti il tasso di mortalità in Giappone in caso di incidenti motociclistici e' tra i più alti al mondo certo in questa statistica influisce anche la mala sanità giapponese ma su questa faro un post in futuro.
-Limiti di velocita
Il Giappone ha limiti di velocita molto bassi 30-40-50 sulle strade urbane. Ovunque vi sono fotocamere per il rilevamento della velocita.
Ma un motociclista se ne frega delle foto camere per il semplice motivo che scattano foto solo da davanti perciò niente targa. Nel mio caso guido veloce ecco le mie velocita massime con corrispettivi limiti:
Limite 30km velocita reale 60km
Limite 40km velocita reale 80km
Limite 50km velocita reale 90km
Limite 100km velocita reale 130km
Se queste fotocamere funzionassero con le moto mi avrebbero già beccato, ma in 4 anni non ho mai ricevuto una multa e faccio 60km al giorno sempre fuori limite di velocita.
Quando sono tornato in Italia ho collezionato 2 multe in 10 giorni.
Appurato il discorso limite di velocita vediamo come ci si orienta sul discorso polizia che ti chiede di fermarti.
Io nel mio caso mi fermo, sono uno straniero e evito di dovere scappare dalla polizia anche se e' una cosa facilissima da fare perché?
Primo guidano malissimo e sono imbranati ma occhio alle moto i poliziotti in moto sono delle bestie immonde non te li stacchi neanche se la tua moto ha delle armi tipo 007. Per fortuna i poliziotti in moto sono una mosca bianca, di solito i poliziotti girano in bici o con un motorino simile al Califfo ma 100cc. Se hanno la macchina hanno un schifosissima Platz Toyota un catorcio che stacchi senza problemi nel traffico.
Bisogna aggiungere che spesso i giapponesi guardano la TV mentre guidano e perciò notano troppo tardi le sirene di una macchina della polizia o di un' ambulanza. Ciò permette a ogni motociclista abile di sganciarli velocemente.
Ma vi domanderete e la targa? non la leggono?
Nel mio caso potrebbero ma ho un trucchetto che non spiego online, mentre i centauri giapponesi hanno una tecnica speciale per rendere la targa illeggibile. Come?
Semplice la prendono a calci martellate, e la piegano in posizione orizzontale o a panino cosi che la polizia non la possa leggere.
Ecco un esempio di come si presenta la targa:
-Le moto truccate sono all' ordine del giorno in Giappone ma non sto parlando di marmitte o carburatori, sto parlando di restyling completi che sono al di fuori di ogni norma di sicurezza.
Ecco alcune foto che posso rendere l' idea:
In nessun paese questi cosi potrebbero circolare ma in Giappone si.
Ora tutti vi domanderete ma dove li nascondono sti cosi? cosi truccati e con le targhe piegate si notano a mille metri.
Semplice non li nascondono sono li parcheggiati davanti alle case ecc e spesso parcheggiano illegalmente ma la polizia non li tocca.
Ogni giorno si posso notare poliziotti in bici che pattugliano la città' e che passano davanti a questi incubi freudiani ma non chiamano un carro attrezzi anche se sono su suolo pubblico e sono palesemente illegali.
Sti catorci posso anche essere carini ma ciclisticamente sono delle trappole, io ho un Skywave 250 Type M (Burgman 400 ma 250 a marce). Questo scooter ha una ciclistica sportiva ma cribbio tocca di frequente quando piego e becco delle buche. Come fanno questi catorci modificati a circolare se sono 5 o 10 cm più bassi del mio?
Questa e' il mio primo post per smentire le miriadi di leggende positive sul Giappone, nei prossimi post vi parlerò della polizia giapponese in un modo che non avete mai visto. Preparatevi a cambiare idea sullo stereotipo di paese sicuro e impeccabile.
