Ultimamente molti utenti mi chiedono come va via email, se ho trovato un lavoro, come sta il piccolo ecc.
Con questo post posso prendere tre piccioni con una fava:
-Spiegare a tutti la situazione
-Spiegare a molti le difficoltà di trovare un lavoro
-Chiedere dei consigli su un idea che mi frulla per la testa
Inoltre mi sa che qualcuno mi ha fatto il malocchio, stavo tornando dal party del consolato e vicino a casa mia si sono appostati quei maledetti poliziotti che con i motorini rompono le palle a ciclisti, pedoni ma mai ai veri criminali.
Belli nascosti se ne stavano su acquattati dietro ad uno stop per cuccare chi non si fermava. Tralasciamo l' idiozia di quello stop visto che in realtà il 99% del traffico viene da quella strada che fisicamente è la principale. Mistero della fede o scelte di favoritismi la strada principale in quel caso e' un stradina che porta un tempio.
So benissimo che li si nascondono praticamente ogni giorno e mi fermo sempre, ma secondo le due vedette di turno non mi sono fermato allo stop. Ci ho discusso animatamente ma nisba. Quindi via con la multa, meno due punti ancora (porca l'oca me ne restano 2 e poi mi ritirano la patente) ora dovrò stare calmo per un anno esatto poi i punti ritornaneranno.
Il problema ha avuto un risvolto positivo, visto ciò che è successo (mia moglie sa che mi fermo sempre li) il panico e' scattato nella sua testolina e abbiamo deciso che devo guidare il meno possibile per il prossimo anno perche anche se rispetto le regole si posso sempre beccare dei poliziotti di …... che ti multano tanto per prendere soldi.
Ma allora chi guida? Guiderà lei, per 10 anni non ha mai guidato ed alle mie molteplici richieste di fare un corso di guida ha sempre detto no e che non vuole guidare. Visto la situazione ha accettato ed ha iniziato fare delle guide con un scuola.
Nel male di trovare dei fannulloni che fanno multe per riempire le casse comunali facendo multe a gente che non ha fatto nulla (intanto di notte si sento sempre i teppisti fare drifting verso il cimitero ma nessun poliziotto) qualcosa di buono è venuto.
Ricordatevi di non girare per Takarazuka nelle prossime 2 o 3 settimane dalle dieci a mezzogiorno perché mia moglie sta facendo le guide ed può essere molto pericoloso.
Un altra brutta notizia è che è arrivata la cartolina delle tasse cittadine, so che Takarazuka e' cara perche questa e' una zona residenziale e non avendo industrie ha le tasse più alte della regione, circa tre volte Osaka.
Insomma mi tocca pagare 190.000yen di tasse, ora sono disoccupato e tutti i soldini che ho li devo spendere al meglio.
Da quello che mi aveva detto l' ufficio del lavoro potevo farmi sospendere o scontare le tasse essendo disoccupato ma tutto dipenda da comune a comune quindi ieri siamo andati al comune di Takarazuka ma SDENG (mazzata sui denti) la risposta è stata "si vedrà intanto paghi la prima rata noi intanto valuteremo e al massimo lo sconto sarà del 10%".
Whaoo che rottura ma come fanno i disoccupati a pagare le tasse in Giappone?
Ora arriviamo al piccolo, sta crescendo ora è 6500grammi insomma una bestia.
Fa già la lallazione, urla, ride, piange, insomma un piccolo psicopatico con problemi umorali. Ma quei maledetti sorrisi famelici cancellano tutte le ore di non sonno e la fatica per tenerlo buono.
Ecco qualche foto aggiornata:
-Andando a Hellowork ogni due giorni.
-Mi sono iscritto a quasi tutte le aziende interinali.
-Visiono ogni giorno i vari siti di recruitment per noi stranieri
-Cerco online ditte che mi potrebbero assumere e mando volontariamente il mio curriculum.
Cercare lavoro a Hellowork e' forse la cosa più inutile e che mi fa perdere piu tempo. il numero di offerte di lavoro è bassissimo rispetto a qualche anno fa.
Se uno cerca nella sezione stranieri primo si rende con della cosa perché se tre anni fa nella sezione ingegneri si trovavano mediamente 40-50 offerte attive ora ne trova 5-10 massimo.
Tralasciamo che l' ufficio è strapieno non lo avevo mai visto cosi stracarico di gente per accedere la PC e cercare un lavoro devi aspettare un oretta. Fidatevi negli anni passati quando facevo l' insegnante ci andavo ogni giorno e si trovava sempre un PC libero ora neanche a pagarlo.
Immediatamente chiariamo una cosa per non dare false speranze a molti futuri residenti, che cosa e' l' ufficio stranieri di Hellowork?
E' un ufficio dove qualcuno parla inglese, portoghese, spagnolo, Coreano o cinese.
In questo ufficio i terminali hanno anche i menu in Inglese ma le schede sono comunque tutte in giapponese, perciò la padronanza della lingua e' richiesta comunque.
I lavori nella sezione per stranieri primo sono meno pagati di quelli della sezione per giapponesi ma questo non vuol dire che tutti gli stranieri possano accedervi, nel 99% dei casi il lavoro e' solo in giapponese le offerte sono in questa sezione solo perché la ditta non ha problemi ad assumere stranieri o vuole pagare meno un dipendente.
Qui non pensate nemmeno un secondo di poter trovare un lavoro che implichi un uso base o medio del giapponese questi lavoro sono tutti solo per persone con un livello madrelingua.
