mercoledì 18 agosto 2010

Poveri bambini giapponesi

Con questo post svelo i mistero sulle abitudini estive dei poveri bimbi giapponesi, premettiamo che sti poarelli hanno solo 40 giorni di ferie da scuola.
Sanno benissimo che entrati alle medie saranno prigonieri dei club sportivi scolastici durante anche questi agoniati giorni di ferie (almeno cosi dice mia moglie secondo la sua esperienza la prigionia da club inizia alle medie).
Ma anche alle elementari ormai i bimbi sono costretti dalle famiglie e dalla societa (se non lo fai sei escluso dal gruppo) a subirsi i Juku che gia frequentano nel dopo scuola ma durante le ferie questi luoghi di tortura diventa la residenza fissa dei giovani giapponesi
Inoltre spesso molte famiglie rincarano la dose di attivita extra scolastiche come il piano.
Insomma durante le ferie estive i giovani giapponesi sono incastrati fra:
-Club sportivi
-Scuole di preparazione extrascolastiche (Juku)
-Attivita extra scolastiche
-Compiti per casa
Delle poche ore e del poco tempo che rimane non so cosa facciano i piu grandi ma so cosa succede ai piu piccoli.
Infatti i piccoli qui passano giorni e giorni come dipendenti volontari della disinfestazione nazionale, sti poaretti invece di andarse al mare come noi passano giorni e giorni con il retino a raccogliere ogni bestiaccia che trovano sulla loro strada.
Infatti grazie al loro servizio posso cenare in terrazzo senza essere divorato da insettacci mostruosi.
Ringrazio di essere italiano e fidatevi mio figlio non passera le estati a raccogliere insetti, a costo di spedirlo via corriere in Italia.

75 commenti:

  1. Mandalo da me. Lo porto in spiaggia H/24 a non fare nulla.

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  2. Da Italicus:

    La s...a della mia ex-moglie quando le dissi che il nostro bambino non doveva andare a togliere il merdume degli estranei,senza contare il rischio ed il pericolo,mi disse categoricamente." Qui siamo in Giappone e si fa secondo il sistema giapponese!"


    Ammazzate che lavaggi di cervello! C'hai un figlio e ti curi di adeguarti al sistema sorvolando sulla sicurezza di tuo figlio!!???

    Che jenteemmerd' - Così a Napoli dicono.

    Luca,mi rassicura sapere come la pensi,credimi!

    Ripulire il porcile altrui Bono et benefico non est. E poi,magari,queste mammine accumulano montagne di immondizia a casa loro(la cosa è manifesta e risaputa).

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  3. MIa moglie passava l'estati in piscina a fare vasche e vasche. Almeno stava fresca.

    La prima vacanza ha aspettato i 20 anni a farla.

    Ma tu LUCA quante volte sei andato al mare in giappone???

    il week end vai sulle spiagge di Ise o Tottori o nelle isole vicine???

    Tua moglie ti uccide se andate al mare? e figuriamoci il pupo vedra' il mare a 25 anni in italia quando viaggera' da solo

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  4. Xeconomia te lo mando subito

    XNeko
    Sono stato al mare sia a ise/fukui e tanti altri ma sono stabile a guam costa pochissmo e il mare e` splendido.
    non ti preoccupare il mare piace anche amia moglie. le ho anche insegnato come guidare una moto d` acqua

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  5. Scuole di preparazione già alle elementari? Un incubo! Poveretti!
    "i bimbi sono costretti dalle famiglie e dalla società (se non lo fai sei escluso dal gruppo)".
    Brutta cosa. Ho letto recentemente qualcosa su come può degenerare questa "esclusione dal gruppo" nelle scuole giapponesi.

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  6. Caro Luca è la prima volta che ti scrivo anche se è da tanto che ti leggo...mi fai morire dal ridere..sei troppo forte!Io vedevo il Giappone come nei cartoni giapponesi, era il mio mito...ma ora mi rendo conto che è completamente diverso (anche perchè ho un'amica di penna giapponese e quindi mi racconta tante cose!!!)Però leggere quello che scrivi e come lo scrivi è interessante..sei una persona che lo vive tutti i giorni con i pro e i contro..e quindi obiettiva!Continua così ..non vedo l'ora di leggere il prossimo post..su cosa lo farai mai?
    Ciao e complimenti per il pupo :è veramente bello!!
    Alessandra

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  7. è T E R R O R I Z Z A N T E

    ma non capisco.... chi è quel babbo che lascia il figlio a raccogliere le schifezze in giro?

    e se non lo fai fare a tuo figlio, lui si troverà poi in qualche situazione di esclusione sociale?

    cioe' mi pare assurdo che ogni genitore non dica: "lascia che siano gli altri bambini a farlo"

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  8. Poverini...
    Ma tu come potrai salvare il tuo bimbo da queste torture?
    Te lo chiedo perche' questo argomento mi sta particolarmente a cuore...

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  9. Da Italicus:

    Luca, l'hai già raccontata quella dei bambini che devono pulire i cessi nella scuola?
    Come li fanni disporre: I comandi: le disposizioni: I compiti?

    Mi sembra che tra i tuoi lettori ci sia qualcuno che ha figli da allevare in Giappone e forse potrebbe essere utile sapere per tempo queste cose.
    Potresti anche spiegare come li dispongono questi bambinelli e di quali strumenti li muniscono per effettuare le pulizie?
    Già che ci sei potresti rendere in maniera dettagliata l'andamento e l'atmosfera che vige all'interno delle scuole? faresti un'opera buona a coppie italo-giapponesi(interessate) ed ancor di più ai figli di espatriati(interessati) che si devono trovare a pulire i cessi dei lor signori giapponesi.

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  10. Che vita di merda... Ci credo che poi crescono con turbe psichiche e capacità zero di relazione sociale..... Sono delle formiche i Giapponesi, non sono esseri umani... ;__;
    Io gli unici ricordi davvero belli della mia vita che ho sono tutti stati vissuti nella fanciullezza e nell'adolescenza, questi poveretti cresceranno senza ricordi che valga la pena ricordare... BAH.

    TyUan

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  11. Da Italicus:

    Il problema è che noi Occidentali abbiamo la nostra colpa in tutto questo.

    Fu chi fu,se invece di venire in Giappone a forzare il Paese ai mercati esteri se ne fosse rimasto a casa sua adesso il Giapponese non si sentirebbe forzato a superare la società occidentale.Non sarebbe stato toccato da enigmi sul fatto di "chi è capace a fare di più". Le rivendicazioni sulla "razza superiore" furono mosse dagli Europei e Americani( Francesi,Tedeschi,Ammarracani,e qualche punta mussoliniana di Italiani).
    Secondo me tutto è cominciato da questo fatto.
    Il Giapponese ha raccolto la sfida ma sta pagando a carissimo prezzo le difficilissime tappe faticosamente in via di raggiungimento: La società che va a sfacelo; suicidi in altissimo numero;infanzia inesistente; surplus di prodotti e manufatti con altrettanto,e di pari passo, spreco delle risorse energetiche; esaurimento al limite della tolleranza; dissidi;intollerabilità:
    Il prezzo maggiore lo pagano i bambini perché devono prepararsi a diventare un prodotto,una proprietà del Governo ,e deve essere una proprietà che renda in profitto! Vivere per il solo fatto di vivere la vita non è concesso!Godersi la vita è una concezione impalpabile.

    E' anche vero che in altri posti le cose non vanno molto meglio,ma perlomeno ai bambini è concesso sacrosantemente il loro periodo di svaghi in abbondanza.

    Poi, ti fai sotto a esporre questi tuoi punti di vista ed accoti spuntare da qualche bocca quasi vocifera quell'enunciato di imprit soporifero,quel " shikataganai", che mette poi,sottinteso,tutto a tacere ed annichilisce a te ed all'interlocutore ogni qualsiasi altra mossa d'intervento.

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  12. Oltre lo shikataganai io aggiungerei anche il proverbio deru kui wa utareru, insieme offrono un quadro completo della società giapponese e del suo approccio verso la diversità... ciò non significa che sia refrattaria al cambiamento, ma ogni mutamento avviene collettivamente ed in maniera estremamente radicale, penso all'occidentalizzazione dell'epoca Meiji, la militarizzazione che portò al disastro della seconda guerra mondiale, fino alla bubble economy degli anni 90 che si trascina fino ai giorni nostri. Come sempre per risolvere parte dei problemi bisognerebbe ripartire dalla scuola, riformare il sistema educativo, eliminare le juku mangiasoldi e i club dal sistema piramidale, studiare semplicemente la storia, la letteratura, l'arte, la matematica etc. Certo bisogna anche ricordare che per i giapponesi il periodo di spensieratezza equivale agli anni universitari, dove non si fa praticamente nulla, a parte scaldare il banco, e parlo per esperienza personale;) I voti di fine semestre sono calcolati per almeno il 40% sulle tue presenze al corso ed i compiti consegnati LOL!

    miriam

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  13. Ciao Luca, anche io vivo a tokyo con moglie jap e una bimba di due anni (quindi ancora niente scuola)..proprio un minuto fa le ho detto che non voglio che mia figlia passi l`estate a raccogliere rifiuti come volontaria..ebbene, nonostante mia moglie abbia vissuto in Italia per molti anni mi risponde"ma e`normale...solo cosi impara il rispetto per l`ambiente".....se penso a quando ero bambino io....3 mesi di vacanza al mare....un po` mi dispiace per mia figlia ma c`est la vie.....pero`poi penso che crescendo e studiando qua a Tokyo sicuramente avra`piu possibilita`che non a Napoli.

    Spesso vado a mare a Chiba ma il mare e`triste, la spiaggia e`grigia, qua manca proprio la cultura del cazzeggio di ore e ore sotto il sole e nel mare.....

    Volevo chiederti di riprendere un post interessante per chi come noi ha una bimba che fino a 21 anni(giusto?) avra` il doppio passaporto.......a volte vorrei proprio che mia figlia restasse in Giappone fino ai 21 anni per poi rientrare a vivere in Italia o in un posto dove si ha il tempo di rilassarsi un pochino nella vita
    saluti e buon proseguimento di ferie estive a tutti gli italiani residenti in Giappone...ovviamente scherzo..ma quali ferie????
    Walter

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  14. Io odio fare paragoni Italia-Giappone, giuro. Perchè penso che se ne potrebbe parlare per anni e alla fine non se ne uscirebbe comunque. E poi è troppo facile dire che l'ideale sarebbe prendere i lati positivi di entrambi i paesi per crearne uno che potrebbe rasentare la perfezione.
    Però a me la situazione dei bambini giapponesi non pare drammatica, sono per la disciplina e preferisco che raccolgano gli insetti piuttosto che si comportino come quelli che abitano nel mio palazzo che ne combinano di tutti i colori e se provi a dirgli qualcosa ti spunta fuori il genitore ignorante rabbioso con cui inevitabilmente poi si finisce a discutere.
    e poi ben venga lo sport, meglio di stare sdraiati sul divano a guardare la tele tutto il giorno o a cazzeggiare sul marciapiede davanti casa (non tutti i bambini hanno la possibilità di andare al mare 3 mesi, anzi io ne conosco davvero pochissimi se non nessuno).
    Forse solo questo "Juku" mi lascia un pò così, però non ne so praticamente nulla...ma nel mio paese vedo spesso un inciviltà e una maleducazione da parte dei più giovani talmente "forte" che proprio non ce la faccio a criticare gli altri...

    Daniele

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  15. I ritmi giapponesi sono bestiali.

    Detto questo non capisco: sti bambini stanno in strada a raccogliere bestie e rifiuti oppure vanno a pulire in casa d'altri? Dal post non si è capito.

    E poi Luca ti muovo una critica, senza polemica: il tuo blog è molto interessante, a volte però leggendolo pare che il Giappone sia solo un coacervo di rincoglioniti e se è così mi chiedo perché continui a viverci (senza intenzione di tornare in Italia a quanto mi pare di capire).

    Questa frase mi è parsa emblematica.

