martedì 11 maggio 2010

Copertura sanitaria che calvario

Tutti i Italia ci lamentiamo del sistema sanitario che ha tempi biblici un esempio e' mio padre che doveva fare una visita di controllo ma i tempi di attesa era di 6 mesi perciò ha scelto di andare in una clinica privata.

Ora certo qui essendo quasi tutto privato i tempi sono nulli se uno vuole una visita in Giappone non ha che da andare in una clinica e farla.

Ma sarà tutto rose e fiori?
Per esperienza personale in Italia come detto per visite e check up le attese sono bibliche ma in caso di emergenze cliniche si e' al sicuro.
In Giappone invece sul lato diagnosi le cose vanno da dio, ci sono migliaia di cliniche che ti posso fare una Tac o altro in tempi brevissimi ma se uno ha un emergenza sono cavoli amari.

Ma oggi non voglio parlare del servizio ma della burocrazia e dei costi.
In Italia abbiamo un sistema a ticket inoltre in certe fasce di eta e situazioni croniche si hanno delle esenzioni. In Giappone invece la cosa e' più piatta se uno ha la copertura sanitaria (健康保険=Kenko-Hoken) lo stato paga il 70% e l' utente paga solo il 30% del trattamento.
Certo tralasciando che i costi sono alla fine simili al ticket per piccolo trattamenti, visite base ecc se si fa un risonanza magnetica o altro la differenza di costi con l' Italia si nota molto. In poche parole ti pelano.

Ma come si fa ad avere la copertura sanitaria?
Ci sono due sistemi principali:
1)Kenko-Hoken (健康保険) per i lavoratori
2)Kokumin-Kenko-Hoken (国民健康保険) copertura nazionale

La prima e' direttamente collegata al lavoro quindi se uno lavora la ditta fornisce la copertura sanitaria  (che uno in realtà paga nelle sue tasse).
La seconda invece la si paga da soli e serve a coprire chi non lavora.
Il costo della seconda e' di circa 20.000 al mese per persona.

Giustamente potrei sganciare i dindini e farmi coprire da quella nazionale ma visto che mia moglie tecnicamente lavora ancora abbiamo inserito Angelo sotto di lei e abbiamo fatto richiesta per il sottoscritto ma mentre nel caso di Angelo la cosa e' andata liscia nel mio caso le cose si stanno complicando.

Infatti al ministero giapponese hanno già accesso a tutta la mia documentazione (essendo straniero sono schedato molto di più di un giapponese, es. mi ricordo che i miei in un viaggio non avevano compilato bene il modulo di ingresso in Giappone e lo staff in due secondi mi ha trovato nel terminale e corretto l' errore).
Ma qui non esiste una legge per la documentazione già in possesso della pubblica amministrazione, perciò ste carogne voglio che certifichiamo il mio status di coniuge e di convivenza con mia moglie.
Dovrò andare in comune e spendere soldi per farmi dare il certificato di matrimonio e il certificato di residenza per poi portalo allo sportello di fianco a quello che me l' ha dato e inoltrarlo.
Che cazzata immane.


Fatto tutto ora mi trovo inserito sotto l' assicurazione di mia moglie sono coperto ma devo farmi togliere immediatamente... perche' semplice se vai sotto sussidio non puoi stare sotto la copertura di tua moglie.
Ma porca paletta in poche parole ho speso dei soldi per dei certificati e se la cosa si prolunga oltre il periodo di sussidio mi sa che dovro richiederli un altra volta e spendere altri soldi per una successiva richiesta.
Intanto pero sotto sussidio non saro' coperto da alcuna assicurazione e se per caso mi succede qualcosa di serio mi fumo il sussidio e altri soldi in banca per curarmi.
Mi sta venendo un mal di testa della madonna a vedere quanto sono incasinati in quanto a burocrazia i giapponesi.

Un ultima delucidazione sul sistema sanitario, la domenica e la notte se per caso dovreste finire in ospedale ricordatevi che dovrete esibire la card assicurativa ma lascerete una piccola caparra (dipende dal trattamento) per poi ritornare negli orari di ufficio per il rimborso o un maggiorazione. Infatti fuori dagli orari di ufficio gli ospedali non posso controllare la tua copertura sanitaria perciò caparra e poi saldo.
Non e' strano per un paese super tecnologico?

6 commenti:

  1. indubbiamente un bel casino, ma non preoccuparti, non ti succederà niente! vai tranquillo. non è che gli incidenti (di varia natura) capitino così spesso, anzi

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  2. Il problema è che in Italia per ricevere una visita si fa prima a improvvisare un'emergenza, andando al pronto soccorso. Sei, dieci ore di attesa sono nulle davanti a mesi di coda. In Giappone invece ci si comporta nel modo esattamente opposto, pianificando quando ammalarsi :D
    Non ho ancora avuto esperienze di emergenza, ma non trovo niente di grave nel lasciare una caparra negli orari critici e nel weekend, certa di ricevere un rimborso o di saldare la differenza in orari di ufficio.

    Riguardo alla burocrazia, entrando nell'assicurazione di tua moglie diventi automaticamente a carico del coniuge e il concetto di sussidio stride con esso... Perciò, o accetti il tuo destino di casalingo disperato o ti tieni il sussidio cercando di non combinare pasticci nel frattempo :))) Un bacino!

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  3. Be te e Kazu pensate alla storia di Little Tony colpito da infarto in Canada con il fratello dietro pronto con la Visa o niente angioplastica o al povero Stefano Cucchi morto al Pertini di Roma per mancanza di cure.Non ci sono poi meglio o peggio

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  4. Ciao Luca. Come va?? Come sai sono ad Osaka. Se ti va possiamo incontrarci. Mi farebbe molto piacere^^.

    Sono occupato fino al 21 maggio con gite e trasferte fuori citta'.. ahah. Pero' dal 22 fino al 25 sono ad Osaka... Fammi sapere.
    Ti lascio direttamente la mia mail: nerolooper@yahoo.it

    Ciao e in bocca al lupo con il pupo^^!!

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  5. Per la burocrazia, se ti ammali è colpa tua... ;-)

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  6. XS
    io sono sfigato con gli incidenti, lo sai che all' ospedale di padova quando arrivo qualunque sia il dottore o l' infermiere mi chiedo che ti sei fatto questa volta Luca...

    XKazu
    D'accordissimo per il discorso visite. meglio entrare in un ospedale italiano via pronto soccorso.
    Sul discorso caparra non capisco la cosa che ci vuole a controllare via telematica se sono assicurato o no? Mistero.
    non credo che i server siano offline di notte ma credo che sia solo un cavolata burocratica, in poche parole il controllo deve essere fatto dallo staff competente e averlo di notte costa?

    Si con il discorso di assicurazione vado a carico di mia moglie ma i sussidio non e' la stessa cosa del sussidio italiano e' una specie di assicurazione che io ho pagato per avere in caso di emergenza e che mi viene rimborsato solo per il periodo che ho pagato.
    Mistero numero due.
    I pasticci ci sono gia mi sono spappolato un dito mentre cercavo di smontare la moto. niente di grave.(ricordarsi di non cercare di smontare sterzo senza le chiavi giuste)

    XGiuseppe
    esatto per la burocrazia ogni cosa e' colpa dell' utente in qualunque paese del mondo

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