mercoledì 30 settembre 2009

Pornografia e prostituzione minorile in Giappone PARTE 1 – Le leggi



Vista la natura del post si rendono necessarie alcune premesse:

  • questo è il primo di una possibile serie scritta da più mani (alcune note altre no), con il riadattamento di mamoru per rendere il tutto più o meno coerente (lol)

  • le opinioni personali sono evidenziate per distinguerle dai fatti
  • si prega di astenersi dallo scrivere commenti solo per esprimere il proprio disappunto e/o indignazione: argomentare e portare il proprio contributo aiuta il dialogo e permette la crescita di tutti, definirsi semplicemente oltraggiati non porta da nessuna parte.
  • per meglio comprendere alcuni passaggi riferirsi alle note numerate e agli acronimi in calce all'articolo
  • il post ha una probabilità del 75% di essere una palla

Questo post prende spunto dal dibattito parlamentare del giugno-luglio 2009 sulla possibile revisione della legge giapponese sulla pornografia e prostituzione minorile1.
Le leggi nazionali applicabili allo sfruttamento sessuale dei minori in Giappone sono sostanzialmente tre:

  1. La legge sulla pornografia e prostituzione minorile

  2. Il codice penale

  3. La legge sul benessere dell'infanzia

La prima legge si applica a casi che coinvolgono minori di 18 anni2 e vieta:

  • la prostituzione minorile (diretta, intermediata o istigata)

  • la produzione e la distribuzione di pornografia minorile

Secondo la legge nipponica, per pornografia minorile si intende una qualunque delle seguenti tipologie di fotografie o contenuto di altri mezzi di registrazione (digitali etc..):

  • Ogni posa di un minore coinvolto in rapporti sessuali o in una condotta assimilabile a rapporto sessuale;

  • Ogni posa di un minore che abbia i propri genitali toccati da un'altra persona o di un minore che tocchi i genitali di un'altra persona, che implichi eccitazione o stimolazione del desiderio sessuale in chi vede.

  • Ogni posa di un minore in completa o parziale nudità, che implichi eccitazione o stimolazione del desiderio sessuale in chi vede.

Attualmente la legge non proibisce, né punisce, la detenzione personale del materiale di cui ai tre punti sopra descritti, a meno che questa non sia finalizzata alla pubblicazione (o distribuzione). Tale condotta viene punita con una ammenda massima di 3.000.000 di yen (20.000 euro circa) oppure 3 anni di reclusione con lavori forzati.

L'interpretazione possibile di questa esenzione, o vuoto legislativo, potrebbe esserci data dall'articolo 3: “nell'applicazione di questa legge devono essere presi provvedimenti affinchè non si violino impropriamente i diritti dei cittadini” (i cittadini, commossi, ringraziano nda) . Probabilmente l'intento era quello di evitare ingerenze nella vita dei cittadini, dando alla polizia un ulteriore motivo per fermi e confessioni estorte. Infatti le definizioni vaghe e generiche implicano che la discrezionalità dell'accusa possano essere estremamente alte, nonchè la paura di replicare le esperienze di altri paesi, nei quali (complice anche una certa isteria di massa Nda) si è arrivati ad applicare le leggi contro la pornografia minorile anche alle foto fatte dai genitori ai propri figli, con risultati (al limite del ridicolo) che prevaricano lo scopo della tutela dei minori3.

Per i reati connessi alla prostituzione le pene previste possono arrivare a 10.000.000 di yen e 7 anni di carcerazione.

Tornando al dibattito parlamentare del giugno scorso4, la ex compagine governativa formata da LDP e New Komeito proponeva la revisione della legge sulla pornografia e prostituzione minorile al fine di trasformare il possesso semplice in reato e andando poi a normare le opere di finzione (lbri, manga, anime, videogiochi etc.), aprendo così all'introduzione del reato di pornografia minorile virtuale.

Il DPJ e SDP si opposero alla proposta di revisione della legge.

Questa, a opinione di chi scrive, è cosa abbastanza strana, almeno vista nell'ottica dell'estrema impopolarità dell'argomento in occidente e per l'estrema facilità con la quale si potrebbe raccogliere consenso per far passare “leggi bipartisan” estremamente restrittive delle libertà personali invocando quale giustificazione il bene dei minori.

Tuttavia è bene evidenziare che anche il DPJ proponeva limitazioni sull'uso personale e quindi una maggiore restrizione del testo di legge del 1999, ma con dei distinguo, indicando il profitto e la reiterazione continuativa del reato ed escludendo opere con valore artistico o di mera finzione.


Come esposto in precedenza non esiste un'unica fonte legislativa per la tutela dei minori, ma troviamo un appoggio anche nel codice penale giapponese, da cui riportiamo alcune tipologie di crimine:

  • indecenza Semi-violenta: atti indecenti perpretati contro maschi o femmine approfittando o causando lo stato di incoscienza o l'incapacità di resistere della vittima (carcere da 6 mesi fino a 10 anni)

  • Indecenza violenta: atti indecenti perpretati contro maschi o femmine con l'uso della forza o l'intimidazione (carcere da 6 mesi fino a 10 anni).

  • Indecenza: atti indecenti perpretati contro maschi o femmine (carcere da 6 mesi fino a 10 anni).

  • Semi-stupro: rapporti sessuali perpretati contro femmine di età superiore a 13 anni approfittando o causando lo stato di incoscienza o l'incapacità di resistere della vittima (carcere da 6 mesi fino a 10 anni).

  • Stupro: rapporti sessuali imposti con la forza a femmine di età superiore a 13 anni di età o consumati con femmine di età inferiore a 13 anni (carcere da un minimo di 3 anni).

Il codice penale prevede inoltre la perseguibilità del cittadino giapponese che commetta all'estero un reato rientrante nelle categorie viste in precedenza. Dal 1999 tale regola si estende anche ai reati di pornografia e prostituzione minorile.

Facciamo notare un paio di cose:

  • i maschietti paiono immuni dallo stupro

  • I suddetti crimini sono peseguibili solo dietro denuncia , tranne per gli atti di indecenza commessi da due o più persone.

  • A livello di legislazione nazionale i rapporti sessuali con minori da 13 a 18 anni consenzienti (o quantomeno non violenti) non sono classificati come reato.

