lunedì 28 marzo 2011

Crisi energetica nel Kanto e Tohoku (ripubblicazione e update 01/04)

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IL SITO DELL'AMBASCIATA GIAPPONESE IN ROMA
http://www.it.emb-japan.go.jp/ DOVE SONO SPIEGATE LE MODALITA' PER DONARE DENARO A FAVORE DELLA CROCE ROSSA JP E DELLA POPOLAZIONE COLPITA.
Donazioni via Web http://www.google.co.jp/intl/en/crisisresponse/japanquake2011.html
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(Questa e' la ripubblicazione del vecchio commento a margine di un post del 17/03 con sporadiche aggiunte e correzioni**)

Grafico realtime del consumo di energia elettrica (dati Tepco):

電力需給データのグラフ画像です。


- Risultati effettivi (periodo senza distacchi programmati di energia) - Anno precedente - Picco della fornitura
- Risultati effettivi (periodo con distacchi programmati di energia) - Risultati di ieri

Ordinata 10 x MW e.g. 6 ,000 (seimila万kW = 60 GW)

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Lo stop di svariati impianti nucleari, non solo Fukushima 1 attualmente in crisi, ma il vicino Fukushima 2 ed altri andati in SCRAM durante il sisma hanno fatto mancare molti gigawatt di potenza alla rete del centro nord dell'Honsu,(sto cercando di quantificare se qualcuno ha dati me li passi). La produzione di energia elettrica mediante centali nucleari rappresenta, grossomodo, il 28-30% della produzione totale nipponica.


Mappa delle centrali nucleari giapponesi (fonte JAIF)
Le icone nere sono gli impianti in esercizio.

Per questo motivo stanno chiedendo di limitare i consumi, anche e soprattutto alle industrie ed ai trasporti pubblici che come nel resto del mondo si mangiano la fetta piu' consistente dell'energia prodotta. Parallelamente io ipotizzo e' ormai assodato un secondo problema: il Giappone e' elettricamente diviso in 2 macro aree, una a 50Hz e l'altra a 60Hz*.

Queste aree (a differenza di buona parte dell'Europa) non possono lavorare in parallelo, ossia sincronizzarsi per poter condividere bidirezionalmente i carichi in rete (due generatori devono avere stessa frequenza e stessa tensione su tutte le fasi per poter lavorare sugli stessi carichi).

Tuttavia l'interconnessione tra le due zone esiste in almeno 2/3 punti della rete giapponese: queste sono stazioni di conversione di frequenza dove si trasforma la corrente alternata in alta tensione in corrente continua ad alta tensione (HVDC) e si procede alla riconversione in alternata a differente frequenza. La stessa cosa viene fatta per il trasporto sottomarino sul lato nord delll'Honshu, con l'isola di Hokkaido e con le altre isole principali di Shikoku e Kyushu.


linea continua = linee di trasporto a 500000 V
linea tratteggiata = linee di trasporto a 275000~187000 V

Queste stazioni, unitamente agli snodi danneggiati dal sisma e dallo tsunami sono probabilmente stati dei colli di bottiglia del sistema e piu' di tanta potenza non riesce a transitarci o ad essere smistata sulle linee.

Secondo Tepco la potenza importata da questi snodi al 16/3 era:

Shinshinano Conversion Station (新信濃変電所): 600MW
(potenza max stazione 600MW per il lato conversione di frequenza e 1200MW sezione di trasformazione a servizio della zona)

Sakuma Conversion Station (佐久間周波数変換所): 300MW
(potenza max stazione 300 MW)

Higashi Shimizu Conversion Station (東清水変電所): 100MW
(potenza max stazione 300MW)

Kitahon Interconnection Facility (北海道・本州間連系設備): 600MW
(potenza max stazione 600MW, quindi sta andando a pieno regime)

Che portavano il totale energia esportata dalle altre parti del Giappone in direzione dell'Honshu a 1600 MW o 1,6 GW e siamo quasi al massimo del fisicamente possibile.

Se confrontiamo con la domanda (lo vedete ancora meglio nel grafico in apertura del post):
16/03 Domanda stimata 35000 MW(18:00∼19:00) Capacita' produttiva 33000 MW (33 GW)
17/03 Domanda stimata 38000 MW(18:00∼19:00) Capacita' produttiva 33500 MW (33,5 GW)

Otteniamo un deficit domanda / produzione di circa - 4,5 GW

Per dare un'idea di parte dell'ammanco dal lato produzione possiamo vedere quanto potevano produrre alcune centrali nelle zone colpite dal sisma:
- Centrale nucleare Fukushima 1 erogava con i soli reattori 1,2 e 3 circa 2 GW
-
Centrale nucleare Fukushima 2 ha fermato 4,4 GW di potenziale produzione
-
Centrale nucleare Onagawa 2,1 GW

Per una produzione potenziale tagliata di 8,5 GW con soli 3 siti offline e a fronte di un import di soli 1,6 GW dal resto del Giappone come sopra illustato.

