venerdì 23 luglio 2010

Cercare lavoro che noia!!!

Visto che sono alla ricerca di un lavoro provo a fare un post sull` argomento per svelare a molti sognatori come e` il mercato qui.
Premettiamo che il Giappone e` in crisi come tutto il resto del mondo e quindi l` offerta e` scarsa.
Ricordiamo anche che nel 99% dei lavori non ti sponsorizzano il visto (o ce l'hai o nisba) e il giapponese e` richiesto a livello business.(Ci sono dei lavori che richiedono minima conoscenza del Giapponese ma nel 90% sono sotto pagati, temporanei o semplicemente specchietti per
le allodole).

Per cercare lavoro in Giappone se si hanno tutti i requisiti necessari ci sono vari sistemi:
-Ricerca nei siti delle ditte stesse per assunzioni diretta (non spiego questo punto perché troppo lungo e variegato ma diciamo ora l` offerta e` quasi nulla perché preferiscono prendere lo staff dalle agenzie).
-Ricerca presso siti di ricerca lavoro
-Ricerca presso l` ufficio di collocamento

Ufficio di collocamento
Qui si chiama Hallowork (ハローワーク) nel senso che al lavoro dici ciao e non lo vedi più?
Per accedere al servizio bisogna essere in regola con il visto e iscriversi presso lo sportello fornendo i dati personali e le informazioni relative agli ultimi due lavori svolti.(a qualcuno fanno anche la perquisizione rettale forse)

Fatto questo verrà rilasciata una tessera:




Con tale tessera si potrà andare alle postazioni informatiche per ricercare il lavoro:


Con il terminale di si potrà ricercare lavoro in vari modi:
-Cercando per specializzazione
-Cercando per area
-oppure su alcuni cercando per parola chiave con inserimento via penna ottica (qui la cosa diventa difficile io ho provato a scrivere in katakana itaria ma ci sono riuscito solo dopo dieci tentativi, quando invece ho provato a scrivere EIGO (inglese) ho dovuto desistere finché il vicino di piattaforma mi ha dato una mano ma anche lei giapponese non riusciva a farsi riconoscere il Kanji GO).

Per esempio cercando italiano si trovano 60 opportunità di lavoro quasi tutte nella ristorazione tranne due nel campo delle importazioni.
Se invece si cerca inglese si trovano 80 proposte quasi tutte per traduttori.

Una cosa interessante e` che ogni ufficio ha un software diverso(viva il federalismo e gli sprechi, chissa quanti soldi ogni prefettura ha speso per ogni sistema):
-A umeda si può scegliere nel dettaglio la tipologia di lavoro tipo “support tecnico informatico” ma non si può fare la ricerca per parola chiave.
-A Nishinomiya invece si può ricercare per parola chiave ma non si può filtrare nel dettaglio la tipologia di lavoro per esempio tutti gli informatici sono sotto SE (System Engineer).

I programmi poi cambiano come interfaccia e come grafica ma sopratutto come funzionalità:
-A umeda si selezionano 15 schede per poi aprirle in sequenza e visionarle velocemente
-A Nishinomiya invece si hanno delle mini schede a schermo che mostrano le prime parole dei singoli campi ma si può aprire una scheda alla volta (la cosa fa perdere tempo) l` unica cosa buona in questo software e` che si può vedere istantaneamente la location del posto di lavoro con Google map.

Interessanti sono le limitazioni:
-A umeda nel reparto per i giapponesi si possono stampare solo 4 schede e si ha un limite di utilizzo della piattaforma di 30 minuti
-A Nishinomiya si hanno sempre 30 minuti ma si posso stampare 5 schede
-Nella sezione per stranieri di Osaka invece non ci sono limiti di tempo e si posso stampare fino a dieci schede.