Ora visto che la sezione stranieri a poche offerte non mi resta che provare nella sezione giapponesi e li qualcosa si trova. Lo staff mi introduce alla futura azienda che approva la mia candidatura quindi invio i documenti richiesti.
Regole principali per essere avere almeno una risposta da parte della ditta.
-Spedire Il curriculum semplice e quello con lo storico completo i giapponese nella forma classica giapponese niente curriculum originali.
-Spedire il tutto via posta niente fax o email.
-Aggiungere una lettera si presentazione preparata appositamente per quella ditta.
Fatto questo bisogna attendere, io ho mandato fino adesso 60 curriculum indovinate quante ditte mi hanno chiamato a un colloquio?
...zero, ma la ragione e' semplicissima.
Anche se ho nelle mie esperienze molti anni di lavoro come dipendente in Giappone quelle ditte non essendo nella sezione per stranieri non sanno come gestire un dipendente straniero.
Appena vedono il cognome straniero si fanno mille seghe mentali su quanti problemi comunicazione e comportamentali dovranno affrontare ma sopratutto non sanno come si gestisce un contratto con un straniero.
Subito pensano al problema visto, sponsorizzazioni ecc. Non guardano nemmeno nella voce specifica se c'è' scritto Visto permanente e so lo vendono spesso non sanno cosa vuol dire.
Per cui ricevo sempre le solite letterine prestampate con la risposta classica "ci dispiace ma il suo profilo non corrisponde alle nostre esigenze".
Allora capisco che sto provando a prendere vari lavori e in alcuni ho esperienza ma sono arrugginito, ma in tre casi la descrizione del lavoro era "Supporto tecnico informatico in inglese perso azienda straniera nel 85% si necessita l' uso dell' inglese".
Ci credete anche in quei casi non mi hanno chiamato a un colloquio? ci scommetto che avranno preso il solito giapponese che ha un certificato TOEIC ma che poi non parla una parola di inglese come molti dei miei colleghi.
Mi sa che devo cambiare nome se voglio avere una possibilità di un colloquio.
Non voglio demoralizzare i futuri residenti, ma se uno che parla giapponese, che ha un permesso permanente, che ha lavorato per molto tempo in una delle più rinomate aziende informatiche del paese non trova lavoro pensateci due volte prima di venire.
Nella ricerca presso le aziende interinali la situazione e' peggiore mi iscrivo ma poi non mi contattano mai perché non ci provano nemmeno a presentarmi ad un possibile cliente ma questo e' solo un mio sospetto.
Nel caso del contatto diretto la risposta e' quasi sempre negativa ma in due casi ho avuto un colloquio ma non era la figura che loro ricercavano peccato.
Ultimo e forse più importante per noi stranieri sono i siti di ricerca lavoro in ambienti internazionali dove si richiede bilinguismo.
Ogni santo giorno rispondo a degli annunci ma:
-ci sono poche offerte.
-Sono tutte a Tokyo.
-Molti a Tokyo sono interinali
-Molte ditte di recruitment non rispondono nemmeno per l' alto numero di contatti (devi essere un pistolero stare attento a tutti gli annunci e quando ne spunta uno nuovo inviare il tuo curriculum tra i primi)
Alcune di queste ditte mi hanno contattato e mi hanno fatto fare anche dei colloqui ma nisba semplicemente perché il lavoro era a Tokyo e anche se davo la mia disponibilità non se la sentivano di farmi provare anche per mia convenienza perché quasi tutti erano a contratto e farmi trasferire sarebbe stato problematico e costoso.
Ma la ricerca continua.
Giustamente se il piccolo non va al nido sarà difficile gestirlo allora mia moglie ha avuto un idea.
Se e solo se non trovo un lavoro stabile (cioè con assunzione) giustamente le non può lasciare il lavoro allora mi ha proposto di trovarmi un lavoro part-time o di farmi un business online.
Ora sono ancora in fase progettuale pero da un lato l' idea mi piace, potrò stare con il piccolo e sviluppare il suo lato italiano e nello stesso tempo sviluppare un mio business
Ora ho pensato a molte cose ma ho subito depennato il vendere prodotti italiani online anche se ho accesso a illimitate risorse di fornitori in Italia ci sono già troppi giapponesi che fanno questo business
Pensavo quindi di fare una cosa che nessuno fa per il momento, fare il procacciatore di prodotti in Giappone e venderli online visto che spesso molte cose non sono acquistabili all' estero e o i siti sono solo in giapponese.
Ma c'è solo un problema che caccio mi metto a vendere? Avete idee? Quali prodotti non si trovano in Italia o sono difficili da reperire?
Si accettano suggerimenti.
Da cosplayer ti consiglio di vendere parrucche, magari quelle di MAPLE.
RispondiEliminahttp://www.maple-wig.com/
Le vogliono tutti ma i maledetti non vendono fuori dal Giappone; spesso fanno offerte strepitose, se riesci a farti due conti e vedere a quanto potresti venderle per guadagnarci un pò ti posso dire subito se c'è possibilità di affari oppure no.
Io vengo quotidianamente tartassata di richieste da parte dei cosplayers niubbi alla ricerca di parrucche decenti...
Se la cosa ti interessa scrivimi pure qui: falketta@TOGLIfalketta.com
2) Perche' non prendi un alias in kanji per il tuo nome. Penso si registri in municipio, probabilmente aiuta a cambiare la predisposizione mentale dell'interlocutore.
RispondiElimina3) Lo fanno altri in lingua inglese via internet e l'idea non e' male.