Tuttavia questa ultima affermazione è, a parer mio, il punto su cui si basa chi dice che l'età del consenso in giappone sia di 13 anni. Ci sarebbe poi da chiedersi perchè esistano delle specificazioni così spinte nella legge nipponica, soprattutto se la loro genesi sia stata costruita ad personam o, più banalmente, ad minchiam (scusate il latinismo), ma questa è un'altra storia... vedremo in altri post (se ce ne sarà l'opportunità) che anche in Giappone la legge non è uguale per tutti, si presta a molteplici interpretazioini e l'enforcing può essere discrezionale: la sopportazione composta e l'ordine apparente sono una cosa, mentre l'efficacia delle leggi è un'altra, ma questo è argomento per altri post.

Tornando al punto le cose sono un poco più complesse.

Infatti abbiamo anche la legge sul benessere dell'infanzia5 del secondo dopoguerra: alla base di questa norma si enuncia il concetto che i governi (nazionale e locali) e tutti i cittadini devono contribuire alla crescita dei bambini in buona salute (fisica e mentale).

Questa legge (nella sezione “regolamentazioni varie”) impone una serie di divieti e limitazioni all'impiego dei minori in determinate attività o pratiche quali:

  • divieto di fare di un bambino deforme o con disabilita uno spettacolo pubblico;

  • divieto di sfruttamento per accattonaggio;

  • sotto i 15 anni: performance quali acrobazie, spettacoli di canto, ballo o altro a fine di lucro per strada o porta a porta. Per tali attività si include anche la vendita, la distribuzione o la raccolta di articoli in fascia oraria 10pm–3am o in locali legati al business dell'intrattenimento o al sesso. O ancora come intrattenitore a feste in presenza di alcolici.

E, delucis in fundo, vieta di far fare atti osceni al minore.

Anche qui la vaghezza della legge è dovuta ad un concetto di morale che, per definizione, è fluido e varia con il tempo ed il contesto sociale, pertanto altamente discrezionale: cosa volesse dire lo sapeva soltanto il legislatore.

C'è da aggiungere alla suddetta legge una pletora di ordinanze prefetturali che regolametano più in dettaglio queste situazioni, nonostante la loro impostazione sia molto simile ci potrebbero essere difformità sul territorio nazionale giapponese, nonché una serie di distinguo sulla terminologia utilizzata. Ed in Giappone l'utilizzo di un kanji al posto di un altro rischia di stravolgere l'interpretazione di un termine e quindi di una norma (può capitare che norme sullo stesso argomento scritte da prefetture differenti scrivano lo stesso kanji solo come fonetica, con possibili ambiguità). Inoltre non avendo il tempo (né la voglia, sono onesto Nda) di controllare le ordinanze di tutte le prefetture giapponesi, ne sono state prese solo alcune tanto per dare l'idea della normazione a livello decentrato. Quindi potrebbe darsi che, effettivamente, vi siano prefetture giapponesi in cui l'età del consenso possa essere inferiore a 18 anni.

Tuttavia l'orientamento giurisprudenziale pare considerare i 18 anni quale età legale e ciò sembra escludere questa ipotesi.

Le norme prefetturali, ad un primo esame, paiono rispecchiare la legge sul benessere dell'infanzia. Ne mantengono l'impostazione di base, ma vanno a normare più approfonditamente le parti inerenti la vendita di oggetti osceni in luoghi pubblici (vending machine incluse), il contenuto di pubblicazioni o l'attività lavorativa dei minori (fascie orarie e tipologia di impieghi vietati come accennato in precedenza). Questo pare il senso di tali leggi, quali "Ordinanza concernente la pulizia dell'ambiente per la sicurezza dei giovani" o "Ordinanza concernente la pulizia dell'ambiente (sociale) per la promozione della salute giovanile"6.

Tuttavia la vaghezza delle ordinanze locali è quasi pari a quella nazionale: nessuno può commettere atti sessuali indecenti, tenere una condotta indecente, far commettere atti indecenti od insegnarli a/con un minore. Il che, dal punto di vista della formulazione, mi pare contrastare con il successivo e per nulla ambiguo divieto di fare tatuaggi ai minori....

Ricordiamo che la maggiore età si raggiunge, in Giappone, al compimento dei 20 anni il che implica la possibilità di votare, acquistare tabacco e alcolici legalmente. A 18 anni viene concessa la possibilità di prendere la patente di guida per l'automobile e di acquistare materiale pornografico che soddisfi i requisiti censori del codice penale, infatti l'art.175 stabilisce le sanzioni per la distribuzione, la vendita o l'esposizione in pubblico di documenti, disegni o altri oggetti osceni (giusto per non sbagliare Nda), nonchè il possesso per le suddette finalità: fino a 2 anni di galera e fino a 2,500,000 yen di sanzione.

Tenete a mente questo quadro generale, poichè nei successivi post probabilmente vi verranno un pò di dubbi sul cortocircuito tra il sistema legale, apparentemente rigoroso (per non dire draconiano), e la realtà dei fatti.

つづく。


--おまけ--
(altrimenti pare una palla di paper universitario più che un post di un blog)

Qui sopra esempio di oggetto:

  • non osceno

  • non esposto in pubblico7
  • non in vendita8

Perfettamente adeguato alla severa legislazione locale.

(......maledetti otaku-gaijin !!)


Revisioni:

十月一日: corretto refuso (hat tip to esiliogiapponese)

十月八日: aggiunte le pene per stupro e semi-stupro.

Note numerate e acronimi in calce al post --------------------------------------------------------------------------------------------------

[1] 児童ポルノ処罰法立法過程 - Law for Punishing Acts Related to Child Prostitution and Child Pornography, and for Protecting Children" del 5 Maggio 1999.

[2] definizione legale di bambino (児童 giovane, bambino ) secondo le premesse della suddetta legge. Per meglio chiarire alcuni passaggi, nel presente post e nei successivi viene impiegato il termine “minore” quando l'accezione e' piu' generale, “bambino” quando si parla di pre adolescenti. Nelle ordinanze prefetturali si parla di 青少年 in maniera equivalente.

