giovedì 17 marzo 2011
EMERGENZA GIAPPONE – MESSAGGIO URGENTE AI CONNAZIONALI –
N. 2 DEL 17 MARZO H. 19.00 ORA DI TOKYO
In considerazione della crescente situazione di rischio che potrebbe crearsi a Tokyo e nelle Prefetture immediatamente a Nord della Capitale nonche’ alla possibile interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica anche a Tokyo con i conseguenti, importanti disagi, il Governo italiano sta considerando la possibilita’ di facilitare il rimpatrio di connazionali in situazioni di elevata vulnerabilita’.
In particolare, di donne incinte, coppie con bambini piccoli, malati, e persone particolarmente provate dagli eventi emergenziali di questi giorni, o non abbienti, residenti nella grande area metropolitana di Tokyo, inclusa Yokohama, e nelle Prefetture che si trovano a nord e ad est di Tokyo (Saitama, Chiba, Ibaraki, Gunma, Tochigi, Fukushima, Miyagi).
In quest’area, l’evoluzione del rischio potrebbe nei prossimi giorni farsi piu’ critica. Tenuto conto che dalle indagini a campione che stiamo realizzando risulta che una percentuale molto significativa degli italiani e’ rientrata in Italia o si e’ trasferita in aree piu’ sicure del Giappone, per valutare l’utilita’ di un intervento di questo genere, occorre avere la certezza che vi sia un numero di connazionali nelle predette, condizioni di particolare vulnerabilita’, sufficiente a giustificare il noleggio di un aeromobile o intese particolari con l’Alitalia per l’utilizzo di blocchi di posti finanziati dal Governo italiano.
Si invita a segnalare via e-mail, entro le ore 13.00 di domani 18 marzo, i nomi e le condizioni specifiche delle persone del nucleo familiare che chiederanno di fare uso di questo intervento di assistenza al rimpatrio.consular.tokyo@esteri.it
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Commento
Le autorita' italiane in Giappone si stanno muovendo per limitare i disagi dei connazionali attualmente sul territorio giapponese, soprattutto quelli in condizioni particolari .
Attualmente l'interruzione di erogazione di energia elettrica sta portando disagi piuttosto marcati, l'altro giorno NHK mostro' un serizio di una madre con il figlio infermo e tenuto in vita da un respiratore, che preparava svariate batterie di emergenza, per colmare il vuoto di erogazione. Vengono inoltre spenti semafori, bancomat ed altre utilities pubbliche.
Razionalizzando:
Questa parte si e' trasformata nel seguente articolo:
http://giappopazzie.blogspot.com/2011/03/crisi-energetica-nel-kanto-e-tohoku.html
13 commenti:
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Infatti.
RispondiEliminaQui a Fukuoka ci sono state delle critiche ai commercianti che hanno tenuto aperto regolarmente senza badare a riscaldamento, e il sindaco ha dichiarato che è sbagliato criticarli, perché da quaggiù possiamo mandare solo una limitata quantità di potenza verso il Nord.
Infatti i Kyushu (che e' l'isola a sud dell'Honshu) penso abbia limitazioni simili a Hokkaido.
RispondiEliminaQuindi problemi a produrre, ma soprattutto la capacita' di trasmettere la potenza attraverso le linee sottomarine alla parte sud dell'Honshu che, a sua volta, ha il problema delle 2 stazioni di conversione di frequenza.
Questo per dire quanto la pubblica opinione faccia presto a sparare a zero senza avere dati concreti.
Ma qual è il motivo di questa spaccatura in due macro aree?
RispondiEliminaStorico, durante il perodo meiji da una parte usavano generatori GE (general electric) dall'altra tedeschi.
RispondiEliminaElettrificazione non standardizzata sul territorio, ognuno ha fatto quel cazzo che voleva, poi si sono trovati il problema ed evidentemente erano gia' troppo estese quelle zone per poterle "riconvertire"
RispondiEliminaPiccola chicca: io sapevo da tempo di questa spaccatura, ma quando sono arrivato qua in Giappone mica sapevo se stavo dalla parte a 50 o a 60 Hz. L'ho scoperto i primi giorni facendo misure di rumore con un fluxgate, perché vedevo il picco a 60 Hz!
RispondiEliminaBello, tuttavia lo scrivono in tutte le guide turistiche, ma nessuno si immagina le implicazioni su vasta scala della cosa.
RispondiEliminaImplicazioni che sono sotto gli occhi di tutti e bellamente tutti ignorano.
Ciao a tutto ho rifatto il post sull'emergenza nucleare. Fatemi sapere se devo modificare qualcosa.
RispondiEliminaCiao
Massimo
comunque è assurdo che in un paese ipertecnologico ci siano "fork" del genere.. ci voleva il terremoto, il maremoto e la catastrofe nucleare per evidenziarla..
RispondiElimina@lorenzo
RispondiEliminaQui abbiamo sempre detto che per certi versi sono ipertecnologici, per altri ti trovi in situazioni in cui riscaldano le case con le stufe portatili a kerosene o in alcuni locali pubblici trovi le piastre a gas con le tubazioni di gomma...
Poi quello non e' certo IL problema, ma ha probabilmente contribuito.
RispondiEliminaChi si sta spostando nel Kansai questi problemi se li lascia alle spalle (JR ha alcune linee operative anche sotto al 50% della capacita' per risparmiare energia).
http://traininfo.jreast.co.jp/train_info/kanto.aspx
Ciao a tutti, volevo sapere se qualcuno sa com'è messa la zona di chiba, in generale.
RispondiEliminaGrazie.
Vai al post con il monitoraggio ci dovrebbero essere le stazioni.
RispondiEliminaAl momento Chiba (zona a 200km dal reattore) era ad un livello assolutamente normale di radiazioni.
http://giappopazzie.blogspot.com/2011/03/1603-post-sperimentale.html