    "Infatti grazie al loro servizio posso cenare in terrazzo senza essere divorato da insettacci mostruosi."

    Ripeto, non capisco. Ti piace o no "godere" del lavoro di questi bambini? Se sei contento mi sembra troppo comodo condannare senza appello tutto il sistema che c'è dietro. E' come compiacersi della gentilezza dei commessi giapponesi e poi quando si è commessi a nostra volta in Giappone (ipotesi) ribellarsi, criticando questo modo di fare perché troppo umiliante. Grazie, è verissimo, ma allora sarebbe più onesto rigettare l'intero sistema e andarsene (preso atto che noi gaijini non siamo in grado di cambiare un bel nulla).

    Mostrare il lato oscuro di un Paese bellissimo come fai tu è interessantissimo (e doveroso), tuttavia (specie se si è deciso di vivere a tempo indeterminato in Giappone) personalmente non perderei mai di vista il fatto che questo lato nascosto è il rovescio di una medaglia del cui lato "scoperto" noi stessi godiamo a piene mani.

    Dal sottotitolo del blog si capisce che il Giappone ti piace, dai contenuti però mi sembri sempre insofferente verso quella società.

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  16. a Italicus:

    Ti sbagli di grosso:
    loro prendono dall'esterno e lo migliorano.

    Il Giappone si e' sempre sentito superiore a tutto. Rifiutando i contatti per secoli.
    E per questo che si allearono con la germania loro erano superiori a tutto.

    Sul lavoro, bambini ecc:
    deriva invece dalla cultura confucianesima, anche se nessuno si considera confuciano: quella cultura pervade l'Asia in maniera ossessiva: Bisogna lavorare e lavorare sodo per la societa'. Le riforme degli anni 60 in giappone hanno dato a loro il week end le ferie ecc cosa che non esiste in altri paesi asiatici: si lavora sempre.

    Le mie amiche giapponesi mi salutano sempre in email: "Lavora lavora", "perche' mi scrivi invece di lavorare", "Gia' sei uscito?"
    Mia moglie mi saluta con: "Sei andato avanti con il lavoro?" ecc.

    Per i suicidi ci sono varie concause: Ma interne non certo internazionali.

    Sul mare:
    Al contrario:
    in occidente i ragazzi scoprirono l'abbronzatura e i giochi d'acqua e questa cultura attecchi', in Giappone arrivo' anche da loro ma per il fatto che le donne amano troppo il pallore hanno rifiutato questa cultura. Infatti le piscine le fanno coperte, anche estive, i stabilimenti degli anni 60 penso che non esistano piu' (almeno penso, forse mi sbaglio)
    se le mamme non portano i figli al mare, i padri lavorano senza pausa e la cultura che dice che bisogna lavorare tanto: alla fine i bambini non fanno le vacanze come intendiamo noi.

    e comunque il mare, la spiaggia, il riposo, lo sport marino... sono cose europee (di una decina di paesi) e americane (forse solo florida e california e pochi altri stati)

    Ma in Giappone non lo offrono nemmeno ai turisti.

    Mi sto divulgando.....


    Alessandro

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  17. mamoru (non loggato)19 agosto 2010 alle ore 11:19

    @Luca
    Sono l'unico a pensare che l'esistenza stessa delle juku ed il loro utilizzo di massa, e' un po' come ammettere che la scuola non ti prepara bene?

    @Tonari
    Innanzitutto scusa la spigolosita', ma mi sembri una persona molto sveglia (avendo spulciato il tuo blog*) e capace di veicolare in ben altro modo i tuoi pensieri.

    Temevo che il "se non ti piace vattene" prima o poi sarebbe saltato fuori, sembra che sia "inevitabile" quando si parla di Giappone
    (ed e' una cosa piuttosto curiosa).

    Sei libero di pensarlo, ma lascia che ti dica che argomentare cosi' non la ritengo una cosa molto costruttiva: anzi e' proprio l'opposto, e' un non-argomento....proprio come dire "shoganai" o, come diceva Enrico Bertolino, "per tagliare subito ogni dialogo rispondi sempre: d'altra parte e' cosi'. Fine della discussione."

    Rifletti poi sulla cosa pensando di girarla verso giapponesi che vivono in Italia e che, a differenza di quanto farebbero con il loro pease natio, si lamentano di questo o quello, cosa dovremmo dirgli:
    - "Se non ti piace vai a casa" ?
    - "Noi italiani ci viviamo, tu poi fare lo stesso: adeguati" ?

    Vista cosi' non suona una cosa un poco bigotta?

    Grazie, è verissimo, ma allora sarebbe più onesto rigettare l'intero sistema e andarsene (preso atto che noi gaijini non siamo in grado di cambiare un bel nulla).

    Spiegamela perche' detta cosi' mi suona come "mutismo e rassegnazione".

    In ogni parte del mondo bisogna scendere a compromessi e difficilmente ognuno trova un posto dove tutto e' aderente alla propria forma mentis o al proprio modo di vivere.
    Altrimenti dovremmo suicidarci tutti, nella speranza che anche l'aldila' non sia una fregatura....

    Le fasi sono comunque due: la critica e la razionalizzazione di quanto puoi accettare e quanto puoi rifiutare, non e' una questione di fare le barricate a prescindere. E' questione di compromessi e rapporto costi/benefici (non solo in termini econometrici).

    Poi mi sembra perfettamente normale esprimere delle opinioni su di una societa' e ancora piu' normale che a farlo sia proprio un residente di lungo corso come Luca, in quanto contributore (fiscale, ma non solo) di quella stessa societa'. Il blog lo leggono anche molti immigrati di medio e lungo periodo come Luca, gente che quotidianamente ha piccoli e grandi problemi, persone che devono tirare su figli a cavallo tra due culture, che partecipano alle riunioni della scuola assieme alle controparti giapponesi, ma anche divorziati o imprenditori con attivita' da tirare avanti tra tasse, fornitori e clienti che non pagano.....
    A questi cosa diciamo:
    "se non ti va bene tornatene a casa"?
    Non lo trovi un po' troppo semplicistico?
    Dei problemi invece ne parlano e cercano di risolverli con l'aiuto di altre persone, possiamo chiamarla comunita' o networking: lo scambio di idee e' sempre bello perche' arricchisce ed ogni tanto ci sono delle imbeccate niente male.
    Parlare della critica in quanto tale o di chi la fa, anziche' dei problemi sollevati e' un po' come la storia del dito e la luna.

    Quanto all'osservazione che determinate comodita' ci sono perche' c'e' il rovescio della medaglia ti dico che hai, in buona parte, ragione. Ma non dobbiamo dimenticare che se dietro a queste cose, in alcuni casi, ci sono delle pratiche scorrette e' sacrosanto parlarne, poi ognuno fara' le proprie scelte consapevoli.

    Sull'esempio degli insetti io l'ho presa come battuta anche perche' non penso che ci sia una sorta di "utilita'sociale" nel catturare 2 cicale e 4 scarrafoni. E volercela vedere mi pare una roba da korea del nord....

    ---
    *dal nick parto dal presupposto che sei l'amico di Albino.

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  18. Da Italicus:

    Alessandro, fammi indovinare...ancora non sei padre e vivi da pochi anni in Giappone,e hai poco più di trent'anni...osservatore e attento lettore..

    O forse anche qui mi sbaglio di grosso.

    Comunque, la Storia(quella scritta e quella fortunosamente riportata o non ancora soppressa) la possiamo leggere in diverse presentazioni e in diversi gusti,poi, uno interagisce secondo gli stimoli del posto,se ivi soggiorna e tocca con mano e colà vive la Storia e vi compartecipa appienamente!.Costui osserva e trae le proprie conclusioni,conclusioni parziali e senza assolutivismi presunti,come nel caso del sottoscritto, e di certo -rivelando il mio stile- non proprio stilizzate a mo' di versetto biblico(tantevvero mi sono cautelato con quel " Secondo me..").Tuttavia, interagisco appienamente.

    Ora ,però, senza farci troppi ricami esegetici, il discorso "loro prendono e migliorano tutto" mi sembra un assolutismo bell'è buono. Io ,invece, avanzerei un'altra ipotesi: "Loro prendono da fuori e lo adattano alle loro esigenze". Ecco! Mi sembra meglio.Non trovi?
    Abbiamo un sistema scrittorio(così,per cominciare a fare qualche esempio) che non è passato per "mani miglioratrici" - e quindi parlare di trattamento miglioratorio parrebbe alquanto arbitrario e discutibilissimo- ma è stato adattato alle esigenze comunicative dei Giapponesi.
    Il discorso potrebbe andare avanti alla lunga ma, francamente,lascio a voi tutti il piacere di consultare tutta questa, didascalicamente ben fatta ,rubrica d'arogomentazione giapponese.

    Fa sempre piacere sentire altri pareri.Ecco una particolarità di noi non-Giapponesi: Non affiliarsi vicarialmente!

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  19. Ciao Luca, ho letto tutto il tuo blog, mi domandavo se ti andrebbe di scrivere qualcosa su come/perche ti sei trasferito a Tokyo. Mi pare non ne hai mai parlato... Sarebbe interessnte!

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  20. Argomento scottante. Interessanti i post. Dico anche io come la penso. Sono ormai 3 anni e mezzo che vivo qui. Credo di aver visto e capito qualcosa. E' normale confrontare il giappone con l'occidente (europa, america e con l'italia ovviamente).
    Soprattutto chi e' venuto o verra' in giappone si trovera' prima o poi in questa fase.
    Qui la vita e' diversa, i ritmi, le relazione sociali sono diverse ma onestamente non mi sento di criticare semmai capire giudicando senza pregiudizi a priori e senza essere vincolato quanto piu' possibile alle mie origini e cultura.
    Non voglio dire che manderei mio figlio a pulire le strade anche se ritengo che non sia una cosa cosi' grave.
    Credo che l'opposto potrebbe avvenire e credo che avvenga per un giapponese che vive in Italia e che in estate vede bambini giocare tutti i giorni per 3 mesi di fila. Differenza di cultura. Cosa e' giusto o sbagliato ? Io ho una mia idea, ognuno di noi ha una propria idea a riguardo...ma non mi sento di dire questo e' giusto e quello non lo e'.
    Circa un anno fa ho deciso di smettere di confrontare perche' non produce alcun risultato utile.
    Certo ogni tanto mi capitano o mi capita di vedere cose al limite del reale dal mio punto di vista (cioe' la mia cultura, i miei schemi mentali) alcune divertenti e altre meno ma qui e' un altro mondo e secondo me ci vuole la necessarua apertura mentale se no vivere diventa veramente frustrante e complicato.

    Umbro

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  21. mi appoggio ad alessando in risposta ad italicus..
    il giappone e' sempre stato molto fiero di se, rifiutando sempre e comunque di adeguarsi all'esterno (basta pensare che e' uno dei pochi stati asiatici a non essersi fatto inglobare dalla cina ai tempi che furono, a non averne assunto la lingua, e la scrittura (se non per "comodita', riadattandola al giapponese))

    come detto, il giappone e' un posto dove "prendono e migliorano" (sul migliorano si puo' anche discutere), il fatto e' che per loro e' sempre stato cosi'..un prendere e modificare/migliorare(il che puo' esser visto come un pregio o un difetto); di sicuro non e' per influenza dell'occidente se la loro struttura interna e' quella che e'.

    in ogni caso anche io non apprezzo piu' di tanto queste costrizioni imposte.."purtroppo" la cosa ottimale e' sempre la via di mezzo, che non vedremo mai da nessuna parte..
    cambiare il giappone (come l'italia o qualsiasi altro paese civilizzato) lo trovo un'utopia..e da una parte "apprezzo" la loro rassegnazione, piuttosto che fare come si fa in italia: casino, disordine, e alla fine non hai ottenuto comunque niente..
    non e' auspicabile essere "succubi" del sistema, ma nemmeno fare come si fa in italia che c'e' uno sciopero dei mezzi con cadenza regolare da non so quanti anni..
    oppure quando c'era stata la riforma gelmini, che all'universita' ci son state intere giornate di coglioni col megafono a cercare di impedire di far lezione a chi voleva..cos'hanno ottenuto? nulla.

    credo che comunque lo scopo di luca sia quello di presentare solo i lati negativi del giappone, in quanto francamente di quelli positivi non gliene frega una cippa a nessuno (xke probabilmente chi e' qui gia' le conosce le "figate" del giappone)..inutile criticare il negativismo totale, in quanto credo sia una scelta di blog, piu' che un punto di vista totale sul giappone.

    il discorso "se non ti piace tornatene a casa" fa molto persona che nelle cose non ci si e' mai trovato dentro, e non sa di cosa sta parlando..le problematiche (in questo ed in altri casi) possono essere davvero tante..a partire dal fatto che ha conoscenze, una vita sociale, ed una famiglia in giappone..non e' che di punto in bianco prendi e te ne vai..
    se non l'ha ancora fatto, avra' i suoi bei motivi '-'

    luca continua cosi', anche se non sono sempre totalmente d'accordo sui tuoi interventi, sei davvero una delle poche voci della verita' che sento il dovere di seguire.