[3] A titolo di esempio http://www.dallasobserver.com/2003-04-17/news/1-hour-arrest madre denunciata per le fotografie che ritraevano i propri figli e portata in giudizio per una foto di allattamento al seno. Vedi anche http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/8240989.stm

[4] Per chi volesse rivedere tutta la seduta (6 ore - giapponese) http://www.shugiintv.go.jp/jp/video_lib3.php?deli_id=39900&media_type=wb - Alcuni passaggi NON VERIFICATI e tradotti liberamente in inglese da http://zepy.momotato.com/2009/06/27/summary-of-26th-june-conference/

[5] 児童福祉法 Child Welfare Act del 12 dicembre 1947

[6] Prefettura di Yamanashi 青少年保護育成のための環境浄化に関する条例 2 aprile 1984 Art.13. Prefettura di Iwate 青少年健全育成条例施行規則 21 Dicembre 1980 Art.18

[7] Wonder Festival 2006 - Tokyo Big Sight - 39,000 visitatori nessun limite di età
[8] Infatti a 15,000 yen è andato sold out come da cartello

Acronimi:

LDP -- Partito Liberal democratico , la formazione politica di Taro Aso
DPJ -- Partito democratico Giapponese, la principale forza di opposizione
dal dopoguerra
New Komeito -- espressione politica di Soka Gakkai storico alleato del LDP
SDP- Partito social democratico altra forza dell'opposizione
storica

30 commenti:

  1. Grande Mamoru.
    Brindiamo al tuo primo post.
    Un bel lavoro di ricerca.
    Applauso!!!!
    (mai pensato di fare il Giornalista?)

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  2. Grazie tante... un paio di curiosità e considerazioni
    1) Come si dice in giapponese "Semi indecenza violenta" (e gli altri termini che rientrano in quel paragrafo dove si classificano le infrazioni al codice?)
    2) A me pare che se anche i maschietti non possano essere stuprati (almeno stando alla descrizione della legge) comunque il reato può cadere in semi-indecenza violenta... che ti fa fare 10 anni di carcere se ti va male... credo che fosse volontà del legislatore proteggere di più le donne (che sono le vittime del 99% dei casi di violenze sessuali suppongo). Per quanto riguarda la questione denuncia: E come vuoi perseguirlo il reato se no? Già trovo molto difficile che qualcuno assista a una violenza sessuale... se anche andassi a denunciare il tipo ma la vittima (per paura o altro) dicesse che mi sbaglio, che lo stava facendo perché le piaceva... la mia denuncia diventa nulla. Purtroppo è uno di quei reati molto difficili da individuare se non con denuncia
    3) Divieto di vendere in pubblico materiale osceno? UAZUAZ!!! Dovrebbero chiudere itutti Convini allora!!!
    4) Il problema più grande è che, per dare una mano alla Yakuza inc. è ancora legale vendere materiale che non esito a definire PER PEDOFILI!!! (con persone vere... personalmente me ne frega se sono disegni, ma con i bambini in carne ed ossa, beh, è un altro paio di maniche)... au revoir! Esiliogiapponese.wordpress

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  3. Grazie Esilio!
    Mi hai evidenziato un refuso, corretto il post.

    1) Nel post erano invertite 2 parole, semi indecenza vuol dire ancora meno di indecenza... =)
    Maledetti linguisti non gli scappa nulla! XD
    Fai interpretariato vero?

    Sarebbe 準強制(わいせつ) semi-coercitivo semi-violento, forse meglio il primo termine.
    強姦 per stupro.

    LUCA: dimostrazione che servono + fondi e + personale! (sgancia la grana....lol)

    2)
    non dico che ci vorrebbe il reato di sodomia, ma convieni che includere la cosa in indecenza (che potrebbero usarla pure al comiketto per rastrellare e bruciare un buon 30% dei presenti) e' un poco vago.
    In Italia non dimentichiamo l'obbligatorieta dell'azione penale, alla notizia di reato la magistratura deve indagare.
    Qui se la vittima ritira la denuncia (accordo fuori dal tribunale, regalie, minaccie) il crimine sparisce con essa.
    D'accordo con te comunque sul fatto che la realta' e' piu' complessa e articolata e la norma

    3)
    il concetto te lo potrebbero girare addosso come vogliono...

    4)
    probabilmente arriveremo anche a quello nelle prossime puntate, stay tuned.

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  4. Il giornalista lo lasciamo fare a chi e' piu' serio e preparato che e' meglio.

    Di wannabe come il sottoscritto c'e' pieno lo interwebs =P.

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  5. Mamoru,
    Giornalisti seri e preparati? dove li hai visti?
    Ma quanti anni hai? 200? sono secoli che non si vedono giornalisti seri.
    Di pseudogiornalisti online ce ne sono a migliaia lo so ma tu hai fatto ricerca una parola che manca anche a giornalisti con il tesserino mo se limitano a copia e incollare i blog e i gossip.
    Lascio fuori il mito Pio dalla lista dei cattivi giornalisti.

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  6. Orpo che super post... Che strano che non venga contemplato lo stupro verso gli uomini! Bella discriminazione!
    Comunque quando sono stata in Giappone ho visto che diverse minorenni si prostituivano (ah, internet!) o facevano cose che ci andavano molto vicine...e voglio dire, LORO lo volevano fare... Non dico che sia una cosa carina, però sembra diffusissima e nessuno le obbliga a farlo... Bizzarro, comunque. Non basterebbe chiedere la paghetta? Perché fare questa cosa, che poi sono sicura che da adulte se ne pentiranno un sacco

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  7. Da Italicus;
    Complimenti per il lavoro!Bravi tutti!

    Ora, ....benessere dell'infanzia,e tergiverso su altri lidi.
    E' mai possibile parlare di "benessere dell'infanzia" quando alle tre di notte ti vedi una col passeggino ed il pargoletto che piange mentre la mammina è lì che fuma colle sue amichette in un ristorante per famiglie?
    E' mai possibile parlare di "benessere dell'infanzia" quando ti vedi nei pachinko le mammine che col pargoletto appeso a tracolla svampano sigarette e giocano?
    E' mai possibile (la devo fare ripetitiva come nel Poema di Gilgamesh ,per farmelo entrare in testa bene)parlare di "benessere dell'infanzia" quando un bambino in Giappone fin dalla nascita è come costretto a dover diventare per forza qualcuno che possa portare in alto la bandiera nipponica,che debba studiare fino all'inverosimile,che debba spendere tutte le ore dell' INFANZIA a studiare,e divertimento prossimo a zero(saranno poi gli adulti frustrati del domani,quelli della mano morta in treno,ecc)?