28 commenti:
I commenti sono liberi e senza moderazioni perciò in generali il commento passa in automatico ma potrà essere segato se:
-Spam
-Offensivo o sfondo sessuale
-OT
Si avvisano inoltre gli anonimi che anche a loro è permesso commentare ma in questo blog abbiamo un sistema gerarchico basato sui contributi nei contenuti. Un utente conosciuto e accreditato verrà trattato come un essere umano e avrà diritto a uscite anche antipatiche ma gli utenti nuovi e anonimi sono pregati di leggersi il blog prima di attaccarmi per un singolo post o una piccola serie. Nel caso degli anonimi essendo anonimi saranno considerati sempre dei nuovi arrivati. Il loro stato di anonimato li mette già nella condizione di essere considerati dei Troll. Avranno la loro possibilità di commentare ma nel caso risultino antipatici al sottoscritto verranno presi a pesci in faccia perché anonimi. Quindi suggerimento ai lettori nuovi arrivati, evitate l`anonimato basta un Nick mica altro e fatevi conoscere con dei contributi intelligenti allora le vostre parole saranno prese in considerazione anche quando mi attaccate.
ma non dire cazzate tu non vivi in Giappone.
RispondiEliminaPallonaro!!!
Ti ho lasciato passare il commento caro Anonimo perche se ti guardi il mio profilo e il primo post capisci benissimo che vivo in Giappone.
RispondiEliminaVuoi che lo cancello?
Bel post!
RispondiEliminaPiù che le targhe ed i limiti violati, sono rimasto basito leggendo: "spesso i giapponesi guardano la TV mentre guidano " o__O
Ah, piccolo, refuso: "freudiani", non "froidiani"
Ciao!
Grazie per la correzione Mauro.
RispondiEliminaSi giapponesi guadano la TV leggono il giornale ecc. fanno tutt'altro che guidare.
Un giorno faro' un post anche su questo.
Ma pensa che quando ho preso la macchina i negozianti rompevano sempre perche nei miei preventivi sceglievo un navigatore senza il ricevitore digitale, e dal 2011 l' analogico sparira. Ma a me da italiano non frega niente di guadare la TV mentre guido.
Ma se li vanno tutti in bicicletta di cosa parli.
RispondiEliminaluca sono a bocca aperta, mi hai svelato delle cose che non avrei mai immaginato
RispondiEliminaPS per anonimo, sì Luca non sta in giappone, ma in italia, lo sappiamo tutti qui, contento? ora sparisci
Per quanto concerne la sicurezza passiva direi che il problema, più che per l'acquirente lo si possa rinvenire nella normativa. Ovvio che se a livello governativo non si interviene sanzionando alla fonte attrezzi pericolosi come quei caschetti lì, hai voglia. Chi compra, in parte perchè disinformato sui rischi, in parte perchè incentivato dal prezzo, farà sempre un certo tipo di scelta. Certa roba, con estrema riserva, sarebbe andata bene con i mezzi ed il traffico degli anni '60. Il casino che ho visto io il mese scorso non mi pare adatto a certa roba, anche se devo dire che di motociclisti ne ho visti pochi. Qualche urban-"scrambler" a Tokyo, più che altro.
RispondiEliminaTarghe piegate & simili: Tutto il mondo è paese, ma me n'ero già accorto.
Non sono molto d'accordo sulla critica al "tuning" anche estremo. Se non occupa due carreggiate, se i dispositivi per individuarlo ci sono e se chi lo porta riesce a stare in piedi, non vedo dove stia il problema. Circolano dei TIR a 32 ruote che mi lasciano molto più perplesso. E poi non sono adoooooorabili ??? :P
Grazie Gatto Rognoso,
RispondiEliminaCon il tuo commento hai confutato la mia tesi, cioe che il Giappone non e' cosi perfettamente organizzato. La normativa e' pessima come molte altre leggi che un giorno spieghero qui.
I Giapponesi pero ci marciano un casco normale non lo puoi portare sul coppino almeno che tu non intenda auto strangolarti.
Le targhe piegate o fisse in posizioni illegibili in Italia non ne ho mai viste, premetto che ho un pacco di anni di esperienza nelle gare illegali visto che le facevo in Zona industriale quando ero un ragazzino.
In Italia mettiamo un bel dispositivo che permette di girare la targa dal manubrio, anche questo e' illegale ma meno appariscente di una targa piegata a mano, in Italia se lo fai te lo sequestrano subito.
Ora parliamo di Tunning, primo sono cresciuto con le moto, la mia famiglia e' propietaria del piu grosso concessionario di moto del Triveneto.
Siamo una famiglia di motociclisti con esperienze agonistiche di livello internazionale.