    Genryuu

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  22. Mi trovo totalmente d'accordo con il post di Genryuu e credo che abbia capito in pieno lo spirito di questo blog, poi attendiamo luca per capire se è effettivamente così!

    Daniele

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  23. Xtutti
    Pacco di risposte scritte di fretta e furia, mi scuso se posso sembrare aggressivo non ho tempo per scrivere il tutto in modo diplomatico.

    XLou
    Piu che un incubo una boiata, ma gia studiano poco (ho visto i loro libri e siamo messi peggio noi abbiamo molta piu roba da studiare) che cavolo servono dei corsi per studiare cio che dovresti studiare a scuola?

    XS
    Grazie

    XAlessandra
    Grazie!!!
    il giappone per me rimane un mito nel marketing sul mercato internazionale sa dare un immagine di se che non corrisponde alla realta.
    A volte scrivo troppo dei contro ma infondo e` lo scopo del blog grazie per il tuo interesse nel blog a tra poco una notizia sui sussidi.
    Grazie Il pupo-diavoletto ringrazia

    XSimone
    A chi lo dici sono terrorizzato.
    Ci sono i babbi che magari non vorrebbero ma si fa cosi punto e basta.
    Per esempio per esclusione sociale i casi sono possibili nel caso dei club sportivi ma insegnero a mio figlio che il tuo gruppo te lo fai da solo e tu detti le leggi.

    XMorena
    Usa la tua italianita e imponi la tua cultura trova una via di mezzo con il cogniuge questa e` la soluzione.

    XItalicus:
    Penso che si sappia in Italia, sulla cosa faro un intervista ad un italiano con due bambine vediamo come me la racconta il tipo e nella PTA della scuola delle figlie.

    XTyUan
    Per noi e` una vita di m.. per loro e` normale.
    Sul discorso unici ricordi quoto al mille percento.

    XItalicus:
    Qui risciamo una guerra, i cultori delle storia giapponese non la vedono cosi.
    Diciamo che ci sono responsabilita da tutti e due i lati.

    XMirian
    Quoto a mille qui sono tutti a scienze politiche (canne incluse).........

    Xwalter
    classica risposta, mettila cosi gli dici, ok dammi delle motivazioni logiche e delle prove che tale pratica sia utile per l` educazione del figlio ( a me non sembra visto la maleducazione dei giovani e bimbi giapponesi vedi la merda che lasciano negli ascensori pubblici e nei parchi).
    Non direi che funzionano questi eventi sociali di pulizia.
    Sul mare io ho trovato spiagge carine ma sempre lontane dalle grandi citta, anche perche ce ne sono alcune che diventano una discarica aperta dopo il passaggio dei vacanzieri giapponesi.
    Il post si fara appena il mio cuore se la sente, sai lavoro a sentimenti.

    XDaniele
    Infatti non volevo fare paragoni, ma mi sembra dal post precedente che noi ce la siamo goduta l` infanzia, per mia moglie la reazione e` diversa per lei i 5 giorni di vacanza con i suoi erano sufficienti.
    Dici che non pare drammatica a me invece si perche?
    Fidati sulla disciplina sta roba non serve a nulla, i giovani sporcano quanto gli italiani e sono maleducati magari non lo fanno sotto casa ma lo fanno.
    Noi facciamo un letamaio per strada cazzegiando ogni pomeriggio loro lo fanno in 5 minuti dopo i club sportivi ma al fresco dell` ingresso per l` ascensore comunitario. Comunque se un giorno riesco fotografo del letamaio, qui abbiamo una ventina di addette alle pulizie che passa subito dopo i 5 minuti di sporcizia selvaggia.
    sul discorso vacanze possibili io direi che tutti siamo in crisi e in passato per costi minori si potevano avere piu possibilita, ma fidati un modo lo trovo a costo di prostituirmi.
    Sul JUKU lo ripeto esempio pratico che la scuola non insegna nulla.
    Ripeto fidati i giovani molto maleducati non mancano, facciamo un giretto Juso o Toyonaka?
    Ma basta andare a ashiya quartiere ricco per vedere le stesse cose.
    Solo che per fortuna quelli maleducati mica ci vanno in Italia oppure quei pochi che ci vanno fanno i grafitti, il caso fece scalpore ma basta guardare quanti kana ci sono sui graffiti in Italia mica era un caso limitato sai.

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  24. XTonari
    Io parlavo di insetti ma esiste anche la pratica di fare le pulizie in quartiere e cio riguarda anche zone private, non mi divulgo perche ne so ancora poco, a tempo debito un post.
    Sul discorso negativita io mostro il lato negativo come gia detto centinaia di volte ci sono ottimi blog che parlano delle chicche vere e anche false sul giappone.
    Vuoi sapere perche continua a viverci e non provo qualcosa di nuovo? ho una moglie e un figlio, dover ricominciare ancora e` scusami da coglioni.
    Vedo tantissimi italiani che fanno il giochino che dici tu sai come sono finiti?
    Senza una lira precari e scornati, io qui ho una casa comprata una macchina ecc. perche dovrei ritornare in Italia?
    Per ricomprarmi tutto e perdere una botta di soldi per strada.
    Se sei single puoi fare questi giochini ma non se hai famiglia, e poi come gia detto a me piace stare qui ma questo non vuol dire che devo accettare tutto e ingoiare il boccone amaro.
    Dalle risposte al post precedente dire che noi abbiamo un infanzia piu libera e gioiosa. Scusa ma ritengo che un bimbo meriti piu di crescere come facciamo noi in Italia di come fanno generalmente qui.
    Si puo insegnare l` educazione senza forzarla perche a forzarla si pagano le conseguenze.
    Il discorso terrazzino era una battuta cribbio. tosi dai mi conoscete ma che devo mettere le didascalie? Mica pigliano le zanzare, di quelle ne faccio fuori un milione a sera tra zampironi spray e piccole detonazioni atomiche.

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  25. XAlessandro
    Sul discorso prendere l` estero e migliorarlo la cosa sarebbe lunga, loro rimpastano a loro piacimento cio che gli piace, ma lo sai che il curry alla giapponese e` annoverato fra i piatti nazionali?
    Da quando esiste?
    Guarda il loro sistema politico e giuridico pieno di forzature per assomigliare a un paese occidentale ma sotto sotto tanta falsita.
    Occhio che una delle chiusure fu proprio perche la gente cristianizzata incominciava a rompere e hanno fatto una brutta fine.
    Sulla storia ci vado di piombo non mi addentro sull` argomento
    Occhio comunque che il discorso superiorita e` un po piu complesso di un semplice si allearono con ecc.
    Sul confucianesimo non mi addentro ammetto la mia ignoranza pero come lo metti in comune con il consumismo mostruoso che c`e` in Giappone?
    Non pensi che stoni?
    Sui saluti mai visto salutare cosi me lo metti in giapponese?
    Sui suicidi le concause sono molte non pensi che centri anche un infanzia vuota piena solo di doveri?
    Sul mare sara ma dove andavo io e` pieno di gente e se vai a guam sono tutti in spiaggia.
    Domanda non e` che al mare non ci vanno perche prima c`e` la stagione delle piogge e poi meduse a nastro (meduse con il mare intorno) inoltre i genitori le ferie le hanno molto corte d` estate?

    XMamoru
    La penso anche io cosi sui Juku.
    Quoto tutto il resto.

    XItalicus:
    Come detto non entriamo nell` argomento storia e` un capo minato.:-)
    quoto sul prendono e migliorano come fa comodo a loro.

    XSimone
    Guarda non ci faccio un post ma posso dirlo qui:
    1) prima vari viaggi da otaku
    2) Studio della biologia giapponese su delle amiche di penna che venivano a trovarmi in Italia.
    3) 4 anni di fidanzamento in italia con una Jappina.
    4) trasferimento in giappone per lei perche il padre stava morendo di cancro
    5) il padre muore lei mi butta fuori subito di casa ma io resto in giappone lei dice che mi ama ma non viene nel mio appartamento e io non posso andare nel suo.
    6) Mi prostituisco per vivere
    7) mi innamoro della mia futura moglie
    8) torno in Italia scornato
    9) risparmio e torno in giappone
    10) mi sistemo e compro casa
    11) faccio un blog.

    Xumbro
    io la vedo cosi essendo delle coppie miste possiamo (a gremlin sedato) fare delle scelte prendendole dalle due culture optando per la migliore, secondo me sul discorso godersi le ferie opto per quella italiana.

    XGenryuu
    Sulla fierezza niente da dire cribbio infondo l` imperatore era una divinita.
    Sul non farsi inglobare bisogna ricordare che e` un arcipelago.
    Infatti mi hai capito sulle costrizioni imposte, secondo me si puo arrivare allo stesso risultato anche senza forzare delle azioni, sul discorso scioperi la cosa e` lunga come detto prima prendono e migliorano un esempio sono gli scioperi, sono permessi dalla legge giapponese ma non da quella aziendale.
    Puoi fare sciopero ma poi vedrai che vita ti fara fare il tuo capo.
    Sindacati dove sono?
    Da noi abbiamo abusato di questi diritti da loro invece non hanno mai imparato a usarli.
    Sulla rasegnazione dire che gli italiani qualche volta dovrebbero seguire questa linea ma quando la rasegnazione e` "cacchio l`amianto fa male.. hanno fatto la legge .... non siamo in ritardo?... no dai almeno ci siamo arrivati anche noi... dai da oggi niente piu amianto. Evviva!!!! e quello vecchio? Shikatanai!!!! (nessuna legge sulla rimozione di quello onni presente nelle stazioni giapponesi?)
    Diciamo che non vabene nessuna delle due?
    Grazie comunque hai capito lo spirito del blog!!!!!!

