lunedì 27 luglio 2009

Rokko Island un isola artificiale morente e agonizzante.

In Giappone le grandi città hanno carenza di spazi perché il paese e' prevalentemente montuoso e le pianure scarseggiano. Un giorno spiegherò come e' la situazione urbana reale degli spazi e il cattivo uso di questi ultimi ma lo faro più avanti.
Per questa virtuale carenza di spazi spesso le grandi città hanno dovuto rubare spazio al mare costruendo isole artificiali soprattutto nel periodo della bolla.
Queste isole hanno reso il Giappone il paese con maggiori conoscenze ingegneristiche in tal senso.
Infatti in Giappone ci sono circa 15 in totale, nel Kansai sono 5 o 6 non ne sono sicuro trovo solo lista parziali.
Le più importanti sono l' aeroporto del Kansai, Port Island, L' aeroporto di Kobe ed ultima l' isola di Rokko dove lavoro io, quest' isola fu costruita per ricordare un grande personaggio storico italiano da cui prende il nome cioè Rocco Siffredi. Ok sto scherzando ma penso che tutti l' abbiano capito.
L' isola di Rokko:

Di notte:


L' isola prende il nome dal Monte Rokko che si trova davanti a lei sulla costa.

L'isola fotograta dal monte Rokko:


Quest' isola e' un quadrato di 3.4km per 2km con una superficie di 5.8 kmq.
Fu iniziata nel 1973 e finita nel 1992 questo progetto attrasse molte persone, vivere sul mare immersi nel verde con vari servizi tra cui:
-Un cinema multi-sala
-Vari ristoranti
-Molti supermercati tra cui due internazionali
-Un centro sportivo
-Campi da tennis
-Un park divertimenti acquatico
-Vari hotel con navette dirette verso l' aeroporto del Kansai

Ecco il panflet originale in giapponese:


L' isola e' connessa alla terra ferma da due ponti uno autostradale e uno con viabilità normale.
Il ponte principale e' costruito su due piani, al piano inferiore traffico per l' isola al piano superiore traffico dall' isola. Il ponte autostradale invece ha i flussi inversi.
Passare al piano inferiore in una giornata con un uragano mette in difficoltà ogni bravo motociclista infatti a 30 km h uno fa fatica a stare in piedi se vi e' un uragano.(mamma mia come mi diverto)
Il ponte principale ha sui lati del piano inferiore le piste ciclabili e pedonali, piano superiore invece passa il treno Rokko liner che collega l' isola a varie linee ferroviarie nazionali e locali.

Il Rokko liner e' un altro esempio di come fosse più avanti di noi europei sin dal passato, questo giocattolone e un treno su gomma che viaggia al interno di binario guidato sopra elevato.
La cosa più particolare e' che questo e' completamente automatico e non vi e' autista, la prima volto che lo presi mi spavento un pochino sedere in prima fila e non avere nessuno seduto al mio fianco che lo guidasse.

L'isola e' costruita in questo modo:
-Sui lati vi sono i porti con i ferry boat e docks ove arrivano navi da tutto il mondo, infatti bazzicando la zona dei ristoranti spesso mi trovo a dover aiutare dei poveri marinai smarriti che non parlano la lingua e non sanno cosa ordinare.
-sul lato nord quello verso la costa vi sono ancora dock e la zona sportiva con capi da tennis, calcio ecc.
-sul lato sud vi sono una decina di ex ristoranti molto belli chiusi per bancarotta e l' Università Konan (invece quella sulla terra ferma e' l'università che mia moglie ha frequentato) e per Ultimo un il Marine park ovvero un park acquatico a tema. Sempre in quest' area vi e' una scuola guida ma affronterò la cosa in un altro post.
-al centro vi sono i condomini qualche ditta e una zona residenziale di villette.