Specifichiamo una cosa, la sezione per stranieri può sembrare la più vantaggiosa ma per un motivo oscuro non permette l` accesso a tutte le schede.
Infatti in quella sezione i terminali sono anche in inglese ma permettono di accedere alla sezione per giapponesi, misteriosamente ho scoperto che non si vedono tutte le offerte ma un numero molto limitato di offerte per giapponesi. Chissà perché i database non sono allineati?

Comunque ormai io vado solo a quello di Nishinomiya perché mi e` più conveniente visto che e` vicino.
Ora vediamo la procedura:
1) esibendo il tesserino si prende un numero come dal salumiere.
2) Quando il proprio numero viene chiamato lo staff consegna un scheda con il numero della  postazione disponibile e si hanno trenta minuti per cercare.
3)Si va alla postazione si immette la propria eta e si procede alla ricerca e alla stampa.
4) si riconsegna allo sportello il numero di postazione e si dice allo staff che si vuole parlare con un consulente, quindi lo staff consegna un altro numero.
5)Si attende il proprio numero (qui la cosa può essere lunghetta io l` ultima volta ho aspettato 2 ore perché c'era il pienone) e si va allo sportello indicato nel display.
6)Lo staff  prende la tua tessera e va a stampare la vostra scheda, in seguito conferma alcune informazioni e visiona le schede alle quali siete interessati (massimo 2) confermando le specifiche richieste in vostro possesso.
7) lo staff chiama le ditte e vi presenta se la ditta dice che e` disponibile a ricevere il vostro curriculum lo staff stampa una scheda che dovrete spedire insieme ai vostri dati.
8)uno torna a casa imbusta il tutto e spedisce.

Poi vi dirò come vanno le cose su questo fronte ma ora parliamo dell` altro sistema per cercare lavoro quello online.

Ricerca lavoro online.
Ci sono centinaia di siti preposti alla ricerca di un lavoro ma per questa spiegazione vi parlerò di careercross un sito per stranieri e bi-linguisti.
Questo sito (http://www.careercross.com/) e molto usato dai professionisti che parlano giapponese e inglese, in realtà non e` altro che un aggregatore di offerte di lavoro fatte da ditte singole (una vera rarità) aziende di outsorcing (la maggior parte) e un po di aziende di cacciatori di teste (Head Hunters).
Qui il pregio e` che uno non ha limiti di possibili contatti giornalieri, essendo il sito anche Inglese può semplificare le cose nella ricerca ma ricordatevi la maggiorparte dei lavori e` scritta in giapponese perciò saperlo leggere e` indispensabile.
Un utilizzatore può cercare per tipologia di lavoro, stipendio, tipo di contratto, orari di lavoro, luogo di lavoro e più importante può cercare selezionando il livello linguistico desiderato sia nel giapponese e sia nell` inglese.

Adesso non saltate tutti a visitare il sito e non provate a cercavi un lavoro perché dovete ricordarvi una cosa, l` ultima voce e` nel 99,999999999999%:
現在のビザ     日本国籍、または日本での就労許可が必要です
Che in inglese e`:
Visa Status     Japanese national or permission to work in Japan required

Perciò almeno che non abbiate questa specifica evitare di perdere tempo in contatti per ormai quasi nessuna ditta si fa il mazzo per farvi un visto.
Cercando si trovano moltissimi lavori, uno a prima vista dice ma dove sta la crisi in Giappone????? Maronna quante offerte!!!! E che stipendi!!!!!!

Occhi tosi!!! meta delle offerte sono fasulle, semplicemente le ditte di recruitment fanno database.
Mettono un annuncio e cosi ricevono i vostri dati li inseriscono in un database e posso vantarsi con i futuri clienti di avere migliaia di iscritti ma direi per esperienza personale che i lavori reali sono solo il 30%.
Infatti se uno si prende la briga di monitorare i singoli siti di ogni agenzia (esatto io ogni giorno controllo 70 siti) noterà che le offerte riportate qui spesso non appaiono su sito ufficiale. Ma che cosa strana ho pensato?
Un altro indizio e` che anche se il tuo profilo corrisponde spesso e volentieri non rispondono al tuo messaggio oppure in tempi brevissimi arriva un email standard in cui ti informano che il tuo profilo non corrisponde ma che conserveranno i tuoi dati per future offerte di lavoro.