Ad amici miei quello che interessa di piu' dal Giappone:
- videogiochi (nextgen usato e/o vintage)*
- hardware
- modellismo
- gadget minchiata
- attrezzatura da cucina**
- roba di nicchia (edizioni jp di Magic...)
- porno (di varia foggia e tipologia)
Comunque l'offerta e' gia' alta e c'e' sempre l'incognita dei dazi doganali.
Sul cosplay o servi la clientela high end che spende altrimenti ti scontri con la fascia budget dei produttori cinesi che trovi su ebay.
Non ti dico gli alimentari perche', oltre ad i problemi ovvi, anche in italia gli importatori giapponesi chiudono e molti ristoranti doc non importano piu' neanche le ceramiche e prendono quelle cinesi. Insomma
* ti chiedevano anche 150eur per un titolo nuovo jpn in negozio, circa il doppio del nuovo giapponese. Adesso magari mi informo sui prezzi attuali.
** cosi' evito scene tipo piastra x takoyaki in ghisa in valigia... abbiamo sforato 2,5 kg all'imbarco ^___^ (42.5 kg di bagaglio in stiva)
Io ti consiglio di aprire un maid cafe, di quelli in stile kyaba.
Riguardo il commercio: mi hanno raccontato che legalmente e' complicatissimo (leggi tanti moduli e permessi speciali) e costosissimo (leggi dazi e tasse) commerciare tra Europa e Giappone. Per quello i prodotti giapponesi in Italia costano una cifra e viceversa.
RispondiEliminaRiguardo il lavoro.So che ci sono sempre un po' di ditte straniere che cercando consulenti informatici in Giappone. Soprattutto a Tokyo che io sappia pero'.
Il problema e' trovare la nicchia di clientela che o non ha problemi di soldi oppure che non rompe troppo le scatole e si accontenta.
RispondiEliminaI rompiballe che vogliono risparmiare al massimo e scassano i marroni sono da evitare.
--
Per darti una idea a Tokyo mentre facevo shopping ho incrociato un tipo che come me andava in giro con una lista di giochi da acquistare su commissione, soltanto che io avevo il mio taccuino con la comparazione dei prezzi tra i vari negozi di usato e lui la tabella excel in stile professionale.
Tra l'altro ha pagato con la carta di credito JAL, cosi' si prendeva anche le miglia.
(si non mi faccio mai i ****i miei)
A procacciare roba troppo di nicchia rischi di dover stare in giro parecchio per tenere d'occhio il mercato.
Credo che non si qualifichi come lavoro vero e proprio, piu' un arrotondamento.
RispondiEliminaE le spedizioni le fai da privato a privato, cosi' almeno me le faceva anni orsono nippon-export.com da Kanazawa.
Comunque ci sono altri blogger italiani in giappone che già lo fanno.
PS a me interessano anche i copricruscotto di pelo.
RispondiEliminahehehe buona ricera di idee, oramai di gente che vende online ce ne una marea, in giappone so che ci sno persino personaggi che fanno da tramiti per l'acqueisto per esempio di modellini particolarmente ricercati e costosi e si prendono la percentuale sulle aste online non raggiungibili dall'europa, proprio come se fosse broker finanziari.
RispondiEliminaio finalmente a ottobre dovrei riuscire a venire almeno per un mesetto! finalmente!
Luca se posso osare per questo avvenimento chiederti una cosa fammi sapere, non vorrei rompere a tutti online, se posso inviarti una mail dimmelo!
mo torno a pregare che venga qualcuno che voglia un tattoo decente e a disegnare tavole su tavole :P
La situazione in Giappone è davvero deprimente e mi sa che sarò costretta a rientrare prima del previsto, visto pure il crollo dell'euro:( in bocca al lupo per il tuo progetto! A me piacerebbe trovare on line lo 100yen shop;), cmq l'ultima foto è troppo tenera!!! Siete uguali!
RispondiEliminamiriam
Mah cose da cucina, tipo coltelli di ceramica e pentole per il tempura...oppure c'è tutto il mondo nerd (che però eviterei)...
RispondiEliminaOppure puoi scrivere libri o articoli per giornali...
O fare l'insegnate di italiano e inglese...
O ancora fare la guida turistica...
In bocca al lupo...
cosa non si trova? Ragazze giapponesi! Luca, ragazze giapponesi, quello è il vero business.
RispondiEliminaPS: tuo figlio è meravigliosamente bello. Io e kazu (mia moglie intendo) lo abbiamo mirato e rimirato fino a consumare parte dello schermo.
Da completo ignorante ti direi che comprerei volentieri roba per cucina, tipo le confezioni di kareraisu, appunto robe per far la tempura ecc.
RispondiEliminaAvevo anche visto in diversi negozi in Giappone tavolette da cesso retrofit, così anche il tuo banale cesso può diventare musicale, riscaldato ecc. Potrebbe essere un'idea (solo se ricarichi per bene il prezzo, però, altrimenti non suona abbastanza esclusivo).
In bocca al lupo, facciamo a gara chi trova lavoro prima ;-)
Salse. Tipo yakiniku sauce o cose così. Io ad esempio le comprerei visto che non ne trovo in Italia.
RispondiEliminaCerto, dovresti vedere le spedizioni quanto incidono... :/
Cibo giapponese!!!! Caramelle, patatine, ramen istantanei, salatini, cioccolatini, biscottini, mentos ai gusti più assurdi, bibite tipo Fanta grape ecc ecc ecc
RispondiEliminaQui in Italia non esiste nulla del genere, se avessi un contatto in Giappone potrei provare a vendere queste cibarie che in Giappone sono la norma, ma da noi sono merce rara!