    X Daniele
    Grazie

    X tutti ancora
    Mi scuso ancora per il pastroccio di commento, non volevo attaccare nessuno o essere dittatoriale

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  26. X mamoru se hai gia raccolto dei dati sui vecchietti disaparesedos mettili su un draft e mi scateno se riesco

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  27. Un commento sul post di Genryuu. Io non penso che il blog sia incentrato sugli aspetti negativi del giappone piuttosto sui lati oscuri come ben evidenziato in alto...
    Cambiare un paese e' difficile ma forse se ci mettiamo tutti insieme riusciamo...optando per la via di mezzo cioe' meno fan cazzismo di li' e piu' liberta e divertimento di qui...
    Sono d'accordo totalmente.
    Umbro

    RispondiElimina
  28. per umbro
    per un posto come il giappone, che credo sia uno dei piu' mitizzati, portare a galla i lati oscuri credo sia al 99% portare dei lati negativi..

    resto fermo sul fatto che ormai al giorno d'oggi abbiamo raggiunto un grado di civilizzazione e di equilibri tali che per cambiare le cose ci vorrebbe una guerra vera e propria..
    di sicuro non e' spaccando i coglioni a chi vuole studiare che fai cambiare idea ad una cretina che e' al "potere"

    x luca
    ovvio, come ho detto, la perfezione sta sempre nel mezzo, ma e' un mezzo che non raggiungeremo mai, ne noi ne loro..
    personalmente non credo riuscirei a vivere ai ritmi ed alle regole imposte dal giappone, nonostante io detesti molte cose dell'italia..

    per il non farsi inglobare, certo, ha contribuito il fatto che il giappone e' un arcipelago..ma ai tempi essere "cina" aveva il suo bel peso, la sua bella importanza..ma ai giapponesi non gliene fregava una cippa (ed han fatto bene cosi' secondo me), come hai detto tu il loro imperatore era una divinita', ed han proseguito ad essere loro stessi, col loro imperatore, i loro kami, prendendo dall esterno solo cio' che gli faceva comodo (guarda il buddhismo (terra pura, correggetemi se sbaglio): "mi basta fare una preghiera del cavolo per avere la salvezza eterna? figata di religione!")

    ma non ci sto proprio sul discorso che e' stato l'occidente a fare del giappone cio' che e'..il giappone e' sempre stato cosi', mettere davanti la comunita' all individuo e' sempre stata loro priorita' (con punte estreme durante la guerra, ma sempre per decisioni INTERNE del governo, non certo perche' lo volevamo noialtri XD)

    Genryuu

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  29. Da Italicus:

    Alla fine,se credo di aver capito bene,perlomeno io mi adopero in tal senso,è il cercar di anticipare quello che può verificarsi ad un espatriato che decide di vivere e mettere su famiglia in Giappone partendo all'imbracciata.
    Uno allora comincia a farsi un'idea,e guarda caso gli spunti vengono non tanto perché giungono dai discorsi dei cari e poco chiacchieroni ,nonché non-autocritici Giapponesi,ma perché ne parliamo noi qui in questo Blog di Luca,ecco come stanno le cose.

    Per fare un'analogia terra terra, uno deve essere messo in condizione di sapere che sta attraversando le sabbie mobili(perché c'è un cartello di segnalazione che dà tale avviso),e poi uno si cimenta sul come e se deve o se vuole attraversarlo.
    Il detto - uomo avvisato mezzo salvato- non suona mica tanto sbagliato!

    Grandi e vaccinati siamo, liberi(quasi) di fare quello che vogliamo pure, quindi le informazioni ben vengano per farci muovere meglio i nostri passi!

    RispondiElimina
  30. da bista92
    dopo aver letto tutti i commenti di getto ho la testa piena di informazioni con una mia idea ma senza cose concrete da scrivere, lo faccio cmq per chiedere di approfondire il tema della vita dei bambini.
    ps sono in vacanza una settimana a barcellona a visitare la citta e non fare niente la settimana prossima studierò come un matto per il debito (la prima volta in 4 anni) ma i restanti mesi non ho certo pulito le strade al max ho ucciso le zanzare a casa mia

    RispondiElimina
  31. Grazie Luca,faro' proprio così(^_<)b

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  32. Io non sono mai stata in Giappone, quindi non ho una conoscenza dall'interno del Paese, ma conoscendone un po' la storia e vedendo un po' com'è la situazione attraverso questo blog (molto interessante) e altre fonti, mi trovo d'accordo quando Italicus dice che anche i Paesi occidentali storicamente hanno una parte di responsabilità nella situazione del Giappone: d'altra parte sono stati gli USA ad obbligare il Giappone ad aprirsi al commercio estero, e a quel punto l'unico modo per non finire sottomessi agli USA o altre potenze occidentali (come era successo alla Cina proprio in quegli anni; v. i trattati ineguali) era creare praticamente dal nulla un'economia industriale forte sul modello occidentale. L'industrializzazione ovviamente ha comportato e comporta un grande sforzo da parte della popolazione, e qui entrano in gioco, tra le altre cose, anche i valori confuciani: bisogna lavorare sodo tutti quanti per il bene della società, a maggior ragione quando si rischia di essere sottomessi da altri Paesi. Inoltre, come dice Italicus, è dall'Occidente che sono partite le rivendicazioni di "razza superiore": al Giappone fu impedito per diversi anni (non ricordo quanti di preciso) di entrare nella Società delle Nazioni in quanto gli Asiatici erano ufficialmente considerati razza inferiore. I giapponesi si saranno anche sentiti superiori, ma anche l'Occidente non scherzava in quanto a razzismo!
    Probabilmente, se nessuno gli avesse imposto di aprirsi, il Giappone non sentirebbe il bisogno di dimostrare niente a nessuno e ora sarebbe un Paese molto diverso, ma la storia non si fa coi se e coi ma. Tra l'altro, secondo me, a complicare tutto c'è anche una profonda contraddizione tra il modello economico, di ispirazione occidentale, e i valori tradizionali, tipicamente asiatici...ho come la sensazione che le due cose non vadano d'accordissimo e che riuscire a farle convivere sia un'impresa non da poco, sia per il Giappone che per gli altri Paesi asiatici sviluppati/in via di sviluppo (nb: sviluppati secondo il modello occidentale=industrializzati).
    Tutto questo ovviamente secondo me, che vedo le cose dall'esterno e non sono un'esperta di storia né di nient'altro. Potrebbero essere tutte emerite cazzate.
    Comunque, a me non è mai piaciuto né andare al mare, né abbronzarmi (sono bianca come una mozzarella e mi vado benissimo così), né gli insetti: tra passare le vacanze su una spiaggia a cuocere sotto il sole e raccogliere insetti non so cosa sia peggio!

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  33. ma se sono così occupati come mai si vendono sicuramente più videogiochi in giappone che in qualsiasi paese europea anche soppesando il fatto che i giapponesi sono 120 milioni

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  34. XGenryuu
    Infatti io vivo con le regole imposte dal giappone ma ritmi italiani.
    Si puo nel limite del possibile vivere tra due culture.
    Un esempio noi italiani non siamo grandi risparmiatori, i giapponese per ragioni varie devo risparmiare come cani per sopravivvere durante la pensione.
    Ecco io adotto il sistema giapponese risparmare come un cane ma se prendo delle ferie lo faccio all` italiano spendendo del quality time con i famigliari.
    Cose strane da analizzare:
    -I genitori di mia moglio sono in pensione e un mese fa sono andati in Canada, anche se sono liberissimi cosa hanno fatto? il solito tour de force di 8 giorni alla giapponese, ma perche non lo capisco.
    -A novembre penso di fare un viaggetto in Italia se non ho trovato un lavoro cosi approffittiamo della maternita di mia moglie e della mia disoccupazione per fare un viaggio lungo in Italia ma.... Mia moglie scassa perche vorrei stare nel bel paese un mese. E` troppo ma dai 12 giorni bastano.
    Escluso che stando in Italia andrei a sbaffo dai miei per il cibo ecc. Perche una vacanza lunga non entra nella loro capoccia?
    -Qualche tempo fa fecero una prova in un programma TV presero un famiglia giapponese e una americana e diedero dei soldi a tutte due. La famiglia americana fece una bella scampagnata in hokkaido in una baita a fare escursioni grigliate ecc.
    La famiglia giapponese fece una cena costosa, un sento, un pranzo costoso e shopping selvaggio.

    p.s. non sara che tutti sti Juko ecc siano per ovviare al problema che certi genitori non hanno tempo per i figli? Oppure peggio ancora non sanno stare con i figli?
    Non lo dico io ma la TV giapponese un papa mediamente spende 25 minuti al giorno con i figli in giappone il tempo medio piu basso del mondo.

    P.p.s
    Tanto per stare in argomento spensieratezza proprio ieri una ragazzina di 8anni e ripeto 8 anni si e` suicidata, che cacchio!!! 8 anni santo dio!!! potra anche avere tremila problemi di bullismo ecc ma cavolo come puo passare nella testa di una bambina di 8 anni l` idea del suicidio?

    Sul discorso occidente e giappone io dico che ci sono delle concause, allo stesso tempo per esempio il loro sistema giuridico, previdenziale ecc e` importato e forzatamente inserito negli anni.
    Ma sulla cosa torneremo in un futuro post parlando per esempio di passaporti/ diritti umani/bambini/ cavolate burocratiche

    X Da Italicus:
    i tuoi contributi spesso sono al vetriolo ma aiutano a dare un input in altre direzioni alla discussione.
    Dai diciamo qui i post si sviluppano sopratutto nei commenti anche grazie agli spunti che crei.

    Xbista92
    Barcellona......voglio una vacanza!!

    XMorena
    prego

    XValentina
    Come detto secondo me ci sono concause.
    Sul discorso vacanze al mare domanda? la montagna no?
    Oppure il campeggio ecc. per vacanze intendo spendere del tempo di qualita con amici e famigliari.
    Non mi sembra che lo facciano passando molto tempo a scuola o altro.

    RispondiElimina
  35. Xsami
    Semplice.
    Primo una bella fetta dei videogame e` acquistata dagli adulti che nel tempo libero non hanno altro da fare che giocare a videogame (vedi i miei colleghi e amici giapponesi, 4 console parlano solo di quello)
    Comunque non so se hai notato in treno, praticamente gli adulti giu di telefonino e i giovani giu di console. Quando ero in giro per al safari park mi ha sopreso vedere molti ragazzini che invece di guardare gli animali giocavano con la play o il ds.
    Siamo a livelli allucinanti, primo non hai tempo libero perche diciamolo i tuoi non ti posso gestire percio ti rifilano a club e scuole di preparazione (se non e` questo ripeto la scuola giapponese non va le una cippa perche uno non puo imparare cio che serve solo li?)
    E che cosa fai?quando sei in giro (treno, parco....) giu di videogame? interazione zero? le tue memorie saranno i punteggi fatti sulla psp?
    I giochi portatili mi spaventano, io amo i videogame ma odio vedere bimbi sempre davanti al monitor.
    p.s. quando fanno il letamaio nel atrio dell` ascensore comunitario lo fanno di solito mangiuchiando mentre si sfidano wireless con le psp (non tutti ma alcuni si)

    RispondiElimina
  36. Non ci posso credere! Ma cosa sono dei robot! Ma dategli un po' di respiro a questi poveri bambini!
    Forza Luca tieni duro e fagli vedere che un bambino si può educare anche diversamente e soprattutto meglio!

    RispondiElimina
  37. mamoru (non loggato)20 agosto 2010 alle ore 08:13

    @Luca
    Tu ti chiedi della bambina di 8 anni....
    Io mi sono chiesto una cosa molto meno seria, ma in un certo senso in linea in un libro di kanji per bambini di seconda elementare, si spieghi:

    引 pronuncia ひく ひける / イン

    esempi:
    引力
    引火
    つな引き
    引け目 >>>> complesso di inferiorita'/soggezione

    --

    L'altro giorno hanno beccato uno di 38 anni a palpare i seni(?) di una bambina di 10 anni in un grande magazzino, dopo averla presa alle spalle:
    - la bambina ha gridato 痴漢 (chikan - maniaco/depravato)
    - il tizio se la e' data a gambe levate
    - sono usciti in due da un negozio e lo hanno immobilizzato.

    Giusto due considerazioni:
    - a 10 anni bisogna essere addestrati alle procedure anti-molestia
    - se il maniaco lo immobilizzavi tu, venivi arrestato come sospetto complice XD

    RispondiElimina
  38. mamoru (non loggato)20 agosto 2010 alle ore 08:18

    Sempre a proposito di bimbi, ma anche d'estate li dotano dei localizzatori GPS come quelli che si vedono sui fianchi delle cartelle durante il periodo scolastico?