Quei tunning sono molto artigianali spesso riducono la tenuta, la risposta e allungano la frenata, oltre a appesantire mostruosamente il veicolo. In una situazione di guida normale forse le cose non cambiano molto. Ma in caso di guida sportiva, o azioni fatte per evitare un indicente come schivate, frenate improvvise ecc. non permettono un controllo ottimale del mezzo. Diciamo si piantano piu facilmente, se si vogliono ammazzare cacchi loro ma se si piantano e fanno del male a qualcuno non va bene.
Infatti questi tunning avvengono solo su mezzi fino ai 250cc perche questi non hanno la revisione e essendo queste parti non omologate e palesemente illegali non passerebbero la revisione.
Fanno questi tunning anche su macchine e camion ma svelero' il segreto in un' altro post.
Esteticamente non sono maluccio ma tutto insieme sono pacchiani, in veneto solo i boari girerebbero con sti cosi.
Ma come spiegato perche la polizia non li sequestra quando sono parcheggiati sul suolo pubblico?
Gatto vivi in Giappone? dove?
Drakkar aspetta e vedrai ne ho di cose da postare che lasceranno a bocca aperta.
RispondiEliminaSui limiti ridicoli ho avuto modo di sperimentare di persona. Ero ospite auto-trasportato e non ho mai visto il tachimetro superare i 50 all'ora. Te credo che sono tutti pazzi per gli shinkansen!
RispondiEliminaConcordo anche sul Giappone che nasconde le rogne sotto il tappeto, ho intuito qualcosa. Però resta il fatto che la criminalità, (almeno quella "visibile") è minima. Certo, poi ci sono i crimini da colletti bianchi, e lì mi pare che i Giapponesi non si facciano mancare nulla, ma la sera ho passeggiato per le vie di Tokyo e Osaka con rotoli di soldi in tasca e macchine fotografiche al collo senza alcun problema. Beh, magari la macchina fotografica vecchia di ben due anni, in Giappone, non se la fila nessuno ;-)
Ah sì, ho visto parecchi camion da movimento terra coperti di cromature e con lucette che sembravano Mazinga. E poi mi piacciono un sacco i camion a doppio asse sterzante, molto comuni in Giappone.
RispondiEliminaSul discorso criminalita faro un post in futuro, resterai sorpreso delle magagne che hanno nascoste nel armadio, ma comunque capisco la tua esperienza, la criminalita' e' MOLTO diversa lo capirai con il post dedicato che faro.
RispondiEliminaNe faro uno anche sui decotruck, i camion che sembrano mazinga. Ragazzi mi state dando spunti a non finire.
Ma prima faro due post uno sulla prostituzione (ho fatto il driver per una azienda di ragazze a domicilio percio so di cosa parlo) e un succulento post sui miei colleghi di lavoro e l' universo azienda giapponese.
Forse ci riusciro in una settimana vediamo se non sono incasinato troppo.
Ah, la prostituzione. A me l'hanno venduta dicendo che non sono cristiani, non hanno il concetto di peccato e dunque... A Kyoto c'erano locali "ambigui" (neanche tanto) a fianco dei mcdonalds: in strada, mentre passeggiavo con mia moglie, mi hanno infilato in mano un giornale tipo le pubblicità di mediaworld e dei centri commerciali, però zeppo di donnine e numeri di telefono LOL
RispondiEliminaNe avrai di cose da raccontare. Non ti preoccupare, resterò in paziente attesa.
Marko ho capito di quale zona parli.
RispondiEliminaNon hai visitato il kabukicho di Shinjuku a Tokyo?
il piu grande puttanaio al mondo!!!
Quando cammini escludendo le zoccole che ti offrono massaggi completi per strada (quelle sono straniere) puoi incontrare dei simpatici vecchietti che ti offrono le ragazze, quando tu rispondi sono un figone italiano non ho bisogno di pagare, le gnocce che me la danno le trovo in 3 minuti, lui ti risponde "italiano che bello amo l' italia, abbiamo delle ragazze italiane nel nostro staff".
No... Anzi, per dirla in modo originale, il Giappone è bello ma non so se ci vivrei :)
RispondiEliminaGiusto un mese fa, il 9 maggio, atterravo ad Osaka per dare un'annusata in giro per una settimana. tutto lì.