Al 31/03 sono inoltre confermati i seguenti fermi di impianti Tepco:
- Centrale termoelettrica di Hirono (unita' 2 e 4), ottimo articolo in lingua inglese qui
-
Centrale termoelettrica di Hitachinaka (unita' 1)
- Centrale termoelettrica di Kashima (unita' 1)

Questi impianti sono stati colpiti dal sisma e dallo tsunami poiche' sono sulla costa tra Chiba e la centrale di Fuskushima 2 (vedi mappa sotto)

View Alcune Centrali termoelettriche TEPCO in a full screen map


E di altri gestori:
- Centrale nucleare Tokai 2 per una potenza di 1,1 GW
-
Centrale nucleare Higashidori per una potenza di 1,1 GW (immagine sotto)

発電機出力の最新値

Come ci fa notare Mattia da Fukuoka (citta' nell'isola di Kyushu, che quella grossa a sud ovest sulla cartina) nei commenti al post originale:

"Qui a Fukuoka ci sono state delle critiche ai commercianti che hanno tenuto aperto regolarmente senza badare a riscaldamento, e il sindaco ha dichiarato che è sbagliato criticarli, perché da quaggiù possiamo mandare solo una limitata quantità di potenza verso il Nord."

Appunto.

La destruction nella produzione di energia e le difficolta' di compensazione sulla rete stanno portando ad una situazione in cui lavorare diventa piu' difficile (meno treni e fabbriche ferme), pertanto l'allontanamento da queste zone trova giustificazione in questo, tanto piu' che in caso di evacuazioni dalle zone del nord la situazione potrebbe portare ad ulteriori stress sul sitema.

Per questa ragione durante le prime settimane di emergenza sono stati effettuati dei distacchi programmati di energia elettrica a rotazione di 3/4 ore (ora implementati saltuariamente) e si e' chiesto ai cittadini di mettere in campo comportmenti virtuosi di limitazione dei consumi.

Dall'inizio del sisma si e' proceduto al ripristino di molte infrastrutture (di trasporto e trasformazione ) ed i risultati recenti sono questi:

31/03 Domanda stimata 33500 MW(18:00∼19:00) Capacita' produttiva 37500 MW (37,5 GW)
01/04 Domanda stimata 33500 MW(18:00∼19:00) Capacita' produttiva 37500 MW (37,5 GW)
(Dati Tepco)

Otteniamo un surpuls teorico domanda / produzione di circa + 4 GW.

La prospettiva di non riuscire a breve a tornare alla normalita' e con le stagioni calde (e umide) alle porte la preoccupazione maggiore sono l'aumento dei consumi di elettricita' a causa dell'utilizzo dei sistemi di climatizzazione.
Chi e' stato in Giappone e ha potuto sperimentare l'estate giapponese™ sa bene che razza di inferno di umidita' e calore ci si possa aspettare (ad agosto si arriva anche al 95% di umidita' e 38°C); se a questo uniamo la tendenza a tenere le temperature a livello dei 20°C su mezzi pubblici, uffici, negozi (qualcuno poi teneva pure la porta aperta sulla strada e riusciva a climatizzare una bella porzione di marciapiede) etc.
Fortunatamente negli ultimi anni, visto il boom dell' "Eco lifestyle" si sono cominciati a vedere i primi cambiamenti: la comparsa di vagoni a "temperatura moderata" (vs gli altri caratterizzati da "freddo smodato") e la diffusione pratica del cool-biz ovvero tutti in ufficio in maniche di camicia e senza cravatta con la confortevole temperatura di 28°C.
Tuttavia il problema resta e si quantifica in ulteriori 10-15 GW di potenza elettrica che verranno richiesti dagli utenti, tra i quali anche e soprattutto gli anziani che soffrono (talora fatalmente) il caldo
, tenendo conto della domanda (attualmente) fortemente calmierata e di molti degli impianti di produzione sopramenzionati ancora offline.
Parallelamente Tepco sta cercando di assicurare le scorte strategiche di petrolio, carbone e gas naturale liquefatto in quantita' tale da garantire la produzione estiva mediante impianti termoelettrci.
La situazione
sta lentamente migliorando grazie allo sforzo di tutti, ma il colpo accusato e' stato tremendo.
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* Per motivi storici l'elettrificazione giapponese si e' sviluppata attorno a 2 standard: Il Kanto importava dalla Germania generatori a 50Hz, mentre il Kansai generatori GE a 60Hz, possiamo immaginare che lo sviluppo delle reti sia stato pressoche' indipendente, fino al punto di doverle interconnettere.