TyUan
finalmente si ritorna a super post , lunghi quanto interessamti/divertenti
RispondiEliminaEh, hai voglia a roba da poter vendere!
RispondiEliminaA Tokyo c'è quella strada piena di negozi di articoli per cucina: tazze da te e teiere, elettrodomestici, ed un sacco di altra roba. Quello che li costa pochi euri (ad esempio le tazze da te o da birra, quelle alte, grezze), quando arrivano qui costano decinaia e decinaia di euri (o non si trovano proprio, vai a cercare una cuoci riso qui...).
Alcune delle cose che si vedono ai 100yen shop qui proprio non esistono. Certo, li si dovrebbe vendere a quantità, non a singolo pezzo.
Macchine fotografiche e portatili usati, li costano molto, MOLTO meno. Poi sta a vedere con dogana e trasporto, ma secondo me spazio c'è.
Quasi tutti quello che si trova ad Akihabara e non sia computer. :)
Roba da cosplayer, ma anche abbigliamento tradizionale non di lusso (kimoni o yukata per casa).
Oh, tra le altre cose qui facciamo anche siti di e-commerce, e conosco persone già nel commercio che potrebbero fare da basisti a Roma... se vuoi, cthulhu at rlyeh punto it! ;)
propostamente,
Francesco P.
Ho una domanda che non c'entra niente col post^^; ma i giapponesi non mi sono di grande aiuto ed io sono negata con la tecnologia. Espongo il mio caso: tra un po' dovrò cambiare casa e la simpatica responsabile del nuovo dorm, mi ha detto che non potrà farmi avere internet in camera, perché a suo dire, le compagnie non fanno contratti di breve durata, ma io penso che non le interessi informarsi=_= quindi volevo andare privatamente da qualche parte, per stipulare un contratto di 1/2 mesi, ma dove??? Vorrei un collegamento senza limiti di tempo, altrimenti sklero, e sono giù sulla giusta strada.... potrei utilizzare il mio cellulare (softbank) per il laptop visto che probabilmente non avrò nemmeno il telefono in casa? Oppure accedere a qualche linea wifi comprando il modem...
RispondiEliminamiriam
Ammazza non pensavo che la situazione li fosse così difficile ora come ora per quanto riguarda il cercarsi un lavoro...
RispondiEliminama per curiosità, aprirsi un attività (tipo non so, pizza al taglio, gelateria) li in giappone è un casino incredibile o è fattibile, magari con un prestito?
Anche se immagino il mercato sarà stra-saturo...
Daniele
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RispondiElimina-= Nota di costume =-
RispondiEliminaLa roba che costa poco, tipo quella al 100 en shop e' quasi tutta made in china (doh). Non che non ci sia roba utile, ma tant'e'.
Qualcuno te la spaccia come made in japan, poi vai a vedere e c'e' scritto 中国製 (made in china)...coi souvenir le inculate si sprecano.
Senza parlare dell'artigianato tradizionale fatto a macchina e qui Luca ci potrebbe fare un documentario....
Come dice Francesco è roba da quantità, ma la massa critica di clientela semplicemente non c'e'.
Roba da cosplayer, ma anche abbigliamento tradizionale non di lusso (kimoni o yukata per casa).
Faccio notare che, se ti va bene, i kimono (sempre singolare) di seconda mano (aka recycle) ti costano:
- minimo 10.000 se super iper scontati altrimenti di norma 20-30.000 en
- aggiungi 3000 per la parte sotto (non mi viene il nome)
- aggiungi 5-6000 per l'obi
Mettici poi tabi e geta.
Se poi vuoi un haori o la "borsa" (anche da uomo) il prezzo sale.
Stesso dicasi per il tipo di tessuto (poliestere, cotone, lana seta)
Morale: col cambio attuale l'usato va a costarti
almeno 200 euro per l'uomo e 300 per la donna (che necessita di piu' "accessori").
Se ti accontenti delle "vestaglie" kitch che trovi nei negozi di souvenir e' un altro discorso....
In Italia c'e' chi importa tali prodotti a prezzi competitivi, ma il mercato semplicemente langue.... Infatti qualcuno di piuttosto grosso nel nord Italia ci ha rinunciato, per mancanza di soldi(degli aquirenti) e interesse.
Come per l'artigianato dai 500 euro in su (trovi anche armature a 2-3000 euro).
La famosa nicchia per la quale qualcuno si e'(era) gia' attrezzato e non vale la pena rischiare.
Consideriamo poi la roba contraffatta che arriva in Italia e viene venduta ad appassionati... tipo i cd audio giapponesi pirata stampati a Taiwan (bollati SIAE) messi sul mercato a prezzi infami.
Il discorso si fa molto delicato quando si parla di quantita'. Meglio le commissioni ad hoc.
Stesso discorso per il cospa....troppo caro.
RispondiEliminaADV MODE ON
Se a qualcuno interessa vendo il costume di Kuchiki Byakuya completo di hakama base nero coon sottoveste bianca (originale Cospa), waraji (made in Japan), haori custom made, tekkou.
Sono esclusi i tabi e la katana.
300 euro non trattabili. =)
ADV MODE OFF
Per i meido fuku, visto che casualmente conososco i prezzi del candy-fruit (e mi arriva inspiegabilmente la loro newsletter senza averla richiesta...w la privacy) si parla per un completo decente di 250-300 euro escluso calze, scarpe ed accessori ameni.