Scooter tamarri non credo li utilizzerei mai (ma è anche vero che io son fermo al mio vecchio cagiva SST 125 comprato da un "tossico" e che come "tuning" aveva il look "chopperizzato" in quanto le forcelle erano state alzate di un buon 15/20 cm. con due "prolunghe" ed erano quindi agganciate solo in un punto anzichè 2. Ti lascio immaginare cosa poteva succedere inchiodando col freno a disco anteriore :P )
Targhe piegate se ne trovano eccome pure qui.
Da bravo libertario, per quanto riguarda il tuning lascio decidere al mercato.
Uno che vive lungo una mulattiera, ad esempio, difficilmente allungherà il passo del proprio veicolo; oppure, da appassionato, lo farà e poi caricherà il mezzo su un rimorchio. La gente è imbecille solo quando non deve fare il proprio interesse.
Se stanno in piedi, come detto prima, rispondono al requisito di base. se non tengono il mezzo e tirano sotto qualcuno, come dici tu, no.
Una legislazione che si limitasse a perseguire severamente i secondi e lasciasse decidere al singolo come comportarsi per fare il proprio interesse penso che sarebbe sufficiente.
Temo invece che, come al solito, per sanzionare un comportamento,prima o poi si passerà "politicamente" da un estremo all'altro
gatto mitico il cagiva.
RispondiEliminaLa parola tossico su questo sito non e' permessa perche coperta da copyright (era il mio nick da selvaggio in gioventu')
capisco la tua idea ma giustamente la legge e' legge e non capisco perche la pula non la fa rispettare.
D' altro canto in inverno quando giro con la coperta tucano mi fermano periodicamente chiedendomi se e' omologata.
Ma porco giuda mentre mi interrogano passa uno scooter tamarro io con il mio occhietto da falco riesco a leggere la targa indico alla pula il tizio ma loro fanno finta di non vederlo. Troppi problemi a fermarlo ecc meglio rompere al tizio che sembra un bonaccione.
Oh, se volete andare OT sul tema omologazioni, sono pronto. Basterebbe prendere esempio dai tedeschi: revisioni severe, ogni cosa che monti deve avere l'omologazione, ma poi puoi fare quello che vuoi. Cerchi da 20" su una opel Manta non sono impossibili. Vedi le stesse cose che vedi alla fiera dei tamarri di Roma, con la differenza però che nessun poliziotto con la luna storta lì ti potrà fare storie, se hai le carte in regola. Io invece ho appena scoperto che il portabici ORIGINALE di una nota casa francese che comincia con "Ren" non è venduto in Italia, perché serve la terza targa ripetitrice, ma la terza targa te la danno solo se hai un carrello appendice, non basta andare in motorizzazione e chiederla. Staccare la posteriore e riattaccarla rischia di configurarsi come alterazione della targa, roba da denuncia penale. Quindi, questa casa francese che finisce con la "ault" vende la sua macchina con pratico portabici apposito in tutta Europa, tranne che qui.
RispondiEliminaIo poi non condivido il tuning, però appunto come dice il gatto, finché non peggiori le caratteristiche di sicurezza, fai quello che vuoi, che così fai anche girare l'economia.
Ah, altro spunto per il tuo blog: hummer H3 con cerchi da 22 se ricordo bene, visto a Osaka, parcheggiato sulla pubblica via, di notte, a fianco di una Bentley. Ti mando la foto se vuoi.
Perchè la pula non la fa rispettare ? Molto semplicemente perchè non è un'istituzione privata che agisce su mandato del sottoscrittore del contratto in base a direttive ben precise pena la rescissione dello stesso. Qui come in Giappone.
RispondiEliminaLa pula fa altro. Stranamente, sempre in funzione di chi gli garantisce la contropartita economica del "contratto".
Tempo fa un poliziotto "sconsolato" mi diceva che ormai gli extracomunitari alla guida di un auto non li fermavano nemmeno più. Che non fossero in regola era "la regola"; che il tutto diventasse una perdita di tempo con, tra l'altro, la sicurezza che le eventuali sanzioni non sarebbero state pagate, anche.
A questo punto "la legge è legge" diventa un modo come un altro per far prendere aria ai denti... a meno che il fermato non sia il comune cittadino.