    PS dammi un paio di giorni per il materiale

    RispondiElimina
  39. Da Italicus:

    Mamoru,per buona fortuna a Tokyo ci sono i vagoni ferroviari destinati esclusivamente alle sole donne.Qualcuna ha ben la possibilità di evitare questi maniaci della toccata e fuga.C'è invece chi si comporta in ben altra maniera però.Da un estremo all'altro! Beh,io mi aspetto anche che la controparte maschile,magari per solo non-Giapponesi ,abbia poi i suoi scompartimenti a parte. Francamente(ebbè,sì che io sono il "vetriolinista") me so' stufato di sentire tirar su il moccio,scatarricchiare(cosa che fanno sia le donne che gli uomini),e poi,pure vedere scene come quella che mi è capitato di vedere ieri sera e che devo raccontarla,se non altro per aiutare a comprenderci meglio tutti e mettere il dito su dove bisogna combattere unitamente per meglio capire quello che molto semplicisticamente viene definito con il vocabolo "diversità". Pecche,come si può vedere,se si vuol vedere,cui siamo soggetti tutti,pecche che spesso prendono atto o vengono allevate fin dai tempi della scuola o fin dal periodo dell'infanzia,trascorsa senza quel contatto necessario che dovrebbere instaurarsi tra figli e genitori:

    In treno(ci salgo poco ma l'ho dovuto prendere lo stesso)due ragazzine -che non davano certo a che vedere di volersi dare il suicidio-,quelle alla marinara colla minigonnina tirata fino all'inguine e ben felici di godersi la vita,in piedi ed accanto alla fine della schiera dei posti a sedere,proprio vicino alla porta scorrevole del vagone,si mettono a tossicchiargli davanti,a chi?ad un ignaro e tranquillissimo passeggero espatriato,per la precisione uno di chiare origine africane(dai che abbiamo ormai capito il perché di questi stupidi tossicchìi,che dimostrano o il malaticcio mentale o quello ,sfotunatamente,fisico).
    Oltre a questi insulsi colpetti di tosse venivano fuori da quelle boccucce (forse immacolate ,o forse navigate secondo i canoni indotti e con profitto dal consumismo..)alcuni commenti che te li avrebbero strappati dalle mani due bei ceffoni a manrovescio.
    Bisognerà dedurre che a scuola,con le istruzioni igienico-pedagogiche manca qualche nozione sul rispetto del prossimo(per rispetto non intendo certo la capa che s'abbassa per abitudine!).
    Ordunque,anche se ho calcato la mano argomentando l'accaduto,devo ricordare che l'istruzione,la buona educazione, la si instilla in seno ad una sana famiglia, e se i bambini non hanno molto tempo per stare con i loro genitori mostreranno i segni di una mancata istruzione.
    Si prenda atto anche di questa dramatica situazione.La situazione a Casa Nostra,l'Italia, la sappiamo e giova saperne di più,come non farà male sapere anche quello che succede altrove,qui,per esempio.

    Può essere sì un tornaconto il fatto che tutti questi impegni che minano in costante aggravio il tempo dedicato ai giochi risultino però a profitto del maggior tempo disponibile ai genitori che sono occupati con il lavoro,ma quanto potrà durare tutto questo?

    Io sento nell'aria aliti di ribellione.Giovani che non sono soddisfatti né del sitema né del modo di pensare dei "vecchi",ma il guaio maggiore è che spesso molti autogovernano le decisioni ripiegando sul fatto che se loro hanno passato tutto questo,allora pure i figli devono farlo. Come a dire un "nonnismo di società!"
    Quindi, " se ho pulito i cessi e i corridoi a strasciconi con il cencio tra le mani,avanzando sulle ginocchia e diventando un bello e fiero Giapponese lavoratore,pure i miei figli possono farlo!"

    P.S L'unico scopo di questo commento è quello di informare.I fatti sopra menzionati appartengono a quella cerchia di cose veritiere ma spesso doloranti. Cestinarle,non farci caso,abiurarle,sono tutte scelte dettate dai propri atteggiamenti e soggettività.Ognuno faccia come meglio crede. Ognuno decida l'avvenire della propria prole come meglio crede.

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  40. Caro Luca... non capisco perché si possa ritenerti in malafede. I Giapponesi sanno essere ben peggio di come li descrivi tu.

    Credo che il rispetto per l'ambiente (ma anche per le persone) non si possa apprendere per dovere. Ci deve essere l'esempio. Non certo l'esempio di una società dove il rispetto è solo per la/di forma (per carità, puà essere un buon inizio, ma nulla di più)

    Sarà che ultimamente mi sembrano così vuoti con tutti quei shoganai, con tutte quelle moine non sentite, che mi sembri ancora gentile.

    La maleducazione impera dove non c'è interesse e rispetto per le persone. E il giappone non eccelle in queste due attività.

    Ha ragione chi ha detto che cambiare un paese è impossibile, ma neppure bisogna abdicare ai principi che si ritengono giusti. Alla faccia di cosa hanno fatto i nonni, cosa fanno i vicini e cosa dice il manuale delle giovani marmotte. Lotta pure, non per non mandarlo a fare il volontariato, ma perché abbia quel riposo di cui tutti abbiamo più o meno bisogno, e perché possa stare anche del tempo in famiglia. A imparare cosa sono le relazioni umane.

    Un Mu parecchio arrabbiato

    RispondiElimina
  41. Riguardo all'educazione dei bimbi giapponesi vorrei stendere un velo pietoso,per le scene in cui mi sono imbattuta qui in giappone(tante)i marmocchi fanno quello che vogliono e i genitori non dicono nulla...e quando mi capitò di lamentarmi in treno perchè un ragazzino di 5-6 anni aveva infilato nella mia borsa il sacchetto vuoto delle patatine appena mangiate,la madre mi fece il terzo grado:non le è nemmeno passato per la mente di scusarsi o riprendere il figlio!
    Potrebbero stare anche 24h a raccogliere schifezze in giro o pulire il vicinato,ma l'educazione deve essere insegnata prima di tutto dai genitori con il buon esempio.
    Altra cosa che mi viene in mente sono quei simpaticoni ,salary men,salary women,studenti,e gente anche over 50,che nelle stazione ti spintona fino a buttarti per terra,perchè è più importante correre per non fare tardi che cercare di non ammazzare la gente.Oppure quelli che ti uccidono pur di sedersi in treno,e fanno finta di non dormire per non cedere il posto(spesso priority seat) a vecchiette con a gobba,donne incinte prossime al parto,etc.
    Le scene peggiore sono state quando un uomo senza una gamba con due stampelle fu costretto a stare in piedi per 45minuti davanti ai priority seats,e un'altra fu quando un non vedente cadde per terra in treno (non c'eran posti e nessuno si scostava per farlo passare):solo io e un ragazzo sui 25 siamo accorsi a tirarlo su!
    Comunque,a parte ciò,ritornando sul discorso vacanze,spesso mi sono chiesta se fosse giusto avere 3mesi di libero cazzeggio,o spartire i 3mesi di ferie durante l'anno,ma di sicuro un bambino ha bisogno di godersi l'infanzia e che cacchio!quegli anni non torneranno più!non si può cominciare la corsa al successo a 3anni...credo che per i giapponesi l'unico periodo di svago vero sia l'università:almeno che non vai alla Todai o alla Waseda,non hai nulla da fare!(qui non voglio generalizzare ,ma da quello che mi dicono e da quello che vedo fra conoscenti,si studia poco,molto poco,e gli esami sono una passeggiata!).


    Finito il mio lungo commento,Luca,ho 3domand da farti,spero tu possa rispondermi:
    1)cosa ne pensi delle senmongakkou?sono veramente utili per una professione?
    2)i giapponesi hanno una pensione o no?cioè non ho capito questa cosa di risparmiare come dannati finchè non finiscono di lavorare.
    3)se uno/a è sposato con un/a giapponesi,nel caso il coniuge muoia,o ci sia il divorzio,il visto viene annullato e deve tornarsene al proprio paese?

    Grazie in anticipo;)

    Irina

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  42. XHenrik J. Heiskanen
    Dei robot no e per questo che credo che vivano con disagio questa cosa.
    Per il mio mi inventero qualcosa non ti preoccupare.
    Grazie

    Xmamoru
    Interessante l` esempio Kanji mistero del perche si scelga di usarlo in un libro per le elementari.
    Si ho presente.. ho letto la storia del 38enne, ma il bello e` che domani non si parlera piu della storia in giappone dovrebbero fare come in america segnalare hai vicini chi ha un storico di abusi sessuali sopratutto sui minori.
    Ormai secondo me li taggano con il microchip e i low jack. uno nella coscia uno nel braccio e cosi via.

    XItalicus:
    Interessante la storiella del ragazzo di colore (chiariamo cosa normale in Italia ove si offende alla grande se uno non capisce l` italiano)
    Pero il teatrino che hai raccontato l` ho visto mille volte. L` educazione non si impianta si insegna.

    XMu
    io ci vado leggero ma nessuno lo ha notato?
    se volessi essere carogna ne avrei da dire di peggio.
    Sei nella fase 2? tra un po inizi ad avere istrinti omicidi ad ogni sumimasen, e gomenasai
    Non ti preoccupare faro del mio meglio con il piccolo

    X Irina
    Ottima lista di esempi pratici e esperienze personali, (hai visto il post sui posti prioritari?)
    Una cosa che incomincio a odiare degli stereotipi giapponesi e` che loro sono educati e noi no. Sono uguali a noi e a volte piu maleducati e straffottenti, come nel tuo caso della madre che non chiedeva scusa.
    Ora le risposte
    1)Non le conosco molto bene ma ritengo che a costi minori diano una minore possibilita di inserimento nel mercato giapponese del lavoro. Ma e` solo un opinione personale.
    2)i giapponesi hanno una pensione si ma devono continuare a pagare l` assicurazione sanitaria e varie tasse anche se non produttivi, inoltre qui non c`e` l` esenzione dal ticket come in Italia percio quando sono aziani necessitano di una botta di soldi per curarsi.
    3)Se il cogniuge muore ci sono due possibilita prendere un PR (permanet resident) se si ha lavorato per almeno 3 anni in Giappone ma e` dura magari una sponsorship dai genitori di lui aiuta, nel caso ci sia un figlio di mezzo si puo chiedere un Long term resident visa perche si vuole crescere il piccolo sul territorio giapponese.
    Nel caso di un divorzio(senza figli) se hai preso il PR prima nessun problema ma se hai solo spouse visa ti mandano a casa e non te lo rinnovanose uno/a è sposato con un/a giapponesi,nel caso il coniuge muoia,o ci sia il divorzio,il visto viene annullato e deve tornarsene al proprio paese?
    Nel caso di divorzio con figlio se ti danno la custodia (impossibile sei straniera ) puo chiedere il Long term ma se non te la danno (cosa quasi sicura) si arriva a casi limite.
    Un mia amico quando ha chiesto al giudice come faro a vedere mio figlio? il giudice ha risposto "con webcam" (in questo caso la moglie era stata filmata decine di volte a fare marchette con alcuni salaryman da una ditta investigativa assunta dal tipo. Morale il giudice ha ritenuto piu idonea la madre, infondo era il marito che aveva chiesto il divorzio)

    RispondiElimina
  43. Scrivo appena bevuto un bicchierino di vino casereccio calabrese, al ritorno da 20 giorni di mare caldo e limpido, ogni tanto sporcato dalla fogna trasportata dalla corrente, ma...tant'è, in compenso 21 giorni di sole (E' quasi un marchio di garanzia, il sole perenne sulla costa jonica) e mi scrivi di bambini "costretti" a pulire le strade peggio di netturbini in erba? Pensare che dove sono stata i bambini facevano concorrenza ad Attila e tutti i vandali messi insieme! Altri che educazione civica! Altro che rispetto per l'ambiente! Stavo già per bearmi alla faccia dell'infanzia giapponese di tutta questa pulizia elargita gratuitamente e riscrivi della merda ecc. ecc. che i bocia lasciano per ascensori e parchi, a proposito, la parola è usata in senso figurativo o veramente scambiano i soprannominati ambienti per toilette? Insomma, come stanno le cose?

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  44. @luca
    grazie.... in realtà gli istinti omicidi sono già passati...forse è la fase successiva. Ananlisi spietata (fin troppo) della loro cultura

    RispondiElimina
  45. Da Italicus:

    Lo specialista del vetriolo non sono io allora!
    Luca,quanti alambicchi c'hai sotto il letto?
    Pure Mu sembra essere a suo agio con le ampolle e le provette però!
    Vabbè me ne vo a letto a vedere di recuperarmi dall'oligocerebralità in pieno corso.