Un isola ben costruita con tutti i servizi. Che bello un può pensare, ma la situazione reale e' molto diversa.
-Primo nel 1995 l' isola fu colpita e fortemente danneggiata dal terremoto dell' Hanshin, dopo di ciò molti se ne andarono.
-Il terreno e le tasse sono altissime perché giustamente mantenere in sicurezza l' isola costa molti soldi.
-Il cinema ormi e' in bancarotta nessuno ci viene più perché dopo il terremoto Kobe sfortunatamente fu rasa al suolo e ciò permise un concept urbanistico più funzionale con maggiori spazi per cui a Kobe hanno aperto molti multi sala in zone più comode.
In mancanza dei cinema molti ristoranti hanno chiuso per mancanza di clienti.

Ora l' isola sopravvive per le seguenti ragioni:
- L' universita
- La Canadian Accademy una scuola internazionale.
- Lo Sheraton Hotel
- La mia azienda la P&G cioè la Procter and Gamble.
Ecco un foto dell' edificio:


Ecco una foto molto suggestiva della P&G con panorama notturno annesso:

Qui un altra immagine che mostra l' archittettura del isola con al P&G nello sfondo:


L' isola e' attraversata da vari canali che sono diventati la piscina ufficiale gratuita per i bambini di Kobe. Infatti durante l' estate la zona si riempe di mamme bambini che fanno il bagno beati nei canali.
L' acque tecnicamente e' pulita perche viene filtrata ma dopo un giorno con migliaia di bambini che fanno il bagnetto e pisciano nell' acqua non saprei calcolare la percentuale di acqua e la percentuale di pipi ma scommetterei su 30%.

Ecco un po di foto dei canali:





La mia azienda e' forse la ragione maggiore per cui ancora questa isola sopravvive.
L' ufficio dove lavoro e' il quartier generale per l' Asia ed un palazzo di 30 piani.
I dipendenti che lavorano all' interno sono circa 800 e 250 sono stranieri.
I dipendenti stranieri escluso il sottoscritto e altre 10 persone sono tutti expat e giustamente l' azienda deve avere unita abitative sufficienti per dare alloggio a questo personale.
Dove saranno mai questi alloggi?
Come potete immaginare sono sull' isola, la compagnia ha circa 200 alloggi fra appartamenti e ville, vi sono alcuni alloggi fuori dall' isola ma sono ville strepitose che pero nessuno vuole perché lontane dall' posto di lavoro(escluso qualche expat italiano di mia conoscenza).
Le ville sono per gli expat di grado VIP cioè manager regionali, manager di area e presidenti vari.
Gli appartamenti hanno varie metrature da un minimo di 100mq a un massimo di 400mq.
Come potete immaginare le case e gli appartamenti sono tutti intorno all' azienda, spesso gli expat si menano a sangue se vengono messi in lista di attesa per un appartamento sulla torre subito accanto all' ufficio.
Un peculiarità che non capirò' mai soprattutto degli americani e' la capacita di vivere su un isola e non uscirne mai, infatti questo particolare tipo di Expat passa anche 4 anni sull' isola a lavorare e vivere senza andare sulla terra ferma. In un solo caso questa comunità tocca la terra ferma, ci passa con l' autobus diretto per l' aeroporto. Vi immaginate centinaia di americani che soggiornano in Giappone senza aver visto nulla? Esistono credetemi sulla parola.

Comunque le scuole sono frequentate dai figli di questi expat, l' isola esiste e sopravvive solo grazie a questa multinazionale.

In passato appena finita quest'isola il comune inizio a costruire Rokko island 2 la vendetta ma visto che negli anni e la bolla le spese di costruzione erano inaccettabili e insostenibili il progetto iniziato e con possibile data di completamento il 2005 fu abbandonato.
Per fortuna o sfortuna non siamo in Italia ove le opere vengono abbandonate a se stesse quindi Rokko 2 e' destinato a diventare una discarica.
Forse anche l' isola dove lavoro io fara la stessa fine perche' se il governo non riuscira a rivitalizzarla sara presto un isola deserta anche perche la mia ditta ha deciso di spostare il quartier generale a Singapore.

Ecco un tramonto dalle finestre del mio ufficio:

22 commenti:

  1. Ciao mi chiamo Andrea,

    ti faccio i complimenti per il tuo blog e' veramente interessante.
    Potrei farti alcune domande relative al lavoro in Giappone?Anche io sono sposato con una Giapponese e in futuro abbiamo intenzione di trasferci.
    Potrei avere la tua email?
    Grazie
    Andrea

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  2. "Per fortuna o sfortuna non siamo in Italia ove le opere vengono abbandonate a se stesse quindi Rokko 2 e' destinato a diventare una discarica."