Altrimenti torniamo alla roba del Donki che ti prendi con 4000 en e dura quel che dura (dipende ovviamente da cosa ne fate ;) ).
Comunque cose su cui non puoi ricare piu' di tanto.
carta per origami :), secondo me nn è una cattiva idea, in italia è quasi impossibile trovarla.
RispondiEliminaIntendo sopratutto formati grandi: 50x50cm, 70x70cm, 1x1m, boh forse 1x1m è eccessivo ma gli altri formati.... o con delle particolari decorazioni.
by micio feroce
Ecco una modesta esperta di "attrezzi" per la cucina...
RispondiEliminaLa cuociriso ormai la vendono anche qui sia dai cinesi che all'Auchan... non la consiglio... Attrezzature per la cucina. devono essere particolari e poi ti consiglio di fare una piccola indagine...
Io da appassionata di direi "bento bako" perchè li colleziono e mi sveno per averne di particolari. Se ti interessa vai a vedere sia il mio blog che il forum "Pazze per il bento" abbiamo anche una sezione venditori e ovviamente i preferiti sono quelli che parlano italiano e che sanno destreggiarsi conle poste... italiane intendo... perchè la dogana qui ci sguazza quando non fa incetta di cose perticolari che arrivano nei loro gate.
L'indirizzo del forum è: www.pazzeperilbento.com
Da Italicus:
RispondiEliminaCaro Luca, i menagrami e gli iettatori li mandiamo tutti a quel paese,e dicendo questo credo di trovare il consenso di tutti gli ascoltatori.
Ora, il mio punto di vista lo riassumo nei seguenti punti:
1)La situazione non è più quella di come era alcuni mesi fa.
2) Il bambino cresce e presto interreagirà con il mondo circostante(con il sistema giapponese).
3) Sei scoglio...nato perché ti stai imbattendo nei veri ostacoli(e non parlo delle multe).
4) Il lavoro non viene ed i soldi ci vogliono comunque sia.
5) E' ormai degli anni che sei qua e dovrai pensare al futuro tuo della tua famiglia.
6) Mi chiedo se non ti sia passata per la mente l'idea di cominciare a pensare al ritorno..(dico,minimamente).
L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di consigliarti di mettere nel "preventivo-idee" un vostro ritorno in Italia=Europa=tanti Stati).
Lo so che hai casa ,ma potresti affidarla ad un'agenzia. Insomma,non è che per la casa dovete restare in Giappone(se il problema è la casa).
La macchina si può vendere,e la moto pure.
Insomma, cerca di scegliere la meglio soluzione per tutti voi e soprattutto per vostro figlio.
Scusa ma io le cose sono abituato a dirle e basta,senza farle girare tanto a lungo.
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RispondiElimina@Mu
RispondiEliminacosa non si trova? Ragazze giapponesi! Luca, ragazze giapponesi, quello è il vero business.
Direi che tendono ad auto-esportarsi e senza aiuti esterni...e "l'acquirente" se lo scelgono da sé. =)
@Luca
Giusto una follia.
Perchè non pensare di aprire un piccolo servizio di asilo (magari per immigrati visto che i locali magari non si fidano di un NG*)?
Cosi' badi anche al tuo figliolo.
* considerando le minchiate genitoriali quotidiane che si registrano dalle tue parti dovrebbe essere il contrario....
@italicus
dipende da quanto si protrae la situazione di crisi. La politica migratoria delle porte girevoli e' periodica ed alterna momenti di espansione dell'offerta di lavoro a momenti di autarchia folle (come il presente), comunque la soluzione che si propone di esplorare Luca mi pare interessante.
L'importante e' rispettare la regola aurea delle aziende: il numero dei soci deve essere dispari e inferiore a 2.
Potresti fare da shopping service e soprattutto da biddatore XD per i siti di aste giapponesi come yahoo Japan! Ci sono siti stranieri che si occupano di questo, come Celga, ma sicuramente un italiano per noi italiani è meglio :)
RispondiEliminaBeh se lo farai facci sapere^__^
Dirò una cazzata e me ne scuso anticipatamente ma ho sentito che alcuni riescono a guadagnare qualche soldo gestendo un sito di flash-games, volendo si potrebbe riesumare vecchi giochi giapponesi sconosciuti in italia con spiegazione in italiano.
RispondiEliminaLa gestione mi hanno detto è facile e il guadagno deriva dalla publicità.
Non so se corrisponde al vero però.
Marco Veneti
Fumetti o ドラマ o film... o addirittura i sottotitoli in italiano per gli stessi! Non se ne trovano molti!
RispondiEliminaGiochi per Nintendo DS. Purtroppo il 90% ha solo il giapponese... ma tantissimi (quei rari che hanno anche l'inglese) mi sembra che siano abbastanza ricercati in Italia. E viceversa: ho visto che bambini che sbavavano mentre mi vedevano giocare con Theme Park... :-D
Dizionari! Elettronici e non... qui i prezzi sono assurdi! E anche libri per lo studio della lingua.
Non so proprio cosa potrei consigliarti...ummm forse qualche piccolo oggetto per l'arredamento...potrebbe andare?
RispondiEliminaSto faticando tanto anche io per trovare un lavoro decente qui in Italia...che periodo di crisi!!!
Pero' voglio dirti che il tuo bambino e' veramente bellissimo e non riesco a staccare gli occhi dalla sua foto!!!
Asilo nido. Visto approvato sottoscritto e controfirmato.