    Non ,mi riesce proprio di rintracciare la benché minima coerenza nelle faccende giapponesi al punto che veramente ho smesso di osservare,anzi,il Giapponese dovrebbe estranearsi e non guardare all'Occidente per farsi piacere meglio. Che tornino le migliaia di feste inneggianti alla salute del membro (una ,l'unica rimasta,credo,quella di Yokohama).
    Insomma, a fare troppo poi si strafa e il risultato è l'aumento dei suicidi.
    Prendere nota pure di questo: Sesso indirizzato,suicidio assicurato.Come la mettiamo con il fiore che deve essere colto quando è ancora fresco?

    Non molto lontano da casa mia c'è un piccolo parco pubblico,ebbene ,ogni fine settimana c'è sempre un piccolo corteo di fotografi che riprendono la milionesima e passa nuova .....di turno. E' un po' difficilino sradicare queste attitudine da ambo i sessi. Ma che facciano,che si comportino secondo natura loro,praticamente,che siano Giapponesi!.Mi preoccupo per quei genitori espatriati con un minimo di timore e che hanno figlie in Giappone,qui è il mio pensiero e la mia apprensione.Queste innovazioni inneggianti a "vita nova" ancora non le vedo raggiungibili e non le percepisco fintanto non si sia preparato il terreno idoneo ad accoglierla(mi riferisco ai punti di apertura discorso).Non è la morale sul sesso l'unica chiave,bensì tutto il resto che precede e segue,ma...dovremmo immaginarci di essere in un altro Paese,non in Giappone.

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  8. Aiuto....
    Dovrò rileggerlo con calma immagino... dovessi ripetere quanto recepito farei scena muta.... L'unica cosa che mi è stata chiara al volo era la palese assenza dello stupro maschile nella legislazione; ma non ho capito se si sia trattato di una svista oppure se ci siano dietro (anche) motivazioni culturali... per il resto, boh... sono stato letteralmente sommerso dal nulla... :\ Thread troppo generalizzato oppure politichese da guinness dei primati ??

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  9. Rimastichiamo un paio di robine...

    [...]per pornografia minorile si intende ...Ogni posa di un minore che abbia i propri genitali toccati da un'altra persona o di un minore che tocchi i genitali di un'altra persona, che implichi eccitazione o stimolazione del desiderio sessuale in chi vede.
    Ogni posa di un minore in completa o parziale nudità, che implichi eccitazione o stimolazione del desiderio sessuale in chi vede.[...]

    Da ciò si evince che “pornografia” sta nell'occhio di chi guarda indipendentemente dal contesto: In una tale ...come chiamarla.... “debacle” legislativa uno studente di ginecologia “tarato” di suo potrebbe eccitarsi di fronte ad un libro di testo, denunciarne l'autore e vedere riconosciute le sue ragioni ? Di più, in seconda istanza, qualora queste venissero riconosciute da un giudice, magari anche lui “tarato”, come dovremmo considerare la cosa?
    Prima impressione: C'è sempre qualcuno che si arroga diritti interpretativi (volutamente?) aleatori...


    [...]La legge sulla pornografia e prostituzione minorile vieta...la produzione e la distribuzione di pornografia minorile....
    Attualmente la legge non proibisce, né punisce, la detenzione personale del materiale di cui ai tre punti sopra descritti, a meno che questa non sia finalizzata alla pubblicazione (o distribuzione)[...]

    Altra interpretazione aleatoria (a beneficio di chi?). Credo che i vuoti legislativi siano quella porcilaia nella quale il potere ci sguazza. E' prorpio nella mancanza di chiarezza che l'abuso del potere trova giustificazione.
    In una tale situazione, un quotidiano a tiratura nazionale che pubblicasse, poniamo, una striscia a fumetti passibile di denuncia potrebbe fare da grimaldello per permettere alla magistratura di incriminare qualunque “deviato” avesse osato comprarlo...
    Roba da 1984.... ….o da 2010 ?? :P


    “pornografia minorile virtuale” è bellissimo !! ;P Il sogno di qualunque “normatore”. Se sono arrivati a tanto non posso che confermare l'idea dei parlamenti come i luoghi dove la pornografia viene praticata al massimo grado... : )


    Atti indecenti.
    Un crimine a quanto pare... Tutto ad insindacabile giudizio del giudicante? Oppure con “atto indecente” viene indicata tutta una tipologia di comportamenti sanzionabili?


    Rimane quell'effetto “nulla” menzionato nel post precedente. Devo ancora rendermi ben conto se sono io a non riuscire ad entrare nel thread oppure se l'effetto sotto traccia è inscindibile dalla lettura dello stesso, vista l'estrema incertezza del tutto riassumibile con : c'è un'entità giudicante suprema che può colpire chiunque in qualsiasi momento per “crimini opinabili”.
    Roba che neanche il codice Rocco.... mah...

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  10. Per la pornografia tra adulti consenzienti nulla da dire.Mentre chi tocca i bambini una pallottola nella nuca.
    Approfitto della tua cortesia Luca per chiederti molto OT come in giappone vivono La pandemia della maiala hem suina :-) Faccio pure un pò di spam per il mio bloghettino ho messo su uno pseudosondaggio per sapere le opinioni degli amici del NWO,SMOM e chi piu ne ha ne metta.
    Saluti

    RispondiElimina
  11. XSilvia
    Mamoru sta affrontando la cosa sul lato tecnico, io un futuro l' affrontero sul lato pratico nel senso che ste cose le vedo e posso dare il mio contributo in informazione.
    La paghetta e' un concetto occidentale, ma il problema piu grave e' che le famiglie non seguono i figli.
    Scusa tu dai un paghettina e ti vedi tua figlia che gira con cose costose ecc. che non sono acquistabili con quei soldi non ti poni delle domande? bene molti giapponesi non se le pongono (occhio non vede cuore non duole)
    Un po come tutti i ragazzi in Italia che si fanno con l' extasy, se un genitore mi racconta non me ne ero mai accorto gli mollo un calcio in culo.
    Avendo lavorato in discoteca per anni sono riconoscere mille fattori che ti fanno capire se uno si fa.
    Ma ogni paese ha i suoi problemi qui la prostituzione e' una piaga sociale.