** Ho rivisto la potenza massima delle stazioni, in quanto avevo letto male i fattori moltiplicativi (maledetti 万kW) , infatti mi parevano un po' troppo

10 commenti:

  1. Si sa perchè le tre centrali termoelettriche e le altre due centrali nucleari (Tokai 2 e Higashidori) sono ferme al momento? Manutenzione, guasti dovuti allo tsunami?

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  2. la causa indicata da tepco e' il sisma. dopo una ricerca veloce ho constatsto che alcune centrali termoelettriche stavano sulla costa e sono state gracemente danneggiate dallo tsunami. vedo se ho tempo cosi aggiorno il post.

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  3. Per le centrali nucleari sulla costa pacifica non c'e' alcun piano ufficiale di riaccensione al momento. Probabilmente stanno ancora controllando gli impianti e riparando quello che c'e' da riparare.

    Nel sito della TEPCO sono riuscito a trovare le informazioni riguardo lo stato di avanzamento lavori per Fukushima Daini e la centrale di Niigata: per quest'ultima almeno sino al 23 ci sono i lavori di riparazione in corso (e sta a Niigata mica sulla costa pacifica...).

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  4. Kashiwazaki e' stata colpita dai terremoti di "assestamento" (6+ se non ricordo male) nei giorni successivi lo tsunami.
    Al momento la centrale di Niigata ha 4 dei 7 reattori in funzione e la potenza erogata la trovate qui in real time

    http://www.tepco.co.jp/kk-np/monitoring/den-j.html

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  5. Argus Media
    Kyoto, 31 March (Argus) — Japanese utility Tohoku Electric Power said two thermal power plants in Sendai that were damaged in the recent earthquake and tsunami are unlikely to be back on line by the peak summer demand season.

    Tohoku is still clearing debris from the sites of the two plants. But the initial assessment is that damage is too extensive for Tohoku to consider an early restart.

    The devastating 11 March earthquake and tsunami caused Tohoku to shut down the 446MW combined-cycle gas turbine unit at the Sendai thermal power plant and the 350MW No. 1 oil-fired unit and 600MW No. 2 gas-fired unit at the Shin-Sendai power plant. These plants were flooded by the tsunami, causing severe damage to external electrical systems and plant equipment.

    Tohoku said it also cannot assess the full extent of damage to the quake-hit 2,000MW Haramachi coal-fired power plant in Fukushima prefecture. Work to restart the plant is likely to be delayed because the Haramachi plant is just 30km north of Tokyo Electric Power's troubled Fukushima-Daiichi nuclear power plant. All residents within 30km of the nuclear power plant have been warned to evacuate as the crippled plant continues to pose a radiation danger.

    Tohoku said last week that it is boosting its gas-fired power generation capacity as it tries to offset electricity shortages in northeast Japan.

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  6. Ottimo micchan, sospettavo altri danni e non solo a Tepco. Se solo avessi piu' tempo per seguire la cosa!

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  7. Inoltre ora il 100% degli sforzi si concentrano, giustamente, su Fukushima Daiichi. La mia opinione è che finchè non riescono a stabilizzare almeno parzialmente la situazione qui, gli altri impianti possono aspettare.
    Certo che con tutta questa potenza tagliata l'estate potrebbe essere un brutto problema.

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  8. Non penso Monica, semplicemente che oltre un certoo tot di persone non puoi mandare perche', organizzativamente, starebbero solo tra i piedi.

    Ormai tra personale IAEA, AREVA, Esercito US, JSDF, Vigili del fuoco, TEPCO non si contano piu'.

    Quello che gli serve ora e' solo gente specializzata del settore (e un po' meno sfiga di quella che hanno avuto finora).

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  9. Fuori tema:

    Il Giappone da un po' di anni e' esageratamente per il riciclo.

    Quindi pensavo: lo smaltimento delle macerie (che a differenza delle nostre in pietra/cemento/mattoni, sono piu' riciclabili) avverra' rapidamente.

    Esempio: legno e materie plastiche in termovalorizzatori
    auto e metalli da riciclare
    ecc

    Ma ne mia moglie mi ha saputo dire e ne ho trovato su internet: i rifiuti in effetti sono bruciati e basta? non ci sono centrali energetiche a "Moeru gomi"
    Non risolveva nessun problema: ma con grandi centrali
    si poteva utilizzare il materiale per produrre un po' di energia.

    Perche' il materiale da smaltire e' immenso.

    E ora e' sia di intralcio che potrebbe essere quella piccola fonte di guadagno per la ricostruzione.

    Spero tanto che non creino montagne e ricoprirle di terra, ma usare

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  10. Bruciare i rifiuti senza creare nulla e' un non senso. Se mi gira verifico la cosa, ma sarebbe un'assurdita': "capisco" una scuola che brucia le foglie del cortile, ma il RSU bruciato e basta e' roba da fucilazione.

    hai qualche link?

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