Inoltre molte aziende ti contattano la prima volta spesso senza sapere a quale offerta hai fatto richiesta e ti chiedono di venire (sempre a spese tue) ad un colloquio.

Usare questi siti non nuoce ma non sperate in dei miracoli.

La situazione ed esperienza diretta.

Ora parliamo della mia situazione e di come funziona una volta che hai contattato una ditta.
Diciamolo subito la ricerca del lavoro continua ma senza risultati decenti, uno passa una botta di tempo a cercare online delle posizioni aperte o va all' ufficio di collocamento ma il tutto sembra sempre portare ad un vicolo cieco.

Quello che scoccia di più sono le aziende che uno contatta dall' ufficio di collocamento, in questo caso uno si stampa le schede che più gli interessano e va allo sportello dedicato per iniziare la pratica con l' impiegato.
Quest' ultimo ti fa alcune domande sul tuo background e nel caso di noi stranieri sulle nostre abilita linguistiche e sullo status del permesso di soggiorno.
In seguito l' impiegato chiama la ditta dell' annuncio per confermare se la posizione e' ancora aperta, fatto questo vi i presenta telefonicamente:
-Qui ho un ingegnere di 34 anni ma e' straniero per l' esattezza e' Italiano , va bene? se e' straniero?
(dall' altra parte si sente un si)(questo demente ma cazzorola mi presenta alla pene di segugio, mio fa sembrare un alieno?) .
Lo staff allora descrive il tuo profilo e alla canonica domanda "ma parla giapponese?" risponde mi sembra di si ci sto colloquiando ora.
La ditta accetta di ricevere il curriculum, l' ufficio di collocamento ti stampa la schedina (questionario) che la ditta dovrà compilare e rispedire all' ufficio di collocamento dopo aver visionato il profilo e ti elenca le cose che questa ditta desidera ricevere.

Si torna a casa e si personalizza lo storico delle proprie esperienze di lavoro per quella ditta specifica, si personalizza il curriculum completo con i dati sui trasporti e la ragione per cui si e` scelto questo lavoro. Si riscrive il PR (una specie di descrizione di se stesso mirata a quel lavoro specifico) e si scrive una lettera di introduzione.
Dopo si stampa il tutto, attaccando le foto (devono essere rigorosamente attaccate non stampate sul curriculum), si imbusta e via con la spedizione.

Ma nel giro di massimo 2 o tre settimane vi arriverà una busta con una cartolina e il curriculum.
La dannata cartolina e' un prestampato aziendale con aggiunto il mio nome dove generalmente c'è' scritto "ci dispiace ma dopo un attenta analisi riteniamo che il suo profilo non corrisponda a quello da noi ricercato".
Tralasciamo che come cavolo mi valuti se non mi chiami ad un colloquio, tralasciamo che in molti casi il profilo era perfetto, ma a chi la vogliono dare a bere semplicemente per non fare una figura di merda con l' ufficio di collocamento hanno detto va ben per l' extraterrestre/barbaro ma poi in realtà
non valutano nemmeno il profilo.

Devo pero ritenermi fortunato pensate alla sfiga che hanno i grafici e i creativi, loro oltre al curriculum devono spedire anche il book con una raccolta dei lavori fatti in precedenza.
Stampare quel book richiede tempo, carta e cartucce di inchiostro, poi costa più cara anche la spedizione.
Da come mi ha raccontato uno di loro (sei in ascolto vero?) spesso (nel 99% dei casi) il book non lo restituiscono mandano solo la schifosa cartolina.