    Anche in Italia a volte diventano una "discarica" e senza neanche bisogno di pianificazione (tutto in automatico).

    Un bel carrozzone di aziendina, adesso mi immagino meglio il tuo ambiente di lavoro (e le superpippe mentali da multinazionale).

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  3. Come sempre, molto interessante.

    @mamoru: battutaccia ma stupenda :)

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  4. Quindi te ne vai a Singapore? Eh eh eh...(ah, mi ero scordata di specificare, sono Beatrice)

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  5. Detesto quelli che fanno battutacce... e poi, dedicare un'isola a rocco...
    vuoi mettere una .....penisola??? ^o^'

    ...andreadakyoto... mmhhh se trovi la mia interprete salutamela... non dovrebbe essere un cognome molto diffuso "fujimoto" ;P - Un altro che si è sposato una giapponese.. marescialla pure lei ?? :)

    4 Anni sull'isola non li faccio nemmeno io che sono un'adepto del divano come religione e filosofia di vita... Lì o è patologico o... boh... incapacità di comunicare ?? Ma le sanno due parole di giapponese o li scaricano direttamente in azienda senza preparazione ??

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  6. XMamoru

    non ci avevo pensato, e' vero nessuno decide la trasformazione in discarica e' automatica in Italia. ahahha
    Si un bel carrozzone poi pensa che i manager viaggiano moltissimo, un manager medio fa anche due voli alla settimana.
    Sul discorso case vip non ho foto ma vedessi che roba essendo un italiano casinaro e simpaticone faccio sempre amicizia con tutti anche con gente che finisce su Forbes e spesso i manager mi invitano ai party presso le loro case, non ti immagini che ville e poi in Giappone sappiamo bene una casa di 400mq con piscina e campo da tennis costicchia.

    Comunque sti maledetti fanno na vita da nababbi e io sono ancora a contratto iterinale anche se ho 200 lettere (tengo il conto) da parte di manager (5 dal presidente) di ringraziamento per le mie performace lavorative, ma nessuno mi assume come fisso.


    Xkernele

    Grazie per il complimento

    XBear
    Bea non te preoccupa io non mi sposto, non chiuderanno la sede ma non sara piu il centro dell'Asia ormai il mercato cinese e molto allettante ma anche molto rischioso percio ritengono che svilupparlo e focalizzarsi su quella zona sia importante.

    XGatto
    Sono americani non mi sorprendono per niente, le altre etnie non lo fanno.
    Gli italiani poi sono sempre Italiani non ce ne e' uno che decida di vivere sull' isola tutti che voglio stare lontani dall' ufficio e godersi la vita.
    Gli expat nel 99.99% non parlano una parola, sono qui per l' asia non per il Giappone.
    I piu seri pero decidono di andare a scuola di giapponese e cercare di imparare una nuova lingua,(nel 90% non sono americani).
    Comunque gli expat cambiano ogni 2 o 4 Anni dipende dalla carica e dagli interessi aziendali.

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  7. Post interessante come al solito :)
    Mi hai fatto tornare in mente quando ho preso la prima volta la metropolitana di Torino, durante le olimpiadi. C'era talmente tanta gente che le porte non riuscivano a chiudersi e quindi non partiva; i display segnalavano solo 2 minuti di attesa tra un convoglio e l'altro. Brrr...... ho sudato davvero freddo quella sera XD
    Beppe

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  8. Grazie Beppe,
    Sul discorso sicurezza faro un post adeguato ma devo dire che su quello escluso la JR mi fido ciecamente dei treni giapponesi. Non che siano perfetti ma se compariamo la quantita e qualita di regole che hanno qui in Giappone e rispetto di tali regole procedurali direi che il rischio e'zero comparato a quello italiano.