    XItalicus;
    Conosco bene la situazione dei family restourant di notte. Un giorno faro un post relazioni di famiglia e educazione dei figli mi sarai utile.
    Idem per i pachinko, (altro esempio che dimostra la finta legalita giapponese, il gioco d' azzardo e' illegale ma tutti posso farlo nei pachinko, da qualche hanno poi ci sono le pubblicita perfino in TV)
    Sul discorso scuola pure mi servirai, ritengo che i tuoi discendenti siano cresciuti meglio di altri giapponesi perche non li costringevi al JUKO ma tua moglie (ex) scommetto che li voleva mandare al Juko?
    Non ho capito il discorso del parco, ti spieghi piu dettagliatamente?
    XGatto rognoso
    Hai notato la somiglianza con l' italia e tutto il resto del mondo? il politichese esiste ovunque.


    Xzanzara
    Quoto.
    ti ho risposto sul tuo blog.

    RispondiElimina
  12. Da italicus;
    Sempre disponibile a migliorare le nostre conoscenze sul Pianeta Giappone.

    Il discorso del parco è così:

    C'è un bel parchetto nei pressi di casa mia.Tanto verde,tanta quiete. Se stai Immaginando che lì non mancano un certo numero di ciliegi hai immaginato bene.Orbene, con l'inizio e l'intercorso di ogni stagione,siccome il parco si presta bene,sembra,ad abbinare la natura in tutto il suo insieme(sottintendendo natura femminile,ascendente toro,e varie...) ecco puntualmente che ogni fine settimana c'è la parata dei fotografi che ,con la appena diciottenne (ma qui bisognerebbe sapere una buona volta per tutte che cosa significa essere maggiorenni in Giappone)in abiti scollati,giarlettiere e altri accessori sensuali, e pure con il seno "miracolosamente" elargito senza avarizia alcuna da Madre Natura,sbavano e fanno a gara (almeno io la vedo sotto questo lato) a chi riesce a strappare la foto più disinibita della neofotomodella(la poverina ambisce a tale professione ma chissà in che tugurio andrà a far soldi facili).
    A volte mi metto ad osservare la scena e si riesce sempre a capire queste frasi(che poi sono sempre le stesse): Signora(abbiamo il formale qui).....ecco,si metta così.No,il pupazzetto tra il seno ma non lo soffochi con quelle doppie meraviglie -con allusione alle mammelle grosse per l'età e troppo rotonde,ma pur sempre abbondanti- (risatina "intelligentissima" della ragazza e gruppo appresso), ora sposti le gambe ad angolo,brava,ora le divarichi,brava,sì,brava,di più(gambe stranamente diritte),ma non così troppo spalancate altrimenti mi viene un collasso.. brava,brava,...Signora(qualche volta ci scappa un "chan")...,ecco ora provi a fare un sorriso a tutti i maschietti ,e si ricordi che la rivista è anche per dei bellimbusti e magari uno di questi un giorno le farà qualche proposta.Lei come si comporterebbe? (risatina a riso che abbonda...e dove si intravedono denti immancabilmente sovrapposti a doppia fila ,tipo squaloide). Ma una come Lei sicuramente sa come far girare gli uomini,vero? (ma non stanno parlando ad una minorenne???).

    .......insomma,Luca........vedi tu dove è che voglio arrivare io con i miei discorsi..

    Un bell'azzeccagarbugli psicologico!
    N.B Di solito le "prescelte" mostrano gli stessi parametri: Viso infantile(da dodicenne) e seno maggiorato,sorriso non einsteniano,doppia fila di denti a squalo,sempre col le gambette a liù.

    Considerazioni personali.
    Secondo me il Giapponese deve rimanere così come è. Non lo vedo ancora pronto per cambiare.Per cambiare ci vuole tempo.Spesso per cambiare c'è bisogno di un ricambio sostanziale,non solo in termini di leggi,di pensare,ma anche di persone . I Baccanali non sono ormai cosa comune in Italia,come pure i Romani ed il loro Impero. Una nuova legge non può da sola cambiare la mentalità dei Giapponesi,specie se la legge è scaturita da pressioni esterne.
    Vediamo che i cambiamenti in Giappone assumono un aspetto "quantico" e non credo che questo sia il momento per lo sbalzo successivo a giudicare dalla scenetta del parco che ti ho descritto poc'anzi.
    La scena descritta vuole essere di complemento ad altri fatti che qui,per mancanza di tempo e di voglia,non intendo mettermi ad elencarli tutti.Intanto però è possibile farsi un'idea del modo "giocoso-sessualerotico" che i nostri amici Giapponesi hanno della vita,vita che, forse con un pizzico di meraviglia ,ne invidio parzialmente le inibizioni e mancanza di pregiudizi dei quali noi tutti siamo afflitti(?).

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  13. Wow ragazzi come siete eruditi... A me piace che i giappi in queste cose abbiano meno pregiudizi, che volete, qui c'è il retaggio giudaico-cristiano, guai a parlarne.
    Peccato solo che, a quanto pare, queste ragazzine manchino del tutto di...di...cervello!! No perché una può essere disinibita quanto vuoi, ma se capisce che è comunque un mondo superficiale e vacuo quello in cui sta per ficcarsi, magari evita, però non so, mi pare di generalizzare, ho conosciuto personalmente delle studentesse (universitarie) che si propstituivano (anche solo occasionalmente) se avevano bisogno di qualcosa. E non ci vedevano assolutamente niente di male, per loro è un semplice scambio di "cose" di cui le due controparti hanno bisogno. Non corro il rischio di andare OT perché questo tipo di prostituzione è molto diffuso anche al liceo e alle medie, quindi si tratta in termini di legge di pedofilia, per quanto siano le ragazzine stesse a vendersi... Cosa fare quando la cosa va così? C'è tanta domanda, ma fin troppa offerta!