Ora per farvi capire la cosa meglio vi descrivo un lavoro per il quale ho mandato il mio curriculum. Tra lascio le altre decine di casi prendo quello più incredibile.
Ecco la scheda:

Cercasi SE (System engineer)
Si richiedono:
1-Conoscenza Windows e Linux
2-Conoscenza network e router
3-Esperienza nel web design
4-Photoshop e Illustrator
5-Programmazione PHP

Ok escluso che trovare un ingegnere giapponese che sia un SE, web designer, un grafico, un programmatore e un network engineer la vedo dura. Non che non ce ne siano di bravi ma generalmente tendono a essere monotematici.
Ora nel mio caso:
1-Check
2-Check
3-Ho fatto il web designer per molto tempo quindi check.
4-non sono una cima ma me la cavo molto bene (scusatemi professionisti del campo non vi voglio rubare il lavoro, me cavo solo bene ma non sono al
vostro livello)
5-Sono un po arrugginito ma ce la posso fare quindi check.

Ora direte voi va be dai ci saranno altri che posso fare queste cose ed e` verissimo ma alla fine c'erano altre due specifiche interessati:
7-Conoscenza della lingua inglese a livello business
8-Conoscenza della lingua Italiana a livello business
9-Uso maggioritario dell` inglese

Ora dico io dove lo trovano un SE/Programmatore/Grafico/Web designer che parla bene l' inglese e l' Italiano? Già si capisce dall` indicazione uso dell` inglese in prevalenza che non ci sperano in uno che parla anche l` Italiano. Ma andando a vedere la loro Homepage cosa scopro? Che sono un
negozio online che vende prodotti firmati italiani. Mi sa che in realtà l` Italiano potrebbe essere prioritario visto in fornitori.
Ho mandato il mio curriculum ed e` passato un mese,  ma non vedendo nessuna comunicazione ho deciso di mandare un fax lecca culo.
Zack.....due giorni dopo ho ricevuto una chiamata "Ci dispiace ma il suo profilo non corrisponde!!!".
Stavolta mi sono un po girate quindi ho domandato ma come fa a dire che il mio profilo non corrisponde?
Lui ha fatto le sue belle arrampicate sugli specchi dimostrandomi che il curriculum non lo aveva nemmeno letto.
Ma dica verità non mi ha chiamato al colloquio perché sono straniero giusto?
Lui risponde “non esattamente ma non l` ho chiamata perché come può capire qui non parliamo inglese o Italiano e ci serviva un ingegnere che si occupasse anche delle relazioni con i fornitori se poi con noi a problemi di comunicazione siamo al punto di prima”
io “Scusi che lingua stiamo parlando adesso?”
lui “il giapponese”.
Io “Be allora vede che non ci sono problemi di comunicazione?”
Quindi ho agganciato fan culo all` ennesimo pirla che non mi chiama ad un colloquio solo perché sono straniero.
Ora vado a rilasciare nella metropolita tutto il gas Angelosarin che sto accumulando nei bomboloni.

P.s.
Morale della storia se sposate un giapponese prendete il cognome giapponese forse cosi vi chiamano ad un colloquio.

P.s.s.
Se non mi condannano a morte per l` attacco con l` Angelosarin, presto un post sui colloqui a Tokyo.

lunedì 19 luglio 2010

Rotenburo panoramico estivo

Il piccolo diavolo si rinfresca nel suo rotenburo panoramico. La calura lo sta facendo diventare nervoso.

domenica 11 luglio 2010

La vignetta della settimana 1




Ogni riferimento a fatti, persone o post di recente pubblicazione e' puramente casuale.

(cliccare per ingrandire)


PS Quanto alle elezioni per il rinnovo della camera alta aspettiamo i dati definitivi prima di sbilanciarci in analisi e commenti.
Al momento di scrivere, il DPJ non sembra uscirne bene e perderebbe la maggioranza assoluta. ...ma non e' detta l'ultima parola.

EDIT: persa ogni speranza per la maggioranza assoluta alla camera alta: 44 seggi al dpj contro i 54 auspicati. Votanti al 58% circa.