RispondiElimina(Adesso trovatemi un neo papà in astinenza da sonno che trovi sensata la proposta)
Ti sconsiglio di pensare di tornare in Italia anche minimamente. In Italia la situazione e' molto peggiore che in Giappone. Non c'e' lavoro neanche per i giovani laureati, che emigrano tutti (almeno quelli che hanno testa).
RispondiEliminaResisti.
Da Italicus:
RispondiEliminaComunque, se sarà che rimarrete in Giappone,secondo me dovresti aspettare ad investire soldi in iniziative di cui tu non ne hai per il momento appieno controllo. I soldi non bastano mai ed anticiparli per avviare nuove iniziative in settori oscuri necessita una buona dose di spirito d'avventura( ed essere soli,ma tu hai famiglia).
Mi sembra di aver capito che sei un genio nel tuo lavoro e, dopotutto -e cercando di perseverare- , quello è il tuo campo dove puoi muoverti meglio. Nel frattempo potresti ripiegare su qualche lavoro temporaneo,non escludendo(in mancanza di meglio) qualche lavoro di traduzione,di interpretariato,di insegnamento ed affini. Insomma,non investire è il consiglio che ti do io.
P.S Sei andato al Consolato per sentire se loro possono fare qualcosa? Provare non costa niente.Io ci provai e mi costò poco ,ed un altrettanto poco,anzi,niente, ne venne in cambio,ma , non si sa se nel tuo caso qualcuno ti viene incontro.
Cerca le aziende italiane che spesso hanno bisogno di agenti in loco(parlo di aziende prossime al settore del tuo lavoro).
Tantissima salute e serenità a tutti voi.
Il bambino ti assomiglia,eccome!
Se si tratta di import-export, mi sono sempre chiesta perchè i meravigliosi cessi giapponesi non possano essere utilizzati anche Italia dove tra l'altro ci sono aziende leader nei sanitari e rubinetterie, comunque mi sembra che il consiglio migliore te lo abbia dato Italicus nel commento che precede il mio, io dopo un'anno di ricerca ho trovato come operaia metalmeccanica (periodo un mese costituito da ben 5 proroghe) ma ogni venerdì aspetto di sapere se lavorerò per un'altra settimana o no, alla faccia delle notizie balenghe che danno l'industria Italiana che vola??? Ma si sà: ormai siamo in un dejavù di 70 anni fà comprese le veline sull'informazione...Angelo è proprio un'angelo e, senza offesa, è più bello del papà, detto questo auguri e porta pazienza!!
RispondiEliminain bocca al lupo nella ricerca di un lavoro. conosco la frustrazione di non riuscire a trovare un lavoro all'estero. io non sono riuscito a sydney per via del mio visto non permanente!
RispondiEliminabeeelo piccolo bimbo!! *.*
RispondiElimina...
..."piccolo"...insomma! un bel vitellino italiano! bravo Luca!
bella idea ha avuto tua moglie! mica male!
sei ignegnere giusto? c'entri qualcosa con l'elettronica di consumo? penso che quello sia il business giusto
diciamo anche il business da usare come testa d'ariete
poi niente ti impedisce di fare anche qualche extra on demand, vero? ^_^
immagino che non ti "abbasserai" mai a vestiti-accessori (in Italia ultimamente la moda giapponese inizia ad essere diffusa) che io adoro e compro, fra l'altro... però gadgets & affini penso che possano essere tranquillamente aggiunti ai prodotti comuni di elettronica di comsumo e roba sofisticata per nerd intransigenti!
e libri! libri e dizionari per studiare il giapponese, che in italia costano un botto! (io li ho comprati dagli stati uniti on line, per risparmiare... e che cavolo)
RispondiEliminain Italia non si trova manco a pugnalarsi il thè verde sencha e macha, sono costretto a comprarlo in giappone online! quello vero intendo, in Italia ci sono solo imitazioni cinesi! anche gli spaghetti istantanei dovrebbero andare, ne ho ancora la nostalgia!
RispondiEliminaSalve!
RispondiEliminaLeggo il tuo blog da un bel po', ma questa è la prima volta che scrivo.
L'idea di Naumacos di vendere il tè verde giapponese autentico la trovo ottima: io stessa ne sono una grande consumatrice, ma in effetti trovare il vero tè giapponese (di qualità) non è facile.
Per fare un esempio, ho notato che il tè verde gyokuro sta diventando molto apprezzato, nonostante il prezzo non sia convenientissimo.
Magari insieme ad altri prodotti "da tè" (per esempio dolcetti al tè macha) e/o altri prodotti particolari, potrebbe venir fuori un'attività interessante.
Bea
Tè a parte, il tuo bambino è meraviglioso. ^__^
RispondiEliminaBea
Ciao!
RispondiEliminaLeggo il tuo blog da molto!
Forse è un idea stupida, ma perchè non crei un sito che organizza viaggi per italiani in Giappone o Viceversa (Per giapponesi in Italia).
In Italia esistono già siti di questo tipo.
Il mio primo viaggio in Giappo l'ho fatto con uno di loro, ed è andata bene!
Devi organizzare un po il tutto, aereo, hotel, ecc.. Cose che oggigiorno puoi fare da internet tranquillamente.
In poche parole ti devi improvvisare Agenzia di viaggio! Immagino che di contatti sia li che in Italia ne hai per poter organizzare la cosa! Poi non so se esistono leggi che vincolano questo genere di Business in Giappone. Però so che quì in Italia c'è gente che ci campa con questa roba!