    Una calorosa buona notte a tutti voi!

    RispondiElimina
  46. Luca, più leggo questo blog più spero di conoscerti se mai riuscirò a venire a Tokyo (basterebbero i 10 punti per i quali sei andato lì, ma più che altro per "come" li hai scritti).

    Per il resto credo che le discussioni, almeno in alcune risposte, abbiano preso troppo il largo. Quando ci sediamo al computer, prima di pensare a cosa rispondere in un blog si dovremmo pensare al semplice fatto che ci stiamo sedendo.

    Just sit, avrebbe detto un amico.

    RispondiElimina
  47. Luca... angosciante tutto. Capisco che avevo idealizzato il Giappone.
    Cioè nel senso, mi piace molto ancora. Ma capisco che forse è meglio viverlo da turista...

    RispondiElimina
  48. "Sul discorso vacanze al mare domanda? la montagna no?
    Oppure il campeggio ecc. per vacanze intendo spendere del tempo di qualita con amici e famigliari.
    Non mi sembra che lo facciano passando molto tempo a scuola o altro."
    Su questo sono d'accordissimo. Un po' di sana nullafacenza ci vuole per non impazzire, e il metodo di riempire le vacanze dei figli di attività scolastiche ed extra scolastiche penso sia esagerato: di fatto in questo modo il "bambino giapponese medio" non si può riposare, che poi è lo scopo delle vacanze. Però credo che anche i 3 mesi di vacanza delle scuole italiane siano decisamente troppi, specie tutti di seguito: il fatto di essere liberi per così tanto tempo non significa necessariamente passare più tempo DI QUALITA' con parenti e amici (ad esempio io e la maggior parte delle persone che conosco d'estate non passavamo molto più tempo coi nostri genitori che nel resto dell'anno - io ero da mia nonna praticamente tutto l'anno). E poi secondo me troppo tempo a far niente, senza impegni, senza un minimo di obblighi dopo un po' porta a una specie di apatia che non mi piace per nulla. Come al solito ci vorrebbe una via di mezzo, che è molto difficile da raggiungere a livello di intere popolazioni di milioni di persone.

    Per quanto riguarda l'educazione/maleducazione, il mito dei giapponesi educatissimi non mi ha mai convinta, se non altro perchè è oggettivamente impossibile che un intero popolo sia sempre perfettamente educato e che tutti i gesti di gentilezza siano sempre veramente sentiti e non solo di facciata. Che poi per me l'educazione è tutta facciata nella maggior parte dei casi: ci sono alcune persone con cui purtroppo ho a che fare spesso per cui non provo alcun rispetto, ma che per amor di pace tratto lo stesso educatamente, anche se con distacco(detto senza mezzi termini, sono falsa). E tante cose che faccio/non faccio e dico/non dico senza pensare o quasi semplicemente per abitudine.

    Comunque il blog è molto interessante. Le notizie che arrivano in Italia sul Giappone sono scarse e per la maggior parte irrilevanti, ci vuole qualcuno che racconti un po' come vanno le cose dall'interno, da persona che ci vive quotidianamente. Aiuta anche a rendersi realmente conto che il Giappone, per quanto sia un Paese lontano dal nostro sotto tutti gli aspetti e spesso mitizzato, è abitato da esseri umani e non da automi e che di conseguenza è tutto tranne che perfetto come alcuni credono (ma secondo me in fondo non ci credono veramente). Quindi grazie =)
    Vabbè, la smetto di blaterare che qui è mezzanotte e mezza e tra poco crollo sulla tastiera =)

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  49. Le mie vacanze... dunque, vediamo un po'.

    Le mie migliori vacanze sono state sempre quelle estive, né più né meno che come ha detto la maggiorparte di voi però, pensandoci, ho dovuto fermarmi a riflettere un secondo sulla questione.

    Quando ero piccolo, avevo dei nonni che abitavano in un quartiere residenziale molto molto bello a Roma ed altri che invece stavano, nel periodo estivo, nel loro paese d'origine (Cocullo, quello della festa del Santo ricoperto di serpi, è famosa e credo qualcuno l'abbia almeno sentita nominare).

    Ebbene, andavo, com'è ovvio, un po' da loro a Roma ed un altro po' dagli altri a Cocullo col risultato che, dopo una settimana, a Roma mi ero stra-rotto le palle mentre a Cocullo ci passavo due mesi filati e quando dovevo andarmene al mare oppure tornare a casa, avevo nostalgia. Perchè? Mi sono detto.

    Beh, perché, nonostante mi piacesse andare per musei, a Roma, pur con tutto il bello dell'arte e dell'architettura da ammirare e studiare, ero in CITTA': niente bicicletta, niente esplorazioni in montagna, niente panino con la frittata quando arrivavi sulla cresta mangiato accarezzato dal vento, niente panorama sulla natura incontaminata, niente nonno che t'insegnava questo e quello sugli animali del bosco, niente nonna che ti faceva la pasta o gli gnocchi, niente odore dello zabaione come prima colazione. Soprattutto non c'era, a Roma, quell'aria fina che ti entra nei polmoni e te li apre come nemmeno un intero pacchetto di Valda potrebbe fare.

    Il tempo, a Cocullo, m'è sempre passato come un lampo per questi motivi e il ritmo di vita era naturale, mai stressante: si RESPIRAVA insomma.

    Potrei sbagliarmi visto che del Giappone so davvero poco e non ci vivo ma FORSE per i bambini giapponesi che vivono a Tokyo, come in tutte le grandi città, e non hanno la mia stessa fortuna di poter fuggire dalla metropoli, le alternative non sono poi molte.
    Quindi te le offre un sistema che ti organizza anche il tempo per andare in bagno.

    Tutto ciò per dire che ogni cosa secondo me va inquadrata in un contesto: non credo che i pargoli che vivono in quelle aree del Giappone diciamo così più "libere" dal caos metropolitano se ne vadano a pulire cessi durante il periodo estivo. Fossi in loro infatti me ne scapperei nel bosco per un mese a fare l'eremita oppure una tribù! :)

    Luca, voglio ringraziarti per questo tuo blog che leggo ormai da moltissimo tempo. Per me è stato una sorta di rivelazione, meglio di qualunque documentario, libro o fonte di informazioni.

    Mi sento inoltre in empatia con te e le tue esperienze le capisco perché ho una moglie italo-polacca stupenda e mi rendo conto che trovare un punto di vista comune partendo da culture differenti è sempre una sfida.

    Ti auguro ogni possibile bene, a te, alla tua Famiglia e alla piccola peste!

    Ciao,

    Emanuele

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  50. Non ho capito se i bambini vanno a caccia di insettacci o a raccogliere rifiuti. La prima attività può anche essere divertente, almeno per i maschi. La seconda è in effetti educativa. In realtà tutto dipende dai tempi e dalle modalità. Nel mio paese si organizza tutti gli anni "La giornata del verde pulito": al grido di "andiamo a pulire i nostri boschi" i ragazzi di medie ed elementari partecipano numerosi, imparano il rispetto per l'ambiente e si divertono pure. Ma è una sola giornata all'anno... Una domenica "alternativa", un'esperienza che vivono come una scampagnata. Probabilmente se fossero costretti a farlo per giorni e giorni, come i poveri giapponesi, la cosa non sarebbe più così divertente.
    Quanto ai club sportivi... Lo sport non è in fondo divertimento? Mi lasciano invece perplessa le scuole di preparazione per dei bambini così piccoli. Le frequentano proprio tutti, o sono piuttosto dei "corsi di recupero" per ragazzi che hanno avuto difficoltà durante l'anno scolastico?

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  51. Lou, interessante il tuo post.
    Io non ho mai partecipato a iniziative simili a quelle da te descritte. Trovo essere educative sia per quanto riguarda gli insetti sia per i quanto riguarda i rifiuti.
    In estate qui c'e' un abbondanza di insetti e per quanto riguarda i rifiuti non ho mai rilevato grossi problemi. Magari dipende dal posto dove vivi, non saprei. Onestamente nella zona di Kobe (dove vivo) le strade sono sempre pulite. Ok, capita che qualcuno mi infila una plastic bin (bottiglia) nello scomparto dello scooter oppure che qualcuno abbandona il sacchetto della bentou in giro...ma onestamente non mi turba piu' di tanto...
    Sono anche d'accordo sulla questione sport. Personalmente da quando sono venuto qui mi sono autodisciplinato forse anche influenzato dalla tendenza locale e ogni giorno cammino, corro, vado in palestra, nuoto e mi sento un'altra persona. Non do merito alcuno al giappone ma qui tutti corrono sempre, fanno stretching, camminano. In qualche modo ti senti coinvolto. Io ho vissuto quasi 35 anni a Milano e questo non lo ho potuto mai fare...
    Per quanto riguarda i corsi di recupero, qui in giappone i bambini crescono imparando che dovranno competere da adulti e quindi e' meglio prepararsi sin da piccoli. Questa e' la vera' realta'...cosi' frequentano anche scuole private per migliorarsi ed eccellere.
    E' esagerato forse ma sul fatto che sia giusto o sbagliato non ho un opinione. La cultura giapponese e' differente...ed e' giusto a mio parere accettarla cosi' come e'...
    Stammi bene.

    Umbro

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  52. c'è qualcosa di strano nelle tue storie sul giappone....

    ogni volta che leggo un tuo post sul disagio giovanile mi aspetto che da un momento all'altro esca fuori la parola "droga", invece mai.

    la cosa mi ha incuriosito parecchio, anche se un po' off-topic, posso chiederti come è la vita di un giovane giapponese al giorno d'oggi?

    più o meno qua è discoteca, droghe ed alcool.

    sentivo parlare che i giapponesi bevevano molto ma magari sono solo storie "per sentito dire".

    insomma... sarà verissimo che hanno pochissimo tempo libero... ma vorrei capire cosa intendano loro per svago...

    RispondiElimina
  53. Da Italicus:

    Una volta tanto mi voglio sforzare di togliere quest'immagine di me,quella ,apparentemente,di persona avvezza a mettere in rilievo i lati della cultura e modus vivendi del Giappone,lanciando questa volta,non benzina sul fuoco,ma polvere estinguente.
    Luca,ritornando figurativamente coi piedi per terra,poi ,materialmente seduti o in piedi fa poca differenza per me, bisogna anche mettersi nella capoccia che un figlio è sempre il risultato dell'unione di due persone, e il futuro di questo figlio preme sia all'uno che all'altro.
    Ora,quella tua sortita: ".. e fidatevi mio figlio non passera le estati a raccogliere insetti, a costo di spedirlo via corriere in Italia." potrebbe essere un modo per sfogarsi parlandone su questa tua rubrica,ma di
    certo ,credo, avrai affrontato o affronterai ,con tua moglie, un diverso sistema di approccio.
    D'altronde,e tu lo sai già benissimo, oltre alle relazioni interconiugali si vive anche di quelle sociali,anzi,a maggior ragione ed incisione per quanto riguarda tua moglie che vive nel suo Paese!
    Estranearsi dal sistema giapponese potrebbe essere controproducente nel lato amicizie(aggiungici pure lavoro,futuro,..) sia per tuo figlio sia per tua moglie.
    Inoltre,se prendi troppo di petto le decisioni(che spettano ad entrambi i genitori)secondo un tuo modo personale di vedere le cose,rischi di creare degli attriti che poi andranno accumulandosi una volta riscontrata un'effettiva e sottaciuta emarginalizzazione di tua moglie ed il vostro bambino. Attenzione a come si muove i passi!
    Se da parte tua ti senti scandalizzato nel vedere che tuo figlio fin dalla più tenera età è già soggetto e sottoposto all'influenza del modo di pensare degli adulti sarà utile provvedere a mettere su un discorso basato du effettive ed indiscutibili mozioni a pro di questo o a pro di quest'altro. Parlatene insieme e cercare di arrivare a patti. Non seguire il tuo istinto ribelle,ma cerca di arrivare ad una soluzione motivata da incontestabili prove,o quanto meno sensate e comprovate da dati alla mano.
    Dai prova a tua moglie del tuo acume e del tuo modo di analizzare questo aspetto particolare della vita giapponese.
    Questo vuole dire vivere in armonia.