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  14. Da Italicus;

    Silvia, dal mio modo di vedere le cose ,nel Mondo ci sono tanti Popoli e tanti modi di fare(brevemente detto, culture),ed un'unica pastasciutta,un'unica lingua,un'unica legge,un'unica moda, sarebbe una noia continua. I Giapponesi,alla pari di altri Popoli, hanno avuto il loro persorso di "modi di fare"(si legga pure cultura),differenti sviluppi etico-religiosi,imposti o no,differenti visioni della vita sessuale e quanto affine od orbitante ad essa,dove tali differenze,giuste o no che siano(che poi,difficile è stabilire i confini tra giusto e non giusto,siamo sinceri),comunque siano interpretate, non fanno più impressione nell'animo di chi è ormai abituato a vederle e collegarle,quasi di conseguenza e naturalezza, al Mondo Giappone,mentre le fa invece nell'ignaro che vi si trova tutto d'un colpo(cito i genitori espatriati che vengono a sapere di storie di bukkake e compagnia varia,e che hanno figlie da far crescere qui).
    Arriva allora questa nuova legge che troverà terreno non facile per sradicare l'andazzo(allora c'è sentore di qualcosa che non funziona in seno alla società?Allora pure il Giapponese si accorge che occorre fare un qualcosa per arginare il problema?Sono perplesso di ciò!),e per estirpare la "mala erba" alla radice urge fare il solco ben profondo.Questo solco dovrà lavorare praticamente su tutto il suolo nipponico e mi chiedo se tale caparbietà non troverà ostacoli da parte della cultura millenaria e di conseguenza il modo di vivere in merito a "sostentamento a via sessuale" che appunto si riversa molto vistosamente e ciclopicamente su ogni anfratto dello stile di vita dell'arcipelago,con eccezione di qualche isola al largo di questo e di qualche ospizio estraneo a queste esigenze.
    Praticamente,questa legge la vedo come una goccia dìacqua nella spugna:senza effetto visibile. Il terreno non è adatto a recepire il nuovo seme. No,fintanto non si agisca in profondità.Per profondità intenderei quel nuovo modo di vedere e cercare di capire che cosa intendono i Giapponesi per infanzia,quando una vera e propria infanzia non c'è perchè il bambino è perorato di doveri fin dalla nascita. Ad esso sono affidati i duri compiti di controbilanciare la bilancia culturale.Esso deve studiare molto di più di quello che si pensa un bambino debba studiare pur mentenendo al contempo un accettabile tempo e diritto al divertimento affinchè sia assicurata una crescita sana mentalmente nonchè culturalmente idonea.Bambino o bambina che sia,una volta uscito dalla sfera di amministrazione dei genitori(diciamo della madre) essi si accorgeranno che non è vero che devono di sempre di sì ed abbassare il capino perchè ,se bambine, e poi ragazzine, una volta accortesi di come funziona la cosa,nessuno le ferma a mostrare la innata naturalezza acquisita da millenni di cultura in tal senso.Quasi un fatto logico. I figli dei gatti acchiappano i topi.
    Musicisti di fama da musicisti di fama.
    Pittori da pittori. Suore da suore.Grossomodo così,con eccezioni.

    Da mammine che fumano alle tre di notte col bambino a tracolla e coi tacchi a spillo non avranno problemi se le figlie metteranno le giarlettiere a dieci anni e saranno molto meno impressionate se le vedranno sulle riviste pornografiche due secondi dopo aver compiuto quei faticosi e lunghi 18 anni.Che possono fare le leggi contro questo stile di vita impresso nelle molecole genetiche???

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  15. Ma, guarda, io volevo solo dire...sono loro che vogliono prostituirsi (& affini) e nessuno sembra torvarci del male, però contemporaneamente ci sono delle leggi che contravvengono il sesso con i minori...risultato: lo faranno lo stesso, per sempre finché vorranno.
    Naturalmente sono escluse tutte le vittime di stupri, sia chiaro, parlo solo di chi lo fa volontariamente. Volevo solo dire che la pedofilia in Giappone trova terreno molto fertile.
    Cosa potranno fare le leggi? Mah, sai come si dice, fatta la legge trovato l'inganno. Comunque mi sembra doveroso che le istituzioni almeno ci provino. Per quanto non ho ancora capito perché lo stupro non vale sugli uomini

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  16. Da Italicus;

    Silvia, mi affianco al tuo quesito per dirti che pure io non capisco il perché di questo smistamento,stupro donna,stupro uomo. Basterebbe solo la parola stupro.

    Legge fatta,legge tradita.
    Legge sbagliata ,legge ,mal interpretata.

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  17. [...]Hai notato la somiglianza con l' italia e tutto il resto del mondo? il politichese esiste ovunque.[...]

    OT:
    Ma ella ha voglia di celiare :)
    Qui siamo oltre... ma OOOltre... Mai sentito parlare del trattato di Lisbona ??

    [...]Il nostro Giuliano Amato ribadì il concetto appieno, in una dichiarazione rilasciata durante un discorso al Centro per la Riforma Europea a Londra il 12 luglio del 2007: “Fu deciso che il documento fosse illeggibile, poiché così non sarebbe stato costituzionale (evitando in tal modo i referendum, nda)… Fosse invece stato comprensibile, vi sarebbero state ragioni per sottoporlo a referendum, perché avrebbe significato che c’era qualcosa di nuovo (rispetto alla Costituzione bocciata nel 2005, nda)”[...]

    Fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6315
    (sito filocomplottista, lo so, lo so... ^^' )

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  18. GARITULA:
    Evviva evviva per questo blog! Finalmente qualcosa sul Giappone non scritto da manga maniaci, bento maniaci, ecc..ecc.. (tra l'altro,secondo voi, come mai questo paese nutre così tante forme di "idolatria specializzata" qui in occidente?),o da integralisti del kawaii ad ogni costo..! uff! l'ho detto! Saluti! ;)

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  19. Qui siamo tutti otaku disintossicati.Grazie Garitula

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  20. "Qui siamo tutti otaku disintossicati.Grazie"

    Per tutto il resto ci stiamo attrezzando

    XD

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  21. Grazie italicus sospettavo fosse quell' argomento delle modelle l' esempio del parco, dopo il parco molte vanno direttamente in un hotel e finiscono nude e t..bate davanti a videocamera.
    A volte mi domando se hanno un cervello.
    Ma giustamente le leggi devo proteggere i bambini dai maniaci e in giappone non ne mancano certo.
    Ci sono anche in Italia ma espatriano per deflorare un bambina povera, ma almeno se lo fanno da noi c'e' praticamente la pena di morte, appena sono in cella basta far sapere ai coinquilini che cosa a fatto e non se la passa molto bene.
    Qui in Giappone tante belle leggi scritte in stile pene di seguigio che anche se fossero buone poi non si fanno rispettare, scusa tutti i servizi sessuali che ci sono in giappone sono alla luce del giorno.
    Certo anche io non capisco questa discriminazione fra uomo e donna lo stupro e stupro.