Non ci fossero ste vaccate normative e un sistema di vigilanza "a contratto", te col "tucano" e il tamarro con lo scuterone verreste semplicemente ignorati da agenti liberi di inseguire un altro tamarro e il suo amico col "tucano" che si divertono a seminare il panico guidando sul marciapiede. E che per questo e non per altro verrebbero sanzionati, si spera, severamente.
Quanto ai casini doganali per leggi e leggine varie, a Nara son venuto a conoscenza di un paio troiate da parte della dogana genovese che se le racconto, nonostante l'evidente carenza organizzativa nipponica in merito, il paese del Sol Levante verrebbe considerato il paradiso in terra, sempre e comunque. :)
Ci siamo capiti gatto rognoso, con il tuo commento fai capire chiaramente che " la legge e' legge" non e' altro che un a frase buttatali perche soggetta molteplici variabili sia in Italia che in Giappone. Pero presto con i post successivi noterai che la polizia giapponese sembra piu attiva di quella italiana e piu efficente ma in realta e' molto piu latitante.
RispondiEliminaSe vuoi raccontami la storiella sulle dogane sono interessato.
Marko mandami le foto che in un futuro mi serviranno per un post, di hummer ne vedi a centinaia in Giappone ti scattero una foto di un negozio di gipponi americani tipo rapper.
RispondiEliminaSull'efficienza della polizia "nippica" non saprei... il tipo in divisa che si è perso la pistola correndo "in dogana" a Malpensa credo la dica lunga sull'efficienza di quella indigena :P
RispondiEliminaNon so se l'ho capita in modo corretto dato che, intanto che veniva raccontata facevo la traduzione simultanea in quasi inglese con contorno di termini giapponesi alla segretaria che ci accompagnava e assisteva attonita a un signore che tirava cristoni ma, passando dalle dogane aereoportuali a quelle marittime, detta in due parole e senza fare troppi nomi, che è meglio, tra un moccolo e l'altro, l'importatore di certi macchinari giapponesi lamentava di come gli toccasse vederseli marcire in porto nella città della lanterna intanto che i clienti aspettavano smadonnando pure loro.
Il viaggio per mare rende necessario che dentro ogni container ogni macchina venga ricoperta da sacchetti di sale per preservarla dall'umidità.
Naturalmente all'arrivo - vecchie o nuove disposizioni, non saprei dire - si presenta l'omino a pretendere che prima di passare la dogana ogni - sacchetto - di - ogni - singola - macchina - dentro - ogni - singolo - container - venga - ANALIZZATO !!! per stabilire che si tratta effettivamente di sale !!!
Ergo: Questo signore deve affittare a sue spese un laboratorio di analisi per fare dei test assolutamente inutili con conseguenze aggravio dei costi anche sul cliente finale, farsi rilasciare un foglio che certifichi che, si, è sale, presentarlo all'omino - che naturalmente non lo sa leggere - che deve apporre il fottuto timbrino certificando di aver capito che, si, è sale !!!
A questo punto, dato che, come è naturale, le parti meccaniche di un macchinario, anche e soprattutto durante un tragitto in mare, necessitano senza se e senza ma di essere oliate, arriva un altro omino che ti contesta l'importazione illegale di olio minerale.. !!!! O_O'........
Gatto bestiale questa del sale, ma perche non fai un blog anche tu? Mi sa che ne hai di storie saporite da raccontare.
RispondiEliminaCi faccio poco col blog... Come dico sempre, è un'arma a doppio taglio ma Facebook lo "indosso" meglio
RispondiEliminascusate, organizzatevi in modo che Gatto possa postare su questo blog alcuni post a firma sua..
RispondiElimina???... non vedo il nesso... In una settimana in giappone non è che ho fatto chissà che... Di che parlo ? di come si fa il nocino con le noci che sono andato a ladrar... ehm prelevare stamattina ??? :P
RispondiEliminaInteressanti le storie che affiorano qua e la.
RispondiEliminaA volte mi vien da dire:
"Il Giappone e' il trionfo della forma sulla sostanza".
Sulle dogane solidarieta' a tutti, ho avuto notizie da amici che sugli alimentari la situazione e' peggiore...la roba arriva scaduta dopo 3 mesi di gentile permanenza in porto.
Per la cronaca anche dalle mie parti bresciane la targa orizzontale su motocicli si vede abbastanza spesso.
Caschi da suicidio.
RispondiEliminaNon sono caschi sono tazze per il latte
RispondiElimina