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  54. Polemica on:
    Secondo me state un po' mescolando veri difetti del giappone e difetti della mentalita' italiana.

    Il JUKU e' un'assurdita' non in se' (anche in Italia c'e' chi spende una follia in ripetizioni) ma nel fatto che sia praticamente obbligatorio per quel c...o di esami nozionistici che gli fanno fare... E poi finisce che sono io a spiegare la storia giapponese a mia moglie e ai suoi amici.

    Il fatto che i bimbi imparino a scuola a pulire i cessi, servire il cibo, e fare le pulizie ecologiche invece lo trovo sacrosanto. Si finisce in Italia che i ragazzi di ventanni non hanno mai mosso il culo, viziati e mammoni. No grazie, se avro' un figlio voglio che si sappia arrangiare e sappia anche come si puliscono i cessi.

    Sulle vacanze e il super lavoro condivido: loro (non tutti) vivono per lavorare. Anche avendo zero preoccupazioni economiche continuano a lavorare come degli schiavi. Mia moglie non capisce come puo' essere che io mando a casa le persone del mio team dopo le sei: preferisco che lavorino 8 ore concentrati piuttosto che facciano straordinari inutili. Anzi se finiscono prima possono andare a casa anche alle 5. Su questo ai giapponesi manca proprio il concetto di efficenza...

    Invece le attivita' sportive o comunque dopo scuola penso siano molto utili: essere bravi in uno sport (senza ambizioni professionistiche) o saper suonare uno strumento musicale credo aiuti a vivere meglio. Impara l'arte e mettila da parte.

    Polemica off

    Complimenti al blog sempre divertente! ;)

    RispondiElimina
  55. @ Umbro:
    vivo in Brianza. Qui il rispetto per l'ambiente è abbastanza sentito e soprattutto viene inculcato ai bambini fin dalla scuola materna. Le nostre strade però non sono pulite come quelle svizzere o (suppongo) quelle giapponesi!
    Quindi i giapponesi sono spinti ad essere molto competitivi fin dall'infanzia. In effetti un po' di competitività a scuola non fa male, l'importante è non esagerare. Sarebbe interessante un post di Luca sulla scuola giapponese, che toccasse aspetti didattici e non...
    Sono d'accordo con Uberto per quanto riguarda la pulizia dei bagni, delle aule ecc. E' giusto che i ragazzi imparino a svolgere queste attività. Devono responsabilizzarsi. In Italia imbrattano i banchi, buttano interi rotoli di carta igienica nel wc e lasciano cartacce ovunque... "Tanto ci sono i bidelli che puliscono, è il loro lavoro". A casa magari sono meno maleducati, ma non muovono un dito lo stesso, "tanto c'è la mamma".

    RispondiElimina
  56. @uberto :concordo su quello che dici,ma avrei un'obiezione per quanto riguarda lo sport:è vero lo sport è utile in vari aspetti,sia per la mente che per il corpo,inoltre ti insegna a stare con gli altri(vedi i giochi di squadra)ad essere competitivo,ti da energia,ti da delle regole,etc etc ma quando è un obbligo sono pochi gli effetti positivi,soprattutto quando si parla di bambini di 7 o 8 anni che invece di stare a scuola fino a sera che sia anche per fare sport,avrebbero bisogno di staccare la spina e tornare a casa a fare merenda,giocare in cortile con gli amici,guardare i cartoni,e studiare(visto che da quanto ho capito i compti non mancano).

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  57. mi sembra di vedere fin troppi genitori "professionisti"....

    tutto questo scheduling di ogni attività della vita di un bambino non funziona e mai funzionerà.

    primo perke' fra le attività necessarie alla buona crescita non viene mai citata la sfera emotiva, anchessa infatti ha bisogno di essere curata.
    infatti non mi spiego come si possa avere un po' di amor propio, o affetto verso i genitori/parenti se non li si vede mai.

    e soprattutto, ancora piu' importante del tempo da passare coi genitori, c'è il tempo dove non si fa NULLA!!!

    un bambino si deve annoiare ogni tanto! non è un computer che esegue un'operazione dietro l'altra fino alla fine dei tempi.

    come puo' imparare a "prendere decisioni di sua iniziativa" se nessuno gli ha mai lasciato l'occasione di provarci???

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  58. Non so se sono stato tra i pochi a sperimentarlo, ma in 4^/5^ elementare in classe a rotazione venivamo incaricati a turno per:
    - la pulizia cancellino e della lavagna
    - alzare le tapparelle la mattina
    - la distribuzione del latte/yogurt (al tempo c'era la convenzione con la centrale del latte per chi ne faceva richiesta) durante l'intervallo
    - il riordino dei libri di testo nell'armadietto della classe

    Poi non mi ricordo che altro ancora.
    Era anche "diverte" se vogliamo. Non so di chi fu l'idea, io ero piccolo e a memoria fa ormai cilecca.

    Tuttavia secondo il mio parere non si sviluppa l'indipendenza con queste faccende, si insegna solo ad eseguire gli ordini.
    La figlia di una coppia italo giapponese (cresciuta in italia), partecipando ad uno scambio internazionale in Giappone, trovo' molto immaturi i ragazzi giapponesi rispetto (ad esempio) ai coetanei koreani. Al tempo si penso' al servizio militare a cui non potevano sottrarsi questi ultimi... la butto li' senza commenti anche perche' io il militare non l'ho fatto.

    @Uberto sull'inutilita' del Juku e' chiaro che non ci si riferisce al business in se', bensi' ad un suo uso in "complemento/sostituzione" all'istruzione ordinaria. Qualcuno ha qualche dato numerico su quanti studenti frequentano queste scuole private?

    Pulie i cessi di per se non e' un problema, ma se lo fanno fare senza guanti e mascherina no perche' non sei a casa tua ma in un luogo pubblico usato promiscuamente da centinaia di sconosciuti. Avevo letto da qualche parte (ora non ricordo esattamente) che in una scuola giapponese avevano cominciato a far fare questo genere di pulizie e rassicuravano i genitori che senza guanti e mascherine era meglio (!!) perche' si irrobustivano le difese dei bambini.... O_O;

    @Lou
    I casi che descrivi tu pero' sono vandalismo, non pigrizia...e mi ricordano alcuni racconti di amici insegnanti: cose allucinanti in scuole private con rette belle toste.

    RispondiElimina
  59. @uberto: non mi risulta che il juku sia obbligatorio. Conosco molte persone che non hanno frequentato. Anzi, qualcuno mi ha anche detto che frequentarlo e' sintomo di incapacita' personale di studiare autonomamente. Sul discorso lavare i cessi sono d'accordo.
    Sul lavoro, dipende da molti fattori come in altri paesi (Italia compresa). Il giappone e' un paese molto industrializzato e il lavoro e' una componente fondamentale della vita dei giapponesi (scusate ma per chi non lo e'...se non lavori non mangi o no). Giusto per curiosita' personale, in che settore lavori ? Se nascero' un'altra volta optero' per il tuo...

    Un saluto,
    Umbro

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  60. @Lou: Si, c'e' molta competizione a tutti i livelli, non solo fra i bambini. Questo e' un aspetto della societa' giapponese che per me che sono italiano (seppur abituato a un lavoro stressante), fatico ad abituarmici.
    Ho inziato a praticare Kendo per rilassarmi e per curiosita' ma poi per un problema al ginocchio ho abbandonato.
    Praticando Kendo mi sono avvicinato alla pratica dello Zazen e ogni giorno lo pratico. E' molto efficace nel combattere lo stress quotidiano ma non solo...e' la scoperta del proprio io giorno x giorno. Posso postare una brochure che spiega in poche parole come praticarlo senza troppe spiegazioni complicate. E' in inglese. Se a qualcuno interessa...
    In sostanza, e' vero che la vita giapponese e' molto stressante per bambini, adulti ma e' anche vero che i giapponesi non sono dei robot, Ci sono tantissime possibilita' per divertirsi e rilassarsi.

    Umbro

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  61. Da Italicus:

    Vorrà dire che a scuola(a questo punto possiamo dire le scuole italiane e giapponesi,ed altre ancora)si dovrà insegnare anche a cucinare,visto ormai che nessuno lo fa più.
    Insomma,se è di abitudini da impartire, fin dalla scuola(poiché a casa non ce n'è il tempo) bisognerà anche provvedere ad impartire lezioni per l'uso appropriato delle scarpe,e poi passare ad altro:al comportamento da adottare quando si è alla guida di una bicicletta e di un mezzo a motore poi.
    Il fatto è che non si può addossare,o meglio,scaricare, tutto questo fardello di responsabilità esclusivamente ed unicamente a carico della scuola.Non si può,specialmente quando non si conosce appienamente il modo di svolgimento di tali insegnamenti.Non si può se non ci si fida.Non si può,perché la responsabilità di mettere al mondo un figlio non finisce con la nascita di questo ma con tutto il resto che segue,insegnamento della famiglia incluso.

    Ai miei tempi queste "istruzioni" si ricevevano via naturale,vivendole di prima persona.S'imparava in famiglia,col babbo ora,colla mamma prima.Coi fratelli e sorelle.Cogli amici di con cui giocavamo.

    I tempi cambiano e ...

    Oggi come oggi ci si aspetta che la scuola provveda a fare tutto,poi fa niente se i genitori occupano quasi tutto il tempo della giornata stando in qualche ufficio(e mi affianco alla persona che ha fatto capire che ;un conto è la produttività,un altro è il tempo impiegato per "allungare la giornata).
    Fa niente se la nonna l'abbiamo messa in qualche ospizio. Fa niente se al nonno gli si fa vedere il nipotino una volta ogni morte di papa.Fa niente se le famiglie si sono frammentate ed i figli sono avviati a diventare una proprietà del Governo,atti a produrre e rendere tanto oro quanto pesano.Per raggiugere questo scopo li carichiamo di doveri.Li abituiamo ad essere competitivi. Gli neghiamo l'adolescenza e li indirizziamo direttamente al mondo degli adulti facendoli percorrere la strada più veloce.
    Ci scappa anche qualche ambiguità nell'elargire la licenza di avvenuta età adulta in due ben distinte fasi: a 18 anni,adulti per la prostituzione. A 20 adulti per poter ubriacarsi.
    Ma sicuramente,tutto questo in "sintonia" con la società.

    Mentre io,vedendo un documentario dove alcuni bambini in Amazzonia giocano nei fiumi,a volte ,anzi,spesso rischiando pure la vita a causa dei pericoli,e nel contempo ascolto i commenti di un altro spettatore,i quali commenti riflettono bene la contrarietà a tale vita,aggiungendo pure un " che poverini!", beh! a questo punto chi è più poverino tra i bambini di queste differenti culture(prese a modello)è colui che non si riconosce in tale società: oggi tu,domani io.

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  62. X4S
    A scuola sono ordinatissimi e non sporcano piu di tanto perche dopo devono pulire. Ma fuori e` un altro discorso.
    Dai diciamola basta guardare dentro i fiumi per capire se gli adulti sono rispettosi delle regole. La fauna delle vie d`acqua qui sono bici, frigoriferi, televisioni e motorini.
    Secondo me questo educare a pulire a scuola non funziona, perche poi quando non sono controllati fanno i mona come in tutto il mondo (meno dell` italia e con un maggior servizio di netturbini che po puliscono ma lo fanno) se questi sistemi funzionassero nessuno butterebbe immondizia in giro. ma quella c`e` anche qui.

    XMu
    meglio che non ti dica quale e` la fase successiva allora.

    XItalicus:
    Heheheee non te lo dico ma ne ho camionata.

    XTommy
    Vorrai dire quando sei ad Osaka.
    Ma il bello dei commenti qui e` che sono liberi, e` interessante sentire altre opinioni mi dispiace solo di non avere il tempo per rispondere a tutti in modo esauriente.
    Ma queste flame war sono ben venute perche involontariamente aprono le porte ad altri argomenti.