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  22. Silvia sono d'accordo con te ma la polizia se uno si tromba un bambino non deve farla passare liscia, le leggi fanno cagare ma anche la gente.
    Sai forse dei molti casi di ragazzine rapite e prigioniere per anni di qualche maniaco.
    Con i muri fini come quelli giapponesi non mi si venga a raccontare che nessun vicino ha notato nulla.
    Sono anche i giapponesi che se ne fregano, loro sono cosi, poi una cosa che mi impressiona sono le bambine di otto anni vesti te come troie dalle madri.

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  23. Da Italicus;

    Luca, ci hai fatto caso che praticamente non c'è una differenza netta tra il vestirsi a "leggera di costumi" e vestirsi da giovinetta,secondo l'età? Ecco perché la ragazzina ,tanto quella che serve da bere al cliente quanto quella che è sulla rivista erotica,così pure quella che sponsorizza il nuovo telefonino, spesso si fondono in un unico personaggio ammaliante,e nel quale tema concorre sempre lo stuzzicamento sensuale,quasi filo-erotico, verso il corpo giovane e femminile,fresco da cogliere,ancora con la rugiada permeante tutt'intorno,aromatizzato da quel tocco inconfondibile di "giapponinità". La ragazzina colla giarlettiera o la sottanina che trapela sotto il pantaloncino che sia, non fa molta differenza con quella che indossa il vestitino "osé",che lascia vedere e non vedere,abbigliamenti esibiti in ogniddove e ogni occasione.
    La battona ,da noi aveva delle belle calze a maglia rada.La donna di casa il suo modo di vestire. Insomma,vige,o vigeva una certa gerarchia anche nelle vesti,mentre qui non ho lo stesso riscontro,ma forse non lo ritroverei più nemmeno in Italia. Andiamo incontro ad un unico incognito modo del vivere e di vestirsi: La tonaca infilata ,e via a far marchette o a far la spesa,(dipende dal tempo e dalla situazione finanziaria): Le giarlettiere nere e vistose, e via a farsi dare la "diaria ,sudata a letto" oppure a ripetizione scolastica: Il vestitino alla marinaia, e via dopo scuola con le amichette a farsi riprendere in un'orgia di gruppo-bukkakeristico...o in pizzeria per un innocente pizza...boh! Mah!Però!
    Siamo in anarchia qui!Un pò di ordine!
    Magari poi vedi una con tutte le gambe di fuori e ...va invece a portare i fiori al cimitero! Chi ci capisce più nulla in questa Orgolandia!
    Beh! A vedere quello che succede anche in Italia è meglio che mi cheti va!

    Mah! Non mi rimane da dire che ognuno si tenga quello che gli è più caro! Contenti noi e loro,contenti tutti.

    Alla prossima!

    RispondiElimina
  24. Luca e Italicus, concordo con voi su tutto
    ...Ma Luca...non so quanto tempo fa sei tornato in Italia, ma ti STRA assicuro che qui le ragazzine, nondico a 8 anni quello no, ma dai 10/12 anni in poi ti GIURO che almeno il 60/70% delle ragazzine si veste da mign§§§a e si atteggia a tale, trucco e tacchi compresi.
    Ho preso un autubus un giorno di trenni fa, ero senza bici. L'autobs raccoglieva anche i ragazzini delle scuole medie. Non ti dico che racconti ho sentito fare a delle ragazzine che in media dovevano avere 12 anni, sono diventata viola io, che pure avevo 24 anni. Loro A DODICI anni avevano fatto porcellerie già abbastanza fuori dal comune.
    E giurerei che le loro madri non sono vestite da zo§§§§e.

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  25. @Silvia

    Quasi 20 anni fa, quando ero ragazzino, conoscevo delle "amichette" di poco piu' piccole (12-13 anni) di me che avevano rapporti sessuali.
    Magari per alcune solo sesso orale, ma le loro esperienze non se le facevano mancare. La differenza e' che non se ne parlava sull'autobus e che vestivano da bambine o, male che andasse, da "maschiacci".
    Quindi non mi stupisce cio' che hai sentito.

    Sulla questione genitori, a mio parere scaricano sui figli tutte le loro insoddisfazioni del passato e non gli fanno mancare nulla arrivando, all'opposto: hanno troppo perche' hanno tutto cio' che avrebbero voluto avere i propri genitori quaado erano piccoli.
    Questa e' solo la mia interpretazione da 2yen, un piccolo trasfer quotidiano in cui il genitore guarda il figlio e fa di tutto per non vedere se stesso e propri capricci di infanzia.

    Molti neo-genitori sono nati nel baby boom, hanno vissuto in un periodo di grande espansione economica vedendo i sacrifici lavorativi dei genitori, con una offerta di prodotti in crescita, ma poche possibilita' di acquisto.

    Ora, ironicamente, e' quasi l'opposto.

    RispondiElimina
  26. Da Italicus;

    Un pò di amor proprio non ci starebbe proprio male ,ma mi rendo conto che dicendo così ci avventuriamo in un difficile tema: La moralità,caleidoscopica e non ancora bene afferrata concezione di condurre il vivere in ambito sociale,e qui,su questi frangenti ostici, è veramente difficile stare nel mezzo della via. Il cammino dovrebbe essere quello tracciato dal resto della società che ci precede e che ci ha fatto trovare(o imposto),però a questo punto si dovrebbe parlare di abitudini più che di moralità,e francamente,spesso, non ci vedo molte differenze,una è conseguenza dell'altra,e viste in tuttuno portano a divergenze.
    Senza contare che ognuno ha le proprie abitudine,di rimando,di impostazione,ma pur sempre abitudini,ed anche togliendo aggettivi di complemento come "sane","insane",rimangono ancora abitudini..