Spero di averti ispirato!
Buona fortuna
Dan
puoi programmare per ipod iphone anche una cazzata da pubblicare dando anche qualche rendem per contest magari un minigioco all'interno di un videogame qualcosa di semplice comunque
RispondiEliminaForse è solo una mia impressione, ma Luca, da una foto all'altra, cambia tantissimo! Nella prima, per dire, sembri un liceale o un mio coetaneo ^^ *Terra Nova si gratta la testa* devo ancora venire a capo di tutto ciò.
RispondiEliminaPer il lavoro, le mie idee sono pressappoco:
- come ha detto qualcuno qui sopra, credo sia necessaria prudenza, non rischiare di perdere inutilmente tempo e denaro in progetti avventurosi;
- personalmente, l'idea dell'asilo per mezzi gaijin gestito da un paparino mi sembra davvero buona (tralasciando la probabile burocrazia necessaria per avviare l'attività), e poi potresti stare con il pargolo per tutto il tempo;
- il procacciatore di articoli giappi non sembra nemmeno male, ma non penso che si riesca a raggiungere un volume di affari molto alto, lo vedo al massimo come un "di più" (sempre escludendo i casini burocratici);
- il ritorno in Italia vedilo come ultimissima spiaggia, non solo qui la situazione fa schifo, ma una volta tornato dubito tu possa cambiare idea e oplà, tornare rapido rapido in Giappone... è una scelta da fare quando non ci sono davvero più alternative (certo, su tutto pesa l'educaizone di tuo figlio, hai sempre detto che non lo vuoi irregimentato come gli indigeni);
Ti conosco solo attraverso il blog, ma sono certa che troverai una soluzione ^^ in bocca al lupo
Terra Nova
Ma se ti posso dare un consiglio,
RispondiEliminapotersti provare col modellisto statico (auto, animazione giapponese, etc. etc.).
L'animazione giapponese, nonstante l'ostacolo della lingua e la scarsa diffusione, é molto seguita in Italia (Gundam su tutti), percui tentare in questo settore vendendo i modellini delle varie serie non dovrebbe avere contrindicazioni da "eccessiva concorrenza".
Cosa ancora più facile se si parla di modellismo di automodelli, navi, moto ... dove proprio non c'é concorrenza.
L'unico problema sono i costi di spedizione ed i dazi doganali (cari come il fuoco) al riguardo dovresti trovare una formula per contenerli appunto.
Un ultimo suggerimento, lascia stare EBay.it le provvigioni richieste sono da suicidio, rischieresti seriamente di vendere senza guadagnare nulla.
In effetti anche a me era saltato in mente una cosa del genere ma il problema, nel mio caso é trovare una spalla in loco.
A presto
-Norberto-
Da Italicus:
RispondiEliminaMamoru,mi trovo ormai perennemente d'accordo con te,vedo che siamo in sintonia siu molte cose,bene!
.."dipende da quanto si protrae la situazione di crisi. La politica migratoria delle porte girevoli e' periodica ed alterna momenti di espansione dell'offerta di lavoro a momenti di autarchia folle (come il presente), comunque la soluzione che si propone di esplorare Luca mi pare interessante".
Sì, la sua idea(di Luca) è interessante,senza dubbio. Se ne è convinto e ci si vuol buttare anima e corpo,aggiungerei anche che cose impossibili sono innanzitutto quelle che non si vogliono fare,quindi,può essere che riesca a sfondare in altri settori,se ha costanza,impegno e fortuna.
Sai,uno parla e dà consigli confrontandosi con quello che ha vissuto e le esperienze riportate(Luca ed io abbiamo le vite incrociate:molte delle sue vicissitudini ripercorrono le stesse strade persorse da me anni fa..).
Con l'ingegno di un Italiano (e la fortuna di essere Italiano)in Giappone ci sono ancora spazi di lavoro per soli Giapponesi o Italiani:
Traduzioni/interpretariato/insegnamento/divulgazione/turismo/..tra i relativi Paesi.
Alla voce turismo:1) viaggi in Italia organizzati da egli stesso medesimo 2) Collaborazione con Agenzie turistiche in loco ed oltremare
Alla voce divulgazione/insegnamento: 1)Lezioni di cucina italiana e annessa lingua 2)Ripetizioni di matematica,fisica,lingua, in lingua italiana o in lingua inglese,financo in giapponese.
Ecco, qui ho riportato tutte queste attività che non necessitano di investimento alcuno,e nel frattempo, il nostro Luca potrebbe perseguire(e lo farà con successo;FORZALUCA!!!) nella ricerca di un lavoro a lui consono.
A lui noi tutti auguriamo che questa "porta girevole" gli si apra definitivamente e con tanto di passerella ,con destinazione la felicità ed una vita degna ,quale auguro a qualsiasi altra persona di sani principi e buona volontà.
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RispondiEliminaCiao Luca,
RispondiEliminada quanto tempo che non posto sul tuo blog.
Purtroppo non so che consiglio darti la mia idea di business la conosci ne avevamo parlato l'anno scorso(ricordi) certo che la situazione del lavoro che tu descrivi è veramente tragica come ha detto qualcun'altro hai mai pensato di tornare in Italia o perchè no trasferirti a Tokyo?
Ti auguro il meglio, tieni duro e vedrai che tutto si risolverà alla grande!!!!