    XS
    Io se potessi viaggiare nel tempo vorrei tanto tornare a viverlo in modo piacevole da turista, ma allo stesso tempo mo mi godo l` italia da turista e cio non e` male perche me la godo e non mi faccio il sangue amaro per i problemi del bel paese.

    XValentina
    Grazie vale!!!

    XEmanuele
    Quoto il tuo commento quelle erano vacanze....
    Sicuramente chi vive in una grande citta ha questo svantaggio ma con un po di impegno si puo risolvere, infondo il giappone ha un pregio, si sono ammucchiati tutti sulle pianure il paese pullula di posti straodinari immersi nel verde (anche se qualche pirla magari ci ha piazzato in alcuni casi una centrale nucleare).
    Sulle campagne dipende da paesello a paesello ma questi paesini si stanno veramente svuotando certo li fidati (ho visto qualche special in TV, e facendo touring in moto ho trovato famiglie di pescatori che mi hanno invitato a cena perche non lo avevano mai visto il gaijino) li i bimbi se la godono di piu e non fanno Juku (il discorso che ho fatto vale per le citta di medio grandi) ma una cosa che mi spaventa delle scuole di campagna e la miltarizzazione che ho visto, mattina tutti fare la ginnastica fuori con l` inno della scuola. Spesso in alcuni paesini la mattina ti svegli con l` inno del paesello sparato a mille dagli autoparlati per tutta la citta (vale per la citta natia della famiglia di mia moglie)
    Grazie per i compliementi.

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  63. XLou
    La cosa e` un po degenerata ne parlero bene in altri post.
    Io parlavo degli insetti, volevo mostrare semplicemente quale e` l`aspettativa di un bimbo di famiglia medio ricca in giappone. Molti anno detto giustamente che ormai anche molti italiani si sognano un mese al mare ma non certo quelli benestanti.
    Ora se qui una famiglia benestante invece di farsi una bella vacanza ristoratrice manda il figlio ai juku e poi in quei pochi giorni di vera vacanza si a va caccia di insetti come la devo vedere? io cosi la vedo cosa fanno le famiglie non benestanti?......
    Vanno al mare..... pochi giorni ma vanno al mare.... il mare di osaka ove si puo cammirare sulle acque ma vanno al mare....

    Sul discorso educare allla pulizia e rispetto della natura per esempio penso che questi obblighi non aiutino uno se la deve sentire, e qui intervengono i genitori, si puo portare il pargolo a boschi ove si troveranno schifezze e raccoglierne un pochine insegnandoli che chi a mollato quella roba e` .....
    Poi la cosa viene su naturalmente, se invece si fa come evento forzato una volta va anche bene a ma cento volte te la fa odiare questa pratica e magari ti fa diventare uno che sporca. Tu parli della giornata verde quella va benissimo e non credo che sia un obbligo giusto?
    Il problema che il club qui sono un ossessione da cio che ho visto, certo se lo sport piace che lo faccia.
    Io ho fatto:
    -calcio
    -rugby
    -Pallavolo
    -tiro con l` arco
    -Sci (ho il patentino da insegnante)
    -Equitazione (posso insegnare)
    -cannottaggio
    -Kayak
    -scherma
    e altre ancora su alcune ero una pippa ma su altri sono una cima.
    Tutti queste cose mi piaccione ma era per divertirmi niente era un ossessione niente era un obbligo.
    Qui il non aderire a un club e` incredibile e se ci aderisci devi darti da fare come un matto.
    Sport si ma non troppo pero.
    Le frequentano la maggior parte e non sono di recupero sono per preapararti agli esami di ammissione di una specifica scuola.
    Insomma io penso che se uno e` preparato puo passare l` esame anche senza corsi speciali.
    Ma un giorno si fara un post sui juku appena ho raccolto del materiale sufficiente.

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  64. XUmbro
    Attenzione i Juku non sono per eccellere o competere (almeno da cio che ho visto fra i miei colleghi) sono dei corsi per passare gli esami di ammissione al scuole successive, oppure sono dei corsi per integnare il nulla imparato a scuola.
    Ce ne sono di due tipi:
    -Quelli in cui scegli le scuole a cui vuoi accedere successivamente e ti fanno imparare a memoria tutti i test fatti negli anni di quella scuola, infatit i juku espongono in bella vista le percentuali di successi nelle ammissioni alle scuole.
    -Poi ci sono i corsi di recupero (di solito inglese e lingue straniere) visto che nelle scuole si fanno le lezioni ma il prof non la parla quella lingua (lo zio di mia moglie e insegnate di inglese santo dio non lo parla)

    Ci sono anche dei juku con il nome del tipo "scuola per la nuova elite" che si prometto di trasformare un pargolo in un menbro di elite della societa.
    Parliamo di bambini da 8 anni in su cribbio.
    Sai che io lavoravo per una delle ditte che e` elite degli informatici in Giappone la ITOCHU, bene io visto manager giovani e vecchi che dormivano e non sapevano scrivere una linea di programma. Alla faccia dell` elite.

    XSimone
    Sulla droga ci arrivero, non e` un disastro come in Italia ma gira e sta aumentando drasticamente.
    Ogni settimana cuccano un giovane con la piantagione di maria....
    Ma anche su questo argomento non sono ancora pronto a parlare.
    Sul bere sono dei campioni nel rovinarsi il fegato le ragazze sono professioniste del dito in bocca per poi ripartire.

    XItalicus:
    Fidati bilancero la cosa ma con il tempo come in altre mia moglie forse vedra il vantaggio della versione italiana.
    Fidati il discorso gruppi mio figlio se prendera da me sara un tipo che i gruppi li crea.
    Sul discorso relazioni sociali si vedra come amministrare la cosa, certo forse se mio figlio prendera da me ci saranno problemi con le gerarchie ma sono sicuro che il piccolo le sapra gestire e rovesciare.

    Xuberto
    QUOTO!!! la polemica.
    Come dice italicus certe cose le deve insegnare la famiglia non la scuola.
    Io sono un maniaco dell` ordine della pulizia, giuro qualche volta mia moglie mi vuole mandare da uno psicologo.
    Se lo sport o un altra attivita viene impartita come una passione e niente altro ben venga, se poi il piccolo decidere di avere delle ambizioni ok ma mai ad un agonismo forzato.

    XSimone.
    Commento perfetto

    Xmamoru
    Pure io ho sperimentato la cosa e quoto che cosi si insegna solo a ripsettare gli ordini.
    Ho cercato anche io i dati ma non riesco a trovare nulla di concreto.
    Chiedo alla mogliettina un aiuto.

    XItalicus:
    Io ritengo che la famiglia sia la maestra di vita, capisco bene il tuo commento,.
    Infatti in tutto questo mi sembra che in giappone si tenda a delegare sempre qualcunaltro a questo delicato compito.
    bello il commento sui 18 anni e 20 anni.
    Mistero giapponese

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  65. Ri-ciao a tutti e grazie Luca per la risposta! :)

    Volevo aggiungere un paio di sensazioni, magari sbagliate, per carità...

    Più il discorso va avanti e si approfondisce, più mi pare che qui (tra mentalità dei club, inni del paese ai megafoni di prima mattina*, gerarchie ed ordini sparsi), siamo in presenza di una sorta di "regime" che sforna piccoli soldatini, NON ragazzini educati e consapevoli.

    Quando ero piccolo io me la spassavo ed avevo la fortuna di poterlo fare, vero, ma a casa mi hanno insegnato rispetto per il prossimo e per le cose mie ed altrui e se sgarravo erano cazzi. Il problema di fondo però è che non c'era alcuna "ossessione", alcuna pressione: il mio primo "obbligo" era che le cose dovevo CAPIRLE non eseguirle.

    Allora mi spiego il perché si trovino fiumi disseminati di monnezza di ogni tipo benché, sin da piccoli, questi vengano tartassati di... ORDINI. E' perché sono ordini e la natura umana non è fatta per obbedire senza avere sempre un qualche problema.

    Forse hanno in mente ASIMO della Honda come prototipo di riferimento ma non certo un bambino di 6-7 anni che non ha né l'età né la testa per CAPIRE certe sfumature della vita.

    Emanuele


    *questi so pazzi! :)

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  66. X Luca. Grazie della precisazione e dei chiarimenti. Sei una fonte di informazioni preziosissima ! Ovviamente io non mai frequentato e quindi riporto quello che ho sentito. Pero' ricordo durante una lezione privata di giapponese (il sensei era un ingegnere della mitsubishi in pensione, non ti dico il culo che mi faceva sui kanji e non solo ) mi ha descritto brevemente queste organizzazioni. E io li li non sapendo un cazzo...gli ho chiesto "ma lei ha mai frequentato" in un tenei na nihongo e lui si e' come risentito e mi ha detto. Io no cazzo (cazzo lo ho aggiunto io). Non ho mai avuto bisogno e da li ho capito che ste juku probabilmente erano un deposito di pigroni o teste dure.
    Vabbe' okay ogni giorno si impara qualcosa.
    Alla prossima.
    Stammi bene.
    Umbro

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  67. Xemanuele
    Faro un post piu dettagliato in futuro.
    Pero io la vedo cosi, nel boom economico il Giappone aveva bisogno di automi che non fiatassero per mantenere al crescita economica e la scuola secondo me e` stata trasformata in quella che e` ora (hai tempi dei miei suoceri non era cosi)
    Ora il Giappone necessita di creativi e innovatori ma la scuola cosi configurata non glieli puo fornire.

    XUmbro
    Capisco la reazione del tuo sensei. Dalla descrizione che hai fatto non e` un giovanissimo?
    Bene hai suoi tempi cio che chiamiamo Juku era destinato hai perdenti (i ronin come li chiamavano tanti anni fa) ora le cose sono cambiate.

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  68. Grazie Luca per la precisazione. Ho iniziato a capire tante cose...
    Umbro

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  69. Rispondo con enorme ritardo.

    Il mio intervento non era inteso a dire "se non ti piace vattene", tutt'altro. Era un invito a riflettere sul fatto che in fondo in fondo se si rimane qui dei vantaggi ci sono, delle cose ci piacciono. E anche un invito a parlarne, perché sarei interessato a sentirle, in particolare da uno come Luca.

    Descrivere polemicamente il Giappone è una cosa che accomuna tutti quelli che vivono stabilmente nel Paese. Lo trovo giusto per mitigare le orde di otaku che non sanno neanche di quello che parlano. Oltretutto è anche divertente. Avendo passato le fasi di amore, conoscenza e quindi insofferenza anche io l'ho fatto. Anche io, vedendo dove sono e cosa faccio e forse stimolato da quanto leggevo su questo e altri blog ho preso a descrivere il Giappone con un taglio diverso, polemico, della serie "guardate che coglioni". Poi mi sono fermato un attimo e mi sono chiesto: "Ma allora perché sto qua?" (ne é nato pure un post). E' giusto parlare solo in questi termini del Giappone? Chi mi legge e in Giappone non c'è mai stato che immagine si creerà? Non è che magari comincerà a considerare il Giappone peggio di quanto io stesso pensi? Che ne penso veramente io del Giappone?

    Immagino che siano per buona parte solo seghe mentali e ognuno organizza il blog come meglio crede, però dopo aver letto pareri e opinioni di emigrati in nippon su forum e blog mi era salita questa considerazione e il post di Luca mi ha spinto a scriverne.

    Ossequi.

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  70. bhe sinceramente non è poi cosi malvagia cioe si sta cercando di educare i ragazzi fin da piccoli a comportarsi in modo civile

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  71. cmq Luca perchè non metti anche una sezione pro del giappone , mi interesserebbe sapere qualcosa di piu oltre dei lati "contro".

    cmq bel blog!

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  72. Ma non esiste una cosa del genere. Ringrazio tutte le divinità di essere nato in italia (classe '78) per due motivi: 1-Ho vissuto una infanzia 2-Mi sono comunque goduto il meglio dei loro cartoni animati.
    Ora però mi domando e chiedo (e sono serio): MA quando trovano il tempo di godersi tutti quei cartoni animati e giocattoli annessi???????

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