Se l'animazione flash non funziona piu' probabilmente il sankei l'ha messa offline (o ci ha sgamati...)

giovedì 8 luglio 2010

Lezioni di guida (accendete un cero per me)

(se il post e` incomprensibile perdonatemi e` scritto a intervalli di una riga, poppata, una riga pianto, un riga.......)

Mia moglie dopo l' ultima multa che ho preso, come detto in precedenza ha deciso finalmente di guidare la macchina.
Come molte giapponesi e` una Paper driver(ci sono anche maschi con lo stesso problema ma le donne sono in maggior numero). Semplicemente molti anni fa ha preso la patente ma non ha mai guidato. Chiariamo subito un punto non ha preso la patente l` ha comprata come molti giapponesi per averla basta andare in una scuola fare il corso e l` esame si passa per tanto l` esame e la valutazioni spettano agli stessi istruttori il tutto a prezzi modici che si assestano intorno ai 300.000yen. (stavo pensando di aprire un agenzia di viaggi verso la Bolivia con patente bonus, uno li mette 100 dollari dentro la pratica e riceve la patente secondo la testimonianza di un mio collega Boliviano).
Infatti come candidamente dichiarato da mia moglie le sue abilita di guida non sono variate per nulla dal conseguimento della patente, non sapeva guidare allora e non lo sa fare adesso.
Circa 1 anno e mezzo fa provai a darle delle lezioni con la macchina vecchia dei suoi a Rokko island, ma fu un disastro anche se non c'era un cane e le strade erano larghissime non riusciva ad andare dritta e massimo correva a 25km tirando delle frenate allucinanti (ha un piede di piombo) appena nel raggio di 2 km si vedeva un altra macchina.
Alla fine rinunciai perché i genitori di mia moglie cambiarono macchina e noi acquistammo la nostra ma tutte e due sono sprovviste di freno a mano al centro. Sti dannati nuovi modelli hanno solo il freno a mano a pedale per cui divenao difficile arrestare la macchina per il sottoscritto.

Giustamente con le sue capacita di guida e con le macchine disponibili farle le guide era impossibile anche perché dove vivo io le strade sono strettine e costellate di lampioni quasi in mezzo alla carreggiata. (non ho mai capito come le progettano le strade?)

In questa situazione optammo per un insegnante privato a domicilio, ne scelsi uno che poteva venire  sotto casa con un macchina con i doppi comandi e che facesse lezioni solo in strada e non i pista. Inoltre questo istruttore dopo un po di lezioni con la macchina dell` autoscuola  permetteva le lezioni con la MY CAR cioè con la macchina del cliente (pochi lo fanno, preferiscono prendere soldi senza rischiare).

Mia moglie quindi inizio a fare le lezioni con l` istruttore e la macchina della scuola, ogni giorno 2 ore di lezione su strada ma all` inizio si faceva un po di riscaldamento, il che voleva dire vasche vicino a casa perciò dalla veranda potevo vedere la distruzione provocata da mia moglie.(cose orribili che non posso narrare ma mi domando se tiene le tacche sul volante di quanti ne stira).
Poi passo` alla macchina personale e fece altre lezioni andando alle destinazioni più comuni:
-Stazione
-Supermercati
-Clinica pediatrica
-Casa dei genitori

Ora le lezioni sono concluse (ne ha fatte 20 costano porca la paletta) ma ancora non sa guidare, ora devo dire che l` istruttore e` stato molto utile mi ha fornito gli strumenti per insegnare a mia moglie a guidare.
Infatti questi istruttori come faranno mai sopravvivere a questo lavoro? Visto le attitudini di guida dei giapponesi direi che l` aspettativa di vita per gli istruttori e` molto bassa.
Questi poveretti giustamente voglio vivere ma devono anche lavorare perciò qualcuno di loro moltissimi anni fa si e` inventato un sistema per avere maggior controllo sulla macchina.
In passato si legava un asta di bamboo al freno per poterlo comandare con la mano ma i seguito un autoscuola di Tokyo furbamente ha brevettato l` idea realizzando delle aste in alluminio con dei legacci da applicare al pedale. Essendo brevettato il tutto, vi e` un solo fornitore cioè l` autoscuola che ha preso il brevetto e sti dannati vogliono 30mila yen, che ladri!!!!! Se tutto va bene il costo di produzione e`30000yen.
Ecco il Link.