Andrea
p.s.Quest'anno ti và di fare un'altra pizzata??
ciao
RispondiEliminasuggerimenti:
linkedin o simili
headhunter o recruiter
supporto a connazionali o altro per uso pc (usare il pc per nuovi arrivati o stranieri e vari problemi uso, config, web eccc)
cambio paese (ma queste sono cose personali)
ps
penso tu lo sappia ma dopo un tot di tempo devi restituire le tasse l governo gipp. sui sul sussidio di disoccupazione
in bocca al lupo
aru - tokyo
Ciao, qui sopra ti hanno suggerito gli headhunters ma fossi in te li lascerei perdere, è solo tempo sprecato.
RispondiEliminaNe ho diversi di amici in quel campo lì e molti di loro adesso stanno facendo la fame. C'è movimento solo al livello di top-management, e anche lì parecchia gente è rimasta senza sedia una volta finita la musica.
Poi quei cretini che spesso siedono nelle assemblee degli azionisti credono che nei periodi di crisi, mandando via un CEO, un COO o un CFO le cose cambino in meglio. Illusi e dementi! La verità è questo è un periodo di merda, quindi hai voglia a cambiare i manager!
Ciao
RispondiEliminaforse ti hanno gia' scritto o dato delle idee: ti do le mie:
come esportatore hai bisogno di soldi e contatti col rischio di perdere tanti soldi.
oppure fai da tramite come quelli di whiterabbit che comprano al negozio e spediscono al cliente
(almeno cosi facevano all inizio)
Pensa anche che quando lo yen e' a 150/165 per un euro tutto e' economico per gli europei
quando lo yen e' a 100/125 tutto e costosissimo
la pari la abbiamo tra 130/135
1) Washlet: non si vendono in europa, avrebbero successo se spinti da ditte di sanitari (ideal standard)
2) aspirapolveri: le versioni giapponesi sono piccoli potenti leggeri, ma le grandi marche evitano di mettersi in concorrenza in europa
3) Frigoriferi: le versioni giapponesi sono comode con tanti cassetti esterni, non vengono venduti in europa tranne uno sharp a prezzo triplo
4) articoli da 100 yen shop: sono mille volte meglio di quelli dei negozi a un euro
5) cuociriso: non sono venduti in europa
6) microonde: a parte la whirpool c'e' il nulla
7) cup noodle
8) articoli da supermercato: c'e' ne sono tanti da scegliere ma dovresti fare accordi tra catene di supermercati e ditte giapponesi
9) naturalmente dizionari elettronici (non sono venduti per questioni di diritti) ma fai da tramite con gli acquirenti
Quoto Alexxx per la sensibilita' alla fluttuazione del cambio a cui sono soggetti questi lavoretti di esportazione ed e' il motivo per cui mi sono convinto che sono piu' per arrotondare che per altro. Soprattutto in questo periodo con fluttuazioni semestrali del 40%
RispondiElimina@Alexxx
Sul discorso elettrodomestici c'e' il grosso problema dell'alimentazione elettrica, soprattutto per potenze elevate (>200W) ed in funzionamento continuo.
Sulla 1)
ci sono aziende che vendono in Europa ed Italia ottimi prodotti non giapponesi, ma adatti al mercato europeo (attacchi idraulici ed elettrici compatibili con gli standard continentali). Io ne ho uno.
Comunque rimando all'ottimo post di Nicus:
http://www.strayinjapan.it/2010/05/comprare-una-washlet-in-italia-2a-parte.html
grazie a tutti appea riesco rispondo a tutti commenti
RispondiEliminaSecondo me è meglio che continui a cercarti un lavoro normale come stai facendo...
RispondiEliminaInternet non è la soluzione, e solo un mercato come tutti gli altri, se non conosci perfettamente il sistema non riesci a guadagnare.
grande idea quella del procacciatore di roba giappica.
RispondiEliminaad esempio io che ho un cassonetto di Nissan Micra che sto preparando per la pista, non trovo nulla in Italia, al massimo in UK, ed appunto in Giappone.
penso che in campi come quello dei prodotti aftermarket per auto, in Italia ci sono abbastanza pazzi (me compreso) su cui lucrare un pò.
Daniele.
Mi piacerebbe prendere tante cose in jappo.. ma ogni volta che non capisco..che c'è scritto o quanto costa chiudo... sarebbero interessanti gadget ed alimentari.
RispondiEliminaCiao Luca, complimenti per il piccolo, cresce che e' uno splendore. Sono tornato da Osaka in Italia pochi giorni fa', in seguito al matrimonio di mia cognata che si e' svolto all'Hankyu a Umeda. Volevo lasciarti un messaggio per vedere se potevo passare a trovarti e conoscerci, ma non ce l'ho fatta a causa di tutti gli appuntamenti con i parenti e giri vari da sbrigare, etc etc. Pensa che una sera sono andato anche a Toyonaka a trovare la sorella di mia moglie nella nuova casa dove si e' allocata con il neo marito. Penso non sia eccessivamente lontano da casa tua. Solitamente io sto a Yao. Grazie per esserti aggiunto come sostenitore nel mio blog insieme ad altri, pur avendo io scritto solo pochissimi post. Il fatto e' che in Italia mi sto trasferendo da una citta' all'altra causa lavoro e non riesco a dedicarmi ad internet. Mi pento di non averti contattato ad Osaka. Se ripasso, la prossima volta lo faccio, col tuo permesso.
RispondiElimina2) Ma le fiere del lavoro non ci sono in Giappone? Anche quelle delle università, intendo.
RispondiEliminaLink a caso #1
Link a caso #2
3) E invece fare il traduttore giapponese-italiano? Visto che ti piace scrivere...