    Come prima detto: Dai gatti creature che acchiappano topi...
    Aumento di numero dei gatti,per rimanere nell'aforismo,minor numero di topi.Minor numero di topi,conseguente diminuizione di gatti.
    Leggi che sormontano le attitudini dei viventi(a prescindere dal luogo), assestamento più o meno coatto delle abitudini,torneremo così al discorso imposizioni(ce ne sono già tanto se è per questo.
    Vedremo se aumenteranno gli stupri perpetrati nei confronti degli uomini,oppure se aumenteranno le carrozze con ingresso interdetto alla rappresentanza maschile. Chissà,avremo delle carrozze(vagoni ferroviari) esclusi alle donne! Ci sono già condomini per sole donne.Troveremo delle abitazioni per soli uomini?

    Ecco perché sostengo che ogni Paese ha le sue abitudini e interferire con esse ci porta ad un confronto con le nostre.Difficile uscirne con una soluzione definitiva e che accontenti tutti,a meno che effettivamente non si voglia diventare tutti uguali,nei costumi,nella parola,nelle leggi,nel mangiare,nel parlare,nel vestire,...ed allora mi chiedo: Quale vestire,quale costume,quale parola,quale legge,quale modo..? Il "nostro"? Il "loro"?
    Mi autodefinisco essere un fatalista.

    .. e...scusatemi le divagazioni già fatte da altri prima di me,io le ho ripresentate in surrogato,in forma personale,di mie parole,secondo le mie abitudini,giuste,sbagliate,che differenza fa..e scusatemi anche le mie contraddizioni..quasi a confermare un'individualità estranea al resto della massa nella quale ci navigo pure io con tutto me stesso,a volte consapevole,a volte inconsapevole,mosso però da quel vizio(anch'io ne sono molto contaminato e senza rimedio di cura) di giudicare le azioni altrui.
    Certo che, prima di far uscire di casa mia figlia,un minimo di accortezza sul vestiario cerco di prenderla.Idee vetuste,abitudini,moralità,e non ultimo,salvaguardia,visto che la maggior parte delle stuprate non indossavano tonache,bensì indumenti succinti,ma dicendo questo già mi sono esposto ad altri problemi,difficili da distrigare.

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  27. gran
    bel post, con molti spunti di riflessione.
    da un punto di vista tecnico, in primo luogo mi stupisce molto che non
    sia contemplato il reato di DETENZIONE di materiale pedo-pornografico.
    credo infatti che punire chi cerca questo materiale sia un modo per
    scoraggiare la sua produzione (come dire:se nessuno lo compra per paura
    del carcere, esso non viene prodotto).
    il rapporto sessuale con persone di età compresa tra 14 e 18 anni NON
    viene punito nemmeno in italia (art. 609 quater cp) a parte il caso in
    cui uno dei due sia ascendente, genitore, tutore curatore...
    ci sono dei casi (art. 609 septies) in cui non serve la querela
    (denuncia): nel caso di violenza sessuale su minorenneo se è commesso
    da pubblico ufficiale o da genitore, tutore, curatore; nel caso di atti
    sessuali con minorenne: se uno dei due è genitore, ecc.
    Negli altri casi serve la denuncia ma essa è IRREVOCABILE
    sulla questione stupro e uomini: in italia si è evitato qualunque
    equivoco (l'art, 609 bis dice:" chiunque...costringe TALUNO a...subire
    atti sessuali") ma, in una prospettiva de iure condito, ci sono due
    possibilità: farlo rientrare nella fattispecie di atto indecente o far
    ricorso a una semplice interpretazione analogica (se la ratio della
    norma è punire la violenza sessuale, il sesso di chi la subisce non
    interessa) viceversa, è interessante l'aver fornito una definizione di
    "pornografia",per quanto essa sia foriera di interpretazioni diverse. i
    nostri artt 600 bis e ter non dicono nulla, dunque è probabile che il
    giudice si porrà la questione di cosa è pornografico. quindi anche da
    noi ci potranno essere letture diverse di una stesso fatto, ma almeno
    in giappone c'è una cornice in cui inscrivere il fenomeno.
    sulla questione "atti indecenti": è vero che il termine è assai vago ma
    ritengo che sarebbe inutile specificarlo: ciò che può considerarsi
    indecente oggi, magari non lo sarà tra 10 anni. chissà 10 anni fa come
    avrebbero giudicato i pantaloni a vita bassa!in italia esiste il reato
    analogo di atti osceni in luogo pubblico: ebbene "agli effetti della
    legge penale, si considerano osceni gli atti...che, secondo il comune
    sentimento, offendono il pudore". (art. 529) nonostante la definizione,
    secondo voi un giudice di 35 anni e uno di 60 avranno la stessa idea di
    "osceno"? e allora a che serve la definizione?
    l'ampio raggio della pena (da 6 mm a 10 aa) dimostra che all'interno
    della categoria "indecente" può essere ricompreso di tutto e di più e
    allora ben venga un ampio margine di manovra del giudice. il vuoto
    normativo può essere riempito dal giudice e il suo ragionamento verrà
    letto nella motivazione del provvedimento e analizzato dal giudice di
    grado superiore. a mio parere sono molto più dannose le leggi scritte
    in modo incomprensibile o,peggio, in contrasto tra loro. quello crea
    confusione.

    RispondiElimina
  28. ops mi sono lasciato prendere la mano!!!

    RispondiElimina
  29. Daniele contributo interessante.
    Da come la metti tu dire che ci troviano davanti a due situazioni ingarbugliate.
    Da lato giapponese lo zelo di classificare ogni cosa lasciando fuori alcune cose quindi permettendo a cio che e' fuori dai fattori di legge di non essere automaticamente un crimine.
    Da lato italiano la mancanza di una specifica classificazione e cio permette a qualunque giudice qualunquista di fare quel cazzo che gli pare.

    Qui andiamo sul profondo un classico aspetto delle differenze delle nostre societa':
    -I giapponesi devo classificare qualunque cosa
    -Gli italiani fanno il minestrone

    Un po come i permessi di soggiorno non pensi?
    Ciao

    RispondiElimina

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