Qui un video di come si installa:


Ora anche l` istruttore di mia moglie non era scemo e ha deciso di farselo da solo:









Giustamente io non sono da meno ma non avendo una saldatrice o altre attrezzature e non avendo tempo di cercare un saldatore che mi faccia il lavoro ho deciso di procedere in stile lego ed ecco il risultato:
Qui il coso che ho costruito:

Qui il dettaglio dell` aggancia pedale:





E qui il coso montato:


Funziona alla grande, e mi permette di correggere le frenate di mia moglie, giustamente ho aggiunto anche degli specchiettini visto che mi moglie o sterza, o da gas, o guarda gli specchietti ma mai tutto insieme devo essere vigile.

Ora sto lavorando sulla coordinazione pedali poi cercherò di insegnarli lo sterzo e poi gli specchietti.
Pregate per me.

venerdì 2 luglio 2010

Cicce e privacy - Mini post

Scusate la mia assenza ma non riesco a venire online il piccolo vampiro prende tutto il mio tempo.
Spero di tornare presto a postare con la vecchia frequenza.

Qualche giorno fa sono andato a Tokyo per dei colloqui di lavoro ma di questo parlerò in un altro post ma nel mio girovagare notturno ho visto una cosa che sapevo già.
Cosa? che i giapponesi sono zozzoni come tutti gli altri abitanti del monto.
Se sento ancora un giapponese che mi dice ma in Italia ci sono cicche ovunque gli risponderò la sera sei troppo ciucco per guardati in giro?
Lo stesso vale per gli Italiani che raccontano  di non avere visto una cicca per terra e altre cazzate del genere guardate questo video fatto alle 11 di sera davanti alla stazione di Akihabara.
Aggiornamento: Ok post infelice e mal scritto, con il video volevo mostrare come i giapponesi appena le autorita spariscono cambiano, il piazzale in questione e` davanti alla stazione e di giorno e` lindo ma al calare delle tenebre e senza i lvia vai dei poliziotti diventa un posacenere.
Girando in moto e uscendo dalle zone classiche se ne vedono di tutti i colori tipo discariche a cielo aperto o fiumi zeppi di bici, motorini e frigoriferi. Un giorno faro un post dedicato che mostrera gli estremi di zozzura che si vedono anche qui. Ma diciamo in genera le c`e` meno sporcizia che in Italia e dove vi e` viene subito rimossa per ritornare il giorno dopo. (la cosa vale per i luoghi pubblici tralasciamo le case giapponesi che e` meglio)
Non volevo paragonare casi estremi italiani ma solo dimostrare che la frase "in Giappone non ho mai visto immondizia o cicche per strada" e` cavolata.
Notare il cartello divieto di fumo:

Un altra cosa di cui voglio parlare e' privacy, secondo voi se io vado in un Koban (posto di polizia) e dico ho perso l' indirizzo di casa di Naoto Kun me lo danno?
No penserete voi, io penso che forse mi arrestano al momento, ma se chiedo un indirizzo di un comune cittadino giapponese? Mi diranno che non si può per la privacy ecc.

La cosa e' molto logica, ma un mio amico Italiano sfortunatamente ha dovuto chiudere la sua attività di ristorazione, come in tutte le chiusure per problemi di mercato uno si lascia dietro una sfilza di fornitori che aspettano i soldi. Giustamente le cose vanno per vie legali, ma il caro amico ieri si e' ritrovato sotto casa un fornitore che gli suonava il campanello. Primo si e' incazzato e poi gli ha domandato come avesse trovato il suo indirizzo. La risposta sono andato in un Koban e ho detto che dovevo parlarti urgentemente ma avevo perso i tuoi contatti.
PAZZESCO NO!!!