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  9. beh... dipende dal tipo di rischio preso in esame... ;P
    http://www.snotr.com/video/2890

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  10. Ci sarebbe da scrivere una Divina Commedia sulla differenza tra il sistema trasporti nipponico e quello nostrano; ho un videogioco giapponese per la Playstation 2 sui treni (Densha de Go! Final) per cui ho cercato alcune informazioni su internet, ho visto che li spaccano proprio il secondo e il millimetro di fermata (salvo suicidi per strada), tutto l'incontrario di quel che succede qui in Italia (diciamo che la nostra situazione è ridicola anche se confrontata con gli altri paesi dell'Europa).
    Ti racconto la mia ultima avventura con Trenitalia successa nemmeno una settimana fa: ero in vacanza in liguria e dovevo tornare a casa, guardo il tabellone e vedo che l'unico treno per Torino è alle 15,30. Vabbè, vado all'unica cassa aperta (in un'ora di punta con gente che deve prendere il treno da un momento all'altro) e dopo 20 minuti di coda il bigliettaio, con una faccia che esprimeva tutta la sua voglia di lavorare, mi dice che il treno in realtà parte alle 16,40, "probabilmente il tabellone non è aggiornato". Già questa la dice tutta sulle ferrovie italiane...

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  11. ... Aspetto e finalmente dopo il consueto ritardo ecco che vedo spuntare all'orizzonte il solito treno del dopoguerra; salgo col treno in movimento (forse il freno è un optional) e mi ritrovo dentro un bestiame di gente: posti tutti esauriti, gente in piedi o seduta sui corridori e l'ultima carrozza chiusa tutto il viaggio per arcani motivi ancora da svelare. Non mi resta che sedermi accanto alla porta dell'altro lato che tanto per cambiare ha attaccato un foglietto di carta con la scritta "Fuori Servizio" scritta a pennarello. Dopo 3 ore e mezza di odissea in mezzo a vùcumprà, zingari, truzzi torinesi, lesbiche e tutta la merda d'Italia ecco che finalmente il treno di clandestini sbarca alla stazione di Porta Nuova. Tirando un sospiro di sollievo mi sbrigo a scendere dal treno, quasi cadendo sui binari tanto sono progettate bene le stazioni, e chiedo al capotreno se avendo viaggiato come un' animale esiste un modo per farmi rimborsare in parte il biglietto e mi dice che devo fare reclamo al sito della regione, dello stato, del Papa e di mia nonna in cariola.
    Morale della favola: cornuto e bastonato.

    Beppe

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  12. XGatto conoscevo questo video ma c'e' un errore.
    Il testo iniziale dice Rokko liner, quindi il treno che porta alla mia ditta ma non lo e'.
    Per tre ragioni i sedili sono diversi, la porta tra un vagone e l' altro e' diversa ma piu importante e' che si vedono neon e siamo in galleria il Liner non ha gallerie.
    Il video riguarda la KOBE DENTESU che e' famigerata per incidenti e scarsa qualita dei mezzi.
    Ma sono d'accordo con te sul discorso dipende dal tipo di rischio, un esempio e' l' amianto illegale solo da due anni qui in Giappone ma senza alcun pian di rimozione e moltissime fabbriche e capannoni ne sono piene direi l'80%.

    XBeppe
    Certo sul discorso servizio aime l' italia e' forse peggio dell' india o del pakistan, ma che ci vuoi fare?
    Ne ho una marea di storielle sui miei viaggi italiani.
    Pero occhio troppa efficienza e puntualita sono pericolese, infatti tutti si ricordano l' incidente JR di amagasaki. Io prendevo sempre quel treno a quell' ora ma quel giorno ero in partenza per la Korea, e ho visto l' incidente in aereoporto. quella era la seconda volta che il treno che prendevo deragliava quando andavo in Korea la prima volta e' stato con la Keihan quando vivevo a Kuzuha stessa storia ero in aereoporto.
    Paura!!!!!!!!

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  13. "Ma sono d'accordo con te sul discorso dipende dal tipo di rischio, un esempio e' l' amianto illegale solo da due anni qui in Giappone ma senza alcun pian di rimozione e moltissime fabbriche e capannoni ne sono piene direi l'80%."

    Ci aggiungiamo anche gli ondulati sui tetti delle pensiline di qualche migliaio di stazioni ferroviarie?

    --- Citando i classici ---

    Il mio capannone è lungo dodici metri e largo quattro. Il mio capannone è fatto di Eternit, e con l'Eternit non si scherza: è pieno di amianto, produrlo e montarlo è un gioco da ragazzi. E' smontarlo e distruggerlo che è impossibile: si rischia il cancro. L'Eternit non è un materiale, è un monito: nessuno distrugga ciò che l'uomo ha costruito. Il tuo bel capannone, una volta che l'hai piazzato li con la tua bella gru, sai che nessuno verrà piú a romperti i coglioni. Se il dio egizio, Tutankamen, si fosse fatto la sua bella piramide di Eternit, col cazzo che gli profanavano la tomba. Ma arriviamo al punto: sorridiamo. Dentro il mio capannone di Eternit, io fabbrico Eternit. Lo so, è vietato, ma ripeto, io fabbrico Eternit, che servirà a costruire altri capannoni. Non si può fermare l'economia, facciamo tutti Eternit in paese.

    (A.Albanese)

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  14. I giapponesi dovrebbero prendere esempio dalle nostre amministrazioni locali...
    La mia, dopo che si era sparso per i campi, non ha fatto altro che certificare che era innocuo in quanto troppo poco su un'area troppo vasta (ancora un pò e dicevano che faceva bene) - A Milano invece lo smaltiscono lasciando un vagone pieno a marcire accanto ad un luna park...
    Ad ogni modo, quando parti per la Korea, facci un fischio che evitiamo di uscire di casa :P

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  15. Da Italicus;
    Ciao,Luca! Hai la completa certezza che non verrai traferito alla nuova sede di Singapore?
    Ogni ditta,compagnia, o botteghe che siano ha il suo statuto personale.Non ci sono ...che tengano,se decidono di trasferirti quale comportamento adotterai? Come farai con la casa,la famiglia?

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  16. Primo se fossi un trasferibile mi tratterebbe da dio, gli expat hanno:
    - stipendi mostruosi(gli ho visti)
    - Case da sogno (spesso vado a qualche festa)
    - Trasloco a carico del azienda
    - scuoli di prima classe sempre a carico della ditta.

    Gli expat qui fanno questo giochini ogni 4 anni.
    a me non puo succedere percio non mi pongo il problema perche':
    - sono Haken
    - La ditta haken per cui lavoro mi affitta a una ditta giapponese di servizi informatici
    - il team della ditta di servizi informatici viene prestato a una ditta americana di servizi informatici.
    - la ditta americana che usa il team ci affitta alla multinazionale per cui lavoro.

    Percio impossibile, fosse possibile si fottono, io resto qui ci metto poco a trovare un altro lavoro. Se proprio voglio devono sganciarmi una palata giovani vergini.

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  17. Italicus;
    ...buon per te! Meglio così.
    Giovani, e pure vergini.Non è che pretendi troppo?
    Tanti saluti!

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  18. Grande Luca,
    bel post come al solito.
    Non conoscevo rokko,molto interessante come realtà,intendo l'isola i servizi etc..sarebbe un peccato che diventasse una discarica visto il gran lavoro per costruirla.Mi raccomando aspetto un altro post sulla vista in azienda vista dall'interno!E quello sui locali di tokyo!

    David

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  19. Grazie David,
    Non posso postare contenuti (foto ecc) sulla mia azienda, mi licenziano in tronco se lo faccio.

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  20. peccato, sembra un posto veramente interessante... magari se decidessero di abbassare le tasse...

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  21. Il concetto non e' male, ma basterebbe una gestione migliore degli spazi esistenti.

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  22. molto interessante. invece di:" L' isola prende il nome dal Monte Rokko che si trova davanti a lei "(che si usa solo per persone fisiche e non per cose), suggerisco : L' isola prende il nome dal Monte Rokko che si trova davanti ad essa sulla costa. Dall'ing. Cosenza furono proposte le Terreamare di fronte all costa vesuviana ma è rimasto un progetto /(in questo caso, per fortuna, ma in altri casi, magari anche in